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Via Gradoli – L’Amministrazione del Consorzio replica al Comitato per via Gradoli: “cancello bloccato per atto vandalico”

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Riceviamo e pubblichiamo – In data 30 agosto VignaClaraBlog.it ha pubblicato un comunicato del Comitato per Via Gradoli dove veniva stigmatizzato il malfunzionamento del cancello e della sbarra di accesso a Via Gradoli (leggi qui). In relazione a ciò, la signora Antonella Mariotti, amministratrice del “Consorzio Strada e Servizi Tecnologici Via Cassia 857” ci chiede di pubblicare la seguente rettifica.

“Ocorre precisare che effettivamente in data 29 agosto c.a. una consorziata (nipote dell’amministratrice di un civico di Via Gradoli che ha contattato il fabbro e contraria alla chiusura della Via) non è riuscita ad aprire il cancello, ma non a causa di un malfunzionamento dello stesso bensì a causa di un atto vandalico poco prima posto in essere da parte di ignoti consistente nell’asportazione della fotocellula che regola l’apertura del cancello e della sbarra.
Già in precedenza, sempre ignoti, probabilmente contrari ad un maggior controllo della via mediante lo sbarramento nell’accesso ad estranei e all’azione di recupero in atto in termini di decoro, avevano tranciato i fili elettrici del cancello nonché quelli relativi al sistema citofonico.
Tempestivamente, a seguito della suddetta segnalazione da parte della ditta installatrice, in qualità di amministratrice del consorzio in intestazione (consorzio obbligatorio costituito ai sensi dell’art. 14 della legge 126/58) ho proposto formale denuncia querela contro ignoti presso le autorità di P.S., successivamente integrata con altre denuncie per i danneggiamenti avvenuti nella serata del 29 agosto e purtroppo anche nei giorni successivi.
Pertanto, sarebbe opportuno rappresentare i fatti reali e sottolineare che nonostante i cittadini di Via Gradoli, con una regolare delibera assembleare adottata nell’unica istituzione che realmente li rappresenta (il Consorzio obbligatorio), abbiano scelto di tutelare la loro Via mediante l’istallazione di un cancello alcuni vandali continuano, appunto, in contrasto con la volontà della quasi totalità dei cittadini residenti che lo hanno deliberato, a manomettere i sistemi elettronici!
Inoltre non corrisponde al vero che le forze dell’ordine e i mezzi di soccorso trovano ostacoli all’accesso nella via in quanto la ditta installatrice, che ha sempre effettuato i controlli giornalmente, mi ha garantito che i dispositivi per l’accesso delle ambulanze e dei mezzi dei vigili del fuoco, come da 4 anni del resto, sono perfettamente funzionanti mentre per quanto riguarda l’accesso delle forze dell’ordine ho provveduto personalmente, sempre 4 anni or sono, ad inviare alle centrali operative il codice da digitare in caso di accesso.
Ho avvertito la necessità di tale precisazione e richiesta di rettifica poiché ritengo al quanto ingiusto e lesivo dell’intelligenza altrui rappresentare fatti diversi dalla realtà per cavalcare l’onda di eventuali proteste da parte di poche persone (preciso che Via Gradoli registra circa 2500 residenti) che , allo stato attuale, sono prive di fondamento e arrecano danni ai (2500) consorziati già devastati dalla cattiva informazione dei media relativa al caso Marrazzo.
Con espresso avvertimento che in difetto di tempestiva rettifica mi vedrò costretta ad incaricare un legale per ottenerla giudizialmente. Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento in merito. Rag. Antonella Mariotti”

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123 COMMENTI

  1. Ma le telecamere sono in funzione?
    Se si’, allora ci dovrebbero essere le immagini degli atti vandalici di cui si parla – immagini che in teoria arrivano alla centrale di controllo presso il comando della Polizia Municipale – e, forse, gli ignoti sarebbero un poco piu’ noti.
    Se no, mi domando come potrebbe giustificare il Comune i soldi spesi per un’installazione strombazzata a fine febbraio e non ancora effettiva dopo piu’ di sei mesi.

  2. Faccio presente alla sig.ra Mariotti quanto segue:
    1) prima dell’installazione del cancello i vandali, talvolta anche in presenza di guardania, manottevano la sbarra un giorno sì un giorno no ed i cittadini della via hanno sempre pagato ingenti somme per la riparazione della stessa senza che alcuno di questi vandali sia stato mai punito;
    2) adesso che è presente il cancello i vandali continuano a fare i loro comodi e gli unici che continuano a pagare sono gli abitanti della via senza mai veder puniti questi vandali;
    3) l’idea di installare un cancello, votata effettivamente a maggioranza, poteva teoricamente anche essere valida solo però dopo aver risolto la questione degli scantinati. Alla data attuale è come mettere una porta blindata per impedire a scarafaggi e formiche di poter passare;
    4) mi risulta, ed attendo conferma o meno in tal senso, che i codici di accesso utilizzati per aprire il cancello siano collegati ad una centrale operativa che si può mettere in contatto anche con numeri cellulari che potrebbero essere riconducibili agli scantinati che attualmente vengono utilizzati come abitazioni o peggio ancora come luogo di meretricio;
    5) faccio quindi presente alla sig.ra Mariotti che forse i vandali che danneggiano la sbarra sono proprio le stesse persone che vivono negli scantinati, locali privi di qualsiasi condizione igienico-sanitaria ed altresì pericolosi, poichè in essi presenti bombole gpl;
    6) sicuramente se venissero riportate a cantine i locali suddetti non ci sarebbero così frequenti danneggiamenti di sbarra e cancello;
    7) colgo infine l’occasione, attraverso il gentile uso di vignaclarablog, di ricordare alla sig.ra Mariotti di fornire, visto che è passato oltre un anno, a tutti i cittadini ragguagli non solo sul cancello (di cui prendo atto) ma anche sulla poderosa ricerca tecnica (visure, planimetrie e quant’altro) effettuata da un architetto della via e presentata, insieme al medesimo, al Commissariato Flaminio Nuovo riguardante tutti quei locali che non possono essere adibiti ad abitazioni e che costituiscono il vero “cancro” di questa strada. Che uso ha fatto la Polizia di quella ricerca?
    Grazie

  3. L’amministratrice dichiara che la mancata apertura è dipesa non da “un malfunzionamento dello stesso bensì [da] un atto vandalico poco prima posto in essere da parte di ignoti consistente nell’asportazione della fotocellula che regola l’apertura del cancello e della sbarra”.

    Tale dichiarazione è incompatibile con quanto dichiarato dal fabbro nell’immediatezza dei fatti, secondo il quale la mancata apertura è stata dovuta al malfunzionamento della serratura del cancello stesso.
    Contrasta palesemente con la circostanza per la quale, una volta letteralmente asportato il meccanismo di chiusura, il cancello non ha mostrato alcuna difficoltà ad aprirsi sotto l’impulso sia del telecomando sia delle chiavi con microchip.
    Contrasta con quanto dichiarato al sottoscritto dal tecnico della SIEM rinvenuto domenica mattina in loco secondo il quale le fotocellula era andata in tilt a causa di una vettura parcheggiata davanti.
    Contrasta, infine, con quanto rilevato dai numerosi presenti secondo i quali le fotocellule non mostravano alcun segno di deterioramento, manipolazione o, addirittura, asportazione.

    A chi e a cosa sia dovuta l’incompatibilità tra quanto dichiarato dall’amministrazione del Consorzio e i sopra riportati fatti, noi non sappiamo dire.

    Con riguardo alla questione sicurezza, l’amministrazione dichiara che “non corrisponde al vero che le forze dell’ordine e i mezzi di soccorso trovano ostacoli all’accesso nella via in quanto la ditta installatrice, che ha sempre effettuato i controlli giornalmente, mi ha garantito che i dispositivi per l’accesso delle ambulanze e dei mezzi dei vigili del fuoco, come da 4 anni del resto, sono perfettamente funzionanti mentre per quanto riguarda l’accesso delle forze dell’ordine ho provveduto personalmente, sempre 4 anni or sono, ad inviare alle centrali operative il codice da digitare in caso di accesso”.
    In proposito ci limitiamo a rilevare che evidentemente tale procedura non comporta i frutti sperati in quanto il codice di sicurezza non era a conoscenza dei mezzi operativi che in diverse occasioni hanno tentato l’accesso nella via a seguito di chiamate di emergenza.
    .
    Deve inoltre rilevarsi che le osservazioni critiche sollevate da numerosi residenti, oltre lo scrivente, non vertono sulla legittimità o meno della installazione del cancello, ma sulle modalità concrete di realizzazione dell’opus che, allo stato delle risultanze, comporta rilevanti pericoli per l’incolumità degli abitanti della via (si pensi alle possibili conseguenze in caso di ritardato accesso dei VV.FF. in occasione dei due incendi scoppiati nella via lo scorso anno).

    In conclusione, qualora uno o più residenti nella via, avendo necessità di un supporto di emergenza a qualsiasi titolo, dovessero subire un aggravamento delle lesioni fisiche, in qualsiasi modo procurate, o comunque del proprio stato di salute, di cui sia provata la riconducibilità causale al ritardo dei mezzi di soccorso dovuto alla materiale impossibilità di accedere alla via in ragione della mancata predisposizione di un adeguato ed efficace sistema di apertura in caso di emergenza, non dovrà dubitarsi della rilevanza penale della suddetta omissione, non potendosi qualificare il suddetto ritardo in termini di fattore causale imprevedibile o eccezionale.
    Ringraziamo la redazione per il contributo fattivo offerto ai cittadini attraverso lo spazio in questione

  4. Voglio rendere noto che quanto riportato nella presunta rettifica dell’ amministratore del Consorzio sig.ra Mariotti, circa il malfunzionamento del cancello è, nel migliore dei casi, frutto di malainformazione o, più verosimilmente è dettato da pura polemica ideologica.
    Mi permetto tale affermazione in quanto, tra i vari intervenuti nella presente discussione, unico presente al momento dei fatti e testimone della vicenda fino alla suo termine.
    Non corrisponde al vero che vi sia stato un atto vandalico che abbia manomesso o
    asportato la fotocellula; infatti dopo l’intervento del fabbro ,che ha rimosso la serratura, il sistema ha ripreso a funzionare perfettamente sia in entrata che in uscita.
    E’ altresì da respingere al mittente l’affermazione,o meglio l’insinuazione, neanche troppo velata, che i responsabili dell’inesistente sabotaggio vadano ricercati tra coloro che hanno osteggiato l’installazione dell’inutille e, ora possiamo dirlo, pericoloso cancello. Non temo smentita neanche per quest’ultima affermazione in quanto testimone diretto, insime con il presidente del Comitato, delle affemazioni dei componenti l’equipaggio di una volante del commissariato Flaminio Nuovo intervenuta nel precedente pomeriggio a seguito di una chiamata priva di emergenza ( una persona rimasta fuori dell’abitazione per dimenticanza delle chiavi). Questi ci hanno riferito di essere rimasti alcuni minuti in attesa di una vettura in uscita per poter accedere nella via, non essendo in possesso di alcun codice per l’azionamento del sistema ( data l’ora, la sbarra) Gli stessi problemi di accesso erano stati riferiti dal
    personale dell’ambulanza intervenuta ( questa sì per vera emergenza) in una
    precedente occasione presso il civico 75.
    Per ultimo mi sia concesso di rilevare l’inopportuna e recidiva affermazione (vedi editto bulgaro del dicembre 2009 ! )della rag. Antonella Mariotti, con la quale si autoproclama
    unica e leggittima depositaria della rappresentanza dei residenti di via Gradoli ( neanche Carlo V ebbe simil ardir !)
    Circa l’esigua minoranza dei vassalli dissenzienti, rimando alla prossima assemblea consortile.

