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Ponte Milvio – da ufficio pubblico a bar: et voilà, il gioco è fatto

Galvanica Bruni

thumbnail.JPGRicordate quel locale fronte strada, al piano terra del nuovo mercato di Ponte Milvio, sulla cui vetrina era scritto “Comune di Roma-XX Municipio”, rimasto sempre chiuso dall’inaugurazione del mercato ad oggi, cioè per 25 mesi consecutivi? Ora è stato aperto, vi si servono brioche e cappuccini anziché rilasciare certificati e carte d’identità.

Per due anni i cittadini dei quartieri di Ponte Milvio, Farnesina, Vigna Clara, Fleming ed inizio di via Cassia che per fare una carta d’identità od un certificato di residenza devono recarsi come minimo all’ufficio anagrafico di Prima Porta, che apre alle 8.30 ma che alle 11.30 smette già di distribuire i “numeretti”, e se questo è chiuso addirittura a quello di La Storta o di Cesano, hanno sperato che a Ponte Milvio, in quel locale fin dalla nascita battezzato “XX Municipio”, fosse aperto un ufficio anagrafico decentrato.

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Speranze mal riposte.
Le prime avvisaglie si ebbero nei primi giorni di Ottobre 2008, quando un comunicato del gruppo PD del XX Municipio dette la notizia che il Campidoglio stava per mettere a bando la concessione del locale (leggi qui) .
Nuove avvisaglie qualche tempo dopo. Il locale non apre ma viene usato come magazzino da chiunque ne abbia bisogno. In questo servizio (clicca qui) VignaClaraBlog.it ne documentò l’uso (improprio?) a favore della Telecom.

Arriviamo a Gennaio 2009. Il Consiglio del XX Municipio vota la Risoluzione n.9/2009 con la quale, partendo dal presupposto che “…un nuovo ufficio anagrafico, aperto in una posizione meno distante da quelli gia’ operanti sul territori… consentirebbe ai cittadini delle aree in oggetto di ottenere i servizi loro riservati con una maggiore facilità ed efficienza” impegna il Presidente del Municipio “a verificare presso i competenti Uffici del Comune di Roma la possibilità di un nuovo ufficio anagrafico, da ubicarsi possibilmente in una posizione epicentrica … per soddisfare tutte le esigenze dei cittadini dei quartieri di Ponte Milvio, Vigna Clara, Fleming ed inizio di via Cassia.”

Ma il Comune di Roma, nei 18 mesi successivi, fa orecchie da mercante e, nonostante tutte le sollecitazioni del XX Municipio, un locale alternativo da adibire ad ufficio anagrafico decentrato non viene trovato mentre quello di Ponte Milvio continua ad essere chiuso.
Però il Comune non dimentica “le esigenze dei cittadini dei quartieri di Ponte Milvio, Vigna Clara, Fleming ed inizio di via Cassia” e supponendo che  l’esigenza primaria degli stessi sia quella di sorbire un caffè mentre fanno la spesa al mercato, autorizza la trasformazione del locale. Il 21 giugno 2010 viene aperto il bar.

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 Fine della storia, con buona pace degli stessi cittadini che contenti di avere un bar in più in zona Ponte Milvio – come se mancassero – continueranno a recarsi a Prima Porta, a La Storta od a Cesano tenendo conto che “per recarsi a La Storta devono percorrere mediamente 20 km tra andata e ritorno, per Prima Porta 18 Km e per Cesano 40 km” (frase estratta dalla Risoluzione n.9, una delle tante votate e rimaste lettera morta).

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35 COMMENTI

  1. Questi personaggi che gestiscono il Comune e il municipio sono l’espressione del voto dei romani.
    Che cervelli questi romani!

  2. Dopo la chiusura repentina della via Cassia Antica, dopo le persone alloggiate a La Cerquetta, questo è il terzo episodio in cui il Comune di Roma si comporta come uno schiacciasassi, ignorando completamente l’Istituzione territoriale e cioè il Municipio Roma XX. Il Campidoglio deve recuperare in qualche modo circa 235 miliardi di euro, più o meno e tra le varie iniziative è previsto, per evitare sprechi, di “tagliare” i Municipi, che da 19 devono passare a 12. Visto l’andazzo, comincio a pensare che tutti coloro che lavorano nel nostro Municipio, a tutti i livelli, possano proprio incominciare a preparare gli scatoloni!

