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Allarme sicurezza sulla Sacrofanese

Galvanica Bruni

Il XX Municipio, si sa, è un territorio vastissimo, tanto da comprendere realtà molto diverse fra loro. Così diverse che i fatti ed i problemi ad esse legate sono a volte di difficile comprensione se non se ne conosce il contesto. Ma in questo caso a colpirci è il senso d’insicurezza col quale convivono centinaia di cittadini C’è già chi parla di ronde.

La zona di via Sacrofanese

La zona è quella nei dintorni di Via Sacrofanese, oltre Prima Porta, ai confini del XX Municipio. Un quartiere in cui palazzine di vecchia data si alternano a villette di recentissima costruzione, dove una continua, e in certi casi, selvaggia espansione edilizia non ha ancora avuto la meglio sull’originario carattere periferico della zona nella quale a metri cubi di cemento si alternano ettari di verde incoltivato, così che alcune abitazioni vengono a trovarsi in zone sostanzialmente isolate.

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Un quartiere formato dal cosidetto “ceto medio”, dove i residenti che qui si sono trasferiti hanno ormai messo radici: una famiglia, una casa, una villetta oppure una bifamiliare, ed i loro oggetti di diverso valore: quadri, mobili, qualche gioiello, elettronica di consumo. Si può quindi facilmente immaginare come questo contesto sia appetibile, quasi tutti i giorni, ai ladri.

Più furti al giorno

E’ proprio questo il punto. In questa zona non si verificano i normali furti, magari saltuari, di cui si sente parlare in genere. Perché qui i residenti, ormai da diverso tempo, sono oggetto di furti quotidiani che avvengono in qualsiasi ora, anche in pieno giorno. E con la gente in casa.

È dunque facile immaginare come ad ogni rumore, ad ogni ombra che avanza ci si chieda se non si tratti di un malvivente piuttosto che di un familiare o di un vicino.

Le storie sono molte. “Era un sabato pomeriggio, sotto Natale” ci dice un residente “ero con la mia famiglia a fare spese e mi chiama mio fratello chiedendomi se ero in casa: passando aveva notato del movimento. Erano ladri”.

E ancora: “Da me sono venuti in piena notte, io dormivo. Quando mi sono svegliata mi sono accorta del fatto, avevano persino spostato il comodino vicino al letto, a pochi centimetri dalla mia testa. Non mi sono accorta di niente, neanche i cani. Probabilmente hanno spruzzato qualcosa nell’aria”.

In una casa i furti si sono ripetuti tre volte. L’ultima volta è successo che il figlio della coppia rincasando a notte inoltrata abbia sorpreso i ladri che tentavano di forzare un ingresso. A qualcun altro è capitato di ritrovarsi un cacciavite gigante sotto al letto.

L’operato dei malviventi ha raggiunto livelli di sfida: in un caso, dopo aver svaligiato la casa, si sono fermati a mangiare prima di lasciare l’abitazione.

Le reazioni  e l’esasperazione

In un clima di tale tensione è normale che l’esasperazione sia giunta al limite. C’è chi non riesce a chiudere occhio per tutta la notte e guarda dalla finestra per verificare la presenza di auto o furgoni sospetti.
La notte, tutti dormono con le luci esterne accese; chi può ha installato un allarme, ma non sempre si rivela utile. E c’è anche chi, con regolare porto d’armi, si è dotato di pistola o fucile.

Questo è il dato più preoccupante. Perché in questi casi, quando il clima è così rovente e le persone esasperate, non è raro, per usare un’espressione comune, che “ci scappi il morto”.

Ma è anche la reazione più naturale. Perché il grande assente in tutto questo è chi si è fatto vanto della sicurezza per farsi eleggere e chi dovrebbe garantire che certi episodi non avvengano.

Non per colpa loro, i carabinieri della stazione locale non riescono a rispondere alle esigenze della pubblica sicurezza. C’è un problema di insufficienza. Di uomini e di mezzi.
“La vicina stazione chiude alle 22:30 – dichiara un residente – e dopo quell’ora i carabinieri vengono da Formello, che non è proprio dietro l’angolo”. In effetti, una donna che si è ritrovata i ladri in casa ha chiamato i carabinieri alle 6 di mattina. Quando sono arrivati erano le 8:30. “Hanno detto che loro sono solo in quaranta, e che devono coprire tutto il territorio fino a Cesano”.

Chi sono i ladri?

