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Roma – Come esplorare grotte, praterie e stagni stando al coperto

Duca Gioielli

L’itinerario che vi propone questa volta Vignaclarablog.it può essere effettuato in qualsiasi periodo dell’anno specie quando il tempo è brutto e come in questo periodo la pioggia viene giù a dirotto: un itinerario facile e divertente da percorrere con tutta la famiglia.
Stiamo parlando di una visita al Museo Civico di Zoologia, un luogo divertente e formativo con una missione importante: “far conoscere la biodiversità per contribuire a conservarla”. Il Museo si trova nel quartiere Parioli in Via Aldrovandi 18 ed è aperto tutti i giorni (escluso il lunedì) dalle 9 alle 19: il prezzo del biglietto è di solo sei Euro mentre è gratuito per chi ha meno di 18 anni e per gli over 65.

Il Museo conserva al suo interno oltre 5 milioni di esemplari che vanno dai piccolissimi insetti fino alle balenottere, esemplari che sono raccolti in collezioni zoologiche realizzate quando non erano disponibili strumenti come Internet o gli audiovisivi.

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La storia del Museo di Zoologia è molto affascinante perché le origini risalgono alla prima metà dell’ottocento quando le raccolte di insetti, conchiglie e uccelli esotici erano conservate nel Palazzo della Sapienza; solo nel 1932 trovarono una appropriata e definitiva collocazione nella sede di Via Aldrovandi.

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Tra le raccolte zoologiche più importanti quella relativa agli uccelli del Conte Arrigoni degli Oddi (circa 9.000 esemplari) e quella osteologica di vertebrati unica nel suo genere in Italia. Tra i “tesori nascosti del Museo” anche tre specie di uccelli oramai estinti: l’alca impenne, la colomba migratrice e l’Huia (esemplari che vengono esposti solo in occasioni particolari).

In questi ultimi anni il Museo si è molto rinnovato dando maggior spazio, secondo una tecnica collaudata che privilegia l’interazione, a sale che propongono temi diversi facendo anche ricorso a modelli in resina e diorami: si va da “vivere al limite” alla “barriera corallina”, dalle “zone umide” alle collezioni di uccelli, anfibi e rettili.

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Particolarmente interessante quella dedicata ai mammiferi dove è da segnalare l’esemplare di lontra catturato nel Tevere (specie scomparsa nel secolo scorso), quello di Foca Monaca (praticamente estinta in Italia) e quello di Lince delle Alpi (felino estinto ma recentemente reintrodotto).

Molto suggestiva la sala degli scheletri dove in un immenso salone sono conservati, nella loro essenzialità, le strutture scheletriche dei vertebrati.
Attualmente è in corso una bellissima mostra dedicata alla foresta amazzonica dal titolo “Il senso della biodiversità”: in un coloratissimo percorso è possibile osservare quali sono gli ambienti di questa grande meraviglia della natura e ovviamente le sue problematiche come l’inquinamento e la deforestazione.

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Particolarmente importante l’attività culturale svolta a favore degli enti scolastici: ogni giorno numerose scolaresche affollano gli antichi e severi saloni del museo. Si tratta di classi di ogni genere ed età: sotto la guida attenta e professionale di insegnanti e biologi, con la tecnica del gioco, anche bambini molto piccoli vengono interessati alla diversità delle specie e agli ambienti in cui vivono.

Per nulla impauriti dal gran numero di animali impagliati i bambini, che in alcuni casi possono toccare oggetti come piume, ossa o conchiglie effettuando perfino delle misurazioni, dimostrano invece un grande interesse.

Camminare nelle sale del museo è come percorrere un lungo itinerario immersi nella Natura e nella biodiversità senza doversi preoccupare se fuori “piove”.

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All’ingresso di Via Aldrovandi è stata collocata una statua in bronzo di un’Alca, animale oramai estinto; sul basamento una frase che ben sintetizza l’importanza di questo luogo: “Non conoscono il divenire delle stagioni, non sentono il bacio del sole, la sferzata del vento e del tempo; vivono per sempre non vivendo affatto……..”.

Francesco Gargaglia

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1 commento

  1. grazie a tutto lo staff predisposto alla stesura di questo vignaclarablog che lo ritengo di vitale importanza per il quartiere.
    questo articolo “come esplorare grotte, praterie………” è veramente molto interessante. a volte per distrazione o per il troppo da fare non ci rendiamo conto dei tesori che abbiamo a portata di mano e che meritano veramente essere visitati. in particolare mi ha attirato l’attenzione l’articolo sulla visita al museo civico di zoologia situato in via aldrovanti 18. ancora un grazie per le informazioni contenute.

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