Home ARTE E CULTURA L’Associazione Emmanuele, una realtà consolidata sulla Cassia

L’Associazione Emmanuele, una realtà consolidata sulla Cassia

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La prima cosa che Ettore Salatto ci chiarisce è che l’Associazione di cui è presidente si chiama “Emmanuele” con la “e” finale pronunciata: un nome che deriva dall’ebraico e che significa “Dio con noi”. Lo incontriamo nella sede dell’Associazione, in Via Cassia 640, in un appartamento al primo piano che uno dei soci ha reso disponibile: “Questa è la sede legale – precisa il Presidente – ma quella operativa è nella Parrocchia di S.Andrea dove ci sono il patronato e il centro per l’assistenza fiscale”.

Salatto parla al di là di un’ampia scrivania tra computer e faldoni che conservano la documentazione dell’Associazione; lo fa con calma guardandoti fisso negli occhi e si capisce subito che ha le idee ben chiare. “Emmanuele è una associazione culturale, sociale e per il bene comune; è nata per mia iniziativa anni fa nel momento in cui andavo in pensione. Oggi è una realtà ben consolidata nel quartiere”.

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L’Associazione raggruppa una settantina di soci tra professori, medici, ingegneri ed avvocati e un poi numerosi sostenitori che partecipano attivamente alle tante iniziative.

“Sabato 28 gennaio è iniziato nei locali della parrocchia il Cineforum con la proiezione della pellicola Benvenuti al sud” ci dice spiegando che “quello che abbiamo voluto affrontare, nel dibattito seguito alla proiezione, è la delicata questione del rapporto tra il nord e il sud ma anche della convivenza con i tanti stranieri che oggi vivono nel nostro paese.”

Emmanuele è una Associazione no-profit che non si occupa di politica perché le sue priorità sono ben altre: la cultura, l’integrazione, l’aiuto alle fasce più deboli. E’ anche una associazione autosufficiente perché per sopravvivere si basa solo del contributo dei soci, 20 euro all’anno.
“Soltanto una volta abbiamo ricevuto un piccolo contributo dal XX Municipio per la gestione dei corsi di lingua per stranieri”, chiarisce il Presidente.

Il fatto di aver eletto la “sede operativa” nella parrocchia la dice lunga non soltanto dal punto di vista dell’ispirazione cristiana dell’Associazione ma anche dal fatto di voler assistere chi ha difficoltà nella lingua o offrire tutela, attraverso l’istituto del “patronato”, a lavoratori, pensionati ed extracomunitari. Nei locali attigui alla Chiesa di S.Andrea si dà consulenza gratuita a chi ha necessità di conseguire prestazioni previdenziali, sanitarie o di carattere socio-assistenziale.

Salatto ci parla poi del ciclo di conferenze organizzate su argomenti di attualità come le cellule staminali o il disagio della sanità e di quelle su viabilità e sicurezza che hanno richiamato, oltre ai rappresentanti delle istituzioni, anche un numeroso pubblico.”Un successo – ci dice – i locali erano affollati e si è parlato di argomenti importanti che riguardano tutte le forme di sicurezza e poi come migliore la viabilità del quartiere”.

Ci sembra di capire però che il fiore all’occhiello dell’Associazione sono i corsi di italiano che vengono organizzati per gli stranieri: ogni anno sono circa novanta i frequentatori, uomini, donne e ragazzi. Il Presidente Salatto ci tiene a precisare che la maggior parte di loro inizia i corsi senza conoscere una sola parola di italiano: “Istruirli nella nostra lingua significa farli integrare ma anche tenerli lontano dalla criminalità pronta ad arruolare i più deboli e disperati”.

L’incontro si conclude con una forte stretta di mano che ci scambiamo sulla porta di quell’appartamento al primo piano dove non ci sono targhe a pubblicizzare quanto di importante fanno uomini e donne di Emmanuele: ricordiamolo, con la “e” finale pronunciata.

Francesco Gargaglia
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