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Cassia: Via Volusia a tre mesi dal sequestro dei cantieri Anas

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Da quando lo scorso luglio il Tribunale del Riesame ha confermato il sequestro dei tre cantieri sul Grande Raccordo Anulare all’altezza di via Volusia, in zona Cassia (leggi qui), l’attenzione su quella che è una vicenda piuttosto complessa e, a quanto pare, ancora lontana dall’essere risolta sembra essere scemata. Eppure permangono ancora grandi problemi: gli edifici sono ancora inagibili, le famiglie residenti ai civici 51, 81 e 83 sono ancora senza casa ed i cantieri dell’Anas, aperti nel 2005 per i lavori di ampliamento del GRA, sono ancora sotto sequestro.


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Risale ormai a tre mesi fa il sequestro, per decisione del gip Giuseppe De Donato, dei tre cantieri Anas aperti per i lavori di ampliamento del Grande Raccordo Anulare. Il sequestro, per il quale era stato poi presentato un ricorso respinto dal Tribunale del Riesame, era stato disposto su richiesta del Pubblico Ministero Bice Barborini, che aveva ravvisato il rischio che il proseguimento dei lavori potesse causare ulteriori danni alle abitazioni e determinare crolli e danni alle persone. Rovina di edifici o di altre costruzioni e omissione di lavori in edifici o costruzioni che minacciano rovina, i reati ipotizzati contro ignoti.

Lo scorso 11 maggio sono state evacuate le famiglie residenti in via Volusia 51, 81 e 83 e gli edifici in questione, danneggiati da fenomeni di slittamento del terreno, sono stati dichiarati inagibili. Durante i lavori di realizzazione della galleria Cassia, infatti, nelle palazzine di via Volusia sono state segnalate delle fessurazioni. I residenti della zona hanno così deciso di presentare numerosi esposti sostenendo che i danni alle loro abitazioni erano stati provocati dai lavori affidati alle ditte dall’Anas.

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Sulla vicenda l’Anas si è fatta sentire due volte. In un primo momento in seguito alla dichiarazione di inagibilità delle abitazioni di via Volusia 51, 81 e 83 e poi in seguito alla disposizione di sequestro. Attraverso un primo comunicato (leggi qui) l’Anas ha espresso solidarietà alle famiglie residenti in via Volusia 51, 81 e 83 e ha affermato di considerare prioritaria “la necessità di accertare approfonditamente le cause e quindi le eventuali responsabilità ricondotte in un primo momento alle lavorazioni in corso per la realizzazione della terza corsia del GRA”. L’Anas ha quindi sottolineato che “i lavori sono stati condotti con ogni possibile cautela ed operando scelte tecniche atte a garantire le migliori condizioni di sicurezza del versante”.
Con il secondo comunicato (clicca qui), diramato in seguito al sequestro dei cantieri, il gestore della rete stradale ed autostradale italiana ha precisato che i lavori principali erano conclusi mentre erano in corso i lavori di finitura in vista dell’apertura al traffico prevista per lo scorso 8 luglio, che, ovviamente, è stata rinviata. Nella nota l’Anas ha sottolineato: “Dai monitoraggi effettuati risulta che non vi è mai stato, né vi è ora, rischio di crolli delle abitazioni e pericolo per i residenti nelle aree circostanti”.

Ora che è trascorso qualche mese, cosa è accaduto? VignaClaraBlog.it ha interpellato direttamente l’Anas. La società ha fatto sapere che la situazione non è cambiata. I cantieri sono ancora sospesi e si attende ora l’intervento del Tar. L’Anas ha poi precisato che al momento del sequestro i lavori erano completati, si stava procedendo all’organizzazione dell’inaugurazione che sarebbe dovuta avvenire di lì a poco.
Della vicenda se ne è occupato anche il Consiglio del XX Municipio (leggi qui) che, lo scorso maggio, ha votato all’unanimità un Ordine del Giorno presentato dal Gruppo PD che impegnava il presidente del Municipio Gianni Giacomini e l’assessore ai Lavori Pubblici Stefano Erbaggi ad attivarsi presso l’Anas, ad assistere i cittadini coinvolti e a coinvolgere il Campidoglio.

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A qualche mese di distanza l’assessore Stefano Erbaggi ci ha spiegato che i problemi principali sono due, un primo problema riguarda la viabilità e un secondo i danni strutturali registrati dalle abitazioni. Per quanto riguarda la viabilità, si attende in questi giorni una risposta del Tribunale dalla quale dipende la riapertura o meno della galleria; se il magistrato rileverà che non ci sono rischi, come l’Anas sta cercando di dimostrare, verrà a quel punto dato il via libera all’apertura del tunnel, altrimenti la situazione rischia di rimanere ferma allo stato attuale. Proprio in questi giorni gli ingegneri dell’Anas stanno incontrando il Consulente Tecnico d’Ufficio del Tribunale.

Per quanto riguarda invece i residenti, purtroppo questi ultimi non sono ancora rientrati nelle loro abitazioni che rimangono inagibili. Al momento non vi è stato alcun intervento.

Il consigliere PD Daniele Torquati, che con il consigliere PD Elisa Paris all’indomani della dichiarazione di inagibilità delle abitazioni di via Volusia ha incontrato i cittadini, ha spiegato a VignaClaraBlog.it che la situazione è complessa perché ora è arrivata anche una determinazione dirigenziale del Comune di Roma con la quale si dice ai privati che spetta a loro provvedere alla messa in sicurezza degli edifici.

