Home ATTUALITÀ Vigna Clara – Via Nemea: meglio chiamarla via Itaca

Vigna Clara – Via Nemea: meglio chiamarla via Itaca

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E’ uno strano destino quello che si accanisce su via Nemea. Come la tela di Penelope, viene disfatta, poi rifatta e poi disfatta a ritmo continuo. Non trova pace il manto stradale e le ditte che si accaniscono, malamente, a volerlo fare e disfare. Sempre nel peggiore dei modi, visto che ogni due o tre è necessario rifarlo. Sempre in barba alle norme di sicurezza, mettendo a rischio l’incolumità degli scooteristi. Sempre alla volemose bene, vista l’assenza di controlli. E’ di questi giorni l’ultimo episodio.

Il 2010 è stato un anno nero per via Nemea, scavi e contro scavi resero impossibile la circolazione ad auto e pedoni, a marzo se ne occupò anche il TG3 (guarda il video).

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L’ultimo intervento risale a fine Novembre 2010 quando VignaClaraBlog.it denunciò l’operato della ditta che, per conto dell’Italgas, stava asfaltando Via Nemea a pezzi e bocconi lasciando per giorni e giorni la strada in una situazione di assoluto pericolo fra tombini emergenti di parecchi centimetri, buche e terriccio sul quale i motorini avevano seria difficoltà a mantenere l’equilibrio.
Il tutto senza un minimo di segnaletica e di illuminazione notturna sicché, nel buio, sarebbe potuto accadere di tutto (leggi qui).

Alla bell’e meglio finirono questi lavori e tornò la tranquillità.

Per poco però. Perché due giorni fa, nella mattina di lunedì 9 maggio, due automezzi di una ditta di manutenzione hanno “arato” una trentina di metri all’altezza dell’incrocio con via Orti della Farnesina e poi sono spariti, lasciando la strada in questo stato.

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Siamo alle solite.  Volutamente abbiamo fatto le foto di sera, alle 20.30 di martedì 10 maggio, per dimostrare l’assoluta mancanza di segnaletica luminosa che avverta del pericolo.

E’ visibile il “canyon” all’altezza delle strisce, un dislivello di alcuni centimetri che fa sobbalzare gli autobus, immaginiamo gli scooter. Sono visibili i soliti tombini che emergono costituendo un serio ostacolo, sono visibili le buche, è visibile il terriccio sdrucciolevole.

Tutto ciò lo vediamo dalle foto o soffermandoci sul posto. Ma stando alla guida di un’auto o di uno scooter ce se ne accorge solo quando ci si è sopra, complice – lo ripetiamo – l’assenza di segnaletica.

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La prima domanda è: perché questi lavori se il manto stradale era stato completato solo sei mesi fa? Una risposta potrebbe essere che era stato fatto male. E allora perché attendere sei mesi per rifarlo?
Più di un anno fa il sindaco Alemanno annunciò tolleranza zero alle ditte che eseguono scavi sulle strade senza richiuderli a dovere (leggi qui).
Qui a Via Nemea la tolleranza è stata di sei mesi.
Ed inoltre, chi paga questo rifacimento, i contribuenti o la ditta che ha lavorato male ?

Ed in materia di sicurezza, la seconda domanda è: dove sono i dovuti controlli? Perché si consente tanta incuria lasciando un tratto di strada pericoloso senza segnaletica?
Sempre più di un anno fa il sindaco annunciò l’arrivo di un pool di ispettori comunali con poteri di polizia municipale con il compito di verificare la corretta esecuzione delle opere di manutenzione stradale.
Annunciò, ed emise, un’apposita ordinanza (clicca qui) che prevede multe e revoca della licenza a chi lavora male.

In via Nemea, in questi giorni, il candidato ideale da ispezionare per applicare l’ordinanza c’è.

Ed alle 12.00 di questa mattina la situazione è ancora come fotografata ieri sera: dislivelli, buche, tombini, terriccio ad abundantiam e nessuno che lavora. Da 48 ore.

Le strade di Itaca, ai tempi di Penelope, erano un bijou rispetto a via Nemea.

