Home ATTUALITÀ Labaro – Da via Comparini al Campidoglio il passo è breve

Labaro – Da via Comparini al Campidoglio il passo è breve

Galvanica Bruni

Durante una manifestazione di un mese fa gli abitanti di Labaro erano stati chiari: se anche questa volta nessuno ci ascolta andremo fino in Campidoglio. Detto, fatto: una delegazione di cittadini che da quasi due anni deve convivere con una voragine a cielo aperto ha portato la propria protesta pacifica in Campidoglio, visto che dal XX Municipio non riceve risposte. E’ accaduto ieri, giovedì 27 ottobre.

Dopo aver raggiunto in pullman Piazza del Campidoglio i manifestanti sono stati immediatamente fermati dagli addetti alla sicurezza che nonostante il carattere pacifico della protesta hanno loro impedito di esporre gli striscioni che avevano con se. Il motivo?
La manifestazione non era stata autorizzata, e di conseguenza esporre striscioni o scandire slogan al megafono sarebbe stato illegale.

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A questo punto la portavoce della delegazione, Maria Cristina Giustiniani, e il consigliere PD del XX Municipio Marco Tolli, sono entrati negli uffici del Comune per tentare di far accedere i presenti in Aula Giulio Cesare. È noto che solitamente possono entrare due persone per consigliere d’opposizione, in ragione di ciò è stato chiaro fin da subito che non tutti i componenti della delegazione avrebbero fatto ingresso in Aula. Alla fine ne sarebbero entrati quattordici.

Nel frattempo, durante l’attesa, in piazza era palpabile le delusione per non aver potuto esporre gli striscioni: in questo modo non si nega il diritto a manifestare? La libertà d’espressione è un dato di fatto o solo un modo di dire quando una delegazione di cittadini (peraltro non numerosissima e dunque di nessun pericolo per quanti in quel momento affollavano Piazza del Campidoglio) non può esporre uno striscione che con una frase (“non siamo cittadini di serie B”) aveva centrato in pieno il problema della Voragine di Via Comparini?

Mentre si parlava di questo i due rappresentanti che avevano raggiunto gli Uffici hanno fatto ritorno comunicando che una parte della delegazione sarebbe potuta entrare in Aula. Un’Aula semideserta dove il Sindaco e la sua Giunta non c’erano, e dove le votazioni avvenivano in una tale confusione che più volte il Presidente della seduta ha dovuto richiamare i votanti all’ordine.

In questo clima è iniziata l’attesa più lunga, consapevoli comunque del fatto che della questione di Via Comparini, non calendarizzata, non si sarebbe parlato. Una delusione rimediata dalla notizia che l’Assessore ai lavori pubblici Fabrizio Ghera si è reso disponibile per un incontro con i rappresentanti dei cittadini di Labaro mercoledì 2 novembre.

Un incontro dal quale il Comitato di Quartiere si aspetta di conoscere finalmente la data di inizio dei lavori e le modalità dell’intervento. A questa buona e inaspettata notizia ha fatto seguito una breve riunione con il consigliere PD Giulio Pelonzi, Vice Presidente della Commissione Cultura e Sport e membro delle Commissioni Politiche Sociali, Turismo e Sicurezza Lavoro.

“Gli errori commessi in questa vicenda la dicono lunga sull’efficacia di questa amministrazione nell’intervenire su problemi di pubblica sicurezza – ha dichiarato Giulio Pelonzi – ma credo che l’intervento più importante da compiere, insieme all’Assessore competente, sia proprio sull’Acea. Il Comune dovrebbe convocare l’Acea e riservarsi anche eventuali azioni legali in futuro qualora non si riuscisse a raggiungere un accordo per un intervento definito sulla questione”.

Ma a cosa allude il consigliere Pelonzi? Al fatto che all’origine del disagio di Via Comparini ci sia proprio la rottura di una condotta idrica, e che la magistratura abbia già ordinato – dopo interventi che invece di risolverla hanno aggravato la situazione – al Comune e all’Acea Ato 2 di eseguire in solido i lavori di risanamento della voragine.

Questo accadeva il 15 dicembre 2010. I lavori non sono mai cominciati. Al contrario, dopo il nubifragio che ha messo in ginocchio la Capitale il 20 ottobre, a Labaro si sono aperte altre piccole voragini (una delle quali in una strada parallela a Via Comparini, creando seri disagi per il trasporto pubblico). Insomma, la situazione invece di volgere a un progressivo miglioramento non fa che peggiorare.

“Siamo soddisfatti nel riscontrare la disponibilità dell’Assessore Ghera ad incontrare i cittadini di Labaro – ha dichiarato a VignaClaraBlog.it il consigliere PD del XX Municipio,Marco Tolli – ci attendiamo che quello sia un incontro risolutivo che possa indicare la data di inizio dei lavori e chiarire che tipo di intervento verrà effettuato. Ringraziamo intanto i consiglieri comunali che hanno ascoltato le istanze dei cittadini di Labaro e che si sono resi disponibili a seguire la vicenda. Nel frattempo è stata presentata un’interrogazione da parte dei consiglieri del PD sull’intera questione di Via Comparini”.

Anche Gina Chirizzi, coordinatrice del circolo PD di Prima Porta si dice “soddisfatta, perché siamo riusciti a ottenere un grosso risultato: l’Assessore preposto ai problemi in questione che riceverà a breve i cittadini di Labaro, il Gruppo PD che ha protocollato all’ordine del giorno la questione della voragine di Via Comprarini e il fatto stesso che venga convocata anche l’Acea, che nella sentenza è stata condannata in solido al Comune.”

“È necessario – continua la coordinatrice – che i cittadini che abitano vicino alla voragine possano vivere in sicurezza e a rientrare nelle loro abitazioni dato che in molti hanno dovuto prendere casa in affitto o andare a vivere da parenti. Ci auguriamo anche il sostegno della maggioranza dato che questa è una storia che interessa sia la destra che la sinistra. Oggi abbiamo intrapreso la strada giusta, l’importante è percorrerla fino in fondo”.

Inomma, il due novembre è dietro l’angolo. Ci auguriamo che per Labaro possa essere l’occasione per voltare pagina.

Adriano Bonanni

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