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Nel XX Municipio tornano di moda i dazibao

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Un’insolita deliberazione adottata dal Consiglio del XX Municipio nella seduta di lunedì 7 marzo farà rifiorire sul territorio i dazibao di vecchia memoria. Si tratta di bacheche in metallo tramite le quali l’ente di prossimità  si pone l’obiettivo di comunicare ai cittadini le iniziative intraprese, le decisioni assunte ed ogni altra informazione che verrà ritenuta d’importanza tale da essere affissa. Tutto questo nell’era della telematica spinta. Un briciolo di perplessità è quanto meno lecito.

Le intenzioni alla base del provvedimento sono delle migliori e parrebbero essere genuinamente dettate dall’intenzione di fare della sede di via Flaminia 872 una casa di vetro.

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Tutto ciò nonostante che, tanto per citarne due, l’anagrafe degli eletti e la delibera sulla trasparenza degli atti amministrativi, votate a luglio 2010 (leggi qui) dopo ben cinque sedute andate a vuoto nei mesi antecedenti, siano ancora in attesa di essere attuate, confermando dunque che fra la politica del dire e quella del fare c’è di mezzo sempre il mare.

Per non parlare poi del Pubblico Registro degli Interessi, rimasto anch’esso carta ingiallita su una scrivania del piano terra anziché, come di dovere, essere reso pubblico sul sito web istituzionale. E che dire della diretta web delle sedute di consiglio, più volte deliberata e sempre insabbiata?
Ma tant’è, ora altra carne è stata messa al fuoco sulla griglia della trasparenza.

Il contenuto della delibera

Nella delibera si legge che l’iniziativa di installare le bacheche municipali prende le mosse dalla “volontà crescente da parte del cittadino di ricevere un’informazione dettagliata sulle attività della pubblica amministrazione locale”, e fin qui la premessa è corretta, è da anni che andiamo dicendo che il Municipio non comunica.

Si procede poi affermando che è assodata “la volontà del XX Municipio di sostenere il tessuto associativo che opera nel territorio municipale anche sul piano della comunicazione e della pubblicizzazione delle iniziative promosse”, si prosegue prevedendo che “è possibile utilizzare molte bacheche già esistenti nelle scuole comunali, negli uffici pubblici e nelle aziende comunali”, si finisce ipotizzando “che è possibile installare nuove strutture nei luoghi pubblici maggiormente frequentati dalla cittadinanza”.

Sulla base di tutto ciò, Il Consiglio ha deliberato “di istituire le bacheche municipali e gli spazi della democrazia e della partecipazione” sul territorio di competenza.

E chi le aggiornerà, chi sarà deputato ad affiggere i manifesti? Nel regolamento approvato unitamente alla delibera è scritto che sarà specifico “compito del XX Municipio provvedere ad organizzare e gestire I’aggiornamento delle bacheche con frequenza settimanale”.

Quanti messi comunali serviranno per fare il giro delle bacheche su un territorio vasto 187 kmq?
Quanto costerà questo servizio in termini di tempo, di denaro, di benzina, di organizzazione?
Domande che nessuno dei presenti si è posto ieri all’atto del voto unanime bipartisan (a parte due consiglieri PdL che sono stati visti uscire dall’aula un minuto prima della votazione per farvi ritorno un minuto dopo, forse due dissenzienti).

Insomma, sempre che venga attuata – visti i precedenti qualche dubbio è lecito – questa delibera farà risorgere da Ponte Milvio a Cesano i famosi dazibao, usati in Cina dai tempi dinastici, divenuti più comuni ai tempi della rivoluzione di Mao che se ne serviva per comunicare con le sue Guardie Rosse, e diventati famosi in Italia, durante il periodo della contestazione del ’68, col nome più comune, per quanto non corretto, di tazebao con il quale si indicavano i manifesti cartacei, solitamente scritti con grossi pennelli, appesi sui muri degli atrii di Università.

