Home ATTUALITÀ Comitato Via Gradoli: a quando i controlli nel civico 96?

Comitato Via Gradoli: a quando i controlli nel civico 96?

Galvanica Bruni

Dai residenti del civico 96 di via Gradoli abbiamo ricevuto  e pubblichiamo la seguente lettera  alle istituzioni con la quale si sollecita la ripresa dei controlli e delle ispezioni, in particolar modo nei due stabili del loro condominio.
“I sottoscritti residenti del civico 96 di Via Gradoli, nonché membri del Comitato, avuta conoscenza che il 31 gennaio 2011, presso l’Ufficio Coordinamento Politiche della Sicurezza – Patto Roma Sicura, si è tenuta una riunione avente a oggetto la “situazione inerente gli immobili siti in V. Gradoli nei civici 65/69 e 35/37”, manifestano il proprio stupore per l’assenza di ogni riferimento al proprio civico.

La perplessità è mutata in sincera preoccupazione allorquando il sig. Lucio Maria Frizzoni ha ricevuto una missiva dal delegato alla sicurezza del sindaco, Giorgio Ciardi, del 21 febbraio 2011, nella quale questi, dopo aver fatto riferimento agli interventi già eseguiti nei civici 65/69, 35 e 37, preannuncia ulteriori ispezioni negli immobili abusivi dei civici 71, 75 e 69.

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Tale seconda omissione rende fertile il campo delle illazioni relative alle possibili, sottaciute, reali ragioni di tale dimenticanza; in conseguenza, gli scriventi sono indotti a chiedere una formale ed ufficiale presa di posizione circa la volontà dell’Amministrazione di voler reprimere gli abusi edilizi presenti nel nostro civico, in attuazione peraltro delle promesse già formulate in passato.

Chiediamo pertanto al dott. Alfredo Mantici, vice capo di Gabinetto del Sindaco, al dott. Bracci, Comandante del XX° Gruppo di Polizia Municipale, al dott. Bultrini, Direttore del Dipartimento Promozione Servizi Sociali e Salute, al dott. Italia, dell’Ufficio Coordinamento Politiche della Sicurezza, al sig. Funari per la Direzione Attuazione degli Strumenti Urbanistici, all’arch. Maio, per la U.O.T. del XX° Municipio, al dott. Marzani, Direttore del Servizio Igiene e Sanità Pubblica – ASL RMC, al dott. Baldassarre, Responsabile del Settore Abitabilità ASL RMC, alla dott.ssa Bordi, Direttore del Servizio Igiene e Sanità Pubblica – ASL RME, di proseguire l’opera di indagine e di controllo già intrapresa sin dal 2009 atta ad accertare e reprimere i numerosi e gravi abusi commessi nei due stabili del nostro condominio.”

A nostro avviso, infatti, l’insalubrità dei locali e i pregiudizi per le condizioni di sicurezza sono alquanto più gravi rispetto a quelli sussistenti nei civici presi in considerazione il 31 gennaio. In particolare, circa la permanenza delle bombole GPL nei locali interrati, si ricorda che la circolare del Ministero dell’Interno, n. 78 del 14 luglio 1967, (Impianti di g.p.l. per uso domestico. Criteri di sicurezza), e il D.M. 12 aprile 1996 (Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, la costruzione e l’esercizio degli impianti termici alimentati da combustibili gassosi) vietano l’installazione delle bombole GPL nei seminterrati qualora il piano di calpestio sia posto al di sotto del piano di riferimento esterno.