E i cittadini? In un primo momento le famiglie residenti negli edifici dichiarati inagibili erano state spostate nel quartiere Ardeatino, dove l’Anas ha provveduto a pagar loro l’affitto. La società aveva assicurato di provvedere alle spese fino a quando la situazione non fosse stata risolta, ma a quanto pare quando i cantieri sono stati sequestrati ha smesso di pagare. A complicare la situazione c’è ora la determinazione dirigenziale del Comune di Roma che comunica ai privati di provvedere alla messa in sicurezza degli edifici. Il Comune ha fatto sapere che si è trattato di un atto dovuto e che, non essendoci al momento una sentenza del Tribunale, spetta alle famiglie degli edifici dichiarati inagibili intervenire. Compito di certo non facile per i cittadini, senza considerare il fatto che dai monitoraggi, che continuano ad essere effettuati, risulta che il terreno continua a muoversi.

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VignaClaraBlog.it ha ascoltato uno dei residenti, il quale ha espresso grande rammarico per la situazione che le famiglie coinvolte si trovano ad affrontare e ha spiegato che all’Anas sono state inviate segnalazioni dal 2005. E a proposito della determinazione dirigenziale del Comune di Roma ha detto: “Si tratta di un atto dovuto, ma la situazione è molto complessa perché mettere in sicurezza delle abitazioni che si trovano a 6/7 km dal Grande Raccordo Anulare non è cosa semplice”. Il residente di via Volusia ci ha spiegato che 4/5 famiglie hanno lasciato le strutture del quartiere Ardeatino, lontane dal loro luogo di lavoro, dove erano state sistemate e ora si pagano l’affitto da sole.

La situazione, quindi, è al momento ferma. I cantieri sono ancora bloccati, circostanza che genera problemi alla viabilità, e ai cittadini non è consentito rientrare nelle proprie abitazioni, che sono ancora inagibili, e di conseguenza tornare ad una vita normale. Per queste ragioni è importante cercare di tenere alta l’attenzione sulla vicenda, sperando che possa sbloccarsi e risolversi al più presto e non, come purtroppo spesso accade, rimanere impantanata e cadere nel dimenticatoio.

Stefania Giudice

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67 COMMENTI

  1. se i lavori sono realmente finiti, tenere chiuso il cantiere è un danno per tutti.

    le case sono danneggiate e la cosa dispiace a tutti, ma che migliaia di persone ogni giorno debbano rimanere nel traffico a lavori completati mi pare assurdo.

    Inaugurate stò raccordo e finitela! poi si risarciranno i proprietari delle case una volta verificate le responsabilità.

  2. Provendendo da Fiumicino ed uscendo sulla cassia, appena si imbocca la rampa si nota perfettamente una profonda crepa su una casetta di color giallo che spunta da via Volusia… quella crepa MOLTO pronda non c’è mai stata !!

    Per quanto riguarda la riapertura del tunnel se i lavori sono effettivamente finiti sarebbe la cosa migliore. in questo modo le vetture non passerebbero più sotto el case danneggiate provocando vibrazioni, in quanto il tunnel è più spostato rispetto alle abitazioni.

    da quando hanno riaperto le scuole tutta la zona tomba di Nerone è un caos! Via di Grottarossa è IMPERCORRIBILE in entrambe le direzioni (vs. Cassia e vs. Sant’Andea)… prima della chiusura delle scuola la situzione non era così caotica! Cosa sta succedendo?

    P.S = Trovo più assurdo il fatto che in via di grottarossa vs. Sant’Andrea c’era meno traffico finchè c’è stato il semaforo installato per la frana rispetto a quest’ultima settimana in cui il semaforo è stato rimosso! E le scuole sono aperte ormai da DUE settimane!!!!!

  3. caro signor ettore, mi dispiace molto per il suo commento
    è facile parlare così quando si dorme bene nella propria casa! so di cosa parlo in quanto mia madre abita li e vedo con i miei occhi cosa provano i proprietari!!!!!!!!!
    vorrei vedere cosa farebbe lei se dovesse andare a pagare un affitto con la sua casa pericolante e in più deve usare i suoi risparmi per metterla in sicurezza!!!!!!!! se ci riesce guardi su e veda come sono ridotte le case

  4. Il solito paese degli azzeccagarbugli!!
    Il tunnel è scavato e consolidato e tiane benissimo alla pressione del terreno. Allora apritelo e basta. Ormai non ha più nessuna giustificazione reale bloccare la pittura delle strisce dentro il tunnel o la sua imbiancatura. Se i GEOLOGI e non gli avvocaticchi accerteranno che l’ANAS ha responsabilità nei danni alle case, alloro si provvederò ai risarcimenti, ma bloccare il raccordo costa ai cittadini molto più che ricostruire 3 palazzine nuove di zecca.
    facciamo due conti: qualche migliaio di cittadini che buttano mezz’ora al giorno in una fila che non ci sarebbe se il tunnel fosse aperto, moltiplicate per 10 euro l’ora che come minimo vale il nostro tempo, moltiplicate per 350 giorni l’anno e vedete quanti soldi butta la collettività per i sequestri dei cantieri!
    Comunque la situazione del traffico tra grotta rossa e la storta è indegna di un paese civile.

  5. Cara Emanuela,
    ha tutta la mia comprensione per il danno che i suoi genitori stanno subendo.
    Ma sequestrare una galleria già fatta e che deve solo essere pitturata ed illuminata non ridarà la casa ai suoi genitori, anzi, è esattamente la manifestazione di una burocrazia ottusa e cavillosa che non risolverà mai i problemi dei suoi genitori e forse neanche se ne interessa. Mi creda, spero tantissimo di sbagliarmi, ma ho tanto l’impressione che tutti i burocrai coinvolti cerchino solo di pararsi il … nascondendosi dietro agli “atti dovuti” e non facciano nulla per risolvere i problemi dei cittadini, siano essi i residenti delle case danneggiate o i dannati del traffico.
    Le ripeto, spero di essere smentito e mi auguro che domani Alemanno e/o la procura di Roma annuncino una soluzione al problema dei suoi genitori e degli altri cittadini coinvolti.

