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Farnesina – Una soluzione salomonica per Parco Tassoni

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E’ giunta al termine la riqualificazione del parco Tassoni in via della Farnesina. Commissionati dal Dipartimento Tutela Ambientale del Comune di Roma ed eseguiti dalla società Vivaio Il Pineto, i lavori, iniziati ai primi di marzo (leggi qui),  sono durati poco più di due mesi restituendo dignità e decoro ad un’area verde assiduamente frequentata dai residenti, a due e quattro gambe. Già, perché fino ad ieri il piccolo giardino era stato etichettato dal Comune come area cani mentre oggi se ne vorrebbe cambiare la destinazione d’uso. Ma andiamo con ordine.

Nella prima mattinata di oggi, mercoledì 25 maggio, si è tenuto un sopralluogo della Commissione Urbanistica del XX Municipio, rappresentata dai Consiglieri Marco Petrelli e Francesco Petrucci (PdL) e da Alessandro Cozza e Marco Tolli (PD). L’obiettivo era verificare la conclusione dei lavori ma soprattutto constatare la fattibilità della richiesta avanzata dal “Comprensorio” di via della Farnesina 269 rappresentato sul posto da alcuni suoi residenti: cambiare la destinazione d’uso da area cani a verde pubblico affinchè fosse fruibile in totale libertà da tutti.

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Ma i latrati notturni fra i cani ed il tam-tam fra i loro proprietari ha fatto si che questa mattina una folta rappresentanza di “canari” fosse sul posto a difendere il diritto acquisito da un paio di decenni, da quando cioè il Parco Tassoni, prima spontaneamente poi per etichettatura dello stesso Comune, è diventato un’area cani a tutti gli effetti, come si evince in modo chiarissimo da questa pagina del sito capitolino: clicca qui.

Ed il fatto che fosse stato proprio il Comune a trasformarla rendeva ancora più inspiegabile agli intervenuti di questa mattina chi e perché volesse cambiarla.

Un acceso ma civile contradditorio si è dunque sviluppato, sotto lo sguardo perplesso dei presenti a quattro zampe che si chiedevano il perchè di tanta “cagnara”.

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In media res stat virtus

Un approccio salomonico si è infine fatto strada, un approccio che pare accontentare tutti. Il Parco Tassoni potrebbe acquisire una veste ibrida: metà, o giù di lì, recintata e riservata ai cani, e l’altra metà, la parte alta, riservata a bambini ed anziani.

Se da un lato tutti i presenti sembravano aver trovato l’accordo, resta un dubbio non da poco: che se ne faranno i bambini di un fazzoletto di verde senza un gioco quando a meno di cento metri, sul lato opposto di via della Farnesina, c’è il Parco Atleti Azzurri d’Italia fornito di scivoli, altalene, pista per pattini e giostre?

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L’appuntamento per una decisione finale è dunque per le 10 di mercoledì 1 Giugno quando, alla presenza dei delegati delle due “fazioni”, presso il XX Municipio si riunirà la Commissione Urbanistica per suggellare la futura destinazione del Parco Tassoni, decisione che VignaClaraBlog.it non mancherà di far conoscere.

“Qualunque decisione verrà presa – ha tenuto però a sottolineare il Consigliere Marco Tolli – dovrà poi essere ratificata da un voto del Consiglio prima di diventare operativa”.

Claudio Cafasso

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20 COMMENTI

  1. Vivo a via farnesina 269 da oltre 20 anni, ho dunque diritto a dire la mia. Nessuno è venuto a sottopormi questa richiesta e io non ho delegato nessuno a rappresentarmi e quei condomini che erano nel giardino ieri non possono definirsi rappresentanti del comprensorio.
    Trovo che sia una grande sciocchezza dividere il giardino in due. Tanto per cominciare chi di noi ha i cani mentre oggi entra subito dal primo cancelletto, domani dovrà fare tutto il giro fino al cancello principale. Secondo, cento metri quadrati di verde senza panchine senza giochi e senza fontanella sono inutili per i bambini che, giustamente come si dice nell’articolo, continueranno ad andare al parco di fronte. Terzo, l’unica cosa da fare è solo un corridoio recintato che unisca i due ingressi in modo che i cani non possano sporcarlo e che le persone ed i bambini ci possano passare senza mettersi paura dei cani di grossa taglia.
    Il resto del giardino può restare area cani come era fino a oggi senza dare fastidio a nessuno.
    Se c’è qualcun altro che la pensa come me lo dica chiaramente.
    Cordiali saluti. Paola

  2. Perchè riservare metà del parco tassoni ai bambini? esiste un parco potenzialmente bellissimo a 10 metri : il Parco Atleti Azzurri d’Italia!!! Ora che padroni dei cani sono stati accontentati, si pensasse anche ai bambini. I problemi del parco Atleti permangono numerosi a cominciare dalla PERICOLOSISSIMA recinzione di separazione con la scuola media. Bastaa è ora di passare ai fatti

  3. Concordo con gli interventi precedenti. Non ha senso spendere soldi per fare un mini parchetto attiguo a quello dedicato ai cani. Per le famiglie molto meglio investire tutte le risorse necessarie per valorizzare e migliorare il parco Atleti Azzurri d’Italia.