Ma chi è a commettere questi furti? Parlando con un rappresentante delle forze dell’ordine ci è stato detto che sono soprattutto nomadi. “Il problema è che hanno tutti i documenti in regola – afferma il nostro interlocutore – e anche le assicurazioni dei mezzi lo sono. Spesso si tratta di robivecchi che girano nei dintorni. Non possiamo fare niente, e il territorio è troppo grande per i mezzi che abbiamo a disposizione”.

Robivecchi, appunto. Se ne vedono in continuazione. Girano per le stesse strade anche quattro volte al giorno. Basisti, probabilmente. Perlustrando le vie prendono nota delle abitudini di questa o qualle famiglia. Gli orari in cui viene lasciata l’abitazione, quando rincasano. Tra i residenti c’è anche chi ha provato a prendere le targhe, ma i furgoni cambiamo periodicamente.

Una notte, poco lontano da qui, la rabbia è esplosa. Uno dei furgoni che perlustravano la zona in cerca di prede è stato bloccato all’interno di una via. Dopo aver chiuso entrambe le vie d’accesso, uomini con un passamontagna hanno intimato al guidatore di scendere, e giù con colpi di mazza da baseball e quant’altro al mezzo che è stato letteralmente distrutto.

Un’imboscata da far-west che rende bene il rischio che si corre se la situazione non viene risolta il prima possibile. Davvero, come temono tutti, deve “scapparci il morto”? Il desiderio di farsi giustizia da soli è tanto.

Ronde o vigilantes

Ma se le forze dell’ordine non riescono a garantire sonni tranquilli, sono altri i rimedi presi in considerazione. Come le ronde. Ma sarebbe un rimedio poco efficace, che non convince tutti. Perché in ogni caso il cittadino potrebbe solo limitarsi a chiamare la polizia, e se la polizia non ha mezzi è difficile sperare in un intervento tempestivo.

Un altro sarebbe quello di assumere un vigilante che controlli piccoli gruppi di case. I conti sono presto fatti: una guardia notturna costa ottanta euro al giorno, moltiplicato per trenta sarebbe una spesa non indifferente. Ma i residenti pagano le tasse, e le tasse, tra i vari servizi, devono garantire anche quello inerente alla pubblica sicurezza.
“Che mi vengano scalati dalle tasse i soldi che servono per la sicurezza e con quelli mi pago un metronotte privato”, dichiara provocatoriamente un residente.

Oltre i ladri il silenzio

Ma oltre all’impotenza dei residenti che sono costretti a vivere come prigionieri in casa, è un altro il dato più preoccupante. Il fatto che di questa condizione nessun mezzo di comunicazione parli o voglia parlare. I costruttori, che continuano a cementificare senza sosta la zona, hanno tutto l’interesse a tacere le reali condizioni di vita del luogo. Per loro meno se ne parla meglio è.

E dunque è solo VignaClaraBlog.it ad oggi l’unico organo di informazione, come spesso avviene per quella complessa e variegata realtà che è il XX Municipio, a denunciare lo stato di abbandono ed impotenza in cui vivono i residenti della Sacrofanese.

Perché un tale silenzio dalle istituzioni locali e dai media intorno a questa situazione insostenibile?

Adriano Bonanni

© riproduzione riservata – proprietà EdiWebRoma

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12 COMMENTI

  1. Da Dio no, ma dagli uomini del municipio e del comune si !!! Evidentemente non la conosce proprio bene come dice e non è per niente informato dei fatti. Anche lei vuole stendere un velo ma mi spiega a chi fa comodo che non se ne parli ?

  2. Caro Gianni Mercante nun so se sei un cittadino oppure n politico ma sur territtorio nostro avvengono cose strane.
    Per esempio volemo nega ca banda di zoppi parte da prima porta e so rumeni .
    Volemo nega canno rifatto e baracche sotto ar pote e lungo a Flaminia .
    Forse a te t’e’ sfuggito che n pieno giorno hanno rapinato ar bar verdi .
    Forse t’e’ sfuggito che co na notte senza che nessuno li fermasse se so fatti diverse case a via Varenna , via Albiolo , via Pianello del Lario .
    Quindi come dice amico Laurenzi se e cose nun le sai SALLE.
    Volemo parla dei nomadi che passano n continuazione cor furgone pe pia er ferro manco fosse na fabbrica.
    Oppure volemo parla de quelli che tirano fori a robba dai sdecchioni.
    Volemo parla se te permetti qui e’ a terra de NESSUNO cor motto vivi e lascia vive tanto poi fa come te pare.
    Se c’avessi na telecamera quanno vado a fa e consegne ve farei vede quello che vedo pe dimostrallo .
    Com’è che se dice More?……

  3. ma come ti permetti di scrivere che non è vero che siamo dimenticati,……………a me hanno portato via tutto, che ne sai che significa trovare casa spalancata e tutto a soqquadro…………………….prima de parlà pensace bene…………………………