  6. Cara Emanuela, non è tenendo chiuso un tunnel terminato che la casa dei suoi genitori si sistemerà purtroppo.

    Massima solidarietà per il danno che avete subito, ma ormai i giochi sono fatti, tenere bloccato il raccordo anulare e tutta Roma mi pare sproporzionato.

    E non è cinismo, è essere realisti.

    Nell’augurarmi che le cose si risolvano quanto prima per il vostro problema, un saluto.

  7. E’ più che giusto che chi ha subito dei danni venga adeguatamente risarcito ma a cosa serve non aprire la nuova galleria? Adesso tutto il traffico continua a scorrere anche più vicino alle abitazioni. La chiusura della rampa di accesso in direzione Aurelia cosa c’entra? Al mattino tutta la zona è completamente intasata. I ragazzi scendono dagli autobus prima del Raccordo per raggiungere la scuola a piedi, in mezzo al traffico, e nessuno si preoccupa di questo.
    Il vero problema è che sempre più spesso le decisioni vengono prese senza tenere presente il buon senso delle cose.

  8. caro Giovanni, in teoria per il diritto amministrativo quello che più dovrebbe contare è la logicità-congruità del provvedimento che qui non si ravvede.

    nel bilanciamento degli interessi, dovendo perseguire l’interesse pubblico, sicuramente le case danneggiate a lavori ormai terminati dovrebbero soccombere in confronto a tutti gli utenti che quotidianamente restano bloccati sul raccordo.

    che poi,a dirla tutta, il fatto che abbiano bloccato tutto, riparerà le crepe di quelle case?

    io capisco fermare tutto se proseguire i lavori potesse aggravare la situazione. ma una mano di vernice e l’inaugurazione non possono peggiorare la situazione.

    quindi intanto inaugurare, poi ACCERTAMENTI SERI sulle responsabilità, e successivamente risarcimento dei proprietari degli immobili assolutamente.

    Ma nel frattempo, non fatemi passare ore in coda su quel cavolo di raccordo che mi tocca farlo tutti i giorni e stare incolonnato sapendo che i lavori sono finiti disturba veramente molto.

  9. Cara Emanuela,

    dispiace molto della situazione delle vostre case e spero di un risarcimento da parte dell’Anas ma tenere chiusa la galleria del Gra è una vergogna perchè sono stati spesi soldi pubblici. Voglio ribadire le difficoltà che ogni pendolare ha quando percorre questo tratto del gra:
    1) traffico anche di 40 min per percorrere 5-6 km di gra;
    2) almeno 10 15 min di tempo in più sprecato e almeno 5 km in più di benzina sprecati per prendere dalla cassia il gra direzione aurelia.
    3) restringimento del gra pericolosissimo che ha causato molti incidenti;

    Questo per dire a che serve avere la galleria finita chiusa? voi mi auguro che verrete risarciti e noi pendolari?
    Quindi aprite la galleria subito perchè lo stato deve andare avanti e non fermarsi, le opere vanno concluse e gli eventuali danni risarciti.

  10. Concordo con l’idea che tenere chiusa la galleria non serva assolutamente a risarcire i cittadini che hanno le case lesionate e mi auguro solamente che anche l’amministrazione capitolina faccia la sua parte.

  11. Forse i poveri cittadini di via volusia che hanno subito i danni alle proprie abitazioni pensano che il sequestro dei cantieri crei notevoli difficoltà all’Anas tali da indurla ad assumersi la totale responsabilità dei danni stessi.
    Io invece penso che l’Anas in questo momento è felicemente impegnata a calcolare quante camionate di denari guadagnerà con il GRA a pagamento.
    Il risultato è che ai danni dei residenti di via Volusia si sommano quelli di tutti gli automobilisti che quotidianamente utilizzano quel tratto di raccordo.
    Che tristezza!

  12. Cari lettori tutti,
    vedendo i vostri commenti capisco che la situazione sta diventando tragica, visto che non si interviene per lavorare più velocemente alla costruzione delle metro C e D.
    Questa decisione di rinviare a data da destinarsi l’inaugurazione della Galleria Cassia Interna è una scusa bella e buona. Sapendo che le autorità viaggiando in macchine private e non mettendosi in coda per ore in quel pezzo di raccordo, non riescono a capire quanto stress, benzina e ritardi di ogni genere si vengono a creare!!
    Prego di formare un gruppo su facebook affinché questa richiesta venga riconosciuta!!

  13. A far bene i conti, il costo sociale in termini di impatto ambientale, ore di lavoro perse e disagio della persistente chiusura della rampa e del tunnel è molto più elevato di quel che costerebbe dare in uso gratuito adeguate abitazioni alle poche (per fortuna) familgie sgomberate. Opportuno ricollocarle nelle adiacenze, però, e non dall’altra parte di Roma. Qualora il tribunale desse loro ragione, si potrebbe attingere al programma di edilizia pubblica popolare e rendere definitivo il loro insediamento a titolo gratuito nelle nuove case.

  14. Subito dopo la decisione del tribuanale del riesame ho scritto a molte associazioni di consumatori per chiedere il loro interessamento per risolvere questa faccenda. Purtroppo non ho ricevuto alcuna risposta. Ecco cosa ho scritto:

    Spett.le …,

    Vi scrivo per chiedere il Vostro interessamento per una questione che sta provocando non pochi disagi ai cittadini di Roma e del Lazio.

    Il 16 giugno un giudice delle indagini preliminari di Roma ha messo sotto sequestro i cantieri di lavoro per l’ampliamento a 3 corsie del GRA nel tratto in corrispondenza dello svincolo della Cassia. Nello specifico è stato sequestrato il cantiere per la realizzazione della galleria Cassia a pochi giorni dal suo completamento (mancavano i lavori di rifinitura e le strisce di segnalazione stradale). Il sequestro è stato disposto in quanto alcune abitazioni nelle vicinanze sono state danneggiate. Il tribunale del riesame a metà luglio ha confermato il sequestro.