  3. Ma quale ufficio comunale. Già due anni fa avevo scritto su questo sito dell’apertura del nuovo bar, era stato deciso da sempre. Hanno dato la possibilità di apertura del locale alla licenza più antica del mercato di Ponte Milvio, anche se ora è gestita da persone ovviamente più giovani. La vecchia giunta aveva deciso e la nuova ha avviato la procedura senza opporsi. Una vecchio detto di mia nonna diceva: i soldi mandano l’acqua in salita……………………….

  4. Questa vicenda rappresenta un vero scandalo che, come gruppo del PD, avevamo previsto di fronte alle elusive risposte del Presidente del Municipio nel corso di alcune nostre interrogazioni, E’ ora di sapere se questo sfregio alle normale richieste dei cittadini della zona è avvenuto con il consenso dell’amministrazione municipale oppure no.
    Un abbraccio

    FRANCESCO SCOPPOLA

  5. …Più che uno “schiacciasassi” ho la sensazione (e il vago sospetto) che il Comune non tenga assolutamente in considerazione Giacomini….Chissà perchè…..

  6. che non tenga in considerazione Giacomini alla fin fine mi interessa poco, quello che trovo scandaloso è che il Comune non abbia tenuto conto delle necessità di migliaia di residenti considerati ovviamente sudditi. Grazie signor sindaco !
    Se Giacomini volesse riscattarsi agli occhi dei suoi cittadini, perchè non apre un anagrafico negli uffici del Municipio XX di via Flaminia ?

  7. il municipio anche in questo caso si giustificherà allo stesso modo della problematica in via cerquetta?pensano veramente che crediamo all’idea che tutto avvenga alle loro spalle e che loro siano ignari di tutto?

  8. Non so se ricordate ma il locale è stato ampiamente sfruttato (catering) dall’On. Di Paolo (PD più L) come segreteria politica per le recenti regionali dove per un PANINO mal digerito dal coordinatore è stato escuso dalle liste … UNA vera VERGOGNA !
    Possibile che nessun PD meno L non denunci questi abusi (d’ufficio) alle autorità competenti !?! Scoppola … tiri fuori la lupara … ma non spari a zero !

  9. Il PdmenoL ha più volte sollecitato il Presidente affinchè il Municipio prendesse in gestione l’immobile con numerose interrogazioni e lettere. Non solo, ma ha anche cercato di emendare il testo della sopra citata risoluzione n.9/2009 chiedendo che fosse proprio quello spazio a diventare un ufficio anagrafico. L’emendamento è stato bocciato dai consiglieri PdpiùL.
    Non diamo sempre la colpa all’opposzione anche perchè trovare le autorità competenti è sempre più difficile!!
    Alessandro Cozza
    Cons. Pd

  10. Giovanni Maria, confido nella tua onestà intellettuale.
    Il locale usato dal PDL nelle scorse elezioni è ben altro da quello oggetto della discussione giustamente sollevata da VCB.
    E sul catering, poi, mi piacerebbe sapere quando hai avuto la possibilità di assaporarlo visto che non c’è mai stato …

    G.Mori

  11. Questa è un pò come la problematica delle poste:
    Io abito a via s. godenzo, per arrivare a ponte milvio ci metto 10 minuti massimo, mentre per andare a grotta rossa almeno il doppio (e devo andare ad orari strani, visto il traffico assurdo che solitamente si trova).
    Nonostante ciò, raccomandate, pacchi e tutto il resto arrivano a grotta rossa… tutto ciò perchè abito all’inizio di via cassia, e mi sembra normale quindi mettermi all’ufficio postale più lontano invece che a quello più vicino…
    Inutile dire che vale lo stesso per le carte d’identità: devo andare fino a prima porta, possibile che non si possa avere un ufficio anagrafico in un posto centrale come ponte milvio?

  12. @ Cozza
    Capisco le buone intenzioni … ma le cattive !?! Se si tratta di un abuso e francamente il presidente Giacomini ne ha sulle spalle a iosa … basterebbe denunciarli alle Autorità competenti. Interrogazioni, lettere e risoluzioni servono a poco … di fatto continua a fare il p***o comodo suo !

