Home AMBIENTE L’inarrestabile degrado dei giardini di Tomba di Nerone

L’inarrestabile degrado dei giardini di Tomba di Nerone

Galvanica Bruni

Oggi il nostro paese vive momenti difficili, tutti siamo concentrati sulle questioni economiche che per molte persone si traduce in un problema di sopravvivenza quotidiana. E così altre faccende, molto meno urgenti ed importanti, passano in secondo piano e rischiano di cadere nel dimenticatoio. Come la questione dell’accesso all’Insugherata di via Tomba di Nerone sulla Cassia.

E’ un anno e otto mesi che l’ingresso di Via Tomba di Nerone è stato inopinatamente chiuso ai cittadini da parte dei residenti di un supercondominio che vanta la proprietà della strada di accesso.
La chiusura giustificata da un improbabile afflusso di auto e comitive ha di fatto impedito l’ingresso del pubblico alla Riserva dal lato Cassia; chiusura non del tutto comprensibile perché il cancello sbarrato dà accesso ad una proprietà che dovrebbe essere pubblica.

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Parliamo della Particella 562 del Foglio 211 (dati aggiornati al gennaio 2011) che in base alla Deliberazione n. 9 del Comune di Roma avvenuta in seduta pubblica il 1 Febbraio 1996 faceva parte di una cessione gratuita di 27.980 mq di terreno in località Tomba di Nerone: terreno da destinare al verde.

Il fatto è che sono passati 16 anni e oggi quel terreno che dovrebbe essere nella disponibilità del Servizio Giardini e inserito nella Riserva dell’Insugherata continua ad essere interdetto ai cittadini.
Neppure l’audizione con la Commissione Grandi Parchi del XX Municipio è servita a fare chiarezza perché nonostante gli interrogativi posti dai Comitati non è arrivata nessuna risposta.

E così la situazione è in una fase di stallo che non soddisfa nessuno.
La chiusura di quel cancello, peraltro contestata anche da numerosi residenti del supercondominio, non sembra aver migliorato le cose; le temute frotte di cittadini con auto e torpedoni non si sono mai viste ma in compenso è aumentato il degrado. E’ inevitabile: ogni volta che si chiude un’area al pubblico immediatamente diventa terra di nessuno.

E’ sufficiente fare un rapido giro nella zona per constatare il degrado della via e accertare come i giardini di Tomba di Nerone continuino ad essere utilizzati da sbandati e senzatetto.
Scendendo per Via Tomba di Nerone si deve fare i conti con cumuli di rifiuti e detriti dispersi tra gli alberi mentre le variopinte cianfrusaglie che contraddistinguono gli insediamenti abusivi sono ben visibili anche dalla strada.
Il cartello di “divieto di transito” messo dall’amministrazione del supercondominio è scomparso (non si capisce se sia stato tolto o, ipotesi più probabile, sottratto) mentre il cancelletto continua a subire l’ira di chi vorrebbe entrare nella Riserva.
Più volte la catena è stata tranciata e oggi è semplicemente agganciata ad un piccolo moschettone.

Perfino i cinghiali hanno approfittato della chiusura e così il campetto di calcio è stato abbandonato e al suo posto rimangono le tracce di questi voraci ungulati.
Di fronte all’attuale situazione ci chiediamo se non sarebbe stato meglio consentire l’ingresso all’Insugherata senza frapporre ostacoli; tutt’al più si poteva vietare l’accesso alle auto consentendo il passaggio pedonale nell’area del condominio.

Insomma salvare la capra con il cavolo e tutta l’area, non più abbandonata ma sotto il controllo dei cittadini e dei Comitati di quartiere, ne avrebbe giovato.
Peccato: un’occasione mancata.

Francesco Gargaglia

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4 COMMENTI

  1. Visto che ora c’è solo un moschettone, si può entrare e io, che abito proprio di fronte il cancelletto, INVITO TUTTI ad entrare nella riserva perchè sono alcuni condomini fuori di testa che mettono lucchetti ovunque. Quindi non assecondiamo la loro arroganza e le loro manie di grandezza e ENTRIAMO dal cancelletto.
    Pubblicate questa mail, x favore
    Carlotta

  2. se non sbaglio, dopo 20 anni il supercondominio diventa proprietario per usucapione. Non c’è molto tempo per salvare……capra e cavoli!!

  3. Io faccio parte di questo terribile super condominio che non è abitato da mostri ma da uomini donne e bambini che hanno preteso una sbarra x la quale pagano un altissimo condominio mensile proprio x tutelarsi dalla pessima frequentazione del parco nel quale non vedo mai neanche un bambino e la mia casa si affaccia su di esso quindi ne ho una visionecostante xcio smettiamo di dire fandonie nella speranza di fare leva sulla obiettiva necessità di spazi verdi che a Roma scarseggiano sempre più.quello di cui parliamo é un pezzetto di verde collegato ad un parco ovviamente pubblico ,quello dell’insugherata, su cui il super condominio ha solo un accesso privato.non parliamo di un aparco ad uso di giovani e, bambini ma di uno spazio usato ogni giorno da drogati barboni ed.extracomunitari che bevono suonano e si drogano tutto il gg meglio.chiuso e frequentato dai cinghiali che offrire questo spettacolo ai miei figli.riflettete prima di parlare
    Francesca Mastrangelo

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