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Sant’Andrea: il 15 novembre chiusura collegamento Cassia Bis via Grottarossa

Galvanica Bruni

L’Ospedale Sant’Andrea ha prorogato al 15 novembre la chiusura della strada che collega la Cassia Bis a Via di Grottarossa. Sarà stato a seguito del clamore suscitato da VignaClaraBlog.it, unico quotidiano ad aver dato la notizia della prevista chiusura (leggi qui), saranno stati i buoni uffizi della presidenza del XX Municipio, sarà stato un ripensamento della direzione dell’Ospedale, fatto sta che oggi un nuovo cartello avverte dell’avvenuta proroga.

Nella giornata di oggi, martedì 2 novembre, l’ondata di protesta del popolo dei pendolari è stato un continuo crescendo, le mail inviateci si contano a decine. Non ci stanno a perdere questa facilitazione quand’anche tutti consapevoli che il flusso di chi transita sommato a quello di chi usa la strada solo per recarsi all’Ospedale è all’origine degli ingorghi che si creano ogni mattina in prossimità dell’ingresso al parcheggio.
Questo il motivo alla base della chiusura, l’impossibilità per dipendenti e studenti di giungere in orario, ma questo anche il motivo scatenante dell’ira degli automobilisti: per tutelare pochi si danneggiano tanti.

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Pare che un tentativo di mediazione sia in atto in queste ore fra il presidente del XX Municipio, Gianni Giacomini, ed il Direttore dell’Ospedale, Vitaliano De Salazar che peraltro, stando a quanto pubblica oggi La Repubblica, sembra essere destinato a lasciare la direzione del Sant’Andrea per assumere nei prossimi giorni quella dello Spallanzani (leggi qui). Da un lato dunque Giacomini ed il PdL locale mirano ad evitare in tutti i modi la chiusura della strada – ricordiamo che essendo su terreno in gestione all’Ospedale quest’ultimo ne può disporre a suo piacimento – per allontanare l’ipotesi di un clamoroso smacco a soli otto mesi di distanza da quando l’apertura venne salutata e celebrata giustamente come un successo dell’amministrazione municipale (clicca qui). Dall’altro lato la Direzione Ospedaliera che, oltre a tener conto delle esigenze dei dipendenti e degli studenti, denuncia il mancato rispetto degli accordi presi col Municipio in materia di gestione della strada da parte della pubblica amministrazione.
Il 15 novembre, se un accordo non è stato raggiunto, chi dei due resterà col cerino in mano?

“E’ un’amministrazione municipale che si pavoneggia con i fatui successi ma che non è in grado di risolvere i problemi veri quando si presentano in tutta la loro pienezza” è il lapidario commento di Daniele Torquati, capogruppo PD del XX Municipio, in relazione al comportamento tenuto per l’occasione dal Municipio che, a dir la verità, non si è nemmeno peritato di avvertire i cittadini della chiusura della strada tramite il sito web istituzionale.

Domani, mercoledì 2 ottobre, se ne discuterà in sede di Consiglio. Il Consigliere Antonio Scipione (PdL), a cui tutti riconoscono una grande esperienza in tema di traffico e mobilità del territorio di Roma Nord, raggiunto da VignaClaraBlog.it ha anticipato che è pronta un proposta di risoluzione che sarà presentata “fuori sacco” (extra ordine del giorno). “Se non ci saranno obiezioni da parte dell’aula, sarà discussa e sottoposta al voto. La risoluzione prevede di impegnare il Comando del XX Gruppo di Polizia Municipale ad istituire in loco un presidio fisso mattutino e la Presidenza del Municipio ad adoperarsi con tutti i mezzi per scongiurare la chiusura della strada a tutela dei cittadini che la usano quotidianamente” ci dice Scipione fiducioso di raccogliere il consenso dell’intera aula.

Ma Basterà? Il tempo stringe, il 15 novembre è vicino ed  i pendolari ed i residenti di Roma Nord abituati ormai da otto mesi ad usare questa strada come preziosa via di fuga per sfuggire alla morsa dell’imbocco della Cassia Bis sul Raccordo Anulare sono seriamente preoccupati ed anche un po’ “alterati”, quest’ultimo è solo un eufemismo (red.)

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16 COMMENTI

  1. Il Capogrupppo del PD, spara a zero sull’amministrazione municipale, ma non racconta che oggi pomeriggio, venendo a conoscenza della proproga al 15 novembre, si è complimentato col Presidente Giacomini. Nel Consiglio di domani, il Gruppo PDL, presenterà una proposta di Risoluzione fuori sacco, la cui approvazione, potrebbe portare ad una soluzione. Spero che gli esponenti del PD non vorranno impedire la presentazione del documento, sarebbe un gravissimo gesto di irresponsabilità. Alcuni problemi non devono essere strumentalizzati politicamente. Le giuste soluzioni, non rappresentano la vittoria dei partiti politici, rappresentano una vittoria di Civiltà.