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17 COMMENTI

  1. Di quel che mi risulta i controlli li hanno fatti ed anche a fondo. Nucleo di polizia giudiziaria della Polizia Municipale accompagnata da Ufficio Tecnico del Municipio RomaXX e tecnico di parte della ASL. Cio è avvenuto 30-40 giorni fa. Il tutto verà consegnato ad un magistrato. Se cominciassimo a finirla di parlare di via Gradoli sui giornali e lasciassimo le autorità fare il loro lavoro forse i residenti della nostra strada riacquisteranno un pò di pace.
    I fantomatici sottoscrittori lo sanno che il sequestro al civico 65 è durato 30 giorni? Lo sanno che ci sono stati tre condoni magari fati da governi da loro eletti? Lo sanno che le bombole non esplodono ma che pericolosi sono (come scrisse bene Mosco) semmai i tubi non manutenuti e i forni malandati? Tutte le volte che e’ saltata una palazzina in Italia era servita da metano e lo scoppio e’ stato a seguito di un tentativo di suicidiio. In via Gradoli 96 due anni fa “esplose” un forno saturo di gas nel quale si spense la fiamma (per colpa dell’inquilino che dalla paura scappo’)
    Basta con il degrado, con i trans , l’illegalità e l’evasione fiscale ma basta anche con queste polemiche sulle pagine dei giornali.

  2. Il sig. Rossi sembrerebbe essere persona ben informata; tuttavia egli non è proprietario e non abita nel suddetto civico.

    Con riguardo alle singole affermazioni, egli sostiene che “Se cominciassimo a finirla di parlare di via Gradoli sui giornali e lasciassimo le autorità fare il loro lavoro forse i residenti della nostra strada riacquisteranno un pò di pace”
    Non credo possibile che il sig. Rossi intenda sostenere che la pace nella via non regna a causa del Comitato e dell’attenzione mostrata da alcuni (seri) mass media e non piuttosto a causa degli abusi e delle violazioni sistematiche ripetute nel tempo delle norme urbanistiche, tributarie, amministrative, di pubblica sicurezza. Può chiarire il suo pensiero?

    Egli chiede ai sottoscrittori se siano a conoscenza “che ci sono stati tre condoni magari fati da governi da loro eletti?”
    Tale connotazione politica è semplicemente fuori luogo e inopportuna e lascia intuire, forse, le vere ragioni dell’intervento.

    Egli vuole ricordare ai “fantomatici sottoscrittori … che il sequestro al civico 65 è durato 30 giorni?”
    1) “Fantomatici”? I sottoscrittori sono residenti. Il sig. Rossi (o Bianchi) chi è?
    2) Circa la durata dell’efficacia del sequestro, la Sua rimostranza circa la carenza di presupposti giuridici andrebbe rivolta a coloro che tale misura l’hanno emessa e non a coloro che ne avrebbero dovuto beneficiare; andrebbe rivolta a coloro nel cui interesse mediatico tale misura è stata adottata.
    Il Comitato non perde occasione per ribadire che le future misure non debbono manifestare elementi di criticità tali da assoggettarle a censura giudiziale. Non vogliamo misure spettacolari. né fuochi d’artificio, vogliamo che si scavi per costruire solide fondamenta del futuro assetto della via.

    “Di quel che mi risulta i controlli li hanno fatti ed anche a fondo. Nucleo di polizia giudiziaria della Polizia Municipale accompagnata da Ufficio Tecnico del Municipio RomaXX e tecnico di parte della ASL. Cio è avvenuto 30-40 giorni fa. Il tutto verà consegnato ad un magistrato”
    L’indagine penale è un posterius eventuale rispetto all’adozione di provvedimenti che possono e debbono essere adottati dagli organi amministrativi. Mi riferisco non solo alle ordinanze di sgombero, delle quali sussistono tutti i presupposti di fatto e giuridici, ma anche a quei provvedimenti volti alla rimozione delle bombole GPL di cui lo stesso corpo dei VV.UU. ha chiesto l’emanazione (fino a oggi, a quanto consta, senza alcun esito) all’ASL RME e all’U.O.T. del XX° Municipio (v. nota del 12 maggio 2010, prot. 31587).
    In ogni caso, le norme richiamate dai residenti sono chiare e inequivocabili
    Il resto è opinione, per la quale, in questo ambito, non vi è spazio alcuno.