    La mancata apertura del raccordo provoca ogni giorno lunghe code nel tratto di raccordo che va da Selva Candida a Cassia. Il danno causato ai cittadini e all’economia è enorme sia in termine di tempo perso a fare la coda sia in termini di carburante sprecato (senza contare lo smog prodotto).

    Il giudice del riesame ha confermato il sequestro asserendo che le vibrazioni prodotte dal passaggio delle automobili nella galleria avrebbero potuto causare ulteriori danni alle abitazioni che si trovano sulla collina. Ritengo che la motivazione addotta dai giudici non sia giustificata ed illogica in quanto, impendo il passaggio all’interno della galleria, il traffico è deviato sopra la collina esattamente sotto le case danneggiate dove le “vibrazioni” hanno un effetto più diretto. La situazione inoltre determina un evidente pericolo per gli automobilisti, in quanto in caso di crollo degli edifici, paventato dai magistrati, le case rovinerebbero sulle auto di passaggio. Mi domando poi che senso abbia bloccare i lavori ormai conclusi: è come chiudere la stalla quando i buoi sono scappati.

    Dalla lettura dei giornali (vedi sotto) sembra che i giudici abbiano bloccato i lavori per punire la ditta costruttrice e l’ANAS (fanno riferimento al disastro provocato dalla BP) ma non si rendono conto che la punizione la stanno dando ai pendolari.

    Temo che, visto i tempi sempre molto lunghi della magistratura, la situazione non si sbloccherà per molto tempo. Chiedo dunque se Voi, come associazione di consumatori avete la possibilità di intraprendere qualche azione (parlare con i magistrati ? Fare pressioni sull’ANAS ?) per accelerare la risoluzione di questo problema.

    Distinti saluti

  15. bisogna vedere se dove sono le abitazioni se è una zona vincolata comunque il danno c’è e và risolto da chi lo ha provocato penso

  16. Niccolò, credo che la mancata riattivazione dell’energia elettrica sia una ripicca di ANAS legata alla non agibilità del cantiere…..

  17. Così oltre alla beffa anche il danno!! Ma roba da matti!! Sia il Tribunale del Riesame, sia l’Anas guardano ognuno i propri interessi e chi ci va a rimettere è il povero cittadino che guida la macchina e sta imbottigliato ore e ore nel traffico!!
    Due cose che mi interessano da tanto tempo:

    1) Ma quell’autovelox situato in carreggiata interna 200 metri prima della vecchia galleria cassia è attivo?
    Era per sapere visto che tanta gente ci freccia continuamente!!

    2) Quando saranno risolte le formalità burocratiche, come avranno intenzione di modernizzare il vecchio svincolo Cassia dal GRA verso il Centro e dal Centro verso il GRA, visto che non hanno intenzione di fare uno svincolo a quadrifoglio?

    Meditate gente meditate

  18. Niccolò, non so se sperare che “regionalizzino” prima il GRA (per non farci pagare il pedaggio) o temere che la Regione sia ancora più lenta nelle attività dell’ANAS (avendo anche meno soldi da spendere).
    Non sono ottimista.

  19. ciao,
    rispondo a Niccolò sull’autovelox…..quel coso è vuoto, vuotissimo è solo una scatola bianca e blu con delle aperture, dentro non c’è niente serve solo a far tamponare la gente che inchioda all’improvviso…non so voi ma io li trovo un tamponamento un giorno si e l’altro pure…che rabbia!!!

  20. Leggo in altro articolo che è stata presentata una interrogazione parlamentare per due antenne di telefonia mobile alimentate da gruppi elettrogeni (forse un po’ puzzolenti) situate nel Parco di Veio. Ma non sarebbe il caso di dirigere le proprie attenzioni su problemi ben più gravi come quello del GRA/Volusia?

    P.S.: Complimenti alla Redazione di VCB che è l’unico organo di informazione che tiene vivo l’interesse sul problema

  21. Ci sono novità al riguardo?
    Innanzitutto per i residenti, per i quali il rischio di vivere anni furoi dalle abitazioni è tutt’altro che remoto, data la lentezza della giustizia italiana.
    E poi per noi pendolari che guardiamo la galleria finita, ma chiusa… 🙁

  22. Grazie di cuore da parte della redazione di Vignaclarablog che si sta occupando di questa tematica davvero scottante!!
    Grazie signor Andrea per la spiegazione che mi ha dato dell’autovelox vuoto!! 🙂 La prossima volta invece che rallentare fino a 50km/h, andrò a 70 all’ora; almeno non sarà un pericolo anche per gli altri andare più piano e quindi causare incidenti dovuti alla deviazione strettissima e pericolosissima!!
    Oggi addirittura il traffico è partito dall’uscita Pisana in carreggiata interna, fino ad arrivare all’uscita Flaminia sempre in carreggiata interna, per un totale di ben 25 km di fila ininterrotta, dove rimangono bloccate tantissime persone tra le quali famiglie con bambini piccoli, persone anziane, disabili e non ultimo autotrasportatori di materiali infiammabili, consegne urgenti di lavoro!! A questo al Tribunale del Riesame non frega nulla??
    E poi volevano far in modo di collegare l’Aeroporto di Fiumicino in modo più efficace con l’A1 all’altezza di Settebagni!! Ma ancora ci facciamo prendere dai fondelli da queste persone??
    Il problema è che con gli appalti dei lavori pubblici, gli amministratori dell’ANAS chissà per quale motivo dicono che erano stati investiti quei milioni dindaroli e poi sono spariti!! Mah, davvero senza parole!!
    Bene gente questa è l’Italia delle vergogne!!