  2. Il Capogruppo del PD è fiero di aver mandato un comunicato che spero VCB pubblicherà al più presto. Per il resto al Cons. Calendino posso solamente dire quello che ha prodotto il suo commento: NESSUN RISULTATO.

    Cordiali Saluti

    Daniele Torquati
    Capogruppo PD Municipio Roma XX
    danieletorquati@virgilio.it

  3. Intanto chiedete al prefetto di aprire la strada per motivi di ordine pubblico, visto che il GRA è ancora difficilmente accessibile.

  4. Scoprire che la strada sarà chiusa, per me che la usavo soprattutto per andare verso la cassia venendo dalla flaminia il pomeriggio è stato uno shock. Posso dire inoltre che alla mattina anche nei momenti di traffico più intenso dalla salita della rampa fino all’entrata al pronto soccorso ci vogliono 8 minuti. Io li ho contati più volte per verificare l’effettiva convenienza per me ad usare quel tratto la mattina piuttosto che rimanere sulla cassia. Per favore lasciatela aperta!!!!!!!!!!

  5. Risiedo e lavoro sulla via Cassia da circa venti anni il problema primario e’ andare a lavorare e tornare la sera a casa (impiego talvolta anche un’ora per fare 5 Km)a causa dell’intenso traffico a tutt’ora irrisolto causa la scarsa viabilita’. Aspettavo la famosa apertura del raccordo anulare niente, felice infine dell’apertura della stradina S’ Andrea ,anche qui’ problemi,si e’ sempre sentito parlare che avrebbero aperto via veientana direzione Grottarossa,niente.I residenti aumentano come le nuove costruzioni ,il traffico sempre piu’ intenso. Comprendo le grandi difficolta’che ci sono ma non comprendo perche’ dopo tanti anni nulla e’ cambiato anzi come sopra descritto peggiora.

  6. Non vedo come la risoluzione del cons. Antonio Scipione di istituire un presidio fisso mattutino dei Vigili del XX° Gruppo possa risolvere il problema delle file, specie se si creano per causa delle sbarre poste all’accesso al parcheggio.
    Non mi sento di condividere al tempo stesso la critica di Daniele Torquati che si fonda sul mantenimento della apertura della strada, senza cercare di proporre soluzioni al problema nemmeno a medio e lungo termine, come ad esempio l’esproprio o la servitù di passaggio del terreno contiguo all’ospedale, che credo sia di proprietà dei Molinario e che non consentirebbe più ai dipendenti ed agli studenti del S. Andrea di prendersela con i cittadini se poi continueranno ugualmente le stesse loro file per timbrare.
    Con questo inaccettabile metodo di maggioranze ed opposizioni di turno, di continuare ogni volta a scaricarsi addosso le rispettive responsabilità, chi ci va sempre a rimettere é l’interesse pubblico generale, perché di fatto finora nessuno ha studiato e cercato di capire quali siano le vere cause delle file per poter proporre di conseguenza le possibili soluzioni alternative al problema: fino ad adesso ci si é incaponiti in uno sterile “aut aut” tra il chiudere la strada o lasciarla aperta.

  7. Non occorre essere degli urbanisti per capire che il problema risiede nella struttura “ a pettine” delle strade del quartiere ovvero della mancanza di alternative viarie alla Via Cassia. In ordine di priorità, gli interventi che riterrei più urgenti sono i seguenti:
    1. collegamento Via della Giustiniana – Via Veientana – Via di Grottarossa – Via della Crescenza
    2.collegamento Via della Giustiniana – Via di Quarto Annunziata – Via di Grottarossa (S.Andrea)
    3.collegamento Via Cassia, innesto variante Braccianese – Via della Giustiniana
    4.prosecuzione della 1) verso Via di Due ponti (costeggiando il canale)
    Questi interventi comporterebbero un minor inquinamento atmosferico grazie alla fluidificazione del traffico. Potrebbero inoltre essere realizzate opere accessorie per rendere il Parco di Veio fruibile dalla cittadinanza (ad es. piste ciclabili, aree attrezzate ecc.).
    Questa la soluzione, agli amministratori ed ai politici il compito di realizzarle (anche in tempi brevi).