La parola all’estensore

A VignaClaraBlog.it Marco Tolli, consigliere PD del XX Municipio ed estensore della proposta, convinto del fatto suo dichiara che “la delibera disciplina forma e metodo per realizzare una più incisiva comunicazione istituzionale e per dare maggiore visibilità alle iniziative del tessuto associativo del territorio.”

“Il provvedimento – ci sottolinea Tolli – va ad aggiungersi ad altri atti da me presentati, già approvati ma ancora non attuati dalla giunta, con l’obiettivo di realizzare quell’armatura normativa tesa a definire come il Municipio XX si presenta, dialoga e coinvolge la propria comunità di riferimento.”

Trasparenza, partecipazione e informazione sono le basi sulle quali costruire una democrazia matura. Questo il contributo del PD in XX Municipio, spetta ora al governo municipale – conclude Tolli – passare alla fase attuativa. Solo su questo sarà possibile stabilire quanto questa maggioranza sia in grado di governare i processi partecipativi affermando i principi della trasparenza.”

Non mettiamo in discussione questi sacrosanti principi ma ci sia concesso dubitare che le bacheche siano lo strumento migliore per raggiungere il traguardo della trasparenza.

Di questo passo la prossima decisione potrebbe essere il ripristino dei banditori.

Guardiamo avanti

Occorre invece guardare avanti, come, ad esempio, ha già fatto Giuliano Sala, sindaco di Bracciano, che oltre a ricevere i suoi cittadini nel suo ufficio, da qualche mese dialoga con loro addirittura via facebook (leggi qui). Questi sono esempi da prendere in considerazione e non, come recita la delibera, “gli altri comuni che hanno già adottato le bacheche”.

Non vogliamo pontificare ed è nota la nostra “cieca fede” nella telematica,  ma nei giorni in cui internet, youtube, facebook, twitter associati  e non agli smartphone, sono stati i tam-tam della democrazia utilizzati dalle centinaia di migliaia di giovani in Tunisia, in Egitto, in Algeria ed oggi in lotta in Libia, per comunicare fra loro, parlare di bacheche municipali per stabilire un processo comunicativo amministratori-amministrati ci pare veramente un tantino arcaico.

Claudio Cafasso

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22 COMMENTI

  1. il provvedimento approvato è di fatto una integrazione della delibera (purtroppo ancora attuata) sulla trasperenza amministrativa che prevede un forte rafforzamento del sito istituzionale, attualmente povero di contenuti.

    nel xx municipio abbiamo molti centri anziani, importanti luoghi di lavori (migliaia di persone lavorano ad esempio alla rimessa atac di grottarossa), tre uffici anagrafici, sedi della polizia municipale. In questi luoghi ci sono già bacheche informative. Credo che possano essere utilizzate per ospitare messaggi di comunicazione istituzionale (odg del consiglio, bandi, concorsi, iniziative ecc). Credo inoltre che questi spazi possono essere utilizzati dalle associazioni e comitati territoriali. Magari non lo riterranno utile, ma da oggi c’è la possibilità.

    il punto è che buona parte della comunicazione passa per la rete, ma non tutta. la questione è soggettiva. Chi scrive ha sostenuto le dirette web del consiglio, ha scritto la delibera sulla trasparenza amministrativa e sull’anagrafe degli eletti, ha aderito al registro pubblico degli interessi e ha dato battaglia in aula sull’utilizzo distorto del Presidente del municipio in materia di comunicazione istituzionale. Voce che trova cittadinanza nel bilancio municipale!

    sono quindi per realizzare questo progetto richiesto da molte associazioni della ventesima.

    marco tolli

  2. Proviamo a dire “Arcaico” agli abitanti del quartiere S.Cornelia (Municipio XX) dove la linea ADSL non esiste, ai frequentatori dei centri anziani o ai pensionati in fila all’Anagrafico.
    Ritengo che l’sitituzione delle bacheche possa rappresentare un mezzo d’informazione per la cittadinanza, e poi l’utilizzo delle stesse non esclude certamente la comunicazione attraverso internet, ci mancherebbe. Rappresenta uno strumento che genera democrazia e partecipazione. Credo sia un progetto rispettabilissimo, che completa in parte l’operazione di trasparenza, partecipazione e informazione che il gruppo del PD sta cercando di costruire. Mi preoccuperei di verificare se delibere come:l’anagrafe degli eletti, la delibera sulla trasparenza, il Pubblico Registro degli Interessi e le dirette WEB passino alla fase successiva, cioè all’attuazione.
    Luigina Chirizzi