  23. Lentezza dei tribunali… Io fossi un magistrato mi vergognerei del mio contesto di lavoro. Il magistrato se ha dubbi, risolve tutto, rimandando a data da destinarsi. E’ proprio giusto che ci vuola una riforma per una giustizia più veloce.

    Sulla Cassia, che è una strada strettissima, che serve centinaia di migliaia di abitanti, con continue immissioni, come si fà a vivere? Lo scooter (pericoloso) è l’unico modo per circolare. Come facciamo ad esser contenti di essere romani?
    Perchè quando negli anni 70 80 crescevano i quartieri come funghi, intorno alla Cassia, nessuno ha avuto la lungimiranza di creare una ferrovia?
    Quando vado all’estero e vedo nelle altre capitali reti di metropolitane e treni, che portano agilmente milioni di pendolari dai paesi vicini, mi viene da dire che siamo un popolo inferiore.

  24. ancota silenzio tombale. e noi da bravi fessi ancora incolonnati nel traffico tutti i giorni in migliaia per delle crepe,km di code, a lavori finiti.

    che paese ridicolo il nostro. si devono vergognare.

  25. E’ il miglior articolo che ho trovato sull’argomento: non riesco a capire però perchè non venga aperto almeno lo svincolo da Cassia ad anello esterno del Gra che non mi pare possa avere alcuna relazione con i problemi di Via Volusia. La mancata apertura provoca un peggioramento ulteriore del traffico sulla Cassia verso Nord.

  26. Una cosa mi vien da pensare passando ieri nella galleria Volusia in carreggiata interna ho visto che stanno iniziando a riaccendere le luci. Qualche curioso guarda cosa resta da fare nella galleria Cassia finita ma chiusa!!
    Che si stia muovendo qualcosa per merito di questo blog?
    Se sì ben venga e che possa essere finalmente completato questo tratto di raccordo che ormai questi disagi vanno avanti da troppo tempo!!
    A risentirci spero in novità piacevoli!!
    Niccolò

  27. Lavorando a Roma in zona eur, e facendo tutti i giorni il tratto del GRA, dallo svincolo Roma-Fiumicino/Cassia Bis, verifico praticamente ogni giorno se ci sono novità, relativamente alla situazione dello svincolo Cassia. Praticamente dal sequestro ad oggi, non ho visto differenze, anche se ogni tanto qualcosa si muove all’interno della galleria, ma non c’è traccia di lavori. Per quanto riguarda poi lo svincolo Cassia, silenzio assoluto, per il momento rimane aperto soltanto lo svincolo cassia in direzione Cassia Bis-Salaria. Quello in direzione Fiumicino è tutto da rifare, ma la cosa più importante è aprire la galleria e verificare che le case pericolanti, non subiscano altri danni, visto che comunque dobbiamo pensare anche a loro.

    Speriamo che la situazione si chiarisca prima della fine dell’anno.

    Paolo

  28. Mi scusi signor Paolo, se ogni tanto si muove qualcosa all’interno della galleria vuol dire che non la aprono ancora perché non sono sicuri di aver fatto i lavori a regola d’arte!! Siamo a conoscenza del fatto che siano stati buttati al vento 30 mln di €, equivalenti a 60 Mld di vecchie lire!! Ecco come finiscono in malora, le nostre tasse, imposte e contributi!!
    E adesso ne accorgono che sia tutto da rifare lo svincolo in direzione Fiumicino??
    Secondo me avrebbero dovuto fare uno svincolo a quadrifoglio in direzione interna con un viadotto che avrebbe portato il traffico verso il centro.
    Per le case ho molto rammarico della gente che ci ha abitato(e che adesso vive in altre case a spese non dell’Anas ma a spese proprie) e che ha sopportato in maniera queste ingiustizie sui rumori dei lavori!!
    Secondo me questo svincolo era già stato progettato male negli anni ’70 e di conseguenza l’urgente frenesia di costruire le case proprio ai bordi del Gra ha causato un enorme danno!!
    Sarebbe stato meglio lasciare il raccordo a 2 corsie e fare un secondo Gra a 2 corsie di cui si parla ormai da troppo tempo!!
    Ma il vero problema del traffico sono i lunghissimi tempi della costruzione delle metro!!!
    Non penso si risolverà presto anche perché ognuno tira l’acqua al suo mulino e non ascolta gli altri (intendo Tribunale degli esami, Anas e il Comune di Roma)

  29. Da quanto riportato dal http://www.settimanalezona.com/zonapdf/10-10-22.pdf non si prevedono tempi brevi per la risoluzione del problema (peraltro, pare che lo smottamento abbia interessato anche un traliccio dell’alta tensione). Personalmente non capisco la necessità di porre sotto sequestro anche il cantiere relativo allo svincolo direzione Aurelia che, se aperto, alleggerirebbe almeno il traffico in uscita decongestionando un poco “l’imbuto” della Stazione Giustiniana. Più in generale, penso che il problema del traffico sulla Cassia sarà risolto si con “la cura del ferro” ma anche, e più speditamente, se fosse realizzata una via parallela prolungando Via Due Ponti verso Via Veientana fino a Via della Giustiana o addirittura fino alla Cassia bis…ma questo “è un altro film” e probabilmente occorrerà aspettare che un altro politico si insedi poco prima delle Rughe….

  30. Caro Signor Raimondo,

    la ringrazio sentitamente per questo argomento che sta a cuore ad ogni cittadino che abita in questa zona oppure che transita in questo tratto di raccordo.