    Lasciamo ai lettori il giudizio tra il “basta” del Comitato e quello del sig. Rossi.

  3. Voglio aggiungere solo alcune precisazioni ad integrazione del puntuale intervento di C.M. Mosco.
    Circa il sequestro penale preventivo degli immobili siti al civico 65/69 non é esatto dire che é durato 30 giorni: solo 6 di 26 locali hanno ottenuto il dissequestro in seguito al ricorso dei proprietari, ma rimane tuttora valida l’ordinanza sindacale di sgombero del 2007, in attesa della sentenza del T.A.R., e quidi il divieto di utilizzo a scopo abitativo.
    Per ciò che attiene le presunte domande di condono dei proprietari (di cui non conosco l’espressione di voto !) risulta chiaro che ne andrà verificata l’accoglienza. Anche se risultasse la concessione questa non comporterebbe l’automatica abitabilità dell’immobile; l’idoneità alloggiativa infatti richiede una procedura a parte e la conformità con tutta una serie di requisiti minimi, la verifica dei quali é l’oggetto dei sopralluoghi congiunti menzionati.
    Da ultimo vorrei dire al sig. Rossi che se tali ispezioni sono iniziate e poi riprese il merito vada ascritto oltrechè all’incessante attivismo del Comitato anche all’attenzione e alla visibilità ottenuta dagli organi di informazione, VCB in primis.
    Slogan e polemiche non appartengono al Comitato.

    Lucio Maria Frizzoni

  4. Egregio Sig.Rossi,
    non so questo sia il suo vero nome, ad ogni modo le sue osservazioni mi hanno lasciato esterefatto.
    Prima di entrare nell’argomento mi permetto di farle alcune domande:
    1) lei abita in via gradoli? Se sì mi può dire da quanto tempo?
    2) nel caso, invece, in cui lei non abiti in via gradoli posso sapere cortesemente se lei vi detiene immobili o comunque qual’è il suo legame con via gradoli?
    Le faccio queste domande perchè sono portato, forse erroneamente, a pensare che Lei non abbia molto a cuore questa via ma forse i propri interessi personali.
    Vede, io vivo qui da oltre 40 anni e durante questo periodo ho assistito a tanti cambiamenti di cui alcuni positivi (es. rifacimento manto stradale, illuminazione pubblica) altri decisamente negativi. Tra questi ultimi mi duole parlare del civico 96 tristemente noto per il sequestro Moro nel 1978 e tornato alla ribalta per la vicenda Marrazzo nel 2009. Solo chi è ingenuo o scarsamente informato o chi è volutamente in malafede può pensare alla casualità. Da anni questo civico è diventato terra di nessuno ed è solo grazie all’azione del Comitato, di alcuni residenti in quel civico ed altri abitanti della via che si sta parlando dei problemi esistenti.
    Al civico n.96 si è passato da 42 immobili ad oltre 100 con disagi enormi in primis per i residenti al civico stesso ma anche agli abitanti della strada. In quel civico proprietari senza scrupoli hanno trasformato decine di scantinati di circa 10 mq in abitazioni, io ci sono stato dentro Lei ha un’idea di quello di cui sta parlando?
    E’ solo grazie all’azione martellante del Comitato e dei mass media che sono venute tante storie strane riguardanti quel civico: tante società immobiliari (di cui alcune facenti capo a società in Lussemburgo e Olanda) proprietarie di immobili ed addirittura una società di consulenza detenuta da due commercialisti e due avvocati (di cui uno presentatosi nella lista civica Alemanno) che dava in locazione l’appartamento al trans Natalì.
    E’ solo grazie all’azione congiunta di Comitato, cittadini, giornali ed alcuni politici che è stato dato risalto alla pericolosità delle bombole GPL presenti nei tanti semiinterrati abusivi esistenti al 96.
    Nonostante questo martellamento appare sorprendente che politici ed Enti pubblici continuino a non dare soluzione a questi problemi e questo è il motivo delle nostre garbate ma evidenti proteste.
    Lei come si sentirebbe se fosse una delle tante brave persone residenti al 96? Non è mettendo la testa sotto la sabbia che si risolvono i problemi, ma mettendo in piazza tutto quello che non va, facendo pressioni su uffici competenti ed opinione pubblica.
    Se si è arrivati a questo punto è proprio perchè per troppo tempo proprietari senza scrupoli hanno agito nell’ombra, forti del silenzio delle brave persone. Adesso tanti cittadini hanno detto basta, vogliono vedere cambiamenti sostanziali in questa via e se l’unico modo di rompere questo “assordante” silenzio delle Istituzioni è fare “rumore” ben vengano gli articoli sui giornali e servizi televisivi come anche gli articoli su VCB.
    Grazie

