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Vetrine per l’Arte: i tesori di Roma nei negozi di Vigna Clara

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Al via “Vetrine per l’Arte”: per la prima volta una mostra di reperti archeologici mai esposti si terrà nelle vetrine dei negozi della Capitale. E sarà Vigna Clara ad ospitarla. E’ questa l’essenza di un’iniziativa davvero eccezionale e che mai prima d’ora è stata realizzata in una città ricca di storia come Roma. A partire dal 29 novembre e fino al 18 dicembre prende infatti forma e corpo la manifestazione che avevamo anticipato (leggi qui) lo scorso aprile. Stiamo parlando di “Vetrine per l’Arte”.

Un evento che vede schierati insieme Comune, XX Municipio e 17 negozi del centro commerciale naturale “VignaClaraShopping” aderenti ad AssoCommercio RomaNord, associazione scelta come partner. L’obiettivo principale è essenzialmente quello di diffondere una politica culturale e commerciale differente da quella finora perseguita e valorizzare un quartiere spesso vissuto esclusivamente come di passaggio.

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Ma vediamo meglio di cosa si tratta..

Il progetto

“Vetrine per l’Arte” è un progetto promosso dalla Presidenza dell’Assemblea di Roma Capitale e dal consigliere capitolino Federico Guidi e realizzato grazie alla collaborazione della Sovraintendenza Capitolina in sinergia con l’Assessore alla Cultura del XX Municipio, Marco Perina.
I reperti in mostra sono 59 e verranno esibiti, protetti da teche, in 19 vetrine all’interno di 17 negozi facenti parte del centro commerciale naturale “VignaClaraShopping”. Gli esercizi commerciali sono stati selezionati con un criterio legato non tanto alla tipologia della merce venduta, ma soprattutto ai sistemi di sicurezza già esistenti nel negozio.

Sulla base di ciò AssoCommercio RomaNord si è resa titolare di un’assicurazione per la quale ogni negoziante ha sottoscritto un impegno personale alla perfetta tutela sia dell’impianto assicurativo che del negozio nelle attività diurne.
Se per motivi di sicurezza legati alla particolare tipologia di esercizio non tutte le attività del centro commerciale naturale “VignaClaraShopping” ospiteranno un reperto archeologico, nella promozione dell’iniziativa saranno coinvolti tutti i negozianti.

L’evento

Quello di “Vetrine per l’Arte” sarà un percorso espositivo non convenzionale. L’intento è quello di contestualizzare l’arte, portandola fuori dai tradizionali circuiti museali.

Fino al 18 dicembre all’interno di alcuni esercizi commerciali del quartiere Vigna Clara verranno esposti reperti archeologici provenienti dai magazzini della Sovraintendenza Capitolina. E’ la prima volta che la Sovraintendenza presta dei reperti per una mostra allestita all’interno di esercizi commerciali e potrebbe trattarsi di un evento apripista.

L’iniziativa, che vede la stretta collaborazione tra arte e commercio di strada, sarà inaugurata sabato 3 dicembre alle ore 10.00. Molto probabilmente parteciperà il sindaco di Roma Gianni Alemanno.

Gli appuntamenti

Nel corso della giornata si svolgeranno diversi eventi: alle ore 10.00 al cinema Odeon di piazza Stefano Jacini verrà presentato il progetto con proiezione del video; il Beauty Point di piazza Stefano Jacini, poi, ospiterà all’interno delle proprie vetrine un vero e proprio intervento di restauro eseguito da un restauratore certificato; dalle ore 14.30 alle ore 18.00 al Great Lenghts di piazza Stefano Jacini si terrà il primo appuntamento del corso di restauro, il secondo appuntamento del corso avrà luogo sabato 10 dicembre dalle ore 9.30 alle ore 13.30.

Si svolgeranno, inoltre, visite guidate lungo tutto il percorso della mostra ed il cinema Odeon di piazza Stefano Jacini farà proiezioni gratuite di film per bambini e ragazzi; un’autoemoteca della Regione Lazio, infine, stazionerà a piazza Stefano Jacini con il presidio dei donatori volontari del Sant’Andrea, guidati dalla dott.ssa Silvana Campisi.