    Mi permetto di dirle che il link che ha postato non si apre.
    Per cui posto il link che è il seguente
    http://www.settimanalezona.com/notizia.php?id=2557
    Esatto è stato interessato anche il traliccio dell’alta tensione quando ancora esisteva il raccordo a 2 corsie e in alcuni punti senza corsia d’emergenza

    Navigando in rete sono riuscito a recuperare un video di circa 4 anni fa anche se in realtà il video rappresenta lo stato dei lavori del raccordo di quasi 10 anni fa!!
    http://www.youtube.com/watch?v=ArOgI3wRU3M
    al 40″ secondo si può vedere perfettamente (se stoppate dato che il video è stato montato alla velocità supersonica) lo svincolo pericoloso effettuato negli anni 70.
    Quando invece sarebbe stata cosa buona e giusta progettare sin da subito uno svincolo a quadrifoglio per evitare ripercussioni (come la situazione odierna) del congestionamento della Cassia in entrambe le direzioni!!

    La situazione è che per una questione di formalità lo svincolo Cassia in direzione Fiumicino non lo apriranno fin quando non sarà stata risolta la questione svincolo e inaugurazione al transito della Galleria Cassia Interna a 3 corsie!!!
    http://www.panoramio.com/photo/35224960
    e questo il relativo video di come si presentava lo svincolo quando ancora c’erano i lavori http://www.youtube.com/watch?v=905BP2FwLGY da notare al 50″ la deviazione pericolosissima, al 1’26” il pericolosissimo svincolo in direzione centro e infine alla fine del video si intravedono i danni provocati dalle case situate in Via Volusia!!
    Infatti lei Raimondo ha perfettamente ragione a dire che dovrebbero costruire delle rampe che collegherebbero Via Due Ponti verso Via Veientana, fino alla Giustiniana o alla Cassia Bis diventando una sorta di piccolo raccordo per defluire la mole di traffico del giorno d’oggi!!

    Qua Signore e Signori serve un sindaco che sia davvero interessato a risolvere il più in fretta possibile i problemi dei cittadini ascoltando e non dicendo sìsìsì e poi intascandosi tutto il malloppo e facendo fessi gli abitanti!!

    Altrimenti mi dispiace dirlo ma nessuno ha pensato ad organizzare una manifestazione per sollecitare questo assurdo problema che mette in ginocchio chiunque!!

  31. Concordo con gli ultimi post. Bisognerebbe fare un’opera di sensibilizzazione presso le istituzioni preposte al controllo dei lavori e della messa in sicurezza della zona, in particolare non so se serva mandare la segnalazione anche a trasmissioni che si occupano di sprechi o di lavori effettuati male (Striscia la notizia, Le Iene), per far una volta per tutte arrivare a chi di dovere i problemi, altrimenti non si ottiene mai niente.

  32. VIA DELLA SALVEZZA! Così dovrebbe chiamarsi il progetto di una via alternativa alla Cassia che consenta il deflusso del traffico in entrambi i sensi tra la Giustiana (oltre l’imbuto)/La Storta e Via Flaminia/Corso Francia. Caro sig. Niccolò, anch’io pensavo ad una manifestazione, ma con quali esiti (vedi apertura Via Cassia Antica)? Abito qui dal 1960 e Le assicuro che non è cambiato mai nulla, si discuteva allora del problema e siamo ancora qui a discuterne; l’unica cosa che è cambiata è il numero dei residenti e pendolari che transitano sulla Cassia che è enormemente cresciuto in questi anni senza che si sia mai intervenuti con realizzazioni di “largo respiro” per la soluzione del problema. Così come era stata realizzata nell’Impero Romano, così è rimasta (ovviamente nel tratto di ns. interesse)! Peraltro, un progetto del genere troverebbe una favorevole congiuntura politica e forse economica (vedi investimenti per Roma Capitale) e potrebbe anche integrarsi nei progetti riguardanti la zona di Tor di Quinto. Lei mi chiederà :”Ma se non si manifesta “on the road”, cosa si può fare?” Beh, penso che una sponsorizzazione di questa proposta sui siti come VCB attraverso sondaggi sulla home page (e si, il tema della viabilità dovrebbe essere sempre in primo piano) e una raccolta di firme o l’invio di mail al Presidente del Municipio per chiederne la realizzazione in tempi brevi sarebbero lo strumento iniziale più opportuno perchè quantificabile (numeri=elettori).
    Mi rendo conto di essere uscito fuori dal tema dell’articolo che ho preso come spunto per le mie considerazioni. Su Via Volusia/GRA’ Odiyssey non saprei cosa altro aggiungere a quanto già detto dagli altri lettori se non ribadire la mia solidarietà alle famiglie coinvolte e a tutti i Romani che subiscono quotidianamente il supplizio in questo punto del GRA.

  33. Esatto Sig. Raimondo concordo in pieno con lei!
    Per quanto riguarda la sua uscita fuori discorso non c’è problema. Ci sono moltissimi interessi economici sotto a questo continuo rinvio dell’inaugurazione dell’ultimo tratto del gra a 3 corsie!!

    E pensare che in carreggiata interna nel quadrante Est tra la Rustica e L’Anagnina non basta più il tratto a 3 corsie!!

    Le consiglio di candidarsi in politica oppure se conosce qualcuno provi a convincerlo per poter risolvere questo problema che ogni mese si fa sempre più serio!!

    Scusi se le dico ciò, ma noi tutti abbiamo poca pazienza ultimamente!! Prima o poi questa situazione cambierà quando i politici inizieranno a capire quanta gente muore su quella deviazione pericolosissima in carreggiata interna!!
    Che si accelerassero i tempi di costruzione delle metro e si facessero altri svincoli o raccordi sul quadrante Cassia!!

    Adesso comincio a capire il perché sono stati lasciati come ultimi i lavori di ampliamento in questo tratto di raccordo.