  3. Credo che non sia affatto inutile l’utilizzo di “spazi” specifici e predefinti per la comunicazione di “notizie” di pubblico interesse.Significa selezionare e formalizzare ciò che veramente ha un interesse “pubblico”.
    Non mi sembra un controsenso rispetto a internet,perchè se ho ben capito si pubblicano e quindi si formalizzano cioè si definiscono provvedimenti e d iniziative nella massima trasparenza ,perchè una volta pubblicati sono inconfutabili.
    Nel bailamme della comunicazione mediatica e telematica un punto fermo forse ci vuole,soprattutto considerando la non totale copertura territoriale e culturale degli altri mezzi di informazione.
    Non è detto che a un giovane non possa sfuggire un bando di concorso solo perchè usa internet .E sicuramente un anziano ne sarà avvantaggiato.
    Una volta nei piccoli centri tale “abitudine” aveva fra l’altro una funzione vitalizzante per la socialità ed il confronto.
    Ed una circoscrizione è un “paese”.
    Piuttosto bisognerebbe darsi da fare per il registro ,per l’anagrafe etc etc e chissà se ste bacheche non siano d’aiuto.
    Roberto

  4. Personalmente, plaudo all’iniziativa, perchè nell’era di Internet, proprio per esperienza diretta, so che molte persone non hanno un collegamento. Non mi riferisco neanche a soggetti anziani, tutt’altro, ma a quanti e sono tanti, magari usano il computer in ufficio, ma a casa non possiedono neanche un notebook. I motivi sono vari: perchè non interessa loro, perchè non hanno tempo, perchè, comunque, prediligono quanto è a stampa.
    Intanto qualcosa si muove, lentamente, a piccoli passi, ma è già qualcosa. D’altra parte, anche su queste pagine, quante volte abbiamo scritto, in tanti, che mancava la comunicazione da parte del municipio a favore dei cittadini? Ce lo siamo già dimenticato? Cerchiamo di non criticare sempre tutto, ma di cogliere, invece, quel poco di positivo che ci arriva.

  5. Signora Luigina, sabato sera ero a cena da un amico a Santa Cornelia, l’adsl c’è glielo garantisco, ci siamo collegati con skype con suo figlio a Londra. Se vuole le do l’indirizzo così può controllare quello che dico. E basta per favore con le solite immagini dei vecchietti in fila per la pensione o per fare i certificati, andanvano bene 50 anni fa ! Ma veramente credete che le bacheche siano l’uovo di colombo ?? Ma guardatevi intorno, un manifesto non dura mai più di 15 minuti e poi viene subito coperto da un altro, le bacheche saranno solo degli spazi in più per gli attacchini abusivi. Perchè poi non rispondete alla domanda sui costi che c’è nell’articolo ? Ma come, si fanno tagli dapertutto, anche sui servizi importanti come la sanità e la scuola e invece il nostro amato municipio decide di spendere soldi per ordinare e montare le bacheche nei giardini e poi per pagare qualcuno che ogni settimana va a metterci i manifesti che dopo 15 minuti nessuno legge perchè un altro lo ha ricoperto ! Ma neanche più nei paesetti di montagna c’è questa roba e noi la tiriamo fuori nell’anno 2011 perchè è stato chiesto da “molte” associazioni ! Al consigliere Tolli chiedo di darci l’elenco di queste “molte” associazioni e di dirci dove si trovano. Attendo una sua risposta.
    Buona notte.

  6. Condivido pienamente il pensiero dell’autore dell’articolo sulle possibilità comunicative enormi che la tecnologia offre, sicuramente più efficaci di centinaia di cartelloni attaccati in ogni angolo delle nostre strade e spesso recanti comunicazioni inutili e accuse reciproche tra partiti.

