Cesano – in corso nuovo monitoraggio sulle antenne di Radio Vaticano

Una nuova campagna di misurazione dei livelli dell’inquinamento elettromagnetico prodotto dalle antenne di Radio Vaticano e’ stata avviata dall’Arpa Lazio, di concerto con il Dipartimento delle Comunicazioni del ministero per lo Sviluppo Economico e con il ministero dell’Ambiente. Il monitoraggio dei tecnici, iniziato due mesi fa, e’ ancora in corso.

Lo dichiara – segnala l’agenzia Asca – la stessa Arpa (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Regione Lazio) rispondendo a una lettera con la quale Legambiente lo scorso luglio aveva sollecitato l’avvio di nuove misurazioni nella zona di Cesano a seguito della pubblicazione della perizia di un autorevole gruppo di studiosi dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano che confermava ancora una volta le peggiori paure dei cittadini. Stando alla perizia sembra che in un enorme raggio fino a 12 km dalle antenne di Radio Vaticano e’ provato un eccesso di rischio di morte per tumore emolinfopoietico e per il rischio infantile relativo a leucemia e linfoma non Hodgkin, per esposizione residenziale di lunga durata.
Una perizia composta di oltre cento pagine ricche di dati e analisi che pesano come macigni e parlano di decine di persone malate e morte, in diversi casi bambini e bambine.

Lorenzo Parlati, di Legambiente Lazio, nel ricevere la risposta dell’Arpa, ha dichiarato che ”la gravità della situazione è già comprovata e sotto gli occhi di tutti e impone provvedimenti immediati, senza ulteriori perdite di tempo. Sono già passati oltre dieci anni dalle prime misurazioni di Enea, Anpa e Ministero delle Comunicazioni che registrarono picchi addirittura di 20 volt/metro (limiti di legge 6 volt/metro secondo il decreto 381 del 1998), con notevoli superamenti in 11 su 14 dei punti monitorati, nonostante l’emittente avesse ridotto del 50% la potenza in quel periodo”.

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