  8. Concordo anche io. Ma ha visto le condizioni di Via Veientana, nel tratto che inizia a scendere la Via della Giustiniana e passa sotto il GRA? Anche Via di Quarto Annunziata, è comunque una strada vicinale. Tutte le strade che partono da via della Giustinana e Via di grottarossa (almeno da Google Maps), comunque hanno bisogno di essere strade percorribili. Attualmente non lo sono. Ho visto piuttosto che basterebbe che fanno una strada che va oltre i parcheggi e sbuca su una strada che è una traversa di Via di grottarossa 100 metri più avanti. Il tutto poi potrebbe essere faciltato da una rotatoria, anziché esserci lo stop e il dare la precedenza, come avviene adesso. Per ultimo, istituire il DIVIETO ASSOLUTO di sosta sulla Rotatoria prima del Sant’Andrea e su entrembi il lati di Via di grottarossa, di fronte all’ospedale. Non ci vuole un esperto di urbanista. Basta prendere google maps, e inventarsi qualcosa, per alleggerire il traffico. Certo bisogna fare degli espropri su terreni privati, ma sempre meglio che la situazione attuale.

    Saluti

  9. Al sig. Raimondo debbo far presente che il collegamento secondo lui prioritario di via della Giustiniana con via di Grottarossa attraverso via Veientana é del tutto impraticabaile, non solo perché il tracciato di via Veientana ricade dentro il parco di Veio e l’ultimo tratto verso via di Grottarossa (a ridosso del parco Papacci) non consente praticamente nemmeno il doppio senso di marcia, ma perché verrebbe a scaricare all’altezza del supermercato Conad un flusso di traffico che porterebbe al collasso totale la situazione già di per sé caotica in quel punto.
    Il sig. Raimondo ipotizza per di più un proseguimento di questo flusso di traffico su via di Grottarossa e via della Crescenza e di lì su via dei Due Ponti, ignorando che si sta realizzazndo la cosiddetta “strada di fondovalle” che permetterà di arrivare allo stesso esatto punto di via dei Due Ponti senza pasare più per via della Crescenza.
    Ancor più impraticabile é la sua ipotesi di collegare direttamente via Veientana (all’altezza del GRA) con via di Grottarossa sfruttando la strada poderale (detta della “Ferratella”) che costeggia il Fosso della Crescenza o del Fontaniletto, perché ricade (oltre che dentro il parco di Veio) in zona vincolata paesaggisticamente dove é prescritta la più assoluta tutela integrale tanto dal PTP n. 15/7 quanto dal PTPR.
    Il sig. Raimondo non si accorge per di più che il collegamento sempre da lui proposto di via della Giustiniana con via di Quarto Annunziata (realizzabile anche da via Veientana utilizzando l’area pubblica a sud della Scuola Superiore di Polizia, come da me proposto fin da quando ero membro del Consiglio Direttivo dell’Ente Parco di Veio) va a sbucare pur sempre su via di Grottarossa un pò più a monte di entrambi i precedenti 2 collegamenti da lui ipotizzati, che rende quindi del tutto inutili, per giunta con il vantaggio di far confluire una parte del flusso di traffico direttamente sul GRA, senza scaricarlo quindi a sud appesantendo il già notevole flusso che si scarica su via di Grottarossa e via della Crescenza ogni mattina ed ogni pomeriggio, in andata e ritorno dal lavoro .

  10. Che dire, analisi ineccepibile delle condizioni delle strade circostanti, anche in rispetto del vincolo dei Parco di Veio e della situazione nel caso in cui si decida di utilizzare percorsi alternativi, non preoccupandosi delle conseguenze. Complmenti Rodolfo.

  11. Caspita prof. Bosi! Se avessi saputo di dover sostenere un esame mi sarei preparato meglio. Comunque la ringrazio per la sua risposta da esperto che dimostra in modo inequivocabile come quanto da me proposto, ovviamente con tutti gli aggiustamenti del caso, sia materialmente fattibile e che indica nei vincoli ambientali e paesaggistici il primo ostacolo da superare/modificare (almeno, per carità, in termini di viabilità) per venire finalmente incontro alle esigenze dei residenti della Cassia.
    Non lavoro in un ufficio addetto alla viabilità e le mie considerazioni/suggerimenti volevano essere lo spunto per uno scambio di idee che, spero, possa essere più propositivo con altri lettori.
    Comunque ci avvisi se le venissero in mente idee per realizzare un collegamento che intercetti il traffico diretto verso La Giustiniana a partire già dalla Cassia Nuova/Via Oriolo Romano (e viceversa) senza passare per Tomba di Nerone, io sarò qui ad ascoltarLa con la massima attenzione.
    La saluto cordialmente