  4. Concordo con quanto sopra, un giardinetto nella parte alta di parco tassoni non serve a nessuno. Diciamola tutta: sarebbe il giardino privato del comprensorio !! Chi altri ci andrebbe ? Non capisco perchè un pezzo di area pubblica deve nella sostanza diventare privata ! Parco Tassoni ha funzionato così da decenni e così deve restare: tutta area cani ! E poi spiegatemi: come fa il municipio a decidere una cosa contraria a quanto deciso dal comune ???
    Mercoledì voglio esserci anche io a quella riunione, è una riunione pubblica quindi la partecipazione non può essere limitata ai delegati che comunque non sono stati eletti da nessuno.
    Invito tutti i possessori di cani utilizzatori di parco Tassoni a essere presenti alla riunione.

  5. Qualche volta i vengono in mente cattivi pensieri. Ma che purtroppo si avvicinano alla realtà.
    Non è per caso che c’è qualcuno che non ama i cani?

  6. Caro prof. Vigna, tutti amiamo i cani, talvolta però non stimiamo i loro padroni.
    A me francamente pare ragionevole che un’aea verde riqualificata venga destinata, almeno parzialmente, ad un utilizzo diverso da qello “canino”. Peraltro il nostro quartiere vanta già un’ampia zona riservata ai cani, in via dell’alpinismo, anche questa poco lontano da via della Farmesina. E, devo dire la verità, nonostante le ampie zone a loro dedicate i padroni dei cani nel nostro quartiere non brillano particolarmente per senso civico. Le aree “canine” (ma anche le aiuole fuori di esse) sono spesso coperte di deiezioni, che non vengono raccolte quasi che valesse l’equazione area verde = toeletta. E lo stesso vale per i marciapiedi: quelli delle vie più un vista, dove opera un minimo di “controllo sociale”, stanno un po’ meglio, ma provate a fare una passeggiata ad es. in via Belloni, che è un po’ più nascosta: scoprirete quanto l’utilizzo del beneamato saccheto diventi un optional, appena si è al riparo da occhi indiscreti!

  7. Perfettamente d’accordo con Paola! Credo anche che molti abitanti del comprensorio non condividano questa battaglia contro i cani e che i politici debbano dare maggiore attenzione alle richieste serie dei cittadini, sulle reali difficoltà ed esigenze, piuttosto che cercare di accontentare le pretese dei singoli che fanno la voce grossa per i propri interessi.

  8. Per anni un gruppo di frequentatori di Parco Tassoni hanno accudito questa area come fosse loro: a loro spese si sono preoccupati di sostituire le maniglie del cancello(rotte più volte), i rubinetti della fontanella (anche questi preda della furia di chissà chi); hanno assoldato una persona che raccogliesse l’erba tagliata e lasciata sul posto. Insomma hanno seguito la vita di questo giardino e quindi hanno esultato per i lavori di restauro. Immagino la loro delusione, oggi, nello scoprire che, chi ha ignorato per anni la condizione dell’area verde, oggi vanti dei diritti. I cani danno fastidio, secondo alcuni. Ma sui vandali che bivaccano di notte su quelle panchine e su quei muretti e lasciano tracce molto tangibili del loro passaggio (cartacce, lattine, bottiglie di vetro rotte e quant’altro) é silenzio. Il giardino non è stato ancora inaugurato ma la mattina presto è già ricoperto di vetri ma questo non disturba nessuno. Come mai si attendono sempre delle migliorie su determinate zone per poi rivendicarne l’uso? Al giardino dei cani di via dell’Alpinismo, dopo otto anni di attesa, è stata portata la luce. Poco tempo dopo l’installazione dei pali, il Circolo di tennis confinante ha reclamato una parte dell’area dichiarando di averla acquistata da anni.

  9. Rispondo ad Aristide senza polemica.

    La citata “ampia” zona dei cani a Via dell’Alpinismo non è ampia come lei afferma. Anzi negli ultimi tempi l’area si è ristretta notevolmente vuoi per l’insediamento dell’edicola, vuoi per la successiva acquisizione di una latra grande area da parte del circolo del tennis. Oltretutto è ventilata l’acquisizione si una altra parte del parco per farne un asilo nido.

    Per quanto riguarda i cani ed i loro padroni le fa una affermazione sbagliata. Accomuna tutti padroni dei cani in un comportamento specifico. Sarebbe come accomunare in una sola categoria il comportamento di alcuni automobilisti incivili. E cosa facciamo? Visto che ci sono degli automobilisti sono TUTTI incivili chiudiamo le strade?