    Lucio Maria Frizzoni

  5. DIVIDE ET IMPERA, COMITATO CONTRO CONSORZIO ….. E I TOPI BALLANO!

    QUELLI CHE AFFITTANO LE CASE- CANTINE CONTINUANO I LORO SPORCHI AFFARI, MENTRE CAPULETI E MONTECCHI SI SFIDANO NELLA LORO VIA.
    CUI IUVAT?
    BELLA LA FACCIATA, INGRESSO, CANCELLO E MURI RIPULITI! MA LA FOGNA è ANCORA PIENA DI TOPI !
    DOVE SONO GLI ORGANISMI PREPOSTI ALLA TUTELA DEI CITTADINI? CHI LI STA MANTENENDO IN STAND BY? COSA O CHI DEVE ANCORA RESTARE SOMMERSO? O NASCOSTO?
    QUALCUNO AVRà PENSATO: METTIAMOLI L’UNO CONTRO L’ALTRO, COSì ANNULLIAMO L’INTERVENTO DI ENTRAMBI.
    A MENO CHE QUESTO QUALCUNO NON SIA PROPRIO……MAH!

  6. Voglio rassicurare Erica che non esiste alcuna regia occulta dietro la contrapposizione tra il Direttivo del Comitato e l’amministratrice del Consorzio ( preciso amministratrice e non Consorzio come Ente). Quindi i suoi retropensieri dietrologici non hanno motivo di esistere.
    Il Comitato ha più volte esposto la sua posizione ( e ribadita nell’ultima circolare in distribuzione dalla data odierna) in merito ai ruoli a alle funzioni dei due organismi , ed in particolare…..il Comitato e il suo Direttivo non intendono costituire un nuovo soggetto preposto alla gestione amministrativa della strada in sostituzione del Consorzio stesso……il Comitato e il suo Direttivo ritengono la presenza del Consorzio necassaria ai fini della gestione e del contenimento del degrado della via…..
    Risulta chiaro che la disputa riguarda unicamente la modalità di gestione dell’Ente , riguardo alla quale non riteniamo sia adeguata l’attuale figura in carica dal 1992.
    Tale disputa nulla sottrae al quotidiano e incessante impegno del Comitato per la risoluzione dei reali problemi di via Gradoli, perfettamente compresi da Erica, ma non da altri…….
    Riguardo ai topi che ballano, posso assicurare che ballano molto meno e presto balleranno ancora meno.
    Invito i residenti della via a non infoltire le file dei disfattisti in servizio permanente effettivo, del tipo “tanto non cambia nulla”…..”la solita politica”…..”i soliti comitati”…….
    Il Comitato ritiene che la pigrizia, l’omertà, il silenzio degli abitanti abbia costituito reale e concreta concausa del degrado, del quale, pertanto siamo tutt’ora (o siamo stati) corresponsabili noi TUTTI residenti, insieme ai politici, agli amministratori corrotti e agli speculatori.

  7. Concordo pienamente con quanto affermato dal sig.Lucio Maria Frizzoni. I problemi concreti si risolvono con impegni concreti. Se finora si continua a parlare di Via Gradoli è grazie all’impegno costante ed incessante del Comitato, che invia lettere a tutte le Istituzioni preposte, scrive a giornali, mette articoli su internet. In altre parole difende i diritti di tutti gli abitanti della via informandoli sempre del proprio operato. Anzi sarebbe ben contento se tutti i cittadini si impegnassero un pò di più per il bene della via stessa (anche noi abbiamo il nostro lavoro, abbiamo poco tempo e quando torniamo a casa la sera siamo stanchi). Il Comitato fa il bene della via e non percepisce un solo euro per il proprio operato.
    Abitiamo in questa strada da anni ed abbiamo vista un progressivo deterioramento e decadimento della stessa. Adesso basta. Sono stati fatti abusi di tutti i tipi sotto gli occhi dei cittadini ed ancora tanti speculatori selvaggi proseguono nella loro opera di degrado forti delle “scimmiette” che popolano questa strada. Sappiamo benissimo tutti che con i trans non ci andava solo il sig. Marrazzo, considerato il grande traffico di auto blu dovevano evidentemente venirci altre persone importanti. Chi erano? Possibile che nessuno abbia visto niente? Chi ha visto parli, rompa l’omertà, in questa via c’è bisogno di ripristinare la legalità e di gente di buona volontà che dia un contributo fattivo senza pensare che le cose cadano dal cielo.
    VIA GRADOLI APPARTIENE A TUTTI NOI, RICORDIAMOCELO!

  8. Buongiorno a tutti, mi permetto solo una considerazione, in questa società dove contano solo le apparenze mi sono stufato di vedere tentativi di risoluzione ai veri problemi (che tutti conoscono da anni, comprese le istituzioni) attuate da realizzazioni marginali, il problema di via Gradoli sembra si risolva blindandosi dietro ad un cancello installato stranamente nel periodo di agosto dove io, cittadino italiano non ero stato neanche messo a conoscenza di dove reperire le chiavi del passaggio pedonale, altre persone sicuramente non comunitarie già ne erano in possesso.
    A parte la nota di colore mi chiedo: come ci dobbiamo comportare nell’eventualità che succeda di nuovo nel caso di una emergenza sanitaria, o ancor peggio nel caso di aggressione da parte di non comunitari (vissuta sulla mia pelle) con necessario intervento delle forze dell’ordine.
    Il mio sospetto è che sia meglio installare un cancello per far vedere al popolo che si prendono delle “importanti “ decisioni, piuttosto che cercare di capire come sono gestite le cantine trasformate in miniappartamenti (con bombola GPL a seguito) , questo anche per dare una dignità alle persone oneste che vivono in condizioni abitative disagiate (anche se non comunitarie).
    Ultimo suggerimento, visto che gli ospiti digitando un codice ai citofoni, tramite il gestore di telefonia (quindi a pagamento) ricevono l’apertura del cancello ed in sede di decisione assembleare ero stato messo a conoscenza che il servizio era sulle utenze fisse ( riconducibili a persona fisica) trovo inopportuno non avere la bolletta trasparente per capire quali telefoni cellulari vengono chiamati per scopi non chiari e certo non per visita parenti, questo anche perché il maggior costo della bolletta telefonica si ripercuote sugli abitanti che sicuramente non attuano attività lavorative discutibili.

    Scusate se ho ripetuto aspetti già trattati, è necessario però rompere il muro di silenzio che ci isola dietro ad un “cancello” non perdendo mai di vista che le nostre proprietà si continuano a svalutare per colpa di ……………………………………………….

  9. In passato non ho lesinato critiche alla Sig.ra Mariotti, ma ora credo che discutere cancello si, cancello no, sia del tutto inutile, la maggioranza ha voluto il cancello e così sia.
    Funziona come deterrente diurno o notturno ad ingressi indesiderati? Evita che la notte si abbandonino macchine e moto nella via? Prendiamoci un pò di tempo e capiremo.
    Riguardo ai citati malfuzionamenti, credo che sia nelle cose, l’importante è riparare ed eventualmente migliorare l’impianto.
    Che ci siano stati atti vandalici e che probabilmente ci saranno ancora, non credo sia dubitabile.
    Riguardo alla difficoltà di ingresso di mezzi di soccorso o di forze di polizia, mi auguro che sia un problema risolvibile, mi domando solo se tutti questi problemi creati dal cancello e dalla sbarra in Via Gradoli, sono presenti nelle molte vie private della Via Cassia (Via Montemignaio, Via Leonessa, Via Casl Saraceno, Via Campo di Mele) dove sono stati montati, in alcuni casi da anni, simili sistemi di accesso.
    Eventualmente, come sono stati risolti?
    Comunque, spero che la via in cui vivo migliori, anche dal punto di vista estetico, ma in particolare dal punto di vista del rispetto della legalità, e per questo come sappiamo è necessariio che si attivino le istituzioni, e qui confesso tutto il mio scetticismo. Ricordiamoci che per bonificare Via Mastrigli ci sono voluti più di 20 anni.
    Un caro saluto a tutti.

  10. Gentile Massimo avrà avuto modo di rilevare che, grazie all’immane attività del Comitato (scusate il termine roboante, ma quando ce vò ce vò……) le istituzioni molto lentamente si stanno attivando ( notato nulla negli ultimi giorni ?).
    Credo che quello che sta avvenendo in via Gradoli,e per via Gradoli, e posso assicurarvi che il visibile è solo una minima parte (fidatevi), abbia carattere di assoluta eccezionalità e non abbia riscontro nella cronaca della nostra travagliata via.
    Tutto ciò e stato possibile grazie alla dedizione e all’impegno quotidiano dei membri del Comitato e non certo grazie allo “scetticismo” e al “fatalismo” dei più, come già detto dal sottoscritto e da Luciano Frugoni.
    Colgo l’occasione per ringraziare, ancora una volta, l’editore e la redazione di VCB, per la loro attenzione costante per i problemi di via Gradoli.

    Lucio Maria Frizzoni

  11. Sono completamente d’accordo nel riconoscere i meriti del Comitato, che lavora per il bene della strada e per i residenti, questo non è in discussione.
    Volevo solo dire che parlare del cancello mi sembra inutile, non potrà peggiorare la situazione della strada.
    Del pari, mi sembra inutile discutere se c’è stato un atto vandalico o un semplice guasto al cancello, che importanza può avere, i problemi veri sono altri, come giustamente evidenziato dal Comitato.
    Così come non si può dare la colpa di tutti i mali della strada all’amministratrice del consorzio, e lo dice uno che nei giorni dello scandalo Marrazzo ha mandato alla stessa una mail, facendo presente lo stato di degrado estremo con allegate decine di foto che lo dimostravano, chiedendogli se non era in grado di gestire la stuazione di farsi da parte.
    Non so quanti altri residenti hanno speso il proprio nome e cognome chiedendo all’amministratrice del consorzio di agire o dimettersi.
    Così come non so quanti residenti hanno dato un contributo per le spese che il Comitato affronta, io l’ho fatto, modesto, ma l’ho fatto e sono pronto a rifarlo.
    Di nuovo, un caro saluto a tutti.