  5. Bha, i controlli al 96 sono stati fatti eccome….pensate che alla terza volta che mi hanno svegliato alle 6.00 di mattina per un “normale controllo”è scattata da una bella denuncia al commissariato di zona,perche se non vado errato certi controlli si possono fare dopo 7.00 am
    Infatti la quarta volta,e ribadisco QUARTA,il campanello di casa mia è stato l’unico che non ha suonato ,anche se poi mi hanno svegliato lo stesso.(e mò basta no!!!)
    Per quanto riguarda la socetà di avvocati (di cui uno presentatosi nella lista civica Alemanno) che dava in locazione l’appartamento al trans Natalì,non vedo il motivo per qui non doveva o poteva farlo. Se è solo perche il povero Vidal Silva in arte Natali gli piace vestirsi da donna non mi sembra una buona ragione.
    Grazie a tutti.

  6. Egregio sig.Graco, forse mi sono spiegato male. Prima del caso Marrazzo in Via Gradoli controlli da parte di istituzioni ed uffici pubblici se ne vedevano ben pochi. Dopo il caso Marrazzo grazie al clamore mediatico, all’intervento congiunto di Consorzio e Comitato della via, c’è stato un maggior interesse (e quindi controlli) da parte degli uffici pubblici preposti. Lei stesso mi comunica di essere stato svegliato per la terza volta alle 6 del mattino, A questo punto le chiedo come mai visti i continui interventi nella via da parte delle Forze dell’Ordine e non solo loro, tutto rimane immutato? Al civico 96 esistono decine di scantinati totalmente abusivi, non esistono criteri tecnici-sanitari (per non parlare delle bombole GPL) per vivere in quei loculi quindi perchè non si passa all’azione? Questa è la domanda che si pongono molti cittadini della via tra cui il sottoscritto! Bisogna aspettare lo scoppio di una bombola o un altro scandalo per intervenire?
    In merito all’appartamento di proprietà di una società di consulenza all’epoca detenuta da due avvocati e da due commercialisti è perlomeno strano che i medesimi, ricoprendo ruoli istituzionali importanti (i due commercialisti erano sindaci di Entrate Spa e Zetema Spa, partecipate dal Comune di Roma, un avvocato si presentò per la lista civica Alemanno) investano in un appartamento in via gradoli per darlo poi in locazione ad un trans (forse la società era interessata a fornire consulenza in materia di trans!). Tutto lecito certo, ma ancor pià strano è che si dia l’appartamento in locazione a quello che Lei definisce il “povero” Vidal Silva in arte Natalì che fino a poco tempo fa viveva in via Gradoli con l’altro trans Brenda (trovato morto bruciato in Via dei Due Ponti) e che soprattutto era convivente di uno spacciatore ben noto alle Forze dell’ordine. Spacciatore che residenti della via mi riferiscono frequentare saltuariamente via gradoli, devo proseguire?
    La saluto

  7. Egregio sig, Frugoni,per prima cosa tengo a precisare che con queste mie righe non voglio in maniera piu assoluta polemizzare con lei,in quanto mi trovo daccordo per la maggior parte delle cose che lei ha gia scritto su” vignaclara”,ma semplicemente dire la mia.
    Come avrà ben capito abito al civico 96,e ci abito dal 1996.
    Conosco anche il trans natali,in quanto abitante dello stesso stabile dal 2004.
    Le posso garantire che il trans brenda (trovato morto bruciato in Via dei Due Ponti) non ha mai abitato in questo stabile,e che invece il presunto convivente di brenda, che neanche la conosceva a brenda(una burla mediatica che non sto qui a spiegarle),via gradoli non la frequenta saltuariamente,ma ci abita.
    Comunque non credo sia questo il punto importante della faccenda.