  34. Caro sig. Niccolò, La ringrazio della considerazione ma penso mi stia sopravvalutando. Come politico non mi ci vedo; i “bizantinismi” politici al servizio dell’interesse di pochi sono contro la mia natura! E’ fuori di ogni dubbio che in questo caso gli interessi economici in gioco siano molteplici e, come accade sempre in Italia, è scandaloso che ciò avvenga nella più assoluta non-considerazione degli interessi della collettività e magari speculando sulle disgrazie di alcuni.
    Per quanto ne so avendone parlato con professionisti informati, i lavori sul quadrante nord del GRA sono stati eseguiti per ultimi visto la complessità delle infrastrutture e sono iniziati con un ulteriore ritardo a causa delle vicissitudini relative all’assegnazione delle gare di appalto. Purtroppo la collinetta di Via Volusia si è messa in movimento nel momento in cui sono state abbattute le campate del vecchio viadotto (come mi è stato riferito da una delle famiglie sfollate ancora prima della realizzazione della galleria interna), situazione che poi è stata aggravata dai successivi lavori. Le vicissitudini legali conseguenti sono note e non hanno tempi di risoluzione certi, almeno per quanto (nulla) ci è dato sapere.
    Lo svincolo rimarrà del tipo “a trombetta” così come è oggi con una rampa di ingresso lato interno di circa 700m parallela alla corsia interna che impedirà in tal modo che i veicoli in attesa di immettersi sulla Cassia ostruiscano la corsia stessa.
    Accelerare la costruzione di un altro GRA? Sono recenti le polemiche sorte su una proposta del Sindaco in tal senso ovvero “ci vorranno almeno altri 50 anni per vedere il GRA2” che poi, a ben pensarci, se il GRA è stato pensato negli anni 40 e Mosca ha tre anelli a 5 corsie per ogni senso di marcia, non è che per la costruzione del GRA2 dovremo aspettare una nuova dittatura?
    La saluto cordialmente

  35. sono solidale con gli abitanti delle tre villette lesionate in via Volusia.Vogliate anche comprendere pendolari e cittadini di Roma Nord per i disagi conseguenti alla chiusura cautelativa della rampa del GRA, peraltro ininfluente poichè sul lato opposto a via Volusia. Ma è stato mai accertato chi fu il progettista delle tre villette edificate in prossimità della scarpata, in particolare il disegno e il calcolo delle fondazioni. Quale è la distanza minima di sicurezza tra le strade di grande comunicazione e gli edifici ad esse prospicienti? Nella zona di Roma Nord sono di moda gli studi di fattibilità come quelli per la riapertura di via Cassia Antica e per coordinamento dei semafori. Se gli stessi studi valgono anche per via Volusia, possiamo perdere ogni speranza di vedere qualche via di uscita dalla zona più intasata di Roma.

  36. Caro Signori Alvaro e Raimondo vi consiglio di leggere questo articolo https://www.vignaclarablog.it/2010103112367/chiuso-collegamento-cassia-bis-via-grottarossa-lo-ha-deciso-il-sandrea/#comments

    e penso che la situazione stia divenendo sempre più critica.
    Se tutto va bene nel 2015 apriranno la linea C e forse si potrà il traffico riuscirà ad essere più controllato!!
    Questo è il link
    http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/2/2d/Metroroma02.png

  37. Qualcuno ha aggioranementi sull’iter giudiziario del sequestro della galleria Cassia?

    Sta diventando sempre più pesante fare questa inutile fila sul raccordo.

  38. 2015?? Magari! il tratto che riguarda la nostra zona, ovvero clodio- grottarossa, è solo sulla carta,ma non è mai stato nemmeno finanziato dal CIPE!

    sostanzialmente mancano ancora i fondi per l’ultima tratta della tratta fondamentale, ovvero san giovanni-clodio, figuriamoci come è senza speranza la situazione di un tratto considerato prolungamento.

    giustamente il tracciato fondamentale era pantano alessandrino giardinetti,non l’unico quadrante della città senza una metro,oovvero nord ovest.. beh,complimenti al genio che ha fatto il progetto, ma in special modo all’altro fenomeno che ha pensato una nuova linea, la D (che mai faranno perchè non hanno i soldi) completamente parallela ad una linea gia esistente e quindi praticamente un doppione..quando centinaia di migliaia di persone sono senza metro sulla cassia e zone limitrofe..

    poi ci sarebbe l’altro problemino,ovvero che linea C,anche a causa dei ritrovamenti archeologici è diventanta una metropolitana che non fa fermate al centro ma sostanzialmente “attraversa”,andando a perdere di significato e utilità (che poi voglio dire, per due anfore a volte si potrebbe anche chiudere un occhio e fare i vaghi,visto che la città ormai è totalmente congestionata..per cose importanti capisco,ma a volte si ferma tutto veramente per cose di scarso valore…mi immagino ai tempi di mussolini quando costruirono la linea B.. Duce abbiamo trovato una villa romana, che famo? Che famo??!!?? SBRIGATEVE!)–> ok,forse quei metodi erano alquanto sbrigativi e poco coscenziosi, però se abbiamo una linea B a colosseo direi che è solo facendo così che potevi riuscire,chissà la roba che avranno trovato (ignorato) là sotto.

    Concludendo: La metro qua da noi scordatevi di vederla. non c’è questa volontà e non si capisce il motivo. sarebbe interessante almeno provare a chiudere l’anello ferroviario riesumando la fermata fs di vigna clara… si narra che sia tutto fermo per 4 fabbri che occupano la sede ferroviaria in zona tor di quinto.

    ecco, forse visto che sarebbe altrimenti tutto quasi pronto, sarebbe il momento di sgombrarli visto che tengono in scacco centinaia di migliaia di persone.