  12. vorrei aggiungere che circa otto giorni prima è successa la stessa cosa e mia figlia è dovuta ,alle due di notte, farsela a piedi fino a casa!Bella sicurezza di cui ci riempiamo la bocca.sbarra ecancello sono un delirio,via gradoli non è come via casal saraceno, le casa sono dieci volte di più la popolazione residente non ne parliamo….la mattina sino alle nove la sbarra non doveva essere alzata?La signoraMariotti non fa troppo il suo comodo’

  13. L’ispettore Fratini del Commissariato Flaminio mi ha confermato quanto asserito dalla Mariotti circa l’esistenza di un codice che permetterebbe alla pattuglia di ottenere l’apertura del cancello..

    Peraltro ieri, 8 settembre, una squadra di P.S. è intervenuta nella via in tarda serata per svolgere degli accertamenti.
    Tra i membri, vi erano i due poliziotti intervenuti nel pomeriggio del 28 agosto i quali, su esplicita richiesta, hanno confermato che in quella occasione non erano a conoscenza di detto codice.

    Ricordando che anche il personale medico intervenuto per una persona nella via ha riscontrato analoghe difficoltà, possiamo ragionevolmente supporre (e auspichiamo vivamente) che anche per Circa le altre unità di intervento (VV.FF., ambulanze) si sia completato il passaggio dell’informazione dalla centrale operativa alle singole unità.

    Restano peraltro inalterati i termini della diversa questione circa le conseguenze che potrebbero derivare in caso di incendio o altri eventi simili, qualora essi dovessero coincidere con un malfunzionamento o un atto di sabotaggio degli apparati di apertura.
    Non dimentichiamo, infatti, che permangono nei sotterranei centinaia di bombole GPL.

  14. Oggi mi è stato ulteriormente confermata la piena integrità delle fotocellule del cancello in data 29 agosto; deve pertanto definitivamente concludersi che si è trattato di malfunzionamento (o, in alternativa, che il presunto sabotaggio ha assunto modalità ignote alla stessa ditta manutentrice).

  15. Interessante articolo su via Gradoli del mensile “La voce delle voci”
    http://www.lavocedellevoci.it/inchieste1.php?id=326
    nel quale sono indicati i proprietari e conduttori degli immobili dei civici 35, 38, 65, 75 e 96, fonte primaria del degrado della via.
    Visto il turbinio di personaggi e società che ruotano intorno a via Gradoli, posso comprendere la difficoltà dell’amministratrice del consorzio nell’agire per cercare di ripristinare la legalità.

  16. Ho letto l’articolo cui fa riferimento il sig. Marino Rossi. Noi del comitato eravamo al corrente di molte “stranezze” presenti in questa via e mi risulta difficile credere che la sig.ra Mariotti non fosse al corrente di parte o totalità delle notizie.
    Premesso questo, la sig.ra Mariotti mi risulta avere ottimi rapporti con l’ispettore Sonnino quindi dovrebbe sentirsi molto tutelata nello svolgimento della sua attività.
    Se però non se la sente o non ha voglia di difendere gli interessi della via può tranquillamente dimettersi lasciando spazio ad altre persone forse più determinate nel risolvere questi annosi problemi. Altrimenti si impegni con tutte le sue forze (visto che è anche pagata per gestire il consorzio dei servizi tecnologici) e per quanto di sua competenza per ridare dignità alla strada e ad ai suoi abitanti prendendo contatti con gli amministratori degli stabili fonte del degrado e denunciando se necessario anche in Procura (sbaglio o doveva essere presentato un esposto in Procura?) tutte le situazioni illegali presenti nella via.
    Noi del Comitato continueremo, finchè ne avremo forza e voglia (non possono fare tutto sempre le stesse persone), a denunciare quello che non va con la speranza che tutti gli scantinati tornino una volta per tutte ad essere cantine e vengano puniti proprietari ed impiegati di uffici pubblici che hanno “dormito” di fronte a tale scempio.
    Colgo l’occasione per fare presente a tutti i lettori di Vignaclarablog che già nel settembre 1993 il giornale La Repubblica denunciava in un articolo dal titolo eloquente “Gli scantinati della vergogna” la situazione presente in Via Gradoli, Largo Sperlonga, Via Raffaele Stasi ecc.ecc.: perchè dopo 17 anni ancora tutto è come prima? Perchè in 17 anni non è stato fatto nulla di concreto per migliorare la strada e combattere realmente il degrado? Le schifose antenne presenti al civico n.90 e gli scantinati presenti nella via li vediamo solo noi del Comitato?
    Cittadini di Via Gradoli impegniamoci tutti per eliminare il degrado, manifestiamo, scriviamo al sindaco ed a tutte le Istituzioni, facciamo sentire la nostra voce, più saremo e più questi problemi avranno possiblità di essere risolti, certo se andiamo al mare o rimaniamo in pantofole a guardare la tv difficilmente cambierà qualcosa.
    Grazie per quanto potrete fare.

  17. E’ bene precisare che le competenze primarie dell’ammistrazione consortile riguardano la gestione della via e dei relativi servizi tecnologici e non mi sembra il caso
    di infierire ulteriormente, tanto risultano evidenti le carenze in materia.
    Al ripristino e al rispetto della legalità sono deputati gli apparati e le istituzioni dello Stato; compito e dovere dell’amministratrice, come di qualunque altro cittadino, è quello di collaborare con dette istituzioni.
    In proposito bisogna rilevare che la tanto sbandierata attività della Sig.ra Mariotti consiste nella mera produzione cartacea ( neanche troppo abbondante) che nel tempo non ha prodotto alcun intervento degno di nota.
    Circa poi l’emissione dell’ordinanza sindacale di sgombero del novembre 2007 relativa al civici 65/69,
    sulla quale più volte ha scritto e detto, vantando un diritto di primogenitura, va ribadito ancora una volta come ella non debba vantare alcun merito, essendone totalmente estranea. Essa si deve esclusivamente al paziente lavoro di ricerca e di documentazione (iniziato nel 2005) dei leggittimi risidenti del 65, che ha prodotto atti tali da indurre prima i sopralluoghi congiunti e quindi l’emissione del provvedimento amministrativio.

    Lucio Maria Frizzoni

  18. Questa mattina inaspettatamente al civico 96 sono iniziati dei controlli con ben 2 autovetture della Polizia, 1 della Guardia di Finanza e due dei Vigili Urbani, probabilmente il Comitato con le sue azioni concrete,nei confronti delle istituzioni sta operando il miracolo, grazie Comitato dell’impegno che quotidianamente metti a disposizione nel comune interesse di via Gradoli

  19. Mah…che dire…chi si loda si sbroda e sbrodolandosi non si convince!
    vivo in via gradoli da 25 anni e ne ho viste di cotte e di crude, macchine parcheggiate a destra e a sinistra e allora davvero i mezzi di soccorso non arrivavano perchè non avevano lo spazio per poter passare e io una volta ci stavo rimettendo la pelle (oltre alla fincata della macchina).
    In quella situazione se ci fosse stato un incendio saremo davvero morti tutti perchè un camion dei vigili del fuoco non ci passava!
    Dov’era allora il comitato che si è invece presentato all’indomani del caso marrazzo cioè dopo venti anni di sofferenze?
    a quei tempi il consorzio era fallito, quindi immaginate la sporcizia e il degrado che c’era ma nessuno ha preso iniziativa per cercare di fare qualche cosa per una via davvero da borgata degradata, con i primi trans che si prostituivano lungo la via e i delinquenti che circolavano liberamente spadroneggiando!
    sicuramente con la nomina dell’amministratrice la situazione è man mano migliorata: sono stati posti dei pali e finalmente l’ambulanza, i viglili del fuoco o chicchessia arrivava: sembra poco ma per chi viveva l’inferno è diventato qualcosa!
    Sicuramente l’amministrazione poteva fare di più ma certo non gli si possono attribuire tutte le colpe, sarebbe sciocco questo perchè la situazione non riguarda solo la strada ma i condomini. Mi chedo ma dove cavolo erano i proprietari dei civici 96,65,35 e 75? quei condomini non hanno solamente le cantine hanno anche gli appartamenti! dov’erano quei proprietari? e dove sono??? Io, voi, nessuno avrebbe tollerato all’interno del loro stabile un simile abuso ma nessuno ha denunciato e nessuno ha denunciato il proprio amministratore. però ci si lamenta e si critica chi qualche cosa ha pure fatto anche se non era proprio il compito suo.
    negli ultimi due anni via gradoli ha fatto un salto in avanti e sicuramente la chiusura della strada ha ridotto notevolmente traffico di macchine e di giri loschi.
    devo pagare qualche euro in più per questo? lo faccio molto volentieri perchè per me non è una spesa ma un investimento su me stesso cioè sulla qualità della mia vita, dell’ambiente in cui vivo, della mia proprietà.
    Allora lucio, carlo, luciano,paolo, se tenete tanto alla via come mai quest’ostruzionismo contro una azione che, come dice massimo, nulla toglie alla strada anzi semmai aggiunge visto che funziona da deterrente e da limitatore di traffico? se in quell’assemblea di fine novembre del consorzio al qualche partecipai da residente la maggioranza (e anche dei semplici residenti come me presenti) lo ha voluto perchè lo contrastate la volontà di molti?
    il malfunzionamento o l’ atto vandalico deve arrestare forse la volontà dei residenti di non vedere invasa la loro strada da estranei e che quella sera lo manifestarono a viva voce?
    Ma dove vivete voi fuori da questa via o dentro oppure avete occhi diversi dai miei che vedo una strada più pulita e ordinata, senza la gente che la notte sosta lungo la strada a disturbare le povere persone con musica e birra? sembra poco?? a me tanto dal momento che riesco almeno a godere del silenzio!
    e come mai invece per 25 anni lo abbiamo dovuto sopportare rimettendoci notti e notti di riposo? se il cancello ha ridotto la sosta di questi bastardi sotto le nostre case allora il cancello svolge la sua funzione!
    Riguardo agli altri problemi cioè cantine e appartamenti abusivi e trans e clandestini pensate che si possano risolvere in un batter d’occhio oppure per stanare queste illegalità ci vuole tempo e costanza e insistenza?
    I primi controlli che portarono alle ordinanze di sgombro vennero forse dalla vostra azione o da quella dell’arch. rosati che si fece un mazzo per oltre un anno a reperire tutta la documentazione ipocatastale della via per poter far denunciare all’amministratrice il tutto alle forze dell’ordine?
    ripeto chi si loda si sbroda!
    i topi, come dice erica ci sono e se chiusi dentro certo ci restano, ma se una volta chiusi si fa una bella derattizzazione, come quella di questa mattina, dell’altra sera, dell’altro giorno e dell’altro ancora come avviene da due tre anni a questa parte, alla fine i topi o muoiono avvelenati o SCAPPANO perchè sanno che nella tana ci sono le esche velenose e non possono rischiare di morire avelenati!
    poi consideriamo anche che con la chiusura della strada si è dato un segnale forte a questi soggetti indesiderati: i residenti riprendono il controllo della loro proprietà.
    quindi mi vien da pensare, come erica, che dietro a tutto questo ostracismo ci siano dei manovratori, degli speculatori che forse facendo parlare sempre male della nostra strada si arricchiscono alle nostre spalle, magari comprando i nostri immobili alla metà del prezzo di mercato oppure altro… basta pensare che a pubblicare i vari articoli è il corriere della sera! come mai il corriere della sera non si è mai nteressata prima di questa via?
    Non siamo dei cretini noi, forse a meno di un km arriverà un domani la metropolitana e quello che compro oggi a 10 varrà 100! Poi controllo la strada attraverso il consorzio la sistemo perbene e da 100 passo a 200!
    quindi l’unione fa la forza, la divisione il caos e qui qualcuno vuole il caos!
    In grecia morirono 10.000 italiani sconfitti da 2000 tedeschi perchè l’armata italiana non era unita e il generale non sapeva cosa fare se cedere le armi ai tedeschi o combattere!
    Perciò si deve ancora fare fare fare ma iniziare ad avere una strada pulita, ordinata, controllata negli accessi con un numero di trans ridotto mi sembra un buon punto di partenza e fare critiche e sterili e inutili polemiche mi sembra sciocco e improduttivo !
    poi non comprendo signor carlo perchè dovrei credere a quello che dici te e non a quello che dice l’ispettore!
    Non lo dici tu stesso che l’altra sera stavano facendo i controlli? e come sono entrati se non conoscono il sistema di accesso?
    E chi te lo ha confermato, tanto da poterlo affermare a un mese di distanza, che le fotocellule funzionavano??? se funzionavano il cancello si sarebbe aperto come tutti i cancelli del mondo.
    se davvero volete fare qualcosa per la strada allora cercate le unioni, trovate le soluzioni, le sterili e stupide polemiche non servono a nulla se non a danneggiare noi che in questa strada ci viviamo e che l’unico patrimonio è costituito dalla nostra casa (bella, brutta, piccola o grande che sia).
    saluti a tutti
    gianni