    A questo punto le chiedo come mai visti i continui interventi nella via da parte delle Forze dell’Ordine e non solo loro, tutto rimane immutato? Al civico 96 esistono decine di scantinati totalmente abusivi, non esistono criteri tecnici-sanitari (per non parlare delle bombole GPL) per vivere in quei loculi quindi perchè non si passa all’azione? Questa è la domanda che si pongono molti cittadini della via tra cui il sottoscritto! Bisogna aspettare lo scoppio di una bombola o un altro scandalo per intervenire?

    L’ ultima visita delle forze dell’ ordine(molto piu educate e gentili rispetto alle prime fasi dell’operazione)c’è stata una decina di giorni fà,e visto i loro modi gentili mi sono anche offerto di dare una mano per quanto riguarda il trovare e mettere in ordine gli interni dello stabile.A un certo punto mi hanno chiesto perchè nessuno apriva la porta(visto che non la possono buttare giu),e io rispondevo “perche qui non ci abita nessuno”. Forze lei non ci crede ma in quei loculi (circa una trentina),non ci abita nessuno a parte 3 o 4 che hanno regolare condono edilizio.
    Per quanto riguarda le bombole gpl , qui ce le abbiamo tutti in quanto non esiste gas diretto, e non mi risulta siano vietate.
    Non credo che le forze dell ordine possano fare piu di quello che hanno gia fatto,anche perchè qulla mattina alle 6.00 non fui l unico a presentare una denuncia contro le stesse.Se tornano e rifanno tutto quel casino e qualcunaltro gli fa un altra denuncia,poi cosa gli raccontano al magistrato?Si metta anche nei loro panni……
    Grazie dell’attenzione.

  8. Egregio sig. Graco desidero puntualizzare in merito ad alcune sue affermazioni :

    punto primo: non ho nulla da eccepire circa l’abbigliamento del sig. Vidal Silva, ma sul fatto che il nostro non abbia titolo alcuno per risiedere sul suolo italiano e come lui decine per non dire centinaia di altri suoi “colleghi” che appartengono ad una casta di intoccabili ( tipo untuochables di Brian De Palma); desidererei sapere perchè i tunisini a casa e loro invece impunemente in Italia in sfregio a tutte le norme sull’immigrazione.
    punto secondo: non é una burla mediatica che il noto spacciatore ed informatore delle forze dell’ordine sia stato convivente di Brenda: lo é stato per circa due anni ed hanno abitato in via Gradoli al civico 65/69 int. E (immobile sottoposto ad ordinanza di sgombero e successivo sequestro giudiziario).
    punto terzo: circa il condono edilizio di cantine sappiamo tutti come sono state fatte certe sanatorie e la cronaca giornalera dei continui scandali dell’Ufficio e della Società preposti ne è la più valida conferma. Anche in presenza di sanatoria, ricordo, che per ottenere l’abitabilità é necessario “il certificato di agibilità”, che presuppone una procedura separata e la verifica di tutta una serie di requisiti minimi per l’abitabilità medesima.
    punto quarto: l’uso delle bombole GPL é permesso per gli immobili fuori terra
    ma é assolutamente vietato per le unità interrate sotto il livello stradale ed é stato verificato e certificato nelle ripetute ispezioni dei VV.FF. ; tutte le relative relazioni sono state trasmesse agli organi della P.A. deputate ad emanare i provvedimenti
    del caso. Infatti……….tutto come prima !?
    A Lei la risposta.
    Distinti saluti,

    Lucio Maria Frizzoni

  9. Ringrazio Luciano Frugoni e Lucio Maria Frizzoni, due vere colonne portanti del Comitato, per l’insostituibile supporto alle azioni del Comitato e per la precisione terminologica e contenutistica dei loro interventi in ogni sede compiuti.