    Però in un’era telematica in cui si continua imperterriti a devastare le strade con poster, locandine, adesivi e insegne su ogni angolo possibile, l’istituzione di bacheche (possibilmente non di ferro!) per razionalizzare gli spazi su cui affiggere mi sembra una grande idea, ammesso che vengano ripuliti e risistemati tutti gli spazi finora utilizzati abusivamente per le affissioni e che vengano sanzionati i trasgressori!!!

    Paola Carra – Retake Roma
    (L’associazione Retake Roma volutamente ha rinunciato all’uso di poster, volantini e locandine e contribuisce al decoro della città utilizzando la comunicazione su facebook e tramite sito web )

  7. Sono un vecchietto, come si direbbe ad un pensionato iscritto al centro anziani di Viale delle Galline Bianche, è vero non tutti siamo tanto ignoranti da non usare il computer e qualcuno si può permettere anche internet ma vi assicuro che troppi non ne hanno la possibilità. Sono perciò entusiasta di questa delibera che aumenta le possibilità di rerlazionare tra cittadini eletti e non. I COSTI DI REALIZZAZIONE cari miei sono, io credo quasi zero, se solo pensaste ad usare il computer più per socializzare e meno per litigare. E’ proprio perchè le biblioteche, le scuole gli uffici pubblici, le caserme dei carbinieri, vigili ecc. sono tutti forniti di computer e stampante che ricevendo una mail la possono riprodurre tutti in un istante e con poca fatica attacarla sotto vetro in uno spazio tutelato, riservato ad annunci del MunicipioXX o a persone da questo autorizzate.I trasgressori saranno puniti come “affissioni abusive”. Il bidello della scuola che sorveglia l’ingresso vedrà contemporaneamente la bacheca che ha davanti, così nelle ASL negli ospedali nei centri anziani, presso le associazioni che accettano di collaborare e ovunque ci sia una bacheca del MunicipioXX. Serve solo una persona che facendo una sintesi chiara scrivendola sulle pagine web le clicchi ad una mail-list. Per regolamento sulla trasparenza degli atti gli impiegati non si rifiuteranno di fare questa breve operazione che poi sarà una volta alla settimana più o meno. Superato il problema dei costi e dell’inadeguatezza? cia a tutti Armando

  8. Il problema serio che apre la proposta delle bacheche è quello del coinvolgimento non solo dell’informazione, coinvolgere cioè anche la fascia di cittadini di solito distaccati dall’ attività civica, disinformata. spesso si fanno pubblicazioni in giornaletti circoscrizionali, che non toglierei, perchè sono un’altra cosa. L’informazione relativa ad una spesa per la realizzazione di un marciapide, o del restauro di una fontana ecc comunicato prima e intempo dovrebbe spingere le persone a poterne discutere in tempi utili per entrare in un dibattito reale costruttivo. Voi giovani ne potreste parlare nei vostri gruppi noi vecchietti nei nostri e se ci potessimo incontrare di tanto in tanto per scambiarci le idee avremmo fatto un passo avanti per la costruzione di un tessuto sociale forte, con lo spirito di collaborazione con chi ci amministra, poichè non esiste il tuo amministratore o il mio ma il nostro. Colgo l’occasione per salutare quanti lavorano deliberano e prendono sempre più acura i problemi del nostro Municipio Quanti ascoltano gli altri anche se di idee diverse, che non perdono la pazienza, ma discutono, perchè per questo esiste il CONSIGLIO MUNICIPALE, questo deve fare un consigliere. Questo vogliamo fare tutti. A risentirci Armando