  20. Preso dal sito della Polizia di Stato:

    Roma. via Gradoli, controlli interforze a immigrazione, spaccio e abusivismo
    Roma, 16 settembre 2010

    I servizi sono stati pianificati in seguito ad un incontro tenutosi la settimana scorsa in Questura tra i residenti e gli operatori economici della zona ed il Questore Tagliente, cui ha preso parte anche il presidente del XX Municipio Gianni Giacomini.
    In particolare, nel corso dell’incontro, i cittadini hanno rappresentato il disagio per il contesto ambientale dell’area, caratterizzato dalla presenza di extracomunitari, spesso alloggiati in condizioni abitative precarie e con carenti condizioni igieniche.

    Non risultano riferimenti all’amministrazione del Consorzio

  21. egregio signor Paolo, non ci sono riferimenti neanche al comitato di via gradoli!
    eppure io sono stata la prima ad essere stata convocata all’incontro con il Questore Tagliente dopo essermi recata due giorni prima al commissariato di zona per sporgere ulteriori denunce e richiedere ulteriori controlli sul civico 96 vista la presenza di alcuni soggetti nuovi! Analoga richiesta è stata fatta per i civici 75,65 35 e immediatamente i controlli non sono mancati da parte della polizia (sia di giorno che di notte).
    Ho partecipato all’incontro con il questore, ho interrogato il presidente Giacomini sul funzionamento delle telecamere, ho parlato con tutte le autorità presenti per sollecitare l’esecuzione delle ordinanze già emesse: sono stata la prima ed entrare e l’ultima ad uscire.
    Come mai, nonostante nella riunione si sia parlato delle problematiche afferenti le varie vie la prima ad essere controllata è stata via gradoli?
    Quindi il suo tentativo di far apparire me come amministratrice disinteressata alla strada che amministro non solo mi offende ma offende innanzitutto l’intelligenza dei vari residenti della via che, certamente, non hanno bisogno di false rappresentazioni sia pubbliche che private.
    I residenti hanno bisogno di verità perchè solamente a fronte della verità sono disposti a dare il loro contributo.
    Comunque visto che Luciano Frugoni mi rivolge delle domande gli rispondo:
    caro Luciano quella documentazione catastale frutto del lavoro dell’architetto Rosati e della sottoscritta è stata già depositata, da me personalmente unitamente a Rosati e altri residenti della via, due anni fa presso il commissariato unitamente ad un esposto.
    A seguito del deposito si ebbero i primi controlli sui civici interessati e in data 27.07.2009 tre pattuglie del commissariato Flaminio nuovo caricarono e allontanarono definitivamente diversi transessuali che occupavano illegittimamente il civico 96! successivamente i controlli si sono intensificati ed io ho sempre avuto uno continuo e diretto contatto con il dirigente del commissariato al fine di stanare e allontanare i topi che occupavano illegalmente quelle maledette cantine, avendo ricevuto ampia disponibilità dello stesso che a ogni segnalazione inviava puntualmente delle pattuglie.
    Comunque se desiderate, a scanzo di equivoci, inviterò il dirigente e l’ispettore che si occupa della questione, direttamente in assemblea in modo da potervi ragguagliare sul tutto.
    Che fine ha fatto la documentazione presentata da te? non lo posso sapere visto che quella stessa documentazione era stata depositata in commissariato ben un’anno e mezzo prima da me, probabilmente ne ha costituito copia!
    Posso solamente ringraziare il signor Marino Rossi che ben ha compreso la questione e gli ostacoli che ho incontrato lungo il mio cammino!
    Sono 10 anni che mi rivolgo formalmente a tutte le autorità per cercare di ripristinare la legalità nella strada ma io e altri volontari residenti che hanno lavorato con me gratuitamente e senza farsi pubblicità alcuna, pur avendo sacrificato il loro tempo per il bene di tutti, abbiamo insistito e anche ottenuto le ordinanze sindacali di sgombero sin dal 2007! Perchè non sono stati eseguiti? perchè i proprietari hanno impugnato le ordinanze davant al TAR e poi al Consiglio di Stato! e probabilmente perchè quei proprietari hanno dei santi in cielo mentre noi non ne abbiamo!
    ma non temete quelle ordinanze saranno eseguite e ne verranno emesse delle altre anche a costo di dovermi incatenare davanti al Campidoglio.
    Mi dispiace solamente che voi abbiate assunto un attegiamento del tutto osteggiativo anche davanti a quelle misure minime che l’assembela dei consorziati (il Consorzio è un Ente e non associazione leggetevi bene le carte) ha voluto adottare per ricominciare a stabilire delle regole nella Via.
    Vi vorrei ricordare che nell’assemblea del 26.11.2009 (dove per la prima volta finalmente si raggiunse una presenza di ben 782,49 millesimi) e dove parteciparono numerosissimi residenti, nell’ampia discussione quasi tutti espressero il desiderio di chiudere la strada e sia Luciano che Carlo, delegati dal loro condominio non se la sentirono di votare contro l’istallazione del cancello: semplicemente si sono astenuti.
    Tu Luciano hai sempre sostenuto che oltre a stanare le illegalità desideravi avere anche una strada più ordinata, con meno scritte, più pulita e meno paletti divelti!
    sacrosante parole che io ho apprezzato e cercato di realizzare non appena ho avuto la disponibilità dei fondi con una minima spesa! Vi vorrei pubblicamente informare che paletti e cavalle sono state da me ordinate direttamente dai fornitori al prezzo più basso per evitare eventuali ricarichi! Qunati altri lo avrebbero fatto?
    Io ho sempre cercato di fare quanto più possibile nel corso degli anni nonostante le obiettive difficoltà con le quali mi sono dovuta scontrare: prima di tutto l’assenza dei rappresentanti nelle assemblee e la poca collaborazione di molti miei colleghi amministratori;
    in secondo luogo la obiettiva mancanza di fondi viste le persistenti morosità di molti lotti: riuscivo ad avere un pò di contributi passando ore e ore al telefono per sollecitare i vari amministratori a versare un pò di soldi per garantire quantomeno i servizi essenziali.
    Comunque nessuno è perfetto e tutto è perfettibile, io mi sento in pace con la mia coscenza: da quando sono stata nominata, cioè dal 92 non mi sono mai aumentata il compenso perchè ho preso a cuore questa strada e voglio con tutto il cuore che diventi una strada decorosa per la maggioranza dei residenti per bene che ci risiedono.
    Mi sono sempre resa disponibile e collaborativa e mi rendo, pubblicamente, ancora disponibile e collaborativa con voi e con qualunque altro residente che voglia dare un contributo a questa impresa.
    Poi come tutti gli esseri umani ho potuto sbagliare, avrei potuto fare di più, ma con tutto il cuore vi posso garantire che ho fatto tutto quello che potevo fare.
    Più di questo io non posso.
    con i migliori saluti
    antonella mariotti

  22. Mi permetto di invitare Gianni a leggere attentamente gli interventi di Carlo, Lucio, Lucano, Paolo insieme con le 16 circolari del Comitato.
    Troverà sicuramente risposta aile sue domande.