I reperti

Ma da dove provengono i reperti? Prevalentemente dal territorio del XX Municipio e si tratta di reperti mai esposti prima non restaurati e provenienti dai magazzini della Sovraintendenza Capitolina. Gli esercizi commerciali ospiteranno sculture in marmo, decorazioni in terracotta degli edifici, decorazioni murarie d’interno, reperti legati alla cura della persona e all’illuminazione.

Per scoprire qualcosa in più sull’iniziativa abbiamo incontrato Marco Perina, assessore alla Cultura del XX Municipio, e Giovanna Marchese Bellaroto, presidente di AssoCommercio RomaNord.

A colloquio con Marco Perina

Come è nata l’idea che ha portato alla realizzazione dell’iniziativa “Vetrine per l’Arte”? Il grande stimolo è stato offerto dal ritrovamento del mausoleo di via Vitorchiano. Un fatto molto importante per il nostro territorio. E dal momento che i commercianti, soprattutto quelli aderenti ad AssoCommercio RomaNord, in modo illuminato cercavano uno strumento che potesse incuriosire e promuovere la cultura e il commercio di strada, si è pensato di dar vita a questa iniziativa che crea uno stretto connubio tra arte e commercio.

Di cosa si tratta? Per la prima volta la Sovraintendenza presta dei reperti archeologici, appartenenti proprio al XX Municipio, per dar vita a una mostra allestita all’interno di esercizi commerciali. Si tratta di un fatto unico. A Roma, città ricca di storia, non è mai stato realizzato nulla di simile. Il nostro territorio è il primo ad ospitare un evento del genere e potrebbe essere il primo di una serie di eventi espositivi che vedono la collaborazione tra arte e commercio di strada.

Qual è l’obiettivo dell’iniziativa? Senza dubbio valorizzare il territorio, ricco di tradizioni. La nostra è una zona archeologica di assoluto valore. E poi stimolare ed incuriosire soprattutto i giovani. Con questa iniziativa si vuole far scaturire un forte senso di appartenenza a un territorio la cui storia ha radici lontane. In un momento di difficoltà economica, infine, l’iniziativa punta anche a supportare gli esercizi commerciali storici dei nostri quartieri.

Pensa che in futuro tale evento potrà essere replicato? Sì. L’obiettivo è quello di replicare l’evento anche in altri quartieri del territorio. Siamo abituati ad eventi estemporanei che non lasciano traccia, quello che con questa iniziativa vogliamo fare è proprio dar vita ad un’azione di sistema culturale e commerciale.

A suo giudizio quale sarà il valore aggiunto che tale iniziativa porterà al territorio? Penso che “Vetrine per l’Arte”, oltre ad incuriosire, ricreerà un senso di appartenenza storico al quartiere e darà sostegno alle attività commerciali.

A colloquio con Giovanna Marchese Bellaroto

Come mai “Vetrine per l’Arte” vede protagonisti i negozi del centro commerciale naturale “VignaClaraShopping“? Dal consigliere di Roma Capitale Federico Guidi siamo stati scelti noi come progetto pilota perché, nella ricerca dei nostri associati, abbiamo cercato di unire insieme persone che avessero una nuova cultura e una nuova attenzione a una nuova forma di commercio. Un commercio e un commerciante che diventano tutori del loro territorio urbano, della loro porzione di Roma, delle proprie realtà storico-sociali ed ambientali.

Come è nato il tutto? Tutto è nato perché noi come AssoCommercio RomaNord, insieme all’assessore alla Cultura Marco Perina, abbiamo fatto in modo che si risvegliasse attenzione per l’importantissima scoperta archeologica che è stata fatta in occasione di carotaggi preventivi prima di una realizzazione di cubature abitative a via Vitorchiano.