  9. Egregio Armando, non le sembra di idealizzare eccessivamente il nostro municipio come se fosse l’isola-che-non-c’è di Peter Pan ? Secondo lei qui è tutto è rosa, tutto trasparente, il massimo della preoccupazione è sapere quanto costa un marciapiede, qui le stampanti funzionano e i bidelli sono pronti ad accoglierti con caffè e cappuccino per farti leggere la bacheca del mattino, qui abbondano biblioteche, uffici pubblici, caserme e commissariati pronti ad allestire per gli esterni la sala lettura delle notizie del municipio prontamente spedite ogni mattina alle 7 dal solerte impiegato municipale, e che ci vuole ? basta un clic dice lei, qui i giovani si incontrano ogni sera per discutere il bilancio del municipio, qui gli anziani anzichè preoccuparsi della loro misera pensione discutono tutte le sere il tema delle iscrizioni agli asili nido…
    Armando, quando si sarà risvegliato dal sonno di questa notte prenda un buon caffè, esca di casa e si guardi intorno, siamo a Roma.
    Stia bene.
    Urbano

  10. Alla faccia della digitalizzazione della P.A.!!!
    Se lo sapesse il “sor” Brunetta che gliè stannò a combinà quelli della XX^ Circoscrizione.
    Lui che oramai vuole anche i certificati medici “digitalizzati” per risparmiare sulla carta, e fa perdere ai medici mezz’ora ad invio!!
    Io già mi immagino i numerosi cittadini attenti a leggere con interesse gli avvisi affissi nelle bacheche volute dai nostri bravi amministratori, perchè sono già sicura che verranno continuamente aggiornati da schiere di messi comunali inviati ai quattro venti!
    Bravi, mi piacciono le persone che hanno il coraggio di andare controcorrente!!

  11. perchè non fare una delibera in cui si …invitino tutti i pubblici esercizi ad offrire gratisi i quotidiani in lettura a chiunque entri per un caffè?

  12. Qualcuno ha pensato all’uso dei segnali di fumo per trasmettere le notizie del municipio ? Da Collina Fleming a Colli D’Oro andrebbero benissimo, un po’ meno per i quartieri in pianura dove invece potrebbero essere utilizzati i piccioni viaggiatori. Ma questa decisione è stata presa dopo aver visto il film ritorno al passato ?

  13. Ottima considerazione Lucia ! E’ inspiegabile che un ente locale ignori una legge di stato che impone a tutte le amministrazioni pubbliche di utilizzare massicciamente le nuove teconologie per sostituire la carta e la manualità. E nel nostro municipio invece di andare avanti torniamo indietro. Faccio un altro esempio: un’altra legge prevde da mesi che tutti gli enti pubblici centrali e locali si devono dotare di una casella di posta elettronica certificata, si chiama PEC, per agevolare i cittadini in modo che possano inoltrare le loro richieste e loro domande via email anzichè a mano. Il Comune di Roma ce l’ha da mesi il nostro municipio no obbligando i cittadini a presentarsi di persona. Pensiamo solo a quando si fanno le domande per iscrivere i figli al nido o alla materna quanto tempo e quanti permessi dal lavoro in meno si potrebbe far risparmiare ai genitori. Ci vorrebbe un bel corso di formazione per i nostri politici di periferia e per i funzionari municipali !!

  14. Io penso che in municipio le cose dovrebbero funzionare come in parlamento, nel senso che non si dovrebbe presentare nessuna proposta senza la relativa copertura finanziaria. Dove si prenderanno i soldi per fare queste bacheche e con quali soldi si pagherà il personale che andrà in giro a porrtare i manifesti nessuno lo ha detto. Tanto alla fine paghiamo sempre noi contribuenti.
    Caro Armando se legge bene l’articolo e si fa spiegare da qualche consigliere, come ho fatto io, il senso della decisione, qui non si parla di volontini inviabili via posta elettronica ma di manifesti da affiggere, quindi serve una persona, forse più di una, che va in giro a distribuirli e a incollarli.

  15. A proposito di spese
    Potete immaginare quanto costa un consiglio municipale! Noi paghiamo, ma non abbiamo il diritto di sapere cosa fanno le commissioni; se si chiede di intervenire ti dicono che non possono fissare un giorno preciso perché poi potrebbero cambiare data; si può solo essere ricevuti in commissione per parlare di un problema particolare, (o forse come cliente si può parlare con un consigliere per ottenere qualche favore personale).
    Vogliamo sapere come vengono spesi i nostri soldi!
    Hanno un sito, perché non lo usano per farci sapere come lavorano!
    Siamo anche stufi di vedere la nostra zona sporcata da manifesti in cui si dice, con gran vanto di qualche consigliere, che è stato fatto qualcosa. E tutto quello che, con i nostri soldi, potevano fare e non hanno fatto?

