Home AMBIENTE Labaro, Prima Porta, Formello: tutte località a rischio “fetore”?

Labaro, Prima Porta, Formello: tutte località a rischio “fetore”?

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Ieri hanno pacatamente e dignitosamente manifestato all’Auditorium, facendo sentire la loro voce davanti ai cancelli del Roma Film Fest 2011. Oggi, i cittadini di Riano, ormai in mobilitazione permanente contro la discarica a Quadro Alto, sono andati a chiedere la solidarietà dei visitatori del Cimitero Flaminio, a Prima Porta, sensibilizzandoli sui pericoli derivanti dalla discarica, che sorgerebbe a soli 2 chilometri dal cimitero. “Una discarica che ammorberebbe pure i morti”. Uno slogan efficace che ha colpito nel segno, visto l’interesse suscitato fra i presenti.

Nel pieghevole distribuito ieri, sabato 29 ottobre, all’Auditorium, tra le altre cose si legge che la governatrice Polverini ed il sindaco Alemanno “non dicono ai cittadini che le stesse leggi europee che li hanno obbligati a chiudere la discarica di Malagrotta, li obbligano a trattare i rifiuti..(e).. che le possibili perdite ed infiltrazioni di percolato della nuova discarica a Roma Nord potranno usufruire di un ottimo veicolo inquinante come il fiume Tevere, che dista poche centinaia di metri, per trasportare i veleni in tutta Roma”, e si conclude dicendo che “il coordinamento Riano No Discarica…si oppone fermamente alla soluzione discarica e sostiene decisamente la raccolta differenziata porta a porta, favorendo la costruzione di impianti ad impatto zero per il riciclo ed il riuso dei rifiuti…”

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Questa mattina i manifestanti hanno invece scelto il Cimitero di Prima Porta “perchè in occasione della ricorrenza dei morti stiamo incontrando tanti romani e laziali a cui possiamo spiegare le nostre ragioni” ha spiegato il portavoce del comitato, Giorgio Coppola.

“Il cimitero Flaminio in linea d’aria dista circa 2 chilometri da Quadro Alto e la certezza, con un impianto di questo tipo, è che il prossimo anno tutti quelli che verranno ad onorare gli estinti saranno accolti dal fetore tipico della discarica di Malagrotta” ha dichiarato Coppola indicando sul volantino le distanze minime che separano Quadro Alto dai punti strategici di Roma Nord: Prima Porta, Labaro, Ospedale S. Andrea, Formello e Sacrofano, tutte località a rischio, come minimo, “fetore”, se non di più. (red.)

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2 COMMENTI

  1. My 10- 300.000 GWh
    300.000 GWh/anno di energia dai rifiuti
    Con la volontà politica, UNA SOLA operazione risolve il problema dei rifiuti, della energia pulita, del surriscaldamento del clima e dell’inquinamento che incide sulla salute di tutti!
    Sappiamo che esistono tecnologie adatte, basterebbe solo smettere di usare i metodi obsoleti di raccolta dei rifiuti, che vengono gabellati per miracolosi e imposti ai cittadini (e a loro spese) che ubbidiscono perché non sanno che sono obbligati a un comportamento correttissimo, usando un metodo fino a ieri l’unico, ma oggi sbagliatissimo, tanto che potremmo dire loro, “Non vantarti di quanto sei bravo perché hai differenziato il 50% dei tuoi Rifiuti, ma vergognati invece per quanto stai inquinando con l’incenerimento dell’altro 50%!”
    Naturalmente questa iperbole è solo per attrarre l’attenzione di cittadini e politici sulla possibilità che un intelligente comportamento, possa trasformarsi in una azione non solo errata, ma addirittura gravemente dannosa per se e per gli altri.
    Differenziare il più possibile è cosa saggia, intelligente e anche salutare, ma solo perché fino a ieri tutto ciò che non si differenziava andava in discarica o nell’inceneritore (che rimane tale e fortemente inquinante, anche se viene usato l’ecologico termine di “Termovalorizzatore” perché produce anche energia elettrica).
    Oggi esistono varie possibilità per smettere di inquinare perché non è più necessario incenerire quel secondo maledetto 50% (che pur sempre esiste e sempre esisterà) e salvare cosi la vita propria e quella di tutti coloro che abitano intorno ai “Termoinquinatori” (oltre a coloro che abitano lontani, ma mangiano i prodotti coltivati in tali zone) .
    La possibilità invece unica ed efficace per eliminare con certezza, sicurezza assoluta perché senza combustione, senza camini e quindi senza possibilità di inquinamento alcuno (oltretutto a costo zero, perché si autoripagano in Project financing), la totalità di quel 50% non differenziati di RSU più tutti quelli industriali, compreso il pericolosissimo e subdolo amianto oltre che i più tossici e inquinanti, ce la offrono le nuove tecnologie che da oltre un anno sono ormai industrialmente disponibili sul mercato mondiale (per trovarle basterà digitare su un motore di ricerca tipo Google “Complesso Ecologico Polivalente.
    Questo denaro potrebbe venire interamente risparmiato se si usassero le nuove tecnologie, che non costano niente (perché si auto-ripagano in Project financing), le quali oltretutto fanno ugualmente anche (automaticamente, meccanicamente e elettronicamente) la più perfetta differenziazione, solo che la fanno gratis (perché rientra nel ciclo di lavoro) al posto della identica e costosa azione manuale dell’uomo, producono ugualmente elettricità, calore, per la prima volta la preziosa acqua potabile.
    Visto che l’Italia ha un fabbisogno di circa 350.000 GWh l’anno di energia elettrica dei quali il 20% già proviene da fonti rinnovabili (idrico, eolico, fotovoltaico e geotermico) e il resto è ottenuto per il 67% con combustibili fossili mentre il 13% viene importata. Sottraendo all’incenerimento il 50% della produzione di rifiuti degli italiani (pari a circa 45 milioni l’anno tra rifiuti urbani e industriali), sarebbe più che sufficiente a produrre l’80/90% , circa 280/310.000 GWh/anno, tra quanto acquistato, quanto ottenuto con “Termoinquinatori”e quanto ottenuto nelle Centrali elettrotermiche a prodotti fossili, con la costruzione di circa 40 Complessi Ecologici Polivalenti da 5000 tonnellate al giorno l’uno (o 80 da 2500 t/g) a zero costo di costruzione, zero di conferimento, con inquinamento assolutamente nullo e potrebbero essere in grado di farci diventare addirittura esportatori.
    Sergio Marchetti
    rsumarchetti@gmail.com

  2. Complesso Ecologico Polivalente.
    Mica è che non ci credo , è solo che avevo chiesto l’ultima volta che era “uscito fuori” questo fantastico marchingegno , dove fosse già installato,
    Non ho avuto risposta , presumo che sia un simpatico progetto ancora “cartaceo”.
    Non fosse così , la prego Marchetti , risponda .
    Grazie.

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