Cresce, arrivando a quota 16, il numero dei bambini nati al Policlinico Gemelli di via Pineta Sacchetti risultati positivi al test della Tbc. Un numero, quello complessivo, destinato con ogni probabilità a crescere ancora, spiega ieri dalle colonne di Repubblica lo stesso ministro della Salute Ferruccio Fazio, ma bisogna stare tranquilli: “non siamo di fronte a un’epidemia”, sostiene.
Come riporta RaiNews24, secondo il ministro su un totale di 1.271 nati nel periodo in esame, “e’ possibile si raggiungano i 120 bambini positivi. Ma sappiamo che normalmente si registra un caso di tbc ogni 2.000 infettati, quindi non siamo preoccupati. Stiamo facendo la profilassi, e ci auguriamo che nessuno sviluppi la malattia”.
Nella serata di ieri, come ormai ogni giorno, si e’ riunita l’Unita’ di coordinamento presieduta dalla presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, per fare punto e rendere noto il risultato degli esami: “Nella giornata di giovedì 25 agosto – spiega il bollettino – sono emersi 4 esami positivi, 3 femmine e un maschio, le famiglie dei quali sono state avvisate. Tre dei neonati positivi sono nati nel mese di marzo e uno nel mese di aprile”.
E anche ieri sera la Regione ha voluto sottolineare che “positivita’ non significa malattia”, tanto e’ vero che “dei neonati risultati positivi e sottoposti agli ulteriori controlli previsti, nessuno e’ risultato ammalato”. Anche sui quattro ‘nuovi’ positivi, cosi’ come sugli altri, saranno effettuati ulteriori controlli e sara’ proposta la profilassi.
Chi invece ha sviluppato la malattia, cioe’ la bimba di 5 mesi ricoverata al Bambino Gesu’ (il cui caso ancora non e’ stato messo in relazione certa con l’infermiera) e’ pero’ gia’ “in fase di guarigione – ha detto ancora Fazio – e risponde alle cure”. Sta meglio, ha proseguito, anche l’infermiera, ora ricoverata allo Spallanzani e che “non ha nessuna colpa, come del resto il personale: la tbc – ha concluso il ministro – e’ una malattia subdola, con una lunga incubazione e con sintomi aspecifici”.
Intanto procede a pieno ritmo il meccanismo delle prenotazioni dei test. Spiegano in Regione Lazio che “entro il 31 agosto tutti i bambini interessati saranno sottoposti a visita e test”
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