    Le do, se mi permette, un consiglio. Se non lo ha già fatto vada al canile municipale e adotti un cucciolo o anche un cane adulto. Vedrà che cambierà idea.

  10. In primis un grazie a VCB per l’apprezzatissimo sostegno riservato alla petizione polare che con grande civiltà ma altrettanta determinazione si è contrapposta al tentativo di impedire o limitare ai nostri amici a quattro zampe l’accesso al Parco Tassoni.
    Grazie a tutti i firmatari della petizione: ad oggi già oltre 100 ma destinati a crescere esponenzialmnte giorno dopo giorno vista la spontanea adesione alla nostra iniziativa.
    Paola mi trovi totalmente d’accordo.
    Brava Susanna: hai perfettamente fotografato il doveroso distinguo tra i frequentatori del parco, dando soddisfazione a chi supplendo alle lacune della pubblica amministrazione – ha provveduto alla “automanuntenzione del Parco” spesso ridotto in condizioni pietose dai vandali notturni.
    A coloro che sperano di sfrattare i cani dal Parco Tassoni dico attenti a non confondere la civiltà con la debolezza! NON DEMORDEREMO per l’affetto che portiamo ai nostri cani.

  11. Prof. Vigna: è vero, ho generalizzato e ammetto lo sbaglio. Rettifico quindi la frase, che diventa: TALUNI padroni dei cani nel nostro quartiere non brillano particolarmente per senso civico. E, aggiungo, con il loro comportamento mettono in cattiva luce anche gli altri. Non sono in grado di stimare quanti siano in percentuale; purtroppo però, dato l’ingentissimo numero di brutti incontri fatti (ad esempio) sul marciapiede di via Belloni, non credo siano una esigua minoranza (questo me lo conceda).

    Non intendo certamente negare la necessità di avere delle zone riservate ai cani. Ho voluto però segnalare una situazione di indubbio malessere, da molti condiviso, in un thread probabilmente frequentato da cinofili, soprattutto per fornire uno spunto di riflessione agli incivili in questione. Non se la prendano coloro che, rispettosamente, oltre a girare con il sacchetto legato al guinzaglio LO USANO anche.

    Non prendo un cane (responsabilmente, anche se mi piacerebbe) perchè i miei ritmi di vita non mi consentirebbero di accudirlo in modo corretto: e credo che in molti, prima di accoglierne uno in casa, dovrebbero fare una riflessione analoga.

    Con cordialità.

  12. rinnovo il mio invito: tutti in municipio mercoledì prossimo alle 10 a difendere il nostro parco nel quale per anni i nostri cani hanno fatto amicizia ed hanno giocato consentendo anche la nascita di tante amicizie fra i loro padroni. Parco Tassoni è un’area cani, lo dice il sito del comune di Roma e area cani deve restare, senza nessuna divisione! Vogliono il passaggio protetto? Va bene, ma solo quello.

  13. che noia questa guerra eterna tra canari e bambinari…

    mi era venuto in mente lo stesso paragone automobilistico del prof. vigna.
    per rimanere “in zona” diciamo che la percentuale di canari che non raccolgono le deiezioni a via della farnesina è uguale alla percentuale di genitori i cui figli tra qualche anno romperanno le scatole a ponte milvio.

    vivi e lascia vivere….

  14. @aristide
    Grazie della risposta pacata, giusta e cortese.
    Ho un cane (piccolo) e non esco senza bustine e se vedo un padrone diciamo disattento, gli offro una delle mie bustine.
    Saluti

  15. Concordo con Susanna e confermo tutto quello che ha scritto nel suo commento .
    Sono una ” canara ” … Frequento (da molti anni) il parco Tassoni e quello di via dell’Alpinismo . C’è molta cattivera e ignoranza nei confronti dei cani e dei loro padroni, dico ignoranza perché nei paesi più civili del nostro come i paesi del nord Europa i cani sono amati e rispettati in tutte le loro esigenze.
    A Simone , sacrosante parole … grazie .
    Saluti

  16. non entro nel merito della diatriba ma voglio piuttosto sottolineare l’estrema sporcizia in cui versa il piccolo parco appena “riqualificato” quando al mattino lo attraverso (lavoro alla Farnesina).
    Uno scempio di cartacce, lattine, residui di cibo sparsi ovunque e che gli uccelli contribuiscono a disseminare in giro.
    A questo proposito forse sarebbe meglio fornire i contenitori dei rifiuti posizionati vicino alle panchine di coperchio, cosi almeno i corvi non vi attingono.
    Secondo me, prima di accapigliarsi sulla destinazione d’uso, andrebbe fatta una riflessione sul triste spettacolo che l’area offre al mattino (ma nelle ore successiva non è che vada molto meglio)

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