    Lucio Maria

  23. lucio ho letto bene sia gli interventi che le circolari, non sono scemo e non ho trovato alcuna risposta alle mie domande!
    nelle circolari ho trovato molte imprecisioni nella rappresentazione delle cose…
    Ho sentito la necessità di dire la mia e l’ho fatto.
    condivisa o non condivisa questo è quello che penso!
    gianni

  24. ringrazio l’amministratrice per il chiarimento della situazione.
    io espressi al mio amministratore assoluto assenso alla chiusura della strada.
    non vedo perchè dovrei pagare i costi di manutenzione anche per gli estranei che entrano e disturbano; preferisco sopportare i costi del cancello almeno ho un pò di pace e trovo un posto auto.
    ogni cosa nuova presenta delle problematiche ma se queste sono a difesa del nostro territorio noi residenti per primi dobbiamo sopportarli e cercare di risolverli.
    da quando funziona il cancello e la sbarra finalmente in via gradoli c’è un pò di pace e non vorrei perderla per il puntiglio di pochi.
    non credo che le ambulanze o i vigili del fuoco no entrano visto che quando funzionava solo la sbarra entravano e il sistema è lo stesso.
    gradrei non leggere più sui giornali cose false su via gradoli perchè se è vero che ci sono dei trans e dei problemi è anche vero che il 90% delle palazzine sono abitate da persone perbene e che la via non è affatto degradata.
    il degrado è altro non certo gli extracomunitari (per lo più regolari) che abitano nella via altrimenti tutta roma sarebbe degradata!
    in via gradoli ci sono delle illegalità ma da quello che vedo e leggo finalmente le autorità si stanno muovendo.
    dopo aver letto l’articolo della voce credo che erica e gianni abbiano ragione, qui c’è qualcuno che alimenta la divisione……..ovviamente da dietro le quinte
    ciao a tutti

  25. Egregia signora Mariotti, la ringrazio dell’intervento chiarificatore e prendo atto della sua buona fede, anche se sono appena 22 anni che abito in via Gradoli solo in questo ultimo periodo scopro l’esistenza dell’amministrazione del Consorzio e del Comitato, da quanto mi par di capire perseguono lo stesso fine anche se con metodiche diverse, ora le chiedo un’ulteriore chiarimento, se ricorda in un precedente intervento avevo sollevato dei dubbi circa l’addebito in bolletta delle chiamate verso i cellulari per l’apertura del cancello, ricordo perfettamente che in sede assembleare l’amministratore faceva presente che erano esclusi i cellulari per ovvi motivi, posso accettare senza problemi che la signora Laura (custode al civico 62) sia chiamata al cellulare ma non tollero che la comunità paghi un costo per attività illecite punite dalla legge, mi sembra che i media nel periodo estivo abbiano parlato di prostituzione e spaccio di stupefacenti, o ricordo male!, ora gli stessi interessati alle vicende sopra esposte sono con il permesso di soggiorno rinnovato come collaboratori di giustizia, se lo anno ottenuto non contesto assolutamente le scelte delle istituzioni, ma permetta la mia amarezza e continuo a ribadire che io ho fornito una utenza fissa riconducibile all’intestatario del contratto , per gli altri non so e questo non mi sta bene.
    Non ritiene che sarebbe il caso di richiedere (se possibile) la bolletta trasparente per verificare quali cellulari vengono chiamati con frequenza e a quale ora la “visita parenti) avviene, con successiva verifica assembleare per le opportune decisioni del caso.
    Ringraziandola
    cordiali saluti

  26. Con riguardo al sig. Marino Rossi, comprensibilmente apprezzato dall’amministratrice del Consorzio, il Corriere della Sera e la Voce delle Voci hanno pubblicato articoli sulla base di un poderoso materiale informativo, costituito da 57 visure e da decine di riferimenti incrociati individuati dal Comitato nelle lunghe serate invernali.
    Abbiamo ricevuto ringraziamenti per la ricerca svolta; se anche lui volesse comunicarceli gliene saremmo grati.

    Con riguardo a Gianni, circa l’accusa di essersi svegliati solo ora, tale accusa mi è stata rivolta anche dal consigliere comunale on. Ludovico Maria Todini, con il quale successivamente si è instaurato un fruttuoso dialogo. Mi auguro che anche con lui possa accadere lo stesso.
    Voglio tuttavia precisare che 25 anni fa, avevo appena compiuto il mio sedicesimo genetliaco …, spero non me ne voglia se all’epoca avevo altri pensieri per la testa.
    Qualora non avesse ricevuto qualche circolare ce lo faccia sapere, saremo lieti di condividere con Lei il nostro pensiero.

    Con riguardo all’amministratrice, abbiamo taciuto la partecipazione all’incontro tenutosi martedì 7 nell’anticamera del Questore al primo piano di via San Vitale, accogliendo e condividendo la richiesta in tal senso operata dallo stesso dott. Tagliente.
    Al momento non sono venuti meno i motivi fondanti quella richiesta, anche in ragione di ulteriori fatti, sopravvenuti a quella data, che rafforzano quella richiesta.

  27. signor carlo non metto in dubbio che 25 anni fa eri adolescente ma dieci anni fa non lo eri e neanche 5 anni fa.
    è’ il vostro metodo che non mi piace perchè da quanto ho potuto leggere e vedere da un’anno a questa parte non vi sento attaccati alla strada ma interessati.
    non apprezzo chi agisce contrastando tutto quello che non viene da se stesso, per scalzare il vecchio e affermare se stesso!
    bisogna avere l’umiltà di apprezzare anche quello che hanno fatto e fanno gli altri e tentare di unirsi e perseguire una strada comune:questo è azione disinteressata e sincera per il bene comune.
    vedi carlo ad esempio se il signor questore ha richiesto di non pubblicizzare l’incontro perchè paolo attacca l’amministratrice dicendo che non si parla di consorzio nell’incontro e poi leggo che invece lei è intervenuta?
    qual’era il messaggio che si voleva lanciare? noi siamo presenti l’amministrazine no! con questo metodo non si acquista credibilità!
    con i migliori saluti
    gianni

  28. Ovviamente i miei piú sentiti ringraziamenti vanno non solo al Comitato ma a chiunque aiuti a portare alla luce tutti quelle situazioni losche che da anni appestano via Gradoli.
    Marino Rossi

  29. ma è mai possibile che si deve sempre criticare tutto?
    le uniche cose buone che stanno avvenedo vengono criticate con la scusa della sicurezza?
    dopo che per anni mi sono dovuta vergognare con i miei amici quando li accompagnavo alle loro macchine perchè era piena di gente ubriaca, di trans nudi che risalivano la via adesso che finalmente quando anche la sera tardi non c’è nessuno volete fare togliere il cancello e la sbarra?
    dani ma lei è contenta di far rientrare la sera sua figlia con degli individui loschi lungo la via oppure è meglio per una volta tornare a piedi in sicurezza?
    ma qui siamo alla follia totale!
    grazie signora mariotti continui così apprezzo, per il momento, di non vedere gente lungo la strada e un bell’ingresso quando rientro e un bel silenzio la notte.
    continui a lottare e a fare intervenire la polizia molti la pensano come me.
    anna

  30. apprendo con piacere il chiarimento della signora mariotti, finalmente capisco come stanno le cose e quali sono state le difficoltà.
    insista signora che siamo sulla buona strada e soprattutto non demorda.
    ha fatto bene ad intervenire almeno prendo atto delle scemenze che vengono raccontate su di lei per raccogliere consensi e farla fuori.
    patrizia
    ps. signor frizzoni a volte le carte e la collaborazione con la p.a. serve a qualcosa!

  31. Sig. Gianni, le contrapposizioni non servono a nessuno, personalmente non conoscendo perfettamente i fatti come evidenziato nel precedente messaggio, mi sono limitato a riportare una citazione presa dal sito della Polizia di Stato, quindi nessun “attacco “ alla sig Mariotti, fatto sta che dopo il suo intervento prendevo atto della sua buona fede.
    Noi come residenti, stiamo cercando di far sentire la nostra voce che per troppi anni si è trincerata dietro al silenzio, per fortuna ora ci sono i rapporti con le istituzioni, non importa chi li ha generati l’importante che si risolva, anche questi contraddittori liberano le coscienze e ci portano (anche se a volte con un velo di polemica) a confrontarci sul reale problema e penso che tutti su questo punto siano d’accordo.
    Con i migliori saluti

    PS:questo stato di cose può essere stato generato da una scarsità di rapporti tra consorzio e residenti, onestamente solo ora scopro che ha una voce e scrive risposte, senza polemica e senza demolire l’operato di nessuno mi auguro che questo sia solo l’inizio.

  32. Gentile Signor Gianni, cosa significa : ” da un anno a questa parte non vi sento attaccati alla strada ma interessati.”?. Interessati a cosa? . L’ Umiltà che reclama, da un anno a questa parte, è uno dei valori che riconosco nell’operato del Comitato. Come altro descrivere il capillare lavoro porta a porta, fatto da un manipolo di volonterosi idealisti, per coinvolgere e sensibilizzare TUTTI i residenti sulle disastrose problematiche della via?. Come definirebbe, se non umile e volenteroso di collaborazione, chi cerca, mettendo a disposizione GRATUITAMENTE il proprio tempo e le proprie capacità professionali per il bene della collettività?. E come qualificare chi pur nell’indifferenza, quasi, generale, pacatamente pazientemente continua, attraverso il personale impegno, a cercare la collaborazione di più persone possibili?. Nessuno disconosce quello che è stato fatto fino ad ora. Sono pragmatica contano i fatti , da quando è operativo il Comitato ,seppure impercettibilmente, le cose stanno cambiando . Le ricordo Signor Gianni che il Comitato opera in assoluta trasparenza ed è a disposizione di TUTTI. Gianni, per proteggere il bene comune, come dice Lei, bisogna avere il coraggio di guardare in faccia la realtà. Uscire dal sentore piccolo borghese che un cancello, un muretto pittato di fresco ,riqualifichino uno strada. Non si deve avere paura di dire che questo agglomerato multietnico questa strada popolare ha necessità , anche, di sbandierare cartelloni che sono , per la mia etica, molto meno offensivi di quel che C’E’ ma non si vede. Fino a che avremo vergogna, noi per primi, di accettare la realtà credo che la condivisione, nel perseguire gli stessi intenti, sia difficile. A me come a tutti gli aderenti del comitato o a chiunque ne avesse voluto chiedere conto, l’incontro è stato relazionato senza omettere nessuna partecipazione. Signor Gianni, dissenta pure, ci richiami a valori morali, scambiamoci pareri punti di vista opinioni suggerimenti. Eviti di giudicare, senza conoscere, le finalità e modalità del Comitato e sia così “tollerante” da non tirare conclusioni sibilline e manipolatorie degli intenti del Comitato.
    La saluto fiduciosa nella collaborazione, propositiva, fra tutti noi residenti.
    Maria

  33. Mi spiace, e non ne comprendo il motivo, sentire astio e rabbia nella risposta della Signora Patrizia. Nessuno vuole fare fuori nessuno, bisogna fare attenzione ai termini che usiamo! Un conto è chiedere la rimozione da un incarico detenuto per molti anni altro Fare Fuori. Evidentemente – Patrizia – la sua analisi della situazione di Via Gradoli, la porta a plaudire e supportare l’operato del consorzio tecnologico . Non per questo motivo, dissentiamo, mi sento di dirle che lei o la Signora Mariotti, scriviate, scemenze per delegittimare il Comitato e le persone che lo rappresentano. Ho letto tutte le circolari, rassegne stampa, lettere aperte su questo blog e debbo osservare che bugie da parte del Comitato non ne ho lette. Le chiedo, Signora Patrizia, di essere così cortese da aprire gli occhi anche a me mi elenchi , per favore, le calunniose scemenze che sono state dette.
    La saluto.
    Maria

