Home ATTUALITÀ Vigna Clara – Se i manifesti sono abusivi non è affar loro

Vigna Clara – Se i manifesti sono abusivi non è affar loro

Galvanica Bruni

Questa mattina, una lunga scia di manifesti politici di un gruppo di estrema destra ha dato il buongiorno ai residenti di Vigna Clara le cui facciate dei palazzi sono state gentilmente tappezzate da centinaia messaggi che incitano a comportamenti virtuosi. Un virtuosismo che non contempla però il rispetto per gli altri e che costringerà decine di condomini ad accollarsi le spese di ripulitura. Ma questo non è affar loro, per i ragazzotti del gruppo la missione è compiuta.

Continua a leggere sotto l‘annuncio

Cambia il vento ma non cambiano le pessime abitudini anche dei partiti più tradizionali come il PD, il partito che vorrebbe portare aria nuova ma che per dare appuntamento per ascoltare oggi un suo leader nazionale ha pensato bene di farlo con il metodo più tradizionale: con i manifesti abusivi. Ma questo non è affar suo, per gli attacchini inviati notte tempo la missione è compiuta.

Il bipolarismo è al tramonto ma nel contempo, per un partito che pare improvvisamente risorgere dalle ceneri della prima repubblica, quel che non tramonta mai è l’uso del manifesto abusivo. Chissà se Croce od Einaudi approverebbero tanto disprezzo per la cosa pubblica. Ma questo non è (più) affar loro, né degli attuali leader (sempre che ci siano) per i quali manifesti affissi, missione compiuta.

E che dire di chi, per denunciare l’inefficienza di un presidente di provincia nel contrastare i manifesti abusivi sulle strade provinciali, lo fa riempiendo le strade di Roma di manifesti abusivi? Un bel gesto di incoerenza e di menefreghismo nei riguardi della collettività. Ma anche questa non è affar loro.

.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

2 COMMENTI

  1. Per avere le idee chiare su tutta la questione dei manifesti abusivi e arrivare a una soluzione, sarebbe illuminante approfondire anche l’affissione abusiva di manifesti istituzionali, quali ad esempio quelli fatti affiggere recentemente e denunciati anche dalla vostra redazione. Perché, a questo punto non dare spazio anche al blog Cartellopoli sul quale si sono scatenate le forze più disparate? Un buon detto siciliano dice – Il gobbo in mezzo alla strada vede solo la gobba degli altri. Attaccare manifesti seguendo le regole costa molti soldi e ci sono pochi spazi a disposizione, la televisione costa e così tanti altri servizi di divulgazione. E’ più conveniente pagare eventuali multe (che non vengono fatte mai o quasi) per affissione abusiva. La rivolta dovrebbe avvenire da parte dei cittadini: basterebbe boicottare l’artefice del manifesto abusivo. Il manifesto abusivo reclamizza un prodotto? Non si compra quel prodotto. Il manifesto reclamizza un politico o l’azione fatta dal politico? Non si vota, anzi si denuncia il politico. I sistemi ci sono, basta volerli e applicarli. Risulta qualche atto a carico del Presidente Giacomini (o di altro politico o amministratore), rispetto ai suoi manifesti abusi o meglio quelli a sua firma? Mi pare di no! E allora tutte le discussioni rischiano di apparire inutili, nonostante i vostri meritevoli sforzi. Anche se di destra o di sinistra, questi movimenti da chi devono prendere esempio o indirizzo? Senza considerare che per lo più questi manifesti sono contradittori rispetto all’applicazione delle regole delle quali loro si fanno paladini.

LASCIA UN COMMENTO

inserisci il tuo commento
inserisci il tuo nome