    @ Mori
    GRAVISSIMO indubbiamente il cambio di destinazione sollevato da VCB. Volevo solo evidenziare l’altro vergognoso uso che ne avete fatto VOI del PDpiùELLE durante le recenti elezioni regionali. Per il catering … meno male che esistono le foto (credo su VCB) dove si evidenziano i rinfreschi organizzati per gli elettori pidiellini offerti dal Di Paolo insieme a Perina e tanti altri sostenitori. Caro Giorgio pensi anche tu di denunciare tale abuso !?

  13. Giovanni stai aggravando la Tua situazione.
    E io poi quando vedo “persistere” nell’errore, poi mi accanisco con più durezza.
    Hai forse rubacchiato qualche foto su facebook mista tra gli eventi organizzati a Ponte Milvio? Siamo amici su facebook non perchè tu distorca le notizie con la coscienza di farlo … (vattele a vedere laggiù le foto …)
    Perchè si tratta delle foto del buffet organizzato in un locale di Ponte Milvio da me, Perina e Ariola e da NOI pagato per la campagna elettorale delle elezioni regionali..
    Poi hai visto le foto dell’inaugurazione del locale che sta al mercato e che TU SAI MOLTO BENE NON ESSERE lo stesso citato in questo articolo da VCB.
    Il buffet, dunque, non c’è mai stato ed io ti sfido a portare le foto.
    Dal momento che sei ben consapevole che il locale da noi usato in campagna elettorale è diverso, smettila di insistere su cose che non conosci o fai finta di non conoscere, altrimenti metti in discussione anche la tua credibilità su interventi che invece, con altra serietà e consapevolezza, hai effettuato nel blog.

    G.Mori

  14. @ G.M.T. Ho partecipato, come invitato, alla presentazione del candidato PDL Di Paolo per le Regionali che è stato organizzato nel bar dietro l’edicola a Ponte Milvio.
    Non comprendo a cosa alludi quando parli di “uso vergognoso” o di “abuso”
    Ti prego di chiarirlo a tutti i lettori di VCB o, altrimenti, di non “usare vergognosamente” uno spazio pubblico con polemiche disinformate, false e in malafede e di non “abusare” strumentalmente e pretestuosamente di questo Blog.
    @ REDAZIONE VCB ormai conosciamo tutti GMT e vi prego di verificare l’attendibilità e la fondatezza di quello che sostiene, prima di pubblicarlo.
    Marcello Sensi

  15. …..e leggiamo ancora polemiche relative a cene, buffet etc.etc……………….
    definerle squallide è un eufemismo, politici che per accaparrasi voti iniziano con il distribuire cibo per poi distribuire ben altro una volta eletti.
    Ma il mandato fiduciario che l’elettore affida all’eletto deve sempre essere, sia ante che post, basato sul “mangiare”?
    Strano paese, strani menù.
    Quale strana bevanda ci aspetta per digerire tutto questo?

  16. @marcello sensi. Mi perdoni, ma non ho ben capito il sollecito fatto alla Redazione. Dovrebbero verificare la veridicità di ogni commento? In che modo, in quanto tempo, con quali strumenti e risorse? Ma soprattutto, perché? Perché questa censura? Ognuno è responsabile di quello che afferma. Credo che la Redazione abbia il solo “dovere” di mantenere un’atmosfera civile nelle discussioni, non di opinare sul pensiero altrui. Se lei si sente offeso dalle affermazioni di qualcuno ha la possibilità di replicare su questo stesso sito e/o di adire le vie legali, se vi sono i presupposti.
    Chi ha ancora voglia e nostalgia di censura ha la possibilità di trasferirsi in Iran, Cina, Corea del Nord, Cuba… Io invece ho voglia di libertà, anche se ultimamente questa parola è stata, come altre, sfruttata e banalizzata vergognosamente.