  4. fa piacere constatare che l’assessore mercante(!)citando dio ci ricordi che esiste anche in questo luogo;ed esiste davvero perchè è nella fede e nella speranza che vivono quei cittadini esasperati,vittime di furti e violazioni della privacy.Se dovessimo credere nelle parole delle istituzioni staremmo freschi.Alla carenza di forze dell’ordine constatata dal nuovo commissario della sede flaminio(ma non si era parlato di sicurezza alle ultime elezioni?) si aggiungono delle gravi carenze strutturali del territorio alla quale il nostro concittadino dovrebbe rispondere.Carenze che degradano quel tessuto sociale fatto di rapporti e conoscenze che si instaurano in luoghi pubblici,che non ci sono, permettendo un miglior controllo del territorio.Quindi la prossima volta invece di sentirti offeso,dalle parole di un articolo al quale va il merito di aver reso pubblico qualcosa che tutti sanno e speriamo (perchè dio esiste)si possa porre rimedio, apri gli occhi il tempo delle chiacchiere virtuali è finito.La realtà supera di gran lunga la tua immaginazione.

  5. gianni mercante…non credo che abiti da queste parti
    altrimenti non avrebbe scritto cose assolutamente fuori dalla realtà
    e poi cosa vuol dire: rubano ovunque?
    quindi Mercante ci vorrebbe dire che tanto siccome rubano ovunque ci dobbiamo mettere una pietra sopra e rassegnarci?
    Mercante visto che hai tutto questo tempo fatti un giro da Gianni Giacomini, il ns presidente della XX….secondo me si dovrebbe muovere per migliorare la situazione…ma che sta facendo nel concreto?
    Il messaggio per il ns presidente deve essere chiaro: o si impegna da politico (visto che fa questo di professione) o alle prossime comunali mi sa che lo troveremo all’opposizione…visto che non prenderà i voti dell’ultima tornata…
    Già una volta ha rischiato al ballottaggio con Claudio Tinari…ricordare male non fa…

  6. Dato che i carabinieri non riescono a coprire la zona con i mezzi a disposizione e il presidente della xx farà ben poco cioè niente la popolazione della sacrofanese prenderà seri provvedimenti: si organizzerà con ronde ed armi.Presidente fatte da fa!!!!!!!!!!!!!!!

  7. qui il vero pericolo e’ che chi ha le armi dentro casa (anche con il porto d’armi)
    sottoposto alla pressione psicologica di una intrusione dentro casa possa in un momento di paura sparare…dobbiamo arrivare al morto, presidente? Giacomini è tempo di intervenire seriamente e prendere il problema dalle corna, come il toro..

  8. Via di Valle Muricana o Sacrofanese è oggetto sempre più spesso di questi episodi e di altri soprusi…in tanti anni che vivo qui avessi mai visto qualcuno delle forze dell’ordine che controlla. L’ho detto altre volte e ribadisco SIAMO FIGLI DI UN DIO MINORE, non frega niente a nessuno di questa zona basta che vengono pagate le tasse per il resto ci dobbiamo arrangiare.

  9. Questa e’ una delle tante forme di comunicazione di tanti cittadini che subiscono ormai da tempo dei furti , danni materiali ma soprattutto senso d’ insicurezza.
    Email indirizzata al CDQ Karol Wojtyla.

    x GIANNI MERCANTE

    Ancora furti a Via Sulbiate.
    Oggi ho subito il danneggiamento della mia autovettura, parcheggiata di fronte al famoso Centro Polivalente. Ignoti, nel corso della notte tra il 27 ed il 28 novembre, hanno infranto il vetro di una Smart per rovistare all’interno e per asportare qualche oggetto.
    Questo è un ulteriore segno di degrado nel nostro quartiere!
    Il mio messaggio ha l’intento non solo di allertare gli abitanti della zona sui pericoli di furti o danneggiamenti, ma soprattutto di appoggiare il vostro nobile Comitato (del quale apprezzo per intero lo Statuto, con particolare rifertimento all’art.5) nella battaglia di “bonifica e riqualificazione” dell’area.
    A tal fine sarei ben lieto di aderire al Comitato con una partecipazione attiva.
    Cordialmente,
    P. C.

  10. sinceramente io non so com’era prima questa zona, ci vivo da circa 1 anno e mezzo ma proprio stanotte hanno cercato di entrare in casa, solo che hanno fatto molto rumore e mi sono svegliato incominciando a urlare e accendendo luci e cosi sono scappati!!! è normale per voi!!

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