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Labaro – PD XX Municipio: a proposito del palazzetto dello sport di Colli d’Oro

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A proposito del palazzetto dello sport denominato “Casa Lazio Bob Lovati” i cui lavori hanno preso il via a Labaro, nel parco di Colli d’Oro, Vincenzo Pira, Coordinatore PD XX Municipio, dichiara: “Nella stampa locale e cittadina sono usciti alcuni articoli sul progetto di questo impianto sportivo comunale. Le preoccupazioni di alcuni giovani del quartiere e delle associazioni ambientaliste sono da tenere nella massima considerazione. Riteniamo però che la valutazione non debba essere fatta senza una previa analisi di tutte le posizioni e con onestà intellettuale valutare sia le carenze e i punti di debolezza ma anche le opportunità e i fattori positivi del progetto.”

Noi abbiamo letto e analizzato il progetto, il quadro economico e ricostruito uno storico della proposta. Le conclusioni a cui siamo arrivati – segnala Pira – sono le seguenti:

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1. l’amministrazione comunale e municipale dovevano previamente coinvolgere i cittadini del quartiere e le associazioni interessate per dare informazioni adeguate e arrivare alla condivisione del progetto, altrimenti è normale che si crei manipolazione delle informazioni e diffidenze.

2. Il PD di Labaro/Prima Porta accolse favorevolmente la proposta di questo progetto fatto dalla giunta Veltroni perché si inseriva in un quadro di opere decise (il mercato coperto tra Via Gemona del Friuli e Via G. Frascheri, il centro civico e casa delle associazioni in Via Monti della Valchetta all’altezza della fontana e gli interventi del PRU – art. 11 – quali il completamento del parco Marta Russo e la realizzazione del cinema 4 sale e della nuova piazza Arcisate) che avrebbero dovuto far uscire il nostro quartiere da una condizione decennale di marginalità trasformandolo in un pezzo di città dotato di servizi pubblici e privati indispensabili.

3. Il PD del territorio era inizialmente contrario alla scelta del sito ma non riuscì a modificare il bando in quanto l’area scelta era l’unica nella zona dove si poteva costruire. La mediazione portò alla selezione dell’unico progetto che proponeva l’utilizzo di una parte marginale e comunque di bordo dell’area. Il progetto presentato dalla Lazio Volley impegna una superficie tra i 5000 e i 6000 metri rispetto alle dimensioni del parco (65.000 m) e colloca i volumi e gli standard urbanistici (i parcheggi) nella zona più sconnessa e meno pregiata del parco. La metà della superficie necessaria è recuperata in prossimità della condotta fognaria che giunge in Via Dalmine, in buona parte infestata da vegetazione spontanea.”

“Oggi – prosegue Vincenzo Pira – riteniamo che sia necessario:

• Ridurre il perimetro della trasformazione (che non coincide con quello dell’area di cantiere) in direzione Via Dalmine al fine di contenere il consumo di suolo; realizzare la foresteria nell’attuale sede del servizio giardini che deve essere ricollocata in prossimità dei parcheggi. Tale modifica al progetto ridurrà notevolmente le volumetrie previste nell’area verde e doterà Roma Capitale di una nuova sede finalmente a norma.

• Ridurre le altezze dell’impianto sportivo di almeno 3 m, comunque nel limite delle norme internazionali, per un inserimento armonico dei volumi nel contesto esistente.

• Attraverso l’accordo di gestione, rafforzare l’impianto degli interessi pubblici rispettando il canone sociale concordato con l’amministrazione per tutti i cittadini, la possibilità di utilizzo delle strutture per associazioni, scuole, comitati e cooperative sociali impegnate nel sostegno ai diversamente abili. Garantire infine, attraverso la realizzazione di eventi teatrali, culturali e musicali la crescita culturale del quartiere.”

“A tali condizioni – conclude il coordinatore PD XX Municipio – crediamo che tale opera possa essere utile al quartiere e offrire un punto pubblico di aggregazione e di miglioramento dei parchi sia di Colli d’Oro sia Marta Russo che sono abbandonati e indecorosi.”

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7 COMMENTI

  1. “Il progetto presentato dalla Lazio Volley impegna una superficie tra i 5000 e i 6000 metri rispetto alle dimensioni del parco (65.000 m)” INFORMATEVI MEGLIO, il progetto si estenderà su un’area di circa 6 ettari…forse avete dimenticato uno zero! E il canone sociale non sarà affatto sociale.

  2. L’ utilizzo della struttura sara’ pubblico. I costi la meta’ di quanto praticati da centri privati. Il resto a pubblico confronto che le autorita’ comunali dovrebbero promuovere.

  3. Io sono nato e vivo a Labaro e abito a Colli d’oro quindi posso parlare perchè so’ come stanno le cose.

    Il Parco colli d’oro non è un’area degradata che ha bisogno di essere rivalutata, ma è un’area verde che fu data al comune in cambio della cementificazione della zona, e deve restare “area verde”.

    Noi abitanti di Colli d’oro Non siamo contrari alla costruzione della struttura sportiva, ma non DENTRO AL PARCO!!! ci sono tante aree senza alberi ad alto fusto molto più idonee nella zona, MA NON NEL PARCO.
    GUARDATE QUESTA FOTO E VE NE RENDETE CONTO
    http://a2.sphotos.ak.fbcdn.net/hphotos-ak-ash4/425922_10150525021951429_605551428_9147644_1248122713_n.jpg

  4. Sig. Vincenzo Pira ma lei ha visto la recinzione che è stata messa nel parco? Lei dichiara . “impegna una superficie tra i 5000 e i 6000 metri rispetto alle dimensioni del parco”
    Guardi ad occhio impegna più del 50% del parco, chi controlla il rispetto della superfice?
    Se si voleva trovare (e si DOVEVA FARE ) un’area alternativa si poteva fare, anche al posto dello spazio riservato ai cani o al posto di quella fontana dell’enel vergognosa.

  5. I parchi non sono fatiscenti, gli alberi stanno benissimo. L’erba anche cresce benissimo e non viene tagliata. Colpa del servizio giardini del municipio, che preferisce impegnare 5 milioni di euro per costruire due ennesime piscine ed un campo di volley. Che dire? E che recintano anche il giardinetto appena rimesso a nuovo ques’estate… forse lei sig Pira parla solo dei metri quadrati delle costruzioni, invece lo scempio è ben oltre. Dalle recinzioni si salva solo lo spicchio antistante l’asilo nido. La recinzione prende il 90 per cento del parco, la parte rimanente non è che quasi esclusivamente prato.

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