Perché dei commercianti si sono occupati di Marco Nonio Macrino?  Non per averne un ritorno in termini di utile, ma per ridare una valenza storica al senso di appartenenza al territorio. Tutto quello che serve a creare attenzione, recupero e rispetto nel proprio territorio automaticamente è di interesse di chi vive e lavora su quel territorio.
Invece di lamentarci di tutto quel lavoro che abbiamo perso a causa di una cattiva pianificazione urbana di sviluppo commerciale che negli ultimi dodici anni è stata fatta sul territorio di Roma, cerchiamo di far rimanere i nostri clienti nelle nostre strade creando delle iniziative che siano improntate al recupero storico-culturale.
Abbinare un percorso culturale a una nuova forma di interesse commerciale a noi sembra il modo migliore per rivendicare maggiore dignità.

Quali risultati desiderate raggiungere? Desideriamo abbinare un percorso culturale con nuove forme di fruizione, con nuove forme di interesse commerciale. Vogliamo rivendicare questo nostro ruolo di primo anello di quella catena che sì mette in movimento il denaro, ma che si può offrire anche come promotrice di eventi ed attività che non siano esclusivamente e direttamente legate solo all’attività commerciale pura.

Rivendichiamo una maggiore dignità, ma attraverso iniziative culturali che possano offrire qualcosa al cliente, che siano di sensibilizzazione. Desideriamo far emergere un senso di affezione, di appartenenza. Nel nostro lavoro cerchiamo di emozionare il cliente, di fidelizzarlo con rapporti personali e speriamo che questa iniziativa sia un’opportunità attraverso la quale porre l’accento sull’importanza del rapporto umano.

Sperate che l’evento possa essere riproposto in futuro? Certo. La speranza è che questo evento sensibilizzi molto i nostri clienti, che siano tante le prenotazioni ai percorsi guidati e che ci siano persone curiose di venire ad assistere al restauro in vetrina.

Di cosa ha bisogno il territorio? Questo territorio si presta a un recupero ambientale. Il nostro quartiere è sorto come prosecuzione della città verso il Parco di Veio. Noi pretendiamo che venga mantenuto questo ruolo di prosecuzione urbana verso una zona verde che oggi è posta sotto una tutela di assoluta inedificabilità. E proprio perché nasciamo come angolo di città più verde, lamentiamo la carenza di aree pubbliche attrezzate.

Avendo un affaccio naturale sul Parco di Veio, un altro progetto che avevamo presentato sempre come AssoCommercio era quello di avere una prosecuzione ideale che permettesse una mobilità pedonale sulla zona di parco pubblico che è stata aperta a via di Villa Lauchli.

Tra le altre cose, ci siamo posti come sentinelle delle piccole aree verdi; come commercianti, poi, abbiamo cercato di renderci il più possibile disponibili alle esigenze dell’Ama per evitare che quello che purtroppo produciamo come imballo e cartoni possa diventare un degrado architettonico; abbiamo, inoltre, coinvolto il dr. Giuseppe Bracci, dirigente del XX Gruppo della Polizia di Roma Capitale, nel controllo di tutti gli impianti di pubblicità per individuarne quelli abusivi e per segnalare alcune situazioni che apparentemente non risultano essere abusive, ma sono assolutamente lesive della normativa e sono inserite su aree verdi.

In più come AssoCommercio RomaNord abbiamo presentato un progetto chiedendo, quando il Municipio dovrà affrontare i rifacimento dei marciapiedi, di inserire il percorso tattilo-plantare per abbattere le barriere architettoniche e permettere a chi non è abile come noi di potersi muovere nel quartiere tranquillamente e in piena autonomia.

Come associazione di territorio, infine, siamo inseriti in Federstrade, un’associazione che raccoglie tante realtà territoriali come la nostra. Nascendo dal basso siamo riusciti a creare una rete che si è proposta in alternativa alle rappresentanze di categoria commerciali classiche.

Stefania Giudice

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1 commento

  1. Ancora una volta Giovanna stupisce per la creatività abbinata alla concretezza. Giovanna fa bene al nostro quartiere e oggi lo si vede anche perchè in onore di Alemanno hanno disegnato una strepitosa nuova segnaletica lungo via Stefano Jacini.
    Chissà se il sindaco si renderà anche conto dello scempio alla viabilità pubblica realizzato con un parcheggio sotterraneo (mai usato,a quanto mi risulta) all’incrocio con Corso Francia..
    D’accordo che è responsabilità della precedente amministrazione, ma rimarrà così per sempre?

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