  17. Professore, è la solita questione, comunque di non poca rilevanza, sull’interpretazione della libertà di stampa e dei suoi limiti.
    Lei sa che è in discussione una legge, volgarmente chiamata “bavaglio”, ma che ha ad oggetto comunque un bene estremamente rilevante: i confini dei diritti costituzionali tra libertà di stampa e i diritti individuali.
    Certo non si tratta di censurare Giovanni Maria, che certamente avrà agito in buona fede, ma di non consentire ad altri di dire cose non vere, che portano successivamente terzi, in evidente malafade, a lucrare politicamente su delle notizie “non vere”.
    Qui la grande differenza allora tra il bene giuridicamente tutelato della “libertà di stampa” e quello troppo sottovalutato del “diritto alla tutela dell’immagine e della persona”.
    Si passa dal “Volevo solo evidenziare l’altro vergognoso uso che ne avete fatto VOI del PDpiùELLE durante le recenti elezioni regionali.” di Tamponi
    al ” polemiche relative a cene, buffet etc.etc … definerle squallide è un eufemismo, politici che per accaparrasi voti iniziano con il distribuire cibo per poi distribuire ben altro una volta eletti.” di Cesare.
    In sostanza da una notizia falsa ad una generica diffazione (presunta e non si sa di che …) Alcuno, più smaliziato, potrebbe pensare che i due non sono in buona fede.
    Io, più semplicemente, caro professore Le chiedo: “la Sua concezione di libertà giunge sino a garantire la tutela della diffusione di notizie false, a danno della dignità della persona?”
    Perchè, se è così, Le consiglio umilmente di rivedere con attenzione i valori fondamentali sottesi alla Sua definizione di libertà.

    G.Mori

  18. @ Professor Paolo
    Gentile Professore, nessuna nostalgia di censura ma, mi consenta, che il “..dovere” di mantenere un’atmosfera civile nelle discussioni..” passa innanzitutto dal discutere su argomenti che siano fondati, sopratutto quando è possibile diffondere notizie nel totale anonimato.
    Altrimenti, nella tutela della notizia acquisita senza nessuna verifica di fondatezza e veridicità , si rischia di non tutelare il diritto a non essere diffamati.
    Non mi permetto di opinare sul Suo pensiero, legittimissimo, ma a condizione che sia basato su fatti reali (e non è il caso di quanto sostenuto da GMT).
    Non mi sento personalmente offeso ma ho solo detto (senza essere ancora smentito) che è una BUGIA che ci sia stato un buffet nel locale di via Riano, come riportato FALSAMENTE (e non è purtroppo la prima volta…) da tale GMT..

  19. @ Giovanni Maria Tamponi
    Il locale su strada utilizzato dal candidato Di Paolo durante la campagna elettorale è l’ultimo di Via Riano e non quello adibito oggi a BAR.

  20. @ marcello sensi
    Gentile Marcello, concordo con lei che sarebbe necessario discutere su argomenti che siano fondati, ma la notizia che lei ritiene falsa (io non ho elementi per esprimermi su questo, ho solo la sensazione che lei abbia ragione) non è contenuta nell’articolo redazionale, bensì in un commento di un lettore. E’ evidente che la Redazione ha il dovere di pubblicare articoli che riportino fatti che rispondano a verità (ne vale della sua stessa reputazione e credibilità, tra l’altro) e mi sembra di poter dire che non ci sia nulla da eccepire sulla decina di articoli giornalieri di VCB. Ma, le domando nuovamente, nella pratica come potrebbe verificare la veridicità di tutte le affermazioni contenute nelle centinaia di commenti scritti dai lettori ogni giorno? O dovrebbero forse indagare solo sulle affermazioni del Sig. GMT? Questo non mi era chiaro del suo commento: le modalità e il criterio di questa verifica che lei chiede. Perché, vede, nell’impossibilità concreta di verificare tutto, non vorrei che poi la Redazione fosse “obbligata” a censurare qualsivoglia fatto o notizia riportati da un lettore, così, tout court, cosa che comprimerebbe evidentemente la libertà di espressione, come in un regime.
    E’ legittimo il diritto a “non essere diffamati”, così come lo è quello a non essere rapinati, ma non per questo credo sia auspicabile l’istaurazione di posti di blocco fissi a ogni incrocio che perquisiscano scrupolosamente ogni giorno tutte le auto e tutti i cittadini che transitano, allo scopo di scoprire eventuali “piedi di porco” nel bagagliaio.
    Quel diritto all’onorabilità, all’immagine della persona è già tutelato da diversi articoli del Codice Penale e da tanta giurisprudenza. Quindi più che chiamare la Redazione a un compito improbo e censorio, se si dovesse sentire leso dalle sue affermazioni, potrebbe querelare il Sig. GMT per diffamazione.
    Ovviamente è una cosa che non mi auguro. Spero invece che la questione possa essere sanata su queste pagine, magari con le pubbliche scuse del Sig. GMT, nel caso la notizia da lui riportata non corrispondesse a verità.