  34. Gentilissima Anna, Ho paura che spesso – PARADOSSALMENTE – l’incapacità ad ascoltarci, forse per via di pregiudizi, creino fraintendimenti che ci portano a scontrarci su tematiche COMUNI. Ho letto, riguardo al cancello delle obiezioni , dei suggerimenti per migliorarne l’utilizzo, qualche commento deluso, qualche critica realistica. Ho, sempre, letto che come volontà della maggioranza andava fatto e pagato, così è stato.
    A differenza di Anna, quando sono chiusa dentro a Via Gradoli mi sento molto insicura, più che con i miei amici o parenti mi vergogno con me stessa. Dopo il cancello ed un primo tratto di muro , decorosamente, pulito,inizia una discesa di un qualsiasi budello di estrema periferia. A piedi una inesorabile e lenta processione di umanità di varie nazionalità sfruttata, nella maggioranza, che rincasa nelle topaie che pullulano in Via Gradoli. Oltre che degli ubriachi e dei trans mi vergogno degli Italiani che dalle loro belle case dei quartieri centrali, gestiscono un redditizio traffico in nero speculando e degradando. Mi vergogno delle istituzioni che permettono la nostra convivenza con misure di sicurezza precarie, che hanno concesso e sanato abusivismi, che accettano che nei sottosuoli, poco visibili agli ospiti ed ai parenti proliferi una comunità priva di Diritti e Doveri sfruttata usata e spaventata, quindi capace di tutto. Mi Vergogno di vedere ancora, dietro il cancello, passeggiare indisturbato un noto spacciatore. Mi vergogno che, al punto in cui siamo, per risolvere un problema: sociale, politico, urbano, non si sappia far altro che invocare l’arrivo della Polizia, guardando il tiggì uno.
    Cordiali saluti Maria

  35. Scusatemi, ancora, Anna e Patrizia vorrei sapere cosa ne pensate dell’ interessantissimo e circostanziato articolo, su Via Gradoli, del mensile ” la Voce delle Voci”
    Grazie ancora Maria

  36. Vorrei specificare che non ho nulla di personale nei riguardi della Signora Mariotti.
    Non la conosco e prima della nascita del comitato non l’avevo mai incontrata. Sono sicurissima che è una onesta amministratrice ed una esemplare cittadina. Sono abituata a pagare dei professionisti a cui delegare la risoluzione di problematiche specifiche : il commercialista, l’amministratore di condominio, l’avvocato, il medico, il meccanico, il parrucchiere etc.. Il loro compito è risolvere , a mio favore, le questione poste. Quando questo non avviene, non ne faccio una questione personale. Se sono soddisfatta confermo l’incarico se non lo sono lo revoco. Personalmente , non sono soddisfatta del lavoro fin qui svolto dal Consorzio e auspicherei un ricambio del direttivo. Fino ad oggi, non ho saputo quali azioni sono state fatte dal consorzio, nei confronti di coloro che hanno utilizzato i servizi tecnologici della strada in maniera inadeguata se non abusiva. In che maniera hanno influito, sui servizi tecnologici, l’espandersi di abitazioni che avrebbero dovuto essere: sottoscala, garage, cantine, soffitte, scantinati ed invece sono appartamenti e pure super affollati? Cosa accade quando numerose palazzine, dai dichiarati appartamenti iniziali, triplicano le unità abitative. Cosa provoca questo incontrollato sovraffollamento? Che tipo di: pressioni denunce esposti controlli, sono stati fatti nei confronti degli uffici tecnici del comune che hanno , per anni, concesso permessi , sanato, abusato,creando una Via Gradoli sotterranea, più densamente popolata della superiore? . Non ho nessuna accusa da fare alla Signora Mariotti. Mi baso su dati di fatto. In un anno, attraverso impegno e pressioni sulle istituzioni, si sono raggiunti risultati TANGIBILI. Senza disconoscere l’egregio lavoro svolto sin qui dalla Signora Mariotti, ritengo insufficienti i risultati raggiunti dal Consorzio nel corso degli anni. Senza rancore senza astio, come in ogni organismo democratico, le cariche vengono messe ai voti. Se la maggioranza dei residenti in Via Gradoli riterrà che l’attuale gestione sia da mantenere o neppure da mettere in discussione accetterò, restando vigile e propositiva, la decisione. Mi dispiace, invece, vedere messo in discussione con toni polemici e critici l’operato di quei residenti che, in maniera volontaria a proprie spese con i loro mezzi personali, si impegnano quotidianamente a mantenere desta l’attenzione dei media, delle istituzioni, dei residenti, senza, DAVVERO, nessun secondo fine. Che poi, trovarcene di secondi fini! a meno che, qualcuno timoroso di far sapere a nonna in Veneto che Via Gradoli è una borgata, non voglia lasciare intendere che sono in cerca di visibilità. Rido! davvero : RIDO. Anche solo supporre che cavalcando la triste e pietosa storia di via Gradoli si acceda all’ olimpo della visibilità mediatica, è da poveretti. Io, nell’impegno , DISINTERESSATO, che ci stanno mettendo, vedo solo l’incazzatura di persone che vivono costantemente quotidianamente sulla loro pelle e nel loro portafoglio la trasandatezza della gestione. Onestamente, dovrebbe essere interesse di tutti, ognuno con le sue proposte, partecipare attivamente, giudicare dall’interno, senza prevenzioni da struscio di paese. Giudicare e scegliere informati. Questa diatriba Consorzio/ Comitato mi appare pretestuosa e non mi piace l’invadenza nelle scelte personali e non credo sia etico o professionale mettere i residenti di fronte ad un infantile o con me o contro di me. Non si tratta di una guerra fra clan. Si tratta di scegliere dei professionisti che soddisfino l’esigenze della maggioranza.
    Saluti Maria

  37. In merito all’intervento della sig.ra Mariotti del 17 settembre u.s., senza voler nulla togliere agli sforzi fatti nel tempo dalla stessa sig.ra Mariotti e dagli altri volontari residenti, per amore di correttezza e precisione, mi preme ribadire che l’ordinanza sindacale di sgombero di novembre 2007 relativa ai civici 65-69 è stata il risultato degli esiti dei sopralluoghi effettuati dalla ASL e dalla Polizia di Stato, a seguito della relazione presentata alle competenti autorità, nel novembre 2005, esclusivamente dai legittimi proprietari e residenti del civico 65.

  38. Ho letto con attenzione tutti gli articoli pubblicati ed essendo stata messa “tanta carne sul fuoco” cercherò di dare a tutti risposte chiare e concrete ad alcune domande ed osservazioni fatte.
    Faccio una piccola premessa: sia io che il Dott. Mosco abitiamo in Via Gradoli dal lontano 1969, pertanto siamo a conoscenza delle faccende piccole e grandi che hanno riguardato questa strada. Essendoci cresciuti ci siamo affezionati, qui abbiamo passato la nostra infanzia e vorremmo passare anche la nostra vecchiaia, possibilmente in santa pace e con dignità. Da piccoli giocavamo a nascondino nel famoso passaggio che collegava le cantine del civico n.65 con il cortile del civico n.75, ignari del dramma che vivevano le persone che già all’epoca abitavano in quei loculi.
    Ancora prima che venisse costruito il civico n.62, scendevamo nel Parco dell’Insugherata, per andare a giocare a pallone con gli amici. Oggi quel percorso non c’è più.
    Sono stati costruiti edifici in ogni angolo della via, alcuni anche eleganti e dignitosi, altri forse all’inizio lo erano ma nel tempo sono stati trasformati in oggetti del degrado. Persone senza scrupolo (che non abitano in questa via, ma ai parioli, sulla flaminia o al centro), immobiliari fantasma, immobiliari non fantasma ma dedite alla pura speculazione, hanno fatto in modo (attraverso probabilmente delle connivenze con impiegati pubblici) che da un certo numero di appartamenti si passasse ad es. da 40 effettivi a 100. Non contenti di questo scempio questi speculatori hanno voluto “sfruttare” pure gli scantinati, i lavatoi ed i terrazzi dando vita, pur non essendoci i permessi tecnici ed igienico-sanitari, a dei veri e propri mostri che da tempo hanno portato questa via ad un livello di degrado tale da definire questa via come una strada di borgata. Mi riferisco in particolar modo a quanto avvenuto ai civici 35,65,69,75 e 96 ed in parte anche al 19.
    Io ed il dott. Mosco abitiamo in condomini dove non sono presenti questi fenomeni di degrado ma non per questo dobbiamo accettare di vedere la “nostra” strada ridotta a livelli da terzo mondo com’è attualmente. Da abitante di questa via e promotore del comitato vorrei ribadire un concetto: deve essere rispettata la dignità ed il decoro di tutti i residenti, ivi compresi (ci tengo a ribadirlo) quei tanti extracomunitari che lavorano onestamente e rispettano le leggi italiane. Questa strada non deve essere equiparata a strada di trans com’è vista attualmente all’esterno. Noi del Comitato non accettiamo quest’equazione e lotteremo con tutte le nostre forze finchè le cose non cambieranno ed i responsabili di questi “mostri” non saranno perseguiti dalla giustizia.
    Come più volte sottolineato in altri interventi il silenzio e l’omertà degli abitanti ha costituito e costituisce concreta concausa del degrado di cui sono corresponsabili (anche se con un diverso peso) tutti:abitanti, amm.ri ed Istituzioni.
    Il Comitato è nato proprio perchè mancava la partecipazione diretta dei cittadini ai problemi della strada. Non ha scopi politici nè persegue per la sua attività compensi o quant’altro. Inoltre non vuole porsi in antagonismo con l’Amm.re del Consorzio, ma laddove le cose non vanno ha il dovere di segnalarlo ed attivarsi per fare in modo che le tante problematiche vengano portate all’attenzione innanzitutto degli stessi abitanti e di Istituzioni e mass media per far sì che le stesse vengano risolte.
    Personalmente ho un sogno: abitare in una strada pulita, decorosa, dignitosa dove non debba vergognarmi di pronunciare il nome.

