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Parco urbano dell’Inviolatella, tutto tace

Derattizzazioni e disinfestazioni a Roma

Se qualcuno pensava che, complice l’estate, ci saremmo dimenticati dell’Inviolatella Borghese, ha fatto male i suoi calcoli: nonostante le temperature roventi e l’afa abbiamo tenuto sotto controllo costantemente il parco al quale siamo legati da vecchia amicizia. Se oggi lo chiedessero sarebbero tanti i comitati e le associazioni pronte a prenderlo sotto la propria ala protettrice e ad istituire anche un servizio di “volontari ambientali” con il compito di fare saltuari controlli e accompagnare le scolaresche.

Ma nonostante la grande affluenza di pubblico verificatasi nel corso della 9° Giornata dell’Inviolatella, oggi purtroppo non si parla più di procedere ad una imminente apertura.

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Ci consola il fatto che comunque i lavori di manutenzione e forestazione procedano: dopo la realizzazione di una rete lungo la via Cassia (che impedirà di gettare rifiuti lungo la scarpata) si è andato avanti nella faticosa opera di pulizia.

Il sentiero che corre parallelo alla consolare è stato ampliato e il banco fluoritico è stato portato maggiormente alla luce.

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I piccoli mucchi di rifiuti che si incontrano al margine del sentiero stanno a testimoniare l’opera di bonifica del bosco e della macchia di rovi.

L’altro sentiero, quello aperto in occasione della 9° Giornata, purtroppo si sta richiudendo: d’altra parte sono assai poche le persone che si avventurano nell’area un po’ per il caldo intenso ma anche per la sbarra e il solito cartello indicante la proprietà privata.

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Nel pianoro, oramai ricoperto di spini, gli alberelli piantati all’inizio dell’anno, a causa della siccità, sono in forte sofferenza; tantissime sono le piante che hanno perso le foglie e sembrano disseccate (magari è naturale che una piccola percentuale di alberelli vada perduta ma quelli rinsecchiti ci sono sembrati proprio tanti): chissà se con l’arrivo della pioggia potranno riprendersi.

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Insomma la situazione dell’Inviolatella ci sembra discreta e ci conforta sapere che qualcuno se ne prende cura: ma il fatto che sbarre e cancelli non si decidono a lasciare entrare il pubblico, un poco ci preoccupa.

Dopo la definitiva chiusura dell’Insugherata, sul lato Cortina d’Ampezzo e Cassia, l’apertura del Parco Urbano è diventata estremamente necessaria.

Francesco Gargaglia

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4 COMMENTI

  1. Grazie Gargaglia, e mi preme fara sapere che non soltanto lui ha tenuto sotto controllo questa estate la parte del Parco pubblico dell’inviolatella con accesso da via dell’inviolatella Borghese.
    Abbiamo notato e lamentato la sparizione della grande targa di legno con l’incdicazione del Parco, è stata spostata su Via Fabboni, ma a noi del Comitato cittadino preme che ne sia instalalta subito un’altra per sostituirla , così come da tempo stiamo chiedendo, anche se inutilmente, la rimozione del cartello che vieta l’accesso ai non residenti.Forse possiamo pensare insieme a qualche forma di intervento diretto, per esempio per installare una targa provvisoria.
    Inoltre siamo informati e stiamo caldeggiando prossimi interventi per la messa in sicurezza dei 13 ettari confiscati alla Banda della Magliana (la parte a destra di via dell’Inviolatlla Borghese), compresa la ristrututazione della casetta , da destinare a punto di rieferimento per i Guardia parco e per informazioni sul parco di Veio. La situazione sembrava blocccata, ma speriamo a breve di poter dare notizia di importanti novità. Purtroppo però il servizio Giardini nel frattempo ha eliminato circa sei pini, e aspettiamo la loro sostituzione non appena la stagione lo consentirà. Altro discorso per il rimboschimentoeffettuato; il triste destino delle essenze lasciate senz’acqua in questa eccezionale calura estiva non poteva essere diverso. Quali clausole il Comune prevede per evitare uno spreco del genere di denaro pubblico?

  2. ricapitolando: l’insugherata è pressochè inaccessibile, l’accesso al parco di Villa Laucli è sotto minaccia (hanno provato a mettere un cancello ad inizio della strada!), l’Inviolatella è chiusa e, una buona metà del parco del laghetto di Tor di Quinto. è stato dato in concessione ai privati. I consiglieri circoscrizionali che dicono? Per quale motivo dobbiamo continuare a pagare le tasse?

  3. Io non capisco perchè siano stati chiusi gli accessi all’Insugherata, che è riserva naturale e , credo, un diritto di tutti, non solo di chi ci abita davanti. Io abito in Via Tomba di Nerone e posso entrare, a parte che c’è anche il modo di entrare lo stesso, certo è un sentierino ma va bene uguale.
    Ma non sopporto quelli che si permettono di chiudere l’accesso alla riserva, mica è proprietà privata!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
    Per non parlare di quel tipo che è riuscito a costruire non so se degli uffici all’interno della riserva davanti al tennis.
    VERGOGNOSO

  4. Ancora una volta è opportuno precisare che l’Insugherata è stata istituita con una Legge regionale su terreni pubblici e privati; questo non significa però che l’ingresso debba essere interdetto al pubblico perchè la Legge regionale e il Piano di Assetto prevedevano la realizzazione di sentieri ciclo-pedonali che non sono stati mai fatti. Quanto al “tipo”, ha costruito dopo aver vinto una causa al Consiglio di Stato (sembra però che gli avvocati della Regione non ci fossero!).
    Per quanto riguarda Tomba di Nerone è bene ricordare che gran parte di quei terreni, oggi off-limits, sono stati ceduti al Comune in cambio di concessioni edilizie proprio per farne aree verdi e dedicate allo sport.
    Oggi ,in quei terreni interdetti, ci vanno giusto i barboni e gli adolescenti a FARSI LE CANNE SOTTO GLI OCCHI DI TUTTI!

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