    @ Cons. Mori,
    se ha avuto la pazienza di leggere quanto scritto nelle righe precedenti, le sarà già evidente che non ho nessuna vocazione a tutelare la diffusione di notizie false, tutt’altro! Quindi la ringrazio del consiglio, ma non ho bisogno di rivedere i valori fondamentali sottesi alla mia idea e definizione di libertà. Piuttosto, le suggerisco di porre la giusta attenzione sul ddl che lei cita, in quanto sembra voler “risolvere” le antinomie normative in modo bizzarro. Uso le incredibili parole del sottosegretario per l’Attuazione del programma di governo, Daniela Santanché, che milita nel suo stesso partito: “Che senso ha intercettare un mafioso mentre parla con la madre? E’ un abuso”.. lei concorda o forse lei si unisce al coro di critiche giunte anche da FareFuturo, chissà.

  21. @ prof. Vigna: giusta precisazione, ma a completezza dell’informazione bisogna aggiungere: NON C’E’ STATO MAI NESSUN RINFRESCO OFFERTO DA CHICCHESSIA IN QUEL LOCALE…. (checchè ne dica GMT….)

  22. Mi scuso con i lettori e i diretti interessati e quindi rettifico giustamente il mio commento. Rivedendo le foto … l’angolazione del locale riportato su alcune foto di FB e non VCB sembrava effettivamente la stessa. Ho appurato che il n.ro civico è il 27 e non il 35. Chiedo venia … Cmq sia è pur sempre una vergogna il cambio di destinazione d’uso del locale denunciato da VCB!
    Per quanto riguarda le altre affermazioni non veritiere relative ad un altro post di cui mi accusa Marcello gradirei da parte dell’assessore Perina una risposta (mail del 22.5.2010) agli insulti da lui formulati. Purtroppo a tutt’oggi non ho avuto diritto di replica … poichè a suo tempo è stato consigliato da parte della redazione di interagire in privato attraverso la posta elettronica. Restando ancora in attesa auguro una felice giornata di sOle a tutti !

  23. chiarito l’equivoco, riconosciuto l’errore e fatte le scuse si fermi qui, per favore, la discussione su chi deve qualcosa a qualcuno, chiamando anche in ballo terzi.
    Le questioni personali si regolino a livello personale e non su queste pagine.
    Grazie.
    La Redazione

  24. questa sera alle 20 il bar aveva le saracinesche chiuse e intorno alle 23 erano allo stesso modo. Ripensamenti? Mettersi in stand by in attesa che passi la bufera?
    Chissà!

  25. Vi faccio presente che il locale dove ora c,è il bar, ed il fioraio, fanno parte da quando il mercato è stato proggettato, dell’organico del mercato, quindi non poteva essere adibito ad alti usi, il bar deve rispettare gli orari del mercato, qundi per ora non può stare aperto dopo le ore 16, gli altri negozi invece sono stati dati in conessione per 35 anni alla società che ha costruito il centro commerciale, quindi gli uffici del xx municipio nonpotevano essere aperti se non con un accordo delle parti.

  26. Mi domando solo se il Sig. G. Mori si inalbera allo stesso modo quando a dare notizie false è il tg1. La legge bavaglio è volta a far tacere la stampa su tutti i malafari che gli amministratori di questa città e di questo paese perpetuano contuinuamente, credere che sia fatta per tutelare la privacy è quantomeno ingenuo…oppure molto ipocrita.

