Home ATTUALITÀ I cittadini di Via Volusia forse non pagheranno l’IMU

I cittadini di Via Volusia forse non pagheranno l’IMU

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A quei residenti di via Volusia che da due anni hanno dovuto abbandonare le loro case pericolanti a seguito dei lavori sul GRA per l’apertura della galleria Cassia forse sarà risparmiata la beffa di pagare l’IMU, la nuova tassa – ex ICI – sulla casa.  Sembrerebbe un atto dovuto da parte del Comune eppure non è così, ed ora in loro soccorso giunge il Consiglio del XX Municipio che ha approvato all’unanimità un documento ad hoc. Ne danno notizia  Daniele Torquati Capogruppo PD nel XX Municipio, e la consigliera Elisa Paris.

“Esprimiamo soddisfazione per l’approvazione del nostro emendamento alla mozione, relativa all’imposta IMU, che oggi era all’esame dell’Aula Municipale. In particolare, accogliendo la nostra proposta, il Consiglio ha valutato con favore la richiesta, rivolta al Sindaco di Roma, “di esentare dalla tassa IMU le famiglie di Via Volusia che a causa dell’inagibilità delle proprie abitazioni non usufruiscono delle stesse da circa due anni”.

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Così si esprimono in una nota Paris e Torquati sottolineando con soddisfazione come la loro proposta abbia incontrato il parere favorevole dell’intero consiglio.
“Per la dimostrata sensibilità al problema, vogliamo ringraziare l’Aula intera ma in modo particolare il Consigliere Francesco Petrucci, cofirmatario dell’emendamento, ed il Consigliere Antonio Scipione, il quale, con un sub emendamento, ha esteso la richiesta anche agli abitanti di Cesano interessati dal crollo dello scorso Dicembre”.

“Ribadiamo la convinzione – sostengono Elisa Paris e Daniele Torquati – che, pur senza entrare nel merito nelle vicende giudiziarie, le Amministrazioni Pubbliche abbiano comunque il dovere di farsi carico delle difficoltà dei cittadini: certamente l’esenzione dal pagamento dell’IMU non risolverà i problemi dei residenti di Via Volusia che da due anni non possono utilizzare le proprie case, ma almeno testimonierà la buona volontà delle Istituzioni di mitigare il loro disagio. Col nostro emendamento, oggi, abbiamo “costretto” il Consiglio a non dimenticare i cittadini di Via Volusia. Auspichiamo vivamente che adesso – concludono i due consiglieri PD – siano il Presidente del Municipio ed il Sindaco di Roma a fare la loro parte e ad occuparsi di un problema che aspetta soluzione da due anni.”

Quella di via Volusia è una vicenda che troppo velocemente sta finendo nel dimenticatoio. Per dovere di cronaca e per rispetto nei riguardi di chi sta soffrendo la situazione sulla propria pelle, ricordiamo che sabato 10 dicembre i cittadini di via Volusia sono dovuti addirittura scendere in strada per ricordare all’opinione pubblica ed alle Istituzioni che dopo due anni sono ancora in attesa di poter rientrare nelle loro case sulle quali – oltre al danno la beffa – hanno comunque dovuto pagare l’ICI. Il Campidoglio terrà ora conto della mozione di oggi approvata dal XX Municipio?
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1 commento

  1. Finalmente una notizia positiva per noi sfollati dalle case di via Volusia che, dopo lo sgombero forzato dalle nostre case, danneggiate e rese inagibili durante i lavori di ampliamento del GRA, avvenuto nel maggio del 2010, siamo stati costretti a difenderci sia dall’ANAS e sue ditte appaltatrici dei lavori, sia dall’Amministrazione Comunale.
    Mi preme ricordare che, dopo lo sgombero, il Comune di Roma con apposita Delibera Dirigenziale ci obbligava a porre in atto, a nostre spese (parliamo di cinquantamila o sessantamila euro), “adeguati interventi sul piano di fondazione, sulle strutture portanti e sul terreno di fondazione per rendere nuovamente agibili” le nostre case, che attualmente costituiscono ancora pericolo per la pubblica incolumità, specialmente quelle più a ridosso del GRA.
    Fortunatamente il TAR, a cui ci siamo dovuti rivolgere, nell’ultima sentenza ha stabilito che in tutto questo grande problema noi siamo ”vittime dello svolgimento dei lavori commissionati dal Comune di Roma e gestiti dall’ANAS”, ed ha annullato parte della sopra citata della Delibera Dirigenziale, condannando inoltre il Comune al risarcimento delle spese legali.
    Di questo logorante contenzioso con il Comune era ancora aperta l’assurdità che, dovendo noi sfollati cambiare (forzatamente) abitazione, le nostre case passavano da “abitazioni principali” a “appartamenti a disposizione”, su cui è dovuta l’ICI con aliquota al 5 per mille. Personalmente dal 2010 pago questo tributo per tre appartamenti in cui non posso neanche entrare.
    Il giorno 10 dicembre 2011, in occasione della manifestazione “pro case pericolanti di via Volusia”, ho avuto modo di incontrare il Consigliere della XX Circoscrizione Sig. Daniele Torquati, al quale ho fatto presente con amarezza che noi cittadini, oltre a spendere soldi per difenderci da istituzioni e da enti che realizzano opere per lo Stato e che nelle controversie legali vengono difese dall’Avvocatura di questo Stato, dovevamo pagare sia l’ICI che le tasse del 730.
    Raccogliendo il mio sfogo, il consigliere Torquati mi ha promesso che avrebbe verificato la possibilità di escluderci almeno dal pagamento dell’ICI. Oggi vedo da questo articolo che la promessa è divenuta proposta ed è stata approvata all’unanimità dal Consiglio del XX Municipio. Ringrazio il Sig. Torquati e tutti i componenti del Consiglio del XX Municipio per aver in qualche modo attenuato il grosso carico economico che da due anni ci è caduto addosso e che con l’IMU sarebbe divenuto ancora più pesante.
    Uno sfollato
    Sabatino D’Emidioio

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