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Il Monte Paglia ed il bosco dei 7 frati

Galvanica Bruni

small.jpgPer la nostra rubrica Gli itinerari di VignaClaraBlog.it oggi proponiamo una gita sul Monte Paglia, in Umbria.
Quando arriva l’estate e il caldo si fa soffocante a non tutti va di scarpinare per boschi e sentieri e così si preferisce girare in auto al riparo dal sole e con il conforto dell’aria condizionata; raggiungere il Monte Peglia è pertanto un itinerario perfetto per chi ama la natura allo stesso modo delle comodità (ma si presta anche a lunghe passeggiate a piedi o in bicicletta).

Il MontePeglia, con i suoi 837 metri, lo si raggiunge facilmente da Orvieto percorrendo la provinciale che dirige a Colonnetta e Marsciano; la sagoma del monte è inconfondibile con le sue antenne e il ripetitore. Raggiunto il Borgo di Colonnetta si gira a sinistra e si percorre la strada che con numerosi tornanti dirige verso Ospedaletto. La strada attraversa paesaggi di grande bellezza: morbide colline, campagne ordinate, boschi di leccio e cerro e incontra piccoli borghi, grandi casali in pietra e castelletti medioevali. Sulla sommità del Peglia, a distanza di sicurezza dalle antenne, è possibile allungare lo sguardo per decine di chilometri e individuare le inconfondibili sagome del Monte Terminillo e del Gorzano.

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All’interno del grande bosco che copre la cima del monte sono state realizzate, in pietra e legno, una serie di strutture: un ristorante, un teatro all’aperto, un centro di accoglienza e uno di documentazione. Raggiunto il Peglia si può quindi sostare al fresco di alberi secolari, gustare le specialità del luogo e in pochi minuti raggiungere i giardini deve viene coltivata la lavanda. Su questa ampia spianata le piante hanno creato un tappeto color lilla dove in estate centinaia di farfalle dai colori sgargianti volano da un fiore all’altro; nel giardino si rimane inebriati non solo dal profumo intenso ma anche dalla vista.
Alcune belle tabelle colorate ci aiutano a capire come si muovono e qual è la metamorfosi degli insetti.

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Chi lo desidera ed è disposto a fare un po’ di moto può percorrere uno degli itinerari che scendono verso il basso, in direzione del Monte Piatto e della località chiamata Cerreto Piano. Si tratta di facili percorsi, ben segnalati e che attraversano il Bosco dei Sette Frati e ampi pianori. Da questi sentieri è possibile osservare un grande e bel paesaggio perché le colline degradano verso la Forra di Prodo e il Lago di Corbara.
Camminando nei boschi di ginepro è possibile incontrare, oltre a upupe e ghiandaie, anche qualche cinghiale: ma nessuna paura! Dopo un paio di risentiti grugniti correrà a rintanarsi nell’intricato sottobosco.
I boschi del Peglia sono abbastanza frequentati perché in molti cercano refrigerio all’ombra delle querce secolari; le numerose aree pic-nic consentono inoltre di consumare comodamente il pasto o più semplicemente di riposare circondati da effluvi di lavanda.
Anche alcuni gruppi Scout da anni usano il Bosco dei 7 frati come campo estivo; la maestosa solennità del bosco è rotta a tratti dalle grida gioiose di questi ragazzi impegnati a costruire capanne, lavabi e pennoni per l’alza-bandiera.

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Se non si ha fretta dal Monte Peglia è possibile, con l’auto, raggiungere Ospedaletto e quindi il Borgo di Doglio e il bellissimo paese di Montecastello: il vanto di questo ordinato e curatissimo paese è il più piccolo teatro del mondo. Si tratta di una realizzazione del 1808 voluta da alcuni possidenti di Montecastello; il teatro, che ha 99 posti, è la perfetta ricostruzione di un grande teatro italiano con la caratteristica forma “a campana”. Realizzato interamente in legno affrescato può essere visitato in tutti i giorni della settimana.
Dalle antiche torri di Montecastello che si affacciano sul placido Tevere è possibile, in poco più di un ora di auto, tornare all’afa di Roma: un lungo giro che con il fresco del condizionatore si trasforma in un comodo viaggio fatto di natura, arte e buona cucina.

Francesco Gargaglia

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