  39. Rispondo al Sig. Gianni. Innanzitutto gradirei sapere con chi sto parlando. Noi del Comitato abbiamo l’abitudine di presentarci ai nostri interlocutori mettendoci la faccia, nome e cognome. Non conoscendola personalmente mi piacerebbe che Lei, rivolgendosi al Comitato, si firmasse per intero per un fatto di reciprocità e trasparenza nei nostri confronti.
    Rispondo comunque volentieri alle Sue osservazioni. Sono d’accordo con Lei quando dice che tanti anni fa in questa strada venivano parcheggiate le macchine a dx e sx, non ci passavano i camion dei vigili del fuoco e mi permetta di aggiungere la strada era bucata e l’illuminazione non era pubblica. Con l’avvento della sig.ra Mariotti alcune cose sono state fatte e cambiate in meglio; di questo va dato atto all’Amm.re del Consorzio che, vorrei ricordare ai presenti, per il suo lavoro percepisce un compenso, a differenza di noi del Comitato. Mi è abbastanza difficile credere che la sig,ra Mariotti abbia a cuore la via come noi abitanti: non abita qui ma in un altro quartiere (Salaria) dove i residenti non vivono le problematiche esistenti in via Gradoli e forse neanche sanno quali siano.
    Nessuno imputa all’Amm.re di non avere fatto nulla in questi anni ma certamente non è stato fatto abbastanza. La sig.ra Mariotti mi ha riferito (premetto che non ho mai avuto documentazione a riguardo) di avere presentato numerosi esposti e denunce. Tuttavia ciò non ha impedito che il degrado della via rimanesse inalterato, per alcuni aspetti è addirittura aumentato.
    C’è stato negli ultimi anni un proliferare di scantinati (con relativi effetti sulla via: dai trans a persone che hanno avuto a che fare con traffici di droga) di proprietà talvolta di persone fisiche talvolta di Società immobiliari più o meno in attività o Società “strane” (con proprietà in Lussemburgo o Olanda), di antenne paraboliche che provengono dai seminterrati, di bombole gpl di una pericolosità inaudita. Tutto questo porta noi del Comitato a dire che non si è lavorato nel modo giusto, non risolvendo i tanti problemi che vivono gli abitanti della via.
    Dopo 18 anni (il Presidente della Repubblica resta in carica 7 anni) io abitante della via mi aspetto cambiamenti evidenti, risultati concreti, e se questi non vengono raggiunti il mio giudizio è negativo. Niente di personale, lo sottolineo, ma i fatti parlano chiaro.
    Lei sig. Gianni domanda a noi del Comitato dov’eravamo 25 anni fa. Abitavamo come Lei in questa via e non pensavamo di dare vita ad un Comitato perchè speravamo che nel tempo le cose sarebbero cambiate in meglio. Purtroppo così non è stato!
    Personalmente, ancora prima del caso Marrazzo, speravo che qualche abitante della strada, qualcuno pieno di buona volontà, desse vita ad un movimento civico a difesa dei cittadini della via, ma nessuno lo ha fatto. Visto che lei vive qui da tanti anni perché non ha costituito un comitato a difesa della via? Lei cosa ha fatto fino ad oggi a difesa di questa via?
    Attendo una sua cortese risposta, nel frattempo Le posso dire cosa ha fatto il Comitato per la via.
    Dopo il caso Marrazzo io ed il Dott. Mosco abbiamo capito che era stato raggiunto il fondo ed era necessario fare qualcosa per la nostra “povera” strada. Dopo il caso Moro, nel lontano 1978, anche il caso Marrazzo-Trans: era troppo! Marrazzo ha segnato il punto di non ritorno.
    Stufi di attendere gli eventi e risposte concrete che non arrivavano, abbiamo preso il coraggio e l’iniziativa di distribuire a tutti i cittadini della strada la petizione in cui chiedevamo alle Istituzioni di intervenire a sostegno della nostra via. Quella petizione firmata da 241 persone ci ha fatto capire che avevamo preso la direzione giusta e che tante persone la pensavamo esattamente come noi.
    Da quel momento diverse persone si sono unite a noi in questa “battaglia” contro il degrado della via. Molti hanno capito le nostre buone intenzioni, pochi altri no o adducendo scuse assurde e ridicole (lo fanno per entrare in politica, per avere visibilità, per chissà quali motivi ecc.) o addirittura ostacolandoci (forse perchè consapevoli che nulla sarebbe stato più come prima).
    Noi del Comitato siamo stati addirittura diffidati dall’Amm.re del Consorzio (lettera del 7/12/09) per avere messo degli striscioni di protesta contro la situazione di degrado della Via perchè questo, a suo dire, “arrecava” nocumento a coloro che intendevano vendere o locare i propri immobili, come se il problema fossero gli striscioni e non gli scantinati della vergogna ed i loro proprietari che hanno fatto di Via Gradoli oggetto della loro speculazione.
    Scriveva Vignaclarablog: “che dei cittadini vengano diffidati dal difendere la loro dignità dall’Amm.re del condominio o del Consorzio in cui vivono ci è sembrato veramente un pò troppo…”.
    Vorrei ricordare che la nostra costituzione stabilisce che i cittadini hanno diritto di riunirsi pacificamente (art.17); i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente (art.18); tutti hanno il diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto ed ogni altro mezzo di informazione (art.21).
    Chiedo ai tanti lettori di Vignaclarablog se è stato democratico questo comportamento dell’Amm.re del Consorzio. Perché l’Amm.re perde tempo ed energie ad attaccare noi, che stiamo tutelando gli interessi della via e dei suoi abitanti, invece che pensare agli scantinati? Chissà forse degli scantinati è meglio non parlarne! Noi del Comitato riteniamo che invece se ne debba parlare e trovare soluzioni concrete e soprattutto definitive.

  40. Nonostante tutti questi ostacoli il Comitato, operante solo da novembre 2009, ha raggiunto già dei risultati concreti.
    1) Abbiamo personalmente depositato noi stessi del Comitato, dopo aver raccolto 241 sottoscrizioni, copia della petizione presso tutti gli organi competenti: Sindaco, Prefettura, Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza, ASL, Vigili del Fuoco, Comando dei Vigili Urbani, Presidenza del XX Municipio;
    2) Abbiamo preso contatti con i massimi livelli di Istituzioni, giornali nazionali ed internazionali, televisioni locali e nazionali per fare in modo che la situazione di degrado esistente in Via Gradoli venisse conosciuta in ogni suo aspetto e considerata come priorità da risolvere al più presto.
    a) Ci siamo incontrati con i seguenti politici:
    Andrea Antonini (consigliere XX° Municipio, Casapound);
    Marco Tolli-Daniele Torquati-Alessandro Sterpa (consiglieri XX° Municipio, Partito Democratico);
    Gianni Giacomini (Presidente Giunta Municipale XX°, PDL);
    Giorgio Mori (Consigliere XX° Municipio, PDL);
    Stefano Erbaggi (Consigliere XX° Municipio ed Assessore lavori pubblici XX°, PDL);
    Simone Ariola (Consigliere XX° Municipio e Presidente Consiglio XX°, PDL);
    on. Francesco Storace (Consigliere Comunale) il quale ha presentato 4 interpellanze al Sindaco, a tutt’oggi senza risposta;
    on. Federico Guidi (Consigliere Comunale e Presidente Commissione Bilancio Comune di Roma);
    on. Fabrizio Santori (Consigliere Comunale e Presidente Commissione sicurezza Comune di Roma);
    on. Ludovico Maria Todini (Consigliere Comunale e membro Commissione sicurezza Comune di Roma);
    on. Giorgio Ciardi (delegato del Sindaco di Roma alla sicurezza);
    sen. Stefano Pedica (senato della Repubblica, Italia dei valori);
    ex senatore Sergio Flamigni (Partito Comunista Italiano)
    b) Abbiamo preso contatti con i seguenti giornali nazionali (Corriere della Sera, Il Messaggero, Libero, Il Giornale, La Repubblica, Il Tempo) ed internazionali (Financial Times);
    c) A prescindere dagli eventi collegati al caso marrazzo ed all’esplosione delle bombole GPL, in novembre e dicembre 2009, abbiamo partecipato a trasmissioni televisive dedicate a via Gradoli (Roma1 tv, Gold Tv, Buongiorno Regione, TG3 regione);
    Abbiamo fatto comprendere ai massmedia che era sbagliata l’equazione Via Gradoli-Trans. I trans costituiscono solo la minima parte del degrado che è soprattutto legato alla presenza diffusissima di scantinati e miniappartamenti dove non esistono le benché minime condizioni igienico-sanitarie e di sicurezza per via delle tante bombole GPL.
    Personalmente trovo vergognoso che alcuni italiani residenti che probabilmente non hanno mai messo piede in questi tuguri, e quindi non li hanno visti e visitati, piuttosto che preoccuparsi di sottrarre a questo infame destino dei poveri disgraziati accusino il Comitato di gettare fango sulla via per avere messo in evidenza gli scantinati e l’ignobile sfruttamento ad essi collegato;
    3) Abbiamo provveduto in data 20 e 28 febbraio 2010, unitamente a persone appartenenti agli schieramenti politici opposti di Casapound e Partito Democratico, alla pulizia della discarica ambientale a ridosso del civico n.96, sulla riserva della insugherata, creatasi negli ultimi 20 anni a causa principalmente di un egiziano che buttava la spazzatura nel parco. Abbiamo pulito con le nostre mani questo “tappeto” di sporcizia e fatto portare via, grazie all’intervento gratuito dei camion dell’Ama, circa 300 (trecento) buste condominiali grandi di rifiuti oltre a carcasse di motorini, lavatrici, deconder, videoregistratori ecc.
    4) Abbiamo portato a conoscenza dei mass media le singolari connessioni, il ruolo e le funzioni amministrative svolte dai proprietari dell’appartamento dove vive Jose Alexander Dario Silva in arte Natalì;
    5) Abbiamo partecipato a diverse sedute del XX° Municipio depositando atti;
    6) Abbiamo preso contatti con gli altri Comitati di cittadini presenti nel XX° Municipio (XX° Municipio, Villaggio Cronisti, Pirzio Biroli, Robin Hood) stabilendo le strategie e le azioni da prendere insieme;
    7) Facciamo notare che sono scomparsi circa 10 carcasse di motorini che da anni erano stati abbandonati nella via;
    8 Probabilmente se all’esterno molti politici, giornali e televisioni ci considerano un interlocutore privilegiato è solo perché noi membri del Comitato ci siamo “sporcati” le mani (in tutti i sensi, vedi discarica) e ci abbiamo sempre messo la faccia.
    Non ci interessa diventare una “cartiera” ma raggiungere dei risultati concreti.
    E saremmo contento se i tanti residenti della via, come noi, dedicassero un po’ di tempo, soldi ed anche coraggio a difesa di questa “causa”.
    Con l’indifferenza e l’egoismo non cambierà mai nulla, forse con un po’ di amore ed impegno verso la propria strada sì.