Fabrizio Azzali

© riproduzione riservata – proprietà EdiWebRoma

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8 COMMENTI

  1. Perché non avete visto via Monterosi al Fleming. Ci sono voluti 2 mesi praticamente per rifarla tutta, era perfetta. Neanche finita la strada, qualche giorno dopo è arrivata l’italgas e ha sfondato tutto, lasciando buche sparse (profonde, quindi pericolose), e lungo tutto il tracciato degli scavi è stata fatta una striscia di asfalto che non è a livello strada, bensì è una specie di dosso parallelo al marciapiede che si smembra piano piano, sparpagliando brecciolino su tutta la carreggiata.
    Tra l’altro sempre una società di gas ha permesso lo stesso lavoro criminale su via di Vigna Stelluti, lasciando questo schifo di “cicatrici”.

  2. Passo in quel punto tutti igiorni per portare mia figlia a scuola con la moto e confermo l’estrema pericolosità, non solo per gli scalini di alcuni centimetri che delimitano l’inizio e la fine del tratto di asfalto rimosso, ma anche perché in quel tratto l’aderenza delle ruote di una moto o peggio di uno scooter si riduce di molto e tale variazione è ovviamente improvvisa.
    Sarebbe sufficiente un cartello qualche metro prima che indichi la presenza dei lavori e del terreno sdrucciolevole in modo che i veicoli, sia a due che a quattro ruote, decelirino per affrontare quel tratto in tutta sicurezza.
    Ma, come sempre, la sicurezza stradale è un tema di interesse secondario…

  3. D’accordissimo con Michele, basterebbe qualche cartello, ma servirebbe pure qualcuno che controllasse chi non mette i cartelli mettendo a rischio la vita dei motociclisti. E chi dovrebbe controllare ? questi fantomatici ispettori dei quali si parla nell’articolo, i vigili urbani, i funzionari del nostro municipio ? Abito vicino a via Nemea, ci passo tutti i giorni e sono stato spettatore per tutto l’anno scorso dello sconquasso. Prima l’acea apre e chiude, poi italgas riapre e richiude, e ogni volta buche, rattoppi, asfalto che si leva dopo due settimane e mai che si sia visto qualcuno a controllare come vengono fatti i lavori.

  4. Questo apri e chiudi, riapri e richiudi, non dovrebbe accadere se chi appartiene alla Pubblica Amministrazione comunale e municipale facesse rispettare le regole (v., per esempio, quelle dettate dal “Regolamento Scavi” del Comune di Roma).
    Così come ci sarebbe la segnaletica prescritta, se la Polizia Municipale (in concorso con gli uffici tecnici e con i fantomatici “ispettori” tanto propagandati dal Comune) fosse un po’ più attenta al rispetto delle regole nei cantieri, soprattutto se in luoghi pubblici.

  5. su tutti i giornali si legge che oggi a Roma è il “safety day”, che l’assessore del comune e Arigemma ha annunciato che saranno finanziati corsi di guida sicura per i minorenni, che bisogna fare di più per la sicurezza stradale visto che a Roma circolano più motorini che automobilii. Però mentre si dicono tante belle parole si lasciano le strade piene di pericoli come quelli che vediamo in queste fotografie !!

  6. toc toc Municipio ci sei ? Comune ci sei ? Ispettori e funzionari dove siete ?? è passato un altro giorno, nessuno si è visto e la situazione è sempre la stessa, anzi peggio perchè le buche si stanno allargando. Aspettate che qualcuno si faccia male ?

  7. è veramente SCANDALOSO !!!! questa sera poco ci mancava che m’ammazzavo su quel cavolo di tombino dopo le strisce ma che aspettano a rifare la strada ???
    sapete a chi dobbiamo rivolgerci ?? io non ho capito se alla circoscrizione o al comune o ai vigili.

  8. Spett.le Redazione,
    l’Assessore ai Lavori Pubblici Stefano Erbaggi comunica che solo ieri l’Ufficio Tecnico del Municipio XX è venuto a conoscenza della problematica ed è subito intervenuto su Acea Distribuzione, responsabile dell’intervento, sanzionando inoltre la ditta appaltatrice. Acea Distribuzione ha ora comunicato che l’intervento di ripristino è stato effettuato nella mattinata di oggi.
    Cordiali saluti.

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