  39. La situazione ormai sta collassando, prima il tratto congestionato partiva solamente dall’uscita Boccea, adesso comincia già dalla Roma Fiumicino se non addirittura prima fin verso l’Ardeatina o addirittura dalla Casilina, e passeranno pochi anni che questa situazione si verificherà anche non alle ore di punta!! E’ l’effetto pendolarismo che determina questo problema. D’altronde come tutti ben sappiamo non si trova lavoro sotto casa e ad al giorno d’oggi non è una novità! Ormai per spostarsi da fuori Roma anche nel weekend conviene usare le Ferrovie dello Stato, almeno non ci si stressa, e non si spendono soldi per la macchina!!
    Il problema come ho già scritto in altri topic è quello della mancata corretta gestione dei fondi, promessi con tanto entusiasmo e poi riutilizzati per scopi personali degli amministratori!!
    A presto niccolò

  40. Ieri sono dovuto uscire sull’Aurelia direzione fuori e poi decidere cosa fare:
    O Uscire a La Storta-Malagrotta, poi Via di Casal Selce, Via della Storta e proseguire con la Cassia, oppure proseguire fino all’uscita Fregene-Cesano, poi via dell’Arrone, Via Santa Maria di Galeria, Via della Stazione di Cesano, Via Cassia. Tutto questo perché il GRA ormai la sera collassa, nel migliore dei casi da Selva Candida, nel peggiore da Boccea. Cosa si può fare per sensibilizzare le istituzioni, affinché trovino una soluzione ottimale, sia per la riapertura del GRA e il termine dei lavori, sia per gli abitanti delle case di Via Volusia, che sono state costrette ad evacuare per pericolo crolli? Non se ne può più.

  41. Caro Sig. Paolo,
    ha centrato in pieno l’obiettivo!! Mi congratulo davvero con lei!! Forse la situazione si risolverà nel caso in cui uno degli assessori o meglio ancora il Giudice si ritroverà imbottigliato nel traffico per ore. Capirà il problema e a quel punto penserà a me non va di fare la fila come tutti i comuni mortali e allora emetterà l’avviso: “accertate le cause di forza maggiore di traffico, autorizzo a finire il prima possibile i lavori della costruenda Galleria Cassia Interna a 3 corsie, la riapertura della rampa direzione Aurelia-Fiumicino e la messa in sicurezza dello svincolo Cassia sia direzione centro che direzione Cassia Bis!! 🙂
    Siete d’accordo?

  42. Putroppo siamo intrappolati dalla burocrazia (Sblocco dei lavori che deve decidere il Tribunale) e dall’inefficenza delle istituzioni (Bisognava forse accorgersi prima che i lavori potevano creare disagi agli abitanti). Adesso non possiamo altro che attendere cosa decidano in merito, basta che si sbrighino, altrimenti la situazione potrebbe precipitare presto.

  43. E se facessimo come la signora SoleLuna? Di darci da fare per subissare di email i prefetti e quanto altro affinché la situazione si risolva? Sapete qualche indirizzo email? Intanto cominciamo, tentar non nuoce ;); almeno staremo con la coscienza apposto d’averci provato!!

  44. Caro Sig. Raimondo,
    con molto rammarico accolgo il suo avviso. Adesso siamo in una situazione davvero critica, anche perché se davvero l’ANAS fosse stata in regola forse avrebbe finito i lavori prima. Poi scusate Signore e Signori ma adesso se ne accorgono dei danni causati dai lavori iniziati nel lontano 2005?
    Ecco perché i lavori andavano molto a rilento.
    Il fatto di non aprire la nuova Galleria Cassia a 3 corsie è una punizione del Tribunale del Riesame verso l’ANAS senza render minimamente conto che ci vanno a rimettere i singoli cittadini con le loro auto.
    Poi altro scandalo i cittadini della sfortunata Via Volusia visto che hanno subito dei danni invece di essere risarciti dall’ANAS o dal Tribunale del Riesame, per quale diavolo di motivo devono pagare a loro spese le case espropriate?
    Qua in Italia ne succede sempre una, pensate come siamo visti nel resto dell’Europa e del mondo intero!! Facciamo la figura dei buffoni.
    Con queste cose che succedono infanghiamo la nostra patria.
    Quand’è che ci diamo una svegliata come si deve?
    Poi bisognava anche prevedere che le case troppo vicine ad un’arteria di grandissimo scorrimento e di traffico avrebbero potuto avere dei problemi con l’andare avanti nel tempo!!
    Che poi se aprissero la galleria sotto sequestro le case avrebbero meno ripercussioni perché tutti i mezzi di qualsiasi portata non peggiorerebbero i danni.
    Ci manca solo che il raccordo sarà aperto fino al Trionfale e poi riparta dopo il Cassia Bis!! Pensate a quanto inciderebbe su una strada come la Cassia Antica.
    Poi promettono la metro C quando solo sulla carta c’è il progetto e poi i soldi devono metterceli i singoli cittadini attraverso le tasse, le imposte e i contributi.
    Ripeto se iniziamo a farci sentire le cose potrebbero cambiare.
    L’unione fa la forza!!
    Scusate lo sfogo

  45. Stamattina il traffico in direzione nord, iniziava dall’uscita Casal del Marmo (KM 5), quindi c’erano ben 6 KM di coda. Quanto dovremo ancora sopportare tutto questo?

  46. Oggi è l’inizio della fine… è stato chiuso l’accesso/uscita del raccordo all’ospedale S.Andrea! Da questa mattina tutti gli abitanti del XX Municipio per andare a LAVORO con il raccordo direzione Fiumicino non possono che andare a prendere il raccordo in Via Trionfale!

    Io ho scritto la mia email al presidente Giacomini, invito tutti quanti i lettori a fare la stessa cosa. Il danno di uno (e questa volta di una società privata) non può ogni volta ricadere solamente su di noi! L’accesso al raccordo tramite l’ospedale ci aveva permesso di respirare un pò, d’ora in poi TUTTI IN FILA SULLA CASSIA, chi porta il caffè ? (prendiamola a ridere .. perchè non vedo altre soluzioni)

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