Home AMBIENTE Fleming: dal verde pubblico alla cementificazione privata

Fleming: dal verde pubblico alla cementificazione privata

Galvanica Bruni

“La Collina Fleming rimarrà per sempre priva anche di una minima area di verde pubblico degna di questo nome?”  L’interrogativo lo pone il Comitato Cittadino XX Municipio con una nota nella quale si afferma che “Si sta consumando il sacrificio dell’ultima e unica area destinata a verde pubblico dai Piani Regolatori fino al 2003 e illegittimamente destinata ad area edificabile nel nuovo Piano regolatore.”

“Il Sindaco Alemanno è deciso, in esito alla recente Conferenza dei Servizi, a procedere alla firma dell’Accordo di Programma che consentirebbe al costruttore Parnasi di cementificare l’area verde di Via Città di Castello, nonostante numerosi e gravi sospetti di illegittimità della Delibera Comunale del 2003, della nuova destinazione definita nel Piano Regolatore, e, in ultimo, della recente Conferenza dei Servizi.”

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“Sono rimasti inascoltati numerosi appelli, comizi, petizioni e manifestazioni che hanno raccolto per ben 2 volte oltre 1300 firme contro la cementificazione. Ma i cittadini di Collina Fleming non si arrendono – incalza il Comitato – ed hanno già finanziato un ricorso al TAR, tuttora pendente e hanno invitato per iscritto (clicca qui) il Sindaco Alemanno e la Presidente della Regione Polverini a verificare fino in fondo le ragioni ed i diritti dei cittadini stessi.”

“L’area è stata resa edificabile solo a favore di interessi privati: nessun vantaggio ne deriva per la collettività ed i cittadini, che sono gravemente danneggiati dallo scippo del verde pubblico e dall’aumento di inquinamento e traffico che ne deriverà in un quartiere già gravemente congestionato (ricordiamo che la centralina di Corso Francia è la prima a Roma per rilevamento di polveri sottili). E’ inaccettabile – prosegue la nota – che gli interessi dei singoli, favoriti da procedimenti amministrativi quanto meno dubbi, se non illegittimi o dolosi, prevalgano sugli interessi della collettività, per la cui legittima difesa i cittadini concorrono per la elezione dei loro rappresentanti e pagano le tasse, anche in base all’art. 41 della Costituzione per il quale l’iniziativa economica, privata e libera non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale. I cittadini non si arrenderanno – conclude il Comitato – e lotteranno fino in fondo contro questa abnorme ed illegittima decisione.”

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3 COMMENTI

  1. Bravi a tutti coloro che regalano il proprio tempo, le proprie competenze (e credo i loro averi) per queste battaglie. Bravi a tutti coloro che militano nel Comitato Cittadino XX Municipio e a chi lo appoggia.

    Una delle poche cose veramente “fastidiose” del Veltroni Sindaco (e prima anche di Rutelli) è stato il non riuscire a smarcarsi dalla stretta dei palazzinari. I Parnasi erano quelli considerati tra i più a sinistra – ho esagerato… diciamo quelli più vicini ad alcuni rappresentanti del centro-sinistra.

    Ora, tutti coloro che hanno salutato l’incredibile e inaspettata vittoria di Alemanno, come l’occasione, finalmente, di fare piazza pulita delle odiose lobbies che gestiscono la nostra città più dei rappresentanti istituzionali voluti dai cittadini, si dovranno ricredere, se non l’hanno già fatto. Il Sindaco barese, non solo sta lasciando nelle mani di Caltagirone la nostra Acea (il pezzo più pregiato della “holding” pubblica capitolina) ma sembra essere ancor più prono innanzi ai reucci del mattone locali, anche a quelli, come i Parnasi, da sempre più vicini ai suoi avversari politici!
    Almeno Veltroni le altre cose le faceva più che decentemente e aveva un consenso doppio rispetto ad Alemanno.

  2. Ringrazio per il riconoscimento all’impegno dei militanti nel Comitato cittadino per il XX Municipio, un’associazione di promozione sociale che non prevede neanche una quota di iscrizione e fa fronte alle spese perchè chi lavora le copre anche e, solo quando si tratta di affrontare compensi a terzi (come avvenuto per il ricoso al TAR per i tredici etari del Parco di Veio regalati al “Papa” da Alemanno) ricorre al reperimento di fondi
    Sulla vicenda del Fleming, nessuna sorpresa: Alemanno è stao definito l’esecutore testamentario di Veltroni. Nulla di nuovo sotto il sole:da sempre l’urbanistica romana è stata condizionata dai poteri forti (vaticano e palazzinari), appoggiati da maggioranza e opposizione

  3. Non abbassiamo la guardia di fronte a questo ennesimo scempio a favore degli interessi privati, senza nessuna attenzione ai cittadini che abitano in quartiere privo di verde e sommerso dal traffico.
    Per chi fosse interessato ad approfondire e conoscere tutte le iniziative condotte negli anni sulla questione (che parte nel lontano 2003) di seguito riporto una serie di link di precedenti articoli con notizie ed approfondimenti vari.

    https://www.vignaclarablog.it/201002019223/collina-fleming-6-febbraio-corteo-contro-la-cementificazione/

    https://www.vignaclarablog.it/200912308770/fleming-appello-al-sindaco-alemanno-contro-cementificazione-area-verde-via-citta-di-castello/

    https://www.vignaclarablog.it/200912138563/fleming-ecco-progetto-cementificazione-dell-unica-area-verde/

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