  16. Signor ALEX il suo amico è fortunatissimo, non so come abbia fatto ad avere la linea ADSL, ma le chiedo cortesemente di diffonderlo nella zona di S. Cornelia perchè molti degli abitanti, e le assicuro che sono tanti, non sono così fortunati.
    Ma volevo anche ricordare, ma non scopro l’acqua calda, che noi tutti viviamo in un Municipio dove in alcune zone mancano, udite udite, i servizi primari “L’ACQUA e LE FOGNE”.
    Luigina Chirizzi

  17. A maggior ragione ! Perchè spendere inutilmente soldi per le bacheche quando dovrebbero essere spesi per i servizi primari ? Signora Luigina mi sembra che difendendo questa inutile iniziativa lei si stia un po’ contraddicendo. Cordiali saluti. Alex

  18. Al fine di evitare approcci ideologici o comunque fondati sul pregiudizio consiglio la lettura della delibera.

    il provvedimento approvato stabilisce un percorso per tappe. Si parte dalle bacheche già nelle disponibilità del XX Municipio. Quindi i tre uffici anagrafici, la sede di Via flaminia e le sedi di polizia municipale. Spazi legati alla comunicazione istituzionale e a disposizione delle iniziative del territorio. La delibera stabilisce che è compito della giunta individuare, se lo ritiene oppurtuno, nuovi spazi: centri anziani, parchi, luoghi di lavoro, scuole ecc.
    In questo caso sarà il provvedimento di giunta a porsi il tema della copertura finanziaria. La delibera di fatto definisce procedure e regole per l’utilizzo e l’estensione del progetto. La parte che va in attuazione è a costo zero.

    torno a dire che solo se la giunta vorrà estendere il progetto sarà necessario individuare le risorse.
    Ma anche qui il problema non esiste: i Municipi non hanno autonomia finanziaria ma un bilancio derivato. Tra i centri di costo esiste la voce attività e comunicazione istituzionale. Sarebbe il caso di chiederci come sono stati spesi i soldi in questi tre anni!! Lo dico con una battuta: meglio le bacheche a disposizione del territorio che le interviste a pagamento in radio!!

    Confermo che a Santa Cornelia non c’è l’adsl. Il problema è legato alla volontà dei gestori che non intendono investire in quel quartiere per ragioni di costi rispetto ai benefici. Sto provando a risolvere il problema assieme ai cittadini e alla Provincia di Roma. Parliamo di un quartiere di periferia ancora in lotta. Un quartiere che discute nelle partecipate assemblee al centro polivalente. I temi sono i servizi primari, i perimetri, il recupero urbanistico ecc. Queste assemblee vengono convocate in un modo semplice: locandine A3 attaccate sui muri e buchettaggio.

    Come dire, caro Claudio, che il mondo non inizia e non finisce con Vigna Clara.

    Marco TOLLI

  19. Contravvenendo una-tantum ad una regola di VCB, intervengo nello spazio dei commenti riservato ai lettori per sottolineare a Marco Tolli che non mai detto nè scritto che Vigna Clara è l’ombelico del XX Municipio.
    Prendo però atto, caro Marco, che ora le sedi delle bacheche si sono ridotte a 6 mentre nel tuo primo commento sembravano essere molte di più (cito: “centri anziani, importanti luoghi di lavoro”) mentre nel testo della delibera si parla addirittura di scuole, di aziende comunali, di immobili di proprietà dell’amministrazione, di aree verdi etc.

    Ma quand’anche siano solo sei, continuo, mi sia consentito, ad essere scettico sull’efficacia della delibera. Gli uffici da te citati chiudono a metà giornata, si riduce a poche ore il tempo a disposizione per chi voglia leggere le news del municipio, posto che tutti abbiano la disponibilià fisica e temporale di recarcisivi.