    P.S.: stasera alle ore 18 circa ho impiegato 50 min da via Oriolo Romano al GRA

  12. Premesso che non dovrei nemmeno rispondere a chi ti dà ironicamente del “professore” e si atteggia poi a tale sostenendo che il 1° ostacolo da superare/modificare é l’art. 9 della nostra Costituzione che obbliga lo Stato alla tutela del paesaggio in generale ed in particolare di quello sottoposto a vincolo paesaggistico, faccio presente al sig. Raimondo che la cosiddetta “strada di fondovalle” é stata proposta 16 anni fa dal sottoscritto assieme al Comitato di Quartiere ed é stata approvata dall’allora Consiglio della XX° Circoscrizione con la risoluzione n. 89 del 20.10.1994.
    Secondo la proposta originaria il collegamento di via dei SS. Cosma e Damiano con largo Sperlonga e via di Grottraossa avrebbe dovuto consentire di istituire un senso unico della via Cassia ad andare verso Roma dall’incrocio con via dei SS. Cosma e Damiano fino all’incrocio tra via Cassia Nuova e via Cassia Nuova, imponendo in contro mano una corsia preferenziale riservata solo ai mezzi pubblici: per consentire di uscire da Roma la proposta prevedeva di passare per via Oriolo Romano, via dei Due Ponti, via Ischia di Castro, Largo Sperlonga, via dei SS. Cosma e Damiano o via di Grottarossa, bypassando sostanzialmente l’intero quartiere di Tomba di Nerone.
    Tengo infine a far presente al sig. Raimondo che ritengo di avere comunque lo stesso diritto di portare il mio commento per dare un contributo alla soluzione del problema e non certo per “apparire” o peggio ancora per perdermi in sterili polemiche con lui, che si lamenta del tempo che impiega per causa del traffico come se la colpa di tutto questo fosse del sottoscritto, anziché del Comune che continua a rilasciare licenze commerciali su tutto l’asse della Cassia anche senza che siano assicurati parcheggi nel numero minimo di posti macchina dovuto per legge.
    Forse il sig. Raimondo non si é accorto che é ben maggiore di quello della Tomba di Nerone il tempo che si perde per percorrere la Cassia dal GRA alla Storta, dove il Comune di Roma vuole aumentare le cubature previste dal P.R.G. nella centralità della Storta, senza chiedersi se la Cassia sarà in grado di smaltire questa ulteriore invasione di macchine che vi si riverseranno.
    Quanto al S. Andrea, mi auguro che non ci vogliano altri 16 anni per trovare la soluzione giusta al problema e realizzarla.

  13. Io , sono convinto che noi si abiti in una città.
    Non in una savana o nel parco nazionale dello Stelvio.
    E di questo poi, magari purtroppo. Forse.
    Detto questo ( per il quale mi posso pure sbagliare ma vedendomi attorno strade , palazzi e costruzioni varie, quasi quasi ne sarei convinto), credo che sia necessario coniugare l’esigenza della mobilità cittadina con l’esigenza della salvaguardia del verde.
    Anche perchè una “buona” mobilità è uno degli elementi di qualità della vita del cittadino.
    Così come lo è il verde.
    Della serie, preferisco avere una striscia di verde in meno ma non essere bloccato nel traffico per ore.
    Siamo in una città e non dico assolutissimamente di asfaltare Villa Pamphili o Villa Ada ma manco Villa Glori o Villa Sciarra.
    Trovo però allucinante non poter fare una rotatoria perchè bisognerebbe abbattere un albero.
    Trovo insensato che non si raddoppi la stradella con ponte che collega via grottarossa a via due ponti.
    Rimango basito di fronte al diniego per un raddoppio della Pontina solo perchè altrimenti scomparirebbe una fettina di agro pontino.
    Ecchisenefrega.
    Non capisco perchè non creare uno svincolo più ampio e capace nel raccordo del S Andrea , magari sfruttando la fascia di verde limitrofa.
    Multando poi – ovviamente – chi continua a parcheggiare fuori del consentito.
    La zona nord di Roma , si è espansa inglobando via via piccoli centri ( grottarossa, primaporta, labaro eccetera ) che a suo tempo erano stati costruiti come borghetti a livello di viabilità ed ora debbono sopportare l’inserimento nel nucleo cittadino.
    Essendo poi aumentati i residenti fuori città da persone che comunque lavorano a Roma , la frittata è quasi completa.
    La Cassia è ad una sola corsia per entrare a Roma, come la Flaminia.
    Via Due ponti e via Grottarossa invece pure.
    Ed invece pure per uscire da Roma.
    Senza entrare nei dettagli planimetrici , dico che – essendo convinto di vivere in città – se dobbiamo sacrificare qualche metroquadro di verde , che lo si faccia.
    E’ presumibile che il verde che non verrà toccato ci sia riconoscente per la diminuzione dello smog e magari ci guadagnamo il Paradiso omettendo di proferire bestemmie ed imprecazioni nella solitudine immobile del nostro veicolo.
    Chiaro che il potenziamento ( o meglio la costruzione ) di linee metropolitane ed extraurbane, servizi pubblici , parcheggi di scambio sarebbero una delle soluzioni vincenti.
    Seppoi penso che tempo fa , prima venivano costruite le strade e le infrastrutture e poi venivano edificate le città , mi incazzo mica poco per la scarsa lungimiranza mostrata dagli amministratori negli ultimi 50 anni.

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