    Lascia piuttosto stupiti leggere che taluni residenti impieghino il proprio tempo a denunciare la PP.SS. piuttosto che a risolvere i problemi del proprio condominio.

    Pare un vizietto italico quello di farsi plurime e dettagliate domande evitando accuratamente l’azione concreta.
    Non ricordo di aver visto il sig. Graco in occasione della ripulitura della discarica nel Suo condominio; almeno in quell’occasione avrebbe potuto approfittarne per presentarsi!
    Lo avrei accolto a braccia aperte!

    Mi pare una chiara testimonianza di questi tempi moderni, dove alle “inversioni” sessuali si accompagnano i ribaltamenti dei principi del diritto e anche, semplicemente, del buon senso.
    Cordiali saluti

  10. ma quanto e’ polemico questo frugoni……..poi pare che sa tutto lui di via gradoli……lasci parlare gli altri,ascolti……..

  11. Egregio sig. Frugoni, sottolineando che non voglio polemizzare con lei e che la stimo molto e visto che questo è un blog di scambio di informazioni,preciserei che sul punto primo il sig. Vidal Silva ha i requisiti per stare in Italia,o meglio ha un permesso di soggiorno emesso dal ministero degli interni e credo sia sufficiente.
    Punto secondo: lo spacciatore noto alle forze dell’ordine,che come lei conferma abitava in via Gradoli al civico 65/69 int. E,nello stesso non ci abitava con il Trans Brenda morto nel rogo di via dei due ponti ma con un altro trans di cui non ne so il nome,e che tuttora abitano insieme come tanti anni fa(credo ameno 8)e appunto come anche da sua conferma questo noto spacciatore non frequenta saltuariamente via gradoli ma ci abita.
    Punto terzo: diciamo che a quei tre o quattro monolocali cui è stata data una sanatoria anche se non dovuta,pur volendo fare qualcosa cosa ci possono fare le povere forze dell’ordine quando gli bussano alla porta e gli viene mostrato regolare contratto di compravendita o affitto con una regolare sanatoria????
    Quanto riguarda le gpl,lei non ci crederà ma la maggior parte di que loculi pur essendo seminterrati sono proprio a filo con il livello stradale.
    Rispondendo al Sig. Mosco, i residenti del 96 hanno impiegato il loro tempo a denunciare la P.S. semplicemente per non farsi svegliare per la quinta volta alle 6.00 del mattino (cosa che dopo la denuncia finalmente non è piu avvenuta) quando potevo svegliarci tranquillamente alle 8.30 / 9.00
    Anche se avessi saputo per tempo che il giorno della ripulitura della discarica nel mio condominio ci teneva a conoscere tutti i condomini che vi abitano,non mi sarebbe stato comunque possibile in quanto in quel periodo ero all’estero.
    Saluti a tutti!

  12. Nel 2007, come correttamente afferma Lucio Maria Frizzoni, Brenda risiedeva nell’int. E del civico 69.
    La presenza del più famoso cittadino italiano di Via Gradoli, in arte Giorgio T, il quale per meriti personali si è guadagnato 20 pagine in un servizio su un giornale “di grido”, era giornaliera.

    Ciò sulla base della semplice ragione per cui dal mio appartamento ho potuto vedere, e altrettanto spesso, sentire, gli scambi, di regola molto accesi, tra le due persone in questione, alle quali, confesso, non invidio la notorietà ottenuta.