    E che siano 6 o 60, permane il mio dubbio di fondo: per essere efficace, immediata ed incisiva è l’informazione che deve spostarsi verso il destinatario e non viceversa. Alla bacheca bisogna andarci: e se non posso? e se piove? e se sono malato? e se non ho tempo? e se è troppo distante? E se ci arrivo e non è stata aggiornata?

    E’ velleitario, perdonami, ricorrere a strumenti desueti per risolvere un problema ignorando il fatto che la tecnologia ha rivoluzionato il mondo ed i rapporti umani nell’ultimo ventennio.
    I gestori della telefonia non portano l’adls in certe zone? Ci si batta perchè sia il Municipio a farlo, utilizzando i servizi e la rete della Provincia di Roma.
    Un hot-spot costa meno di 6 bacheche ma consente di informarsi molto, molto di più di un foglio A3 affisso, se va bene, ogni sette giorni.

    Non entro nel merito degli altri servizi primari mancanti a Santa Cornelia: pur importantissiomo, non è questo il tema attuale del nostro dibattere.

    Con molta stima per il tuo lavoro a favore della comunità, ti saluto cordialmente.
    Claudio Cafasso

  20. 1) dato che quello che viene scritto sulle bacheche è una stampa di qualcosa scritto su un computer, oltre che stamparle trasferirle su uno spazio web via ftp costa tanto ?
    2) Fare una semplice foto alle bacheche e metterle in rete ogni tanto costa tanto ?

  21. E’ bello vedere quanta vivacità: sarcasmo, ironia, paradossi, per dire No ad una proposta che è stata deliberata. Vi domando perchè non ne avete parlato prima? perchè non avete cercato un’opinione pubblica per fermare la proposta bacheche? Temo di sapere la risposta, non conoscevate il fatto. Come è possibile, voi tanto informatizzati così all’oscuro, costretti ora a dimenare concetti dopo che le cose sono passate? Forse la vostra non conoscenza dipende dal fatto che non potete andare sempre alle assemblee del Municipio XX e che questo non informa costantemente e in tempo utile perchè ciò possa avvenire.
    Sono lieto di aver letto il messagio di Fabrizio che mi ha preceduto, perchè non solo critica ma propone. Vedi Fabrizio se bastasse un computer per aggiornare la persona, con tutto quello che leggo dovremmo essere il paese migliore del mondo, o almeno un paese migliore. E’ lo spirito di partecipazione al bene comune che deve crescere, la fiducia verso le istituzioni, SE VOGLIAMO che le persone non si lagnino soltanto ma si sentano più DIRETTAMENTE PARTECIPI.
    E’ un fatto di cultura alla democrazia, non credi? Ci sono persone che parlano ma non ascoltano. Una cosa scritta si può rileggere e capire meglio. Il signore Marco Tolli dice che esistono già delle bacheche al municipio si possono mettere gli annunci intanto nei posti da lui citati, che non sono 6, poi la proposta si può migliorare, io togliereri i parchi perchè non sono serviti ancora da rete informatica e lascerei tutti gli uffici pubblici e non, facenti parte della rete che si deve costruire. uno strumento in più per comunicare allargato sul territorio è certamente meglio che non averlo e continuare così. Non dirmi di no dammi una idea migliore che ci aiuti a creare un dialogo più ricco con tutti. cordialmente, Armando

  22. Sento profumo di utopia in quanto leggo. Mi scusi la battuta egregio Armando ma trovo utopistico immaginare che qualche fogliettto messo su quattro bacheche possano far crescere la fiducia ed il senso di partecipazione verso il nostro municipio che rema invece contro la partecipazione. Le faccio due esempi: si è rifiutato di applicare il bilancio partecipato e il consiglio dei giovani. Le bastano ? Lei immagina le bacheche come una bacchetta magica che rivoluzioneranno il rapporto cittadino – istituzione , bastasse così poco ne vorrei anche io una ad ogni angolo di strada ! Purtroppo non siamo nel paese dei lillà. La saluto cordialmente.

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