Home ATTUALITÀ Via Flaminia – “No alla discarica”, la protesta di Casapound

Via Flaminia – “No alla discarica”, la protesta di Casapound

Duca Gioielli

Questa mattina via Flaminia, a nord di Roma, è stata bloccata da militanti di Casapound Italia che, insieme a un gruppo di cittadini di Riano, hanno interrotto il traffico per una trentina di minuti per protestare contro la decisione di realizzare la discarica nel territorio della piccola cittadina che confina con il XX Municipio di Roma. Grossi sacchi della spazzatura con su scritto “Questi rifiuti sono destinati alla discarica di Riano” sono stati posizionati su un attraversamento pedonale e l’intera carreggiata è stata attraversata da uno striscione su cui campeggiava la scritta “No alla discarica!”

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4 COMMENTI

  1. Come mai in certe città del nord in pieno centro cittadino esistono e sono funzionanti dei termovalorizzatori e qui nel meridione non si riesce a risolvere il problema? Mettiamoci tutti intorno a un tavolo, mettendo da parte i nostri interessi e curiamo solo il bene comune. A proposito: Chi è il proprietario dei terreni ove si vuole fare la nuova discarica? Sarebbe interessante saperlo. Forse saremmo più illuminati. Per caso, appartengono, sempre per caso, allo stesso proprietario dei terreni di Malagrotta? Questo non significherebbe niente, ma…

  2. Interessante l’osservazione di Omar circa la proprietà dei terreni; un po’ di trasparenza in più non guasterebbe.

    Piuttosto mi chiedo se la questione non si possa risolvere attraverso la previsione di adeguati incentivi per le comunità che vogliano accogliere nel loro territorio i centri di raccolta.
    Certo che se c’è ancora qualcuno che pensa che con pochi euro all’anno detratti sulle tasse della spazzatura si possa comprare l’accondiscendenza delle popolazioni…stiamo freschi.
    Ha ragione Aragorn, bisogna fornire alternative; per esempio mi chiedo se non possa costituire un business lo sviluppo di un sistema integrato non solo di raccolta, ma anche di trasformazione e di recupero dei materiali reciclabili; vi potrebbero essere notevoli opportunità di lavoro, di cui, sinceramente, non credo Riano abbondi.

    Infine, una piccola chiosa…
    alla testa dell’ennesimo corteo c’era Marrazzo …
    “Diciamo no a Malagrotta ma anche alle altre ‘Malagrotte’ è il suo slogan
    https://www.vignaclarablog.it/2011100816337/via-tiberina-in-2mila-da-riano-per-dire-no-alla-discarica-quadro-alto/
    … … il “nuovo” che avanza …

    … chissà dov’era quando si creava la discarica di Via Gradoli 96 o quando i residenti con l’aiuto di Casapound e del Pd l’hanno ripulita nel febbraio 2010
    https://www.vignaclarablog.it/201002219476/via-gradoli-il-comitato-per-la-tutela-e-ordine-afferma-ieri-un-fatto-senza-eguali/

    Il mio slogan? “Diciamo no a Marrazzo; diciamo no al marcio che avanza”

  3. Attenzione: non cadiamo nel tranello del baratto della salute. Intere generazioni di operai hanno barattato la loro vita con la insalubrità dei loro posti di lavoro. Esistono termovalorizzatori che possono smaltire l’immondizia senza alcun pericolo per i cittadini. Fate un giro nel nord Italia e ve ne renderete conto. Signor Carlo Maria Mosco, lei persona altamente preparata! La prego, non cada nel…tutto il resto è noia. Quell’uomo ha sbagliato, lo sappiamo e in parte lo condanniamo e nel 2010 era impossibilitato a venire in via Gradoli. Lasciamo ora alla sua coscienza l’uso della sua vita. Una cosa la vita mi ha insegnato. a criticare anche ferocemente ma a non giudicare.

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