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Flaminio – I parcheggi dell’Auditorium

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Dopo aver pubblicato “L’altra faccia dell’Auditorium” (leggi qui) siamo stati invitati a documentare le condizioni dei parcheggi adiacenti al Parco della Musica: lo abbiamo fatto documentando il tutto, com’è nostro solito, con alcune foto. Iniziamo dicendo che i parcheggi all’aperto sono stati creati in un lembo di quello che era il grande parcheggio dello Stadio Flaminio; attualmente occupano uno spazio compreso tra il viadotto di Corso Francia e Viale Tiziano.

Sono due, uno a pagamento, non custodito e recintato (precedentemente quest’area veniva utilizzata per la custodia delle auto in sosta vietata rimosse con il carro attrezzi). L’altro, senza recinzione: a giudicare dai cartelli e dai parcometri dovrebbe essere a pagamento anche se le righe blu sono sbiadite e in molti casi addirittura bianche per cui non si capisce molto bene.

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In un angolo di questa desolata area sorge il piccolo monumento ai due agenti della PS, Carretta e Sammarco, uccisi nel 1982 dai NAR.

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Il parcheggio recintato ha una capacità di circa 300 posti che aggiunti ai 600 di quello interrato fanno 900: del tutto insufficienti per coprire le esigenze legate ai numerosi eventi dell’Auditorium (tre Sale e un Teatro Studio per 5000 posti più la cavea con altri 3000).

Per non parlare poi dei tornei di rugby che da alcuni anni si svolgono nello Stadio Flaminio la cui capacità, con l’aggiunta delle tribune metalliche montate di recente, è di svariate migliaia di posti.

Abbiamo chiesto informazioni ad alcune persone che lavorano nei pressi dell’Auditorium e il quadro che emerge è il seguente:
• chi va all’Auditorium lo fa prevalentemente con la propria auto preferendola ai mezzi pubblici
• si preferisce parcheggiare nelle strade del Villaggio Olimpico piuttosto che nelle aree a pagamento; tutt’al più ci si ingegna a lasciare l’auto sotto al viadotto, sui marciapiedi o aiuole oppure in un microscopico fazzoletto dove il parcheggio è consentito per 3 ore
• il parcheggio a pagamento (quello recintato) è soprattutto utilizzato da chi lavora in zona che ricorre in genere ad un abbonamento mensile.

Le condizioni dei parcheggi (che non devono essere ovviamente dei salotti) sono quelle “standard” dei parcheggi di Roma, ovvero abbastanza trascurati: non custoditi (il personale addetto si limita a controllare l’efficienza dei vari sistemi), con qualche pozzanghera e con le fronde dei lecci che in qualche caso arrivano a terra.

Qui si paga 1 Euro per ogni ora (con un massimo di 4 Euro giornalieri) oppure si può ricorrere ad un abbonamento mensile diurno di 70 Euro.

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Il gran numero di auto parcheggiate all’esterno del parcheggio e nei luoghi più impensati, fa supporre che i romani non abbiano alcun piacere nel pagare una tariffa, specie dopo che si è pagato il biglietto di un qualche evento.

Nel percorrere Viale De Coubertin è possibile notare il gran numero di auto parcheggiate invece all’interno del Villaggio Olimpico: Via Gran Bretagna, Via Svezia e Via Norvegia sono ingolfate di vetture che occupano anche i marciapiedi e i passaggi pedonali; poiché anche in queste vie vige la tariffa oraria è lecito pensare che la sponda Nord dell’Auditorium è soggetta solo a sporadici controlli.

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Quale la soluzione? Facile, per chi come noi non si occupa di gestire la cosa pubblica: sarebbe sufficiente abolire le tariffe nei parcheggi adiacenti all’Auditorium rendendole invece obbligatorie, con controlli stringenti, all’interno del Villaggio Olimpico. In questo modo si costringerebbero i tanti visitatori a privilegiare le due aree dedicate: soluzione facile ma poco realistica.
Ma quale che sia la soluzione una cosa è certa: il problema parcheggio continuerà sempre a pesare sul povero Villaggio Olimpico.

Francesco Gargaglia

© riproduzione riservata – proprietà EdiWebRoma

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7 COMMENTI

  1. Ma perché pagare una tariffa per parcheggiare l’automobile quando, lasciandola in divieto, in intralcio alla circolazione di altre auto e pedoni non si corre alcun rischio di multe o di vedersela portar via? Non capisco…