  41. Confermo che l’ordinanza di sgombero ottenuta al civico n.65 non è nè merito dell’Amm.re del Consorzio nè del Comitato ma solo ed esclusivamente di alcuni residenti del n.65 che con impegno, costanza e dedizione hanno fatto sì che si arrivasse a questo risultato.
    Abbiamo l’abitudine di non prenderci meriti che sono di altri e non troviamo eticamente corretto che vengano messe in giro voci o notizie che non corrispondono a verità.
    Nè l’Amm.re del Consorzio nè il Comitato possono vantare meriti sul civico n.65, quanto raggiunto è solo merito degli abitanti ivi residenti.

  42. 1) Credo che tutti i residenti onesti di via Gradoli debbano essere riconoscenti al grandissimo lavoro svolto dal Comitato, che come giustamente è stato ricordato, tra le altre cose, lavora gratis.
    2) La famosa diffida della Sig.ra Mariotti è stata un errore clamoroso, giuridicamente priva di valore, ma in particolare del tutto inopportuna in quanto arrivata nel momento di massimo (speriamo) degrado per la via. Anche il singolo cittadino ha il diritto di protestare con striscioni o megafoni o come meglio crede, nei limiti delle vigenti leggi.
    3) Dalla nota del 17 u.s. postata dalla Sig.ra Mariotti traspare, a mio modesto avviso, tra l’elenco delle cose fatte una sorta di velato “mea culpa” circa il non fatto per la strada. Lo possiamo prendere come un’autocritica? E’ una premessa per una maggiore sensibilità ai problemi della Strada? Vedremo.
    4) Si continua a parlare del cancello, come di un’altro male della strada, continuo a dire che lo ha voluto la maggioranza dei consorziati e non la Sig.ra Mariotti, personalmente sono stato favorevole alla sua installazione e continuo ad esserlo nonostante i “guasti”.
    Valuteremo, nei prossimi mesi, l’effettiva utilità del cancello, ma sicuramente non è possiblie affermare che la sua installazione sia un fatto negativo. Forse, crea problemi, in particolare la notte quando è chiuso, a tutti quei personaggi che consideravano la nostra via una sorta di discarica di moto e macchine rubate o da rottamare, bere casse di birra e disturbare parte dei residenti.
    5) L’attuale amministratrice è in carica da molti anni, alcuni dicono troppi, ha operato male, malissimo, bene, benissimo, al riguardo le valutazioni personali divergono tra chi è soddisfatto e chi la critica in maniera viscerale, e tutte le posizioni sono comunque legittime.
    Come per il cancello, deciderà la maggioranza dei consorziati.
    Saluti.

  43. Relativamente al cancello vorrei precisare che noi del Comitato rispettiamo assolutamente quanto deciso dalla maggioranza dei residenti, semmai abbiamo dei dubbi in merito al funzionamento ed al fatto che esso possa costituire un deterrente per malviventi ed ospiti indesiderati.
    Personalmente mi fa piacere sapere che con il cancello alcune persone si sentano più tutelate adesso, io penso diversamente. I problemi sono altri e ben più importanti.
    Probabilmente sarebbe stato opportuno valutare tutti gli aspetti funzionali prima di procedere ad attivarlo. Per esempio sarebbe stato necessario fornire ai residenti una chiave di sblocco per evitare blocchi e malfunzionamenti come quelli del 29 agosto. File e blocchi a quell’ora di notte possono essere assai pericolosi.
    Mi è stato personalmente confermato che l’intasamento creatosi il 29 è dovuto esclusivamente ad un danneggiamento della serratura e non all’asportazione di fotocellule come erroneamente riportato dalla comunicazione del 3 settembre dell’Amm.re del Consorzio.
    Mi è stato inoltre riferito, pochi giorni fa, che montando dei bracci autobloccanti non ci sarebbe stato bisogno di alcuna serratura. Sarebbe stato utile magari, prima di procedere all’installazione, verificare se allo stesso costo si poteva montare questo tipo di cancello onde evitare blocchi come quelli del 29 agosto.
    Ho inoltre verificato di persona che il cancelletto pedonale può essere aperto dall’esterno con un bastone. Mi chiedo: non si poteva mettere il pulsante in un altro punto?
    Lo stesso cancelletto, infine, non chiude bene. Fino a due giorni fa, non so se oggi siano venuti a ripararlo, la porta non chiudeva permettendo così l’ingresso a tutti.
    Spero vivamente che questi piccoli disagi vengano risolti al più presto, come anche si provveda alla rimozione della “piccola” discarica creatasi all’angolo tra via gradoli e la via cassia. E’ da almeno due mesi che alcune piante potate sono state lasciate lì, dobbiamo provvedere noi del Comitato?
    Rilevo con piacere, e quindi dò atto alla sig.ra Mariotti, che all’inizio della strada sono stati installati paletti nuovi e ripitturati i muri (non andrebbe forse data una seconda mano?) e spero che tale miglioramento d’immagine, fondi permettendo, venga esteso anche alla seconda parte della strada.
    Auspico come tutti i cittadini un cambiamento non solo d’immagine ma soprattutto sostanziale della “nostra” via gradoli.
    Saluti a tutti,

  44. Caro Luciano,
    è vero, l’ordinanza di sgombero ottenuta per i civici 65-69 è merito dei residenti del 65 che promossero l’iniziativa. E’ però altrettanto vero che, se mai si riuscirà a raggiungere un qualche risultato concreto in tal senso, sarà anche grazie all’impegno e agli sforzi profusi dal Comitato nel mantenere alta l’attenzione e nel perseguire fortemente anche questo obiettivo.
    Grazie,
    Nada Briscolini

  45. Integro il mio intervento odierno facendo presente che noi del Comitato ci siamo incontrati, oltre che con i politici indicati, anche con l’on. Athos De Luca, Partito Democratico.
    Mi sembrava corretto fare questa precisazione e mi scuso con il diretto interessato che, oltre ad essere stato cortese nel riceverci, ha anche inviato una interpellanza al Sindaco Alemanno a tutt’oggi senza risposta (come le altre 4 inviate dall’on. Storace).

    Ringrazio Vignaclarablog per lo spazio messomi a disposizione e per aver permesso questa integrazione.

  46. Può darsi che il cancello si riveli inefficacie, e non riesca ad impedire l’accesso a quelli che noi vorremmo tenere fuori in particolare la notte. Ma, ragionando serenamente è possibile escludere che l’installazione del cancello peggiorerà le cose.
    E’ per questo, che non capisco il tanto discutere sul cancello.
    Chi come me è favorevole al cancello, è altrettanto favorevole e grato all’opera svolta dal comitato, e sarà grato e favorevole all’opera di questa o altra amministrazione che il consorzio si vorrà dare, diretta al bene della nostra via.
    E come tutti i residenti, non mi accontento dei miglioramenti estetici, anche se confesso che mi fanno piacere, ma auspico la soluzione dei problemi “sostanziali”.
    Buona serata.

  47. Spero che dopo tutti questi pacati e circostanziati interventi, sia chiaro a tutti i residenti di Via Gradoli che il cancello è una realtà accettata, gradita da molti,pagata da tutti. Spero che, finalmente, più nessuno lo usi come pretestuosa polemica per cercare di creare malintesi e fraintedimenti. E’ desiderio e diritto di tutti coloro che vi abitano adoperarsi nel migliore dei modi per perseguire uno scopo comune. Comitato e Consorzio, per gli aspetti che lo concernono, devono avere un comune obiettivo il ripristino della legalità e decoro nella strada. Mi pare , quindi, evidente che, superata la ” cazzata” del cancello, si passi , specie il Consorzio, che per fare questo è retribuito e preposto, ad affrontare tematiche pratiche. Servizi Tecnologici: abusivismo – malfunzionamento – sfruttamento illegale di spazi, aeree condominiali, cantine lavatoi etc, situazione di pericolo per tutti gli abitanti, allacci abusivi e sfruttamento illegale dei servizi tecnologi controllati dal consorzio. Come si è potuti arrivare fino a questo punto?
    Saluti Maria

  48. Ringrazio Nada per l’apprezzamento nei confronti del lavoro svolto dal Comitato. Spero che quanto iniziato e sviluppato dai residenti del n.65 possa costituire un esempio ed uno stimolo per i residenti degli altri civici con problemi analoghi.
    Sono d’accordo con il sig.Gianni quando sostiene che le prime persone a doversi ribellare a queste mostruosità (mi risulta difficile definirle diversamente) siano proprio le tante brave persone (e ne abbiamo conosciute) che si trovano a vivere queste brutte realtà.
    Noi del Comitato siamo e saremo sempre a fianco dei residenti onesti, che come noi hanno voglia di cambiare questa via.
    Se si è arrivati a questo punto, e rispondo a Maria, è un pò colpa di tutti: da noi residenti ai vari amministratori, dal Consorzio alle Isitutuzioni.
    Adesso però la musica è cambiata: una parte di residenti (a cui spero si aggiungano sempre più persone) ha capito che è necessario vigilare, segnalare ciò che non va, denunciare.
    Noi del Comitato siamo orgogliosi per l’immane lavoro svolto: abbiamo contattato tutte le forze politiche e tutti i mass media comunicando loro quelli che sono i reali problemi della via, marginalmente legati ai trans (come è stato riportato erroneamente soprattutto da alcune trasmissioni e giornali scandalistici) .
    Adesso è compito delle Istituzioni, ed in particolare del Sindaco Alemanno, dare risposte certe e definitive, con tempi e modalità, ai problemi della via.
    Il Patto per Via Gradoli è l’impegno che noi Comitato dei residenti abbiamo già chiesto alla P.A. e tanto più saremo uniti e coesi noi abitanti (partecipanti o meno al Comitato) tanto più saranno “costrette” le Istituzioni ad intervenire.
    A nome del Comitato chiedo pertanto formalmente a tutti gli abitanti, che vogliono realmente cambiare le cose, di unirsi a questa nostra civile ma ferma protesta nei confronti delle Istituzioni.
    Vi ringrazio per l’attenzione e per la fiducia che vorrete concederci.

  49. Propongo alla Sig.ra Mariotti di rimuovere rapidamente i rami residui di potatura abbandonati subito dopo il cancello, e visto che quel piccolo spazio sembra una grande fioriera provvedere a piantarci una bella pianta, possibilmente spendendo pochi pochissimi soldi. In questo modo, oltre ad abbellire l’entrata della strada, si eviterà che una volta rimossi i rami, ridiventi in breve tempo una piccola discarica di sacchetti di rifiuti, lattine di birra e via dicendo.
    Buona giornata.

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