Home ATTUALITÀ I risultati dei referendum nel XX Municipio: come leggerli?

    I risultati dei referendum nel XX Municipio: come leggerli?

    Galvanica Bruni

    Gli editoriali di VCB. In quanti e come hanno votato i 106.826 cittadini iscritti nelle liste elettorali del XX Municipio? Cominciano col dire che in termini di sesso sono più le donne, con il 53%, che gli uomini con il 47%. Equamente distribuiti lo sono invece in termini di età: metà sotto i 50 anni e metà over 50. E cominciamo col dire che alle urne ci si son recati in 56.700, un secco e forse inaspettato 53% di affluenza.

    Sarebbe inappropriato fare il confronto con l’ultima tornata elettorale della primavera 2010 quando, in occasione delle regionali, nel XX Municipio si recò al voto solo il 53% degli elettori facendo del XX l’ultimo municipio di Roma in termini di affluenza.

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    I referendum sono i referendum e vivono di vita propria ed è per questo che ci saremmo aspettati un dato diverso. Minore o maggiore ma comunque diverso. Ed invece il fatto che anche in questa occasione solo un cittadino su due abbia voluto esercitare il suo diritto dovrebbe far pensare.

    Mentre nella Capitale l’affluenza è stata alta, circa il 60%, il XX Municipio è quello con il risultato più basso in assoluto. Da Ponte Milvio a Cesano, un cittadino su due che rinuncia a mettere la scheda nell’urna nell’arco di 12 mesi, in occasione di due votazioni talmente diverse fra loro è un brutto segnale.

    Disaffezione al voto? Disinteresse diffuso? Volontà di astenersi, e se si, per quale messaggio mandare alla classe politica e a quale classe politica, quella nazionale o quella di Via Flaminia 872?

    Venendo ai risultati qualitativi il dato è invece schiacciante, pesante come un macigno. Mediando le percentuali dei 4 referendum nel XX Municipio il SI porta a casa il 94,4%.

    Come incrociare questi due dati? Se volessimo cedere alla tentazione della facile schematizzazione dovremmo dire che dal combinato disposto dei due numeri si potrebbe desumere che a votare c’è andato solo un elettorato ben etichettabile politicamente.
    Il che vorrebbe dire che è improvvisamente avvenuto il sorpasso in un territorio storicamente dominio del centro-destra? Poco credibile.

    Più facile pensare che i quattro temi abbiano sinceramente appassionato i 56.700 votanti che da Cesano a Ponte Milvio hanno espresso la loro opinione al di là dell’appartenenza politica.

    Un’opinione che trova riscontro nella Capitale, nel Lazio e nel Paese. I cittadini del XX Municipio, quelli andati al voto, come il resto degli Italiani hanno deciso di difendere l’acqua pubblica, di sbattere il portone in faccia al nucleare, di non ritenere il legittimo impedimento una giusta ed equa legge. Questo è il risultato, e con questo i nostri governanti devono fare i loro conti, da via Flaminia a Palazzo Chigi.

    Al di là di tutto, è stata questa una lezione preziosa di democrazia partecipata che lascerà il segno e che, auspichiamo, convinca i cittadini più riottosi del XX Municipio a prendervi parte alla prossima occasione.

    Claudio Cafasso

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    NDR: le tabelle di cui sopra sono state prese dal sito www.comune.roma.it sul quale è presente l’avvertimento che trattasi di dati puramente indicativi e non ufficiali

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