  2. Grazie a Francesco Gargaglia per aver accolto il mio invito.
    Il suo sopralluogo è stato fatto di giorno, ma aggiungo che quando si va a ritirare l’auto di solito la luce diurna non c’è più e il parcheggio all’aperto (che è il più comodo da raggiungere per chi proviene da Corso Francia, è semibuio e doppiamente pericoloso per la pavimentazione sconnessa e il rischio di aggressioni. ) La soluzione da lui proposta di rendere gratuiti i 2 parcheggi (direi almeno il parcheggio all’aperto) e di far controllare le zone con strisce blu, sembra ottima, ma non credo possa essere accolta dall’ATAC, che non percepirebbe più gli incassi credo abbastanza rilevanti, nè i ricavati dei ticket, che vanno nelle casse del Comune. Il Comune, invece, avrebbe il dovere (e anche l’interesse), di inviare controlli nelle strade del Villaggio Olimpico almeno in coincidenza con le manifestazioni all’Auditorium. credo si debba insistere su questo ultimo punto per dare sollievo agli abitanti della zona e per ottenere la sistemazione dell’illuminazione e della pavimentazione del parcheggio all’aperto, per premiare chi lo usa e indurre altri a farlo senza doversene pentire..

  3. Come Comitatiflaminio e come Coordinamento dei comitati NO PUP, da tempo monitoriamo la sosta nei parcheggi a pagamento e nelle aree in prossimità, e abbiamo intenzione di realizzare un vero e proprio dossier documentando la situazione in vari punti della città, a partire dall’Auditorium e da Piazza Mancini, dove esistono parcheggi sempre semideserti, a fronte di strade limitrofe invase dalle auto in sosta selvaggia. In particolare molti frequentatori dell’Auditorium spendono decine di euro per gli spettacoli e non spendono una manciata di euro per la sosta: basterebbe che nel costo del biglietto venisse incorporato (o “donato”) quello del parcheggio. Anche durante le partite allo stadio c’è la sosta selvaggia sul lungotevere e sulle vie che se ne diramano, mentre a 500 mt, a viale Tiziano e nei parcheggi dell’Auditorium , i posti sono quasi tutti vuoti. In piazza Mancini il parcheggio di giorno e di sera è sempre semivuoto, mentre vicino ai negozi e ai ristoranti gli autobus devono fare lo slalom tra le auto in tripla fila. Nel nostro quartiere (come in molti altri) non servono altri parcheggi, o almeno, servono interventi pianificati solo dopo aver verificato la loro effettiva necessità, dopo che saranno resi efficienti quelli già esistenti . Questo vuol dire controlli rigorosi dei vigili urbani, come in tutte le città civili, e maggiore senso civico dei cittadini che per non fare 20 metri a piedi lasciano le auto in mezzo alla strada facendo perdere tempo a tutti gli altri. Su entrambi i fronti abbiamo intenzione di attivarci e chiediamo la collaborazione di Vignaclarablog e di tutti i comitati di quartiere interessati a partecipare alla nostra battaglia
    Anna Maria Bianchi Comitatiflaminio Coordinamento Comitati NO PUP

  4. La proposta di Annamaria Bianchi, fondatrice del Comitato No Pup, di attivare la Fondazione della Musica per risolvere la questione del mancato uso dei parcheggi da parte dei frequentatori dell’Auditorium, mi sembra ottima.I
    o già da tempo pensavo a cercare di facilitare il pagamento mediante una biglietteria automatica nell’Auditorium, ma meglio ancora incorporare il costo, salvo il fatto che ricadrebbe anche su coloro che utilizzano i mezzi pubblici (o i taxi ) e andrebbero penalizzati. Spero che parta un’iniziativa del Comitato Flaminio e del Comitato NoPup , con notizie su VCB

  5. Segnalo anche un problema di sicurezza stradale: provenendo da viale maresciallo pilsudki per immettersi sul viadotto di corso francia, è frequente trovare auto in sosta sul marciapiede in prossimità di un ingresso del parcheggio dell’auditorium, con intralcio e pericolo per le auto che hanno anche velocità piuttosto elevate. Diverse auto che provengono dal senso opposto effettuano inoltre l’inversione di marcia o attraversano la carreggiata per accedere al parcheggio. In tale punto la carreggiata si restringe improvvisamente, costituendo una situazione potenzialmente pericolosa per le macchine che superano il semaforo all’incrocio con via g.gaudini. Nella progettazione dell’auditorium sarebbe stato utile prevedere uno slargo e uno spazio di manovra adeguato, magari allargando leggermente la sede stradale. Anche su questo aspetto sarebbe utile fare una verifica di idoneità e sicurezza del progetto.

  6. E’ veramente incivile parcheggiare sui marciapiedi, sugli scivoli per le persone inabili. Gli autobus devono fare lo slalom fra le automobili che oltretutto non pagano nemmeno il parcheggio su Viale De Coubertin. Famiglie con bambini che sono costrette a camminare in mezzo alla strada per andare all’Auditorium… davvero un bello spettacolino!!!

  7. Ma se il parcheggio atac è aperto fino all 00.30, come si fa a riprendere la macchina dopo un concerto serale? Che faccio passo la notte in strada per aspettare l’indomani mattina? Assurdo

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