    Riguardo all’accusa rivolta a Luciano Frugoni, egli parla a ragion veduta, essendo suo il merito delle sorprendenti scoperte circa le proprietà del 96.
    Inoltre confesso che tutti noi abbiamo anelato in passato che si alzasse non qualche sparuta voce, ma un coro intero da Via Gradoli.
    Se le grida che sappiamo produrre sono quelle di coloro che sono intervenuti in questo post, c’è da temere per la strada.

    Spesso, quando incrocio lo sguardo per la strada con questi “stranieri”, ci omaggiamo di un saluto reciproco; essi accettano e professano ciò che Francesco d’Agostino affermava essere la “dimensione co-esistenziale” della vita. Il futuro dell’Italia è nelle loro mani piuttosto che in quelle di quasi tutti quei sedicenti “italiani” che, pur dimorando qualche metro più in alto di loro, sono umanamente molto più in basso.

    Cordiali saluti

  13. Credo, a buon senso, che se le forze dell’ordine facessero i loro blitz alle 8.30/9,00 non troverebbero nessuno, o quasi, nelle case.
    Se questi infatti sono finalizzati ad un controllo delle persone che li abitano, la cosa migliore è farli nelle ore durante le quali non si è ancora usciti per andare a lavorare.
    Mi rendo conto del disagio procurato ai residenti, ma se io fossi in loro lo reputerei il male minore!

  14. La competenza di verificare l’abitabilità dei locali interrati non é ovviamente delle
    forze dell’ordine ma della A.S.L. e degli Uffici Tecnici del Municipio e del Comune.
    Il fatto che i proprietari possano produrre l’atto di compravendita e il contratto di
    locazione non serve certo a sanare l’abuso edilizio.
    Affermare che gli scantinati del civico 96 siano al filo del livello stradale é veramente stravagante; mi chiedo se il sig.Graco é mai sceso per la rampa dell’autorimessa, per le scale del civico 90 o per la scala metallica interna ?
    Sono molto dubbioso.
    Per quanto riguarda il sig. Vidal Silva, il permesso di soggiorno gli é stato concesso per motivi giudiziari, in attesa del processo ,e solo dopo le note vicende del 2009. Ma prima di allora lui e gli altri connazionali, tutti sotto tutela del
    Ministero degli Interni ?

    Lucio Maria Frizzoni

  15. n avendo ricevuto risposta, chiedo quali siano le ragioni per le quali i “travestiti” (perché tali sono tali soggetti) senza permesso di soggiorno, possano andare e venire dal Brasile e dal Venezuela senza essere fermati alla frontiera.
    Come è possibile ammettere la libera circolazione di tali soggetti i quali sono inoltre spesso dediti allo spaccio di sostanze stupefacenti?

  16. Credo che l’attesa di Carlo Maria per una risposta al suo quesito sarà vana.
    Come le attese risposte ai mille e più misteri della recente storia patria.
    Solo per citare alcuni tra i più inquietanti :
    perchè Moretti, alias ing. Borghi, pur sapendo che via Gradoli era “feudo” dei Servizi
    non esitò a prendere in affitto il famoso appartamento al civico 96 e il posto auto presso l’autorimessa del 65/75 ?
    perchè questi ultimi si limitarono a “controllare” fino alla sceneggiata della casuale scoperta del presunto covo ?
    segno del caso era anche la presenza di Lucia Mockbel nell’appartamento attiguo
    a quello di Moretti e ricevuto in comodato d’uso gratuito da una società( Monte Valleverde Imm. s.r.l. ) legata direttamente ai Servizi ?
    che fine ha fatto la valigetta dell’on, Aldo Moro, scomparsa al momento della strage e del sequestro in via Fani ?
    che fine ha fatto l’agenda rossa del dott. Paolo Borsellino, sparita dopo la strage di via D’Amelio ?
    dove sono finiti i block notes,la maccina fotografica, l’elenco degli effetti personali di Ilaria Alpi trafugati durante il trasporto della salma da Mombasa a Ciampino con scalo tecnico a Luxor ?

    Lucio Maria Frizzoni

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