Home ATTUALITÀ Ponte Milvio, una concessionaria plurimarche

Ponte Milvio, una concessionaria plurimarche

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Ci risiamo. Dopo 4 serate di buon jazz e sound di inizio settembre che avevano fatto credere fosse giunto il momento di un qualificato utilizzo del plateatico di Ponte Milvio, ecco arrivare con tutta la sua invadenza un’antiestetica installazione pubblicitaria di una casa automobilistica.

Già a dicembre 2009 non poco scalpore aveva suscitato la pubblicità della Smart elettrica proiettata a tutto campo sulla Torretta Valadier per due settimane consecutive. Era stata annunciata come una “innovativa e suggestiva proiezione luminosa a tema ambientale” e si era invece rivelata una pura operazione di marketing. Dopo le reazioni negative di tanti organi di stampa, VignaClaraBlog.it compreso (leggi qui), l’utilizzo a scopi commerciali del più antico ponte di Roma sembrava essere cessato.

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Sembrava, perché l’apparenza illude ed inganna.
Da venerdì 1 ottobre infatti, e per ancora non si sa quanto, un enorme box dalle sembianze di una grande giostra – si dice che qualche bambino abbia chiesto al papà di fargli fare un giro – occupa gran parte del piazzale e mette in mostra un recente modello della Nissan.
Un’occupazione invadente, che a bruttezza ricorda la “bolla” del Grande Fratello: stentiamo veramente a credere che la Sovrintendenza Comunale Ai Beni Culturali – il cui nulla osta per ogni evento a Ponte Milvio è obbligatorio – abbia dato il suo assenso.
Perché sarebbe bastato allestire la simil giostra in via Capoprati e già avrebbe fatto meno scalpore, molto meno del fastidio che suscita nel vederla a ridosso della Torretta Valadier.

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Con quali criteri, secondo quale logiche e quali priorità venga fatto uso del piazzale da parte del XX Municipio è dunque ancora un mistero. Tutto ciò mentre ben 18 mesi fa il Campidoglio ha varato un regolamento che ha messo fine a qualsiasi manifestazione o evento, anche episodico, a carattere commerciale nelle piazze del Centro Storico.
Ponte Milvio, si sa, non rientra in tale perimetro, ed è per questo che molto tempo fa un tentativo di adottare un analogo provvedimento fu intrapreso, in modo bipartisan, anche nel XX Municipio da parte di alcuni consiglieri di buona volontà. Ma il tentativo appare fallito perché nessun regolamento è stato ancora emesso.

Ed è in questo clima di deregulation che ieri la smart, oggi la nissan e domani chissà, forse un mezzo cingolato od un tir,  continuano ad essere i protagonisti di un palcoscenico che ben altri attori si merita. (red.)

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6 COMMENTI

  1. Una logica molto semplice.
    Quella dei soldi. Purtroppo.

    Tant’è che oggi il ministro dei beni culturali Sandro Bondi ha annunciato nuovi criteri di sponsorizzazione dei monumenti.

    Il bello è che ne Comune ne Municipio in questo caso hanno visto una lira se non la misera Tassa di Occupazione del Suolo Pubblico.

    CORNUTI E MAZZIATI

  2. Siete rimasti i soli a difendere Ponte Milvio, questo fa onore al vostro giornale ma che tristezza che nessun altro senta la stessa spinta. Andate a fondo, diteci nome e cognome di chi ha autorizzato questa giostra. Grazie

  3. Francamente non vedo nulla di male a che taluni luoghi pubblici ospitino, sia pure sporadicamente e con allestimenti di buon gusto, brevi eventi commerciali, purchè poi i fondi così raccolti vadano a beneficio della collettività.
    Quindi, tra l’altro:
    – l’utilizzo degli spazi deve essere concesso a fronte di un corrispettivo adeguato (e non “simbolico”)
    – i fondi devono essere impiegati in modo trasparente, magari per finanziare la manutenzione straordinaria dei luoghi stessi.

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