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Il Tar del Lazio annulla il pedaggio sul GRA

Galvanica Bruni

Scacco matto al Governo ed all’Anas. Il Tar del Lazio ha disposto l’annullamento del decreto ministeriale che ha aumentato le tariffe sul Grande Raccordo Anulare. A ottobre era stato fatto ricorso al Tar del Lazio da parte della Provincia di Roma, con l’appoggio dei sindaci dei comuni del territorio provinciale: da Albano a Velletri, da Ladispoli a Frascati, da Ciampino ad Ariccia passando per Morlupo, Palestrina e Subiaco. Oggi il Tar del Lazio ha annullato il decreto.

Nessun aumento dei pedaggi sulle autostrade e sul Grande raccordo anulare. Lo ha deciso il Tar del Lazio annullando il decreto della presidenza del consiglio dei ministri del 25 giugno 2010 in funzione del quale l’ANAS si stava apprestando ad introdurre i sistemi di esazione che sarebbero dovuti entrare in funzione dall’1 Maggio.

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Le motivazioni

In particolare il Tar, nell’accogliere le istanze, sostiene che nel caso specifico “non vi sarebbe la necessaria ed imprescindibile corrispondenza tra chi è tenuto al pagamento del pedaggio e quanti utilizzano le tratte di strada interessate dal provvedimento”. Le istanze dei ricorrenti per i giudici amministrativi quindi devono ritenersi fondate “venendo meno il carattere di necessaria corrispettivita della tariffa, non potendosi escludere che possa essere soggetto al pagamento della stessa anche chi non debba poi accedere all’infrastruttura da sottoporre a pedaggio”.

In soldoni, Il decreto, dicono i giudici amministrativi, non prende in considerazione l’esistenza di persone che percorrono le strade di interconnessione senza però entrare nelle autostrade, come nel caso del GRA di Roma.

Non solo, il decreto in questione, secondo il Tar “si rivela adottato in violazione” di “norme comunitarie, nonchè della norma nazionale di recepimento, atteso che determina forfettariamente la maggiorazione per le classi di pedaggio, a prescindere peraltro dall’effettivo uso dell’infrastruttura”.

Sono queste in sostanza le motivazioni per le quali il Tar del Lazio ha disposto l’annullamento del decreto ministeriale.

Esulta Nicola Zingaretti

“Con la sentenza di oggi – ha affermato il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti – il Tar seppellisce definitivamente la volontà del Governo di introdurre i pedaggi sul Racordo Anulare e ancora una volta dà ragione alla Provincia di Roma che si è subito opposta a questa tassa iniqua”.

“E’ stata una vittoria dei cittadini contro un grave sopruso – riprende Zingaretti – che avrebbe colpito in modo indiscriminato i lavoratori, il sistema delle imprese e gli studenti in un momento di grave crisi economica. Una tassa ingiusta, che abbiamo subito contrastato un anno fa con la massima fermezza rivolgendoci alla giustizia amministrativa”.

“In questi mesi – conclude Zingaretti – la nostra determinazione non è mai venuta meno e ringrazio quanti, in particolare i circa cinquanta sindaci dei Comuni della provincia di Roma, hanno portato avanti insieme a noi questa battaglia in difesa del sacrosanto diritto dei cittadini di spostarsi senza dover subire tasse ingiuste imposte per far quadrare i conti dello Stato e con una volontà punitiva, in particolare, nei confronti di Roma e della sua area metropolitana”.

Soddisfatta anche Renata Polverini

“E’ una vittoria dei cittadini”. ha commentato la notizia la presidente della Regione Lazio, Renata Polverini. “Le Istituzioni si sono battute contro un provvedimento ingiusto e che avrebbe penalizzato soprattutto i pendolari che si spostano per motivi di lavoro e di studio. La decisione di oggi va nella direzione giusta – conclude Polverini -, la Regione Lazio aveva da subito sostenuto il ricorso presentato dalla Provincia di Roma, a riprova di come, quando si tratta di avere a cuore i bisogni e diritti delle persone, le Istituzioni sanno dimostrarsi unite”

Più flemmatico Gianni Alemanno

“Dal Tar e’ arrivato un segnale molto importante, ma la vera battaglia ce l’abbiamo davanti” è il commento del sindaco Gianni Alemanno. ”Questo – ha spiegato – e’ il completamento della sospensione che gia’ era avvenuta. Si tratta di pedaggi messi preliminarmente, in vista delle macchinette. La vera battaglia pero’ e’ un’altra – ha sottolineato Alemanno- ossia contrapporsi a queste macchinette, fermo restando che parliamo sempre di pedaggi rispetto a persone che utilizzano le autostrade e non a chi si sposta da una parte all’altra della citta’ di Roma”.

La storia

La tormentata storia del pedaggio sul GRA nei precedenti articoli di VignaClaraBlog.it:  clicca qui

Fabrizio Azzali

 

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2 COMMENTI

  1. Mi pare anche giusto viste condizioni in cui versa il manto stradale, il servizio sull’informazione del traffico a dir poco scadente e la crisi nazionale e non ultimo la vicenda case Volusia/sequestro galleria cassia a 3 corsie!!
    a risentirci!!

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