  27. Caro Professore,
    ora che l’equivoco è chiarito, Lei avrà potuto osservare, come tutti i lettori, che una che una notizia non vera, seppur diffusa con buona fede da Giovanni, ha generato una polemica inesistente ed un danno di immagine e di rispettabilità a chi non se la meritava. Se poi ci fosse stata la volontà di diffamare (e non c’era) allora il danno poteva essere ancora più ampio. Questa vicenda fa capire chiaramente come la “libertà di stampa” davvero non possa essere considerato un “diritto assoluto”.
    Spesso sono solo i più deboli (che non hanno strumenti per difendersi) a subire i danni di tale concezione integralista della libertà di stampa.
    Chi possiede e gestisce i mezzi di informazione può difendersi, far conoscere la verità, restituire dignità alla propria immagine e gli altri?
    Sulla questione da Lei sollevata (le parole della Santanchè) io non ho alcuna paura di dirLe che seppur non sia un suo fan, la Santanchè ha ragione e torto Farefuturo che invece spesso solleva interessanti questioni.
    L’intercettazione è un mezzo per ottenere una prova, non una prova, e deve avere un limite.
    Si intercetta chiedendo di farlo su un’utenza (indagato), ma può capitare di intercettare rapporti di comunicazione che nulla hanno a che fare con l’oggetto delle indagini e questo non deve accadere perchè non è parte di uno stato democratico dove la libertà di comunicazione è inviolabile.
    Queste comunicazioni debbono essere inutilizzabili, altrimenti possono consentire valutazioni diverse da quelle per cui è stata disposta l’intercettazione.
    Valutazioni etiche, morali etc che, se non rilevanti in sede giudiziaria, non possono e non debbono giungere sui mezzi di informazione. (limite della libertà di stampa vs diritto individuale)
    Se uno va al bordello o con mignotte (mi si permetta il francesismo) non sono elementi rilevanti in un processo a meno che non ne consegua un’ipotesi di reato.
    Spesso i PM hanno utilizzato i soldi per le interettazioni (voce assolutamente fuori dimensionata nelle spese di giustizia) togliendo risorse alle altri parti processuali (tecnici, periti, difensori di ufficio etc.) solo per gettare delle immense reti come in un grande mare dove le notizie di reato sono i pesci da tirare su.
    Allora invito LEi e tutti i lettori di questo blog che ne hanno piacere a rivedere il meraviglioso film “Le vite degli altri”, un film sulle intercettazioni telefoniche della Stasi in Germania Est.
    Avendo risposto a questa Sua domanda, solo per correttezza, chiudo la discussione per quello che mi riguarda, facendole io una domanda a cui non serve risposta perchè spero sia scontata.
    “La madre di un mafioso ha meno diritti costituzionali di un cittadino normale?”.

    G.Mori

  28. @ Giorgio Mori
    Gentile Consigliere mi permetta per una volta di dissentire.
    Chi non ha nulla da nascondere non può avere paura delle intercettazioni.

    Ed aggiungo che i Politici dovrebbero avere un’agenda pubblica delle loro azioni. Siamo nell’ambito della trasparenza, che mi permetta, in Italia ed anche nel piccolo del XX Municipio è un concetto poco affermato.

    Mi sembra che lei affermi che se tramite una intercettazione vengo a scoprire una diversa ipotesi di reato per la quale sto eseguendo l’intercettazione il magistrato non dovrebbe agire colpendo il reato scoperto.
    Ma siamo diventati mica matti vero?
    Se vado a …… sono correo in un reato. E se tramite una intercettazione il magistrato viene a scoprirlo e SACROSANTO che io venga indagato per quel reato. Ho detto indagato e non punito.

    Per fortuna non siamo più nei tempi della STASI o degli Stati Uniti del Maccartismo o nell’Italia di Gladio. Internet ed il giornalismo libero e non pagato dai potenti hanno la possibilità di dare quell’informazione che altri non danno (l’esempio più lampante è il TG1 di Minzolini). Per fortuna ci sono i mezzi di informazione che, finora liberi, hanno la possibilità di informare i cittadini. Ai lettori poi la scelta di dove e come informarsi. A meno che qualcuno non voglia mettere il bavaglio anche a loro come già tentato parecchie volte.

    Infine la “madre del mafioso” deve avere gli stessi diritti costituzionali degli altri cittadini ma se tramite una intercettazione riesco a scoprire che la madre copre il figlio allora deve essere anche indagata e se colpevole, punita.

    Cordialmente
    Stefano G.

  29. Mori, ma mi sta prendendo in giro? Sveglia! Le sue parole suonano false da chilometri! Ma lei crede che le persone siano tutte così idiote e analfabete da bersi tutta la bassissima propaganda che spara Berlusconi e che lei pedissequamente riporta come un bravo e acritico soldatino? Ma ha voglia di scherzare? MORI Lei è una GRANDISSIMA DELUSIONE dal punto di vista politico, umano e professionale (dato che è avvocato e certe cose dovrebbe conoscerle bene). Speravo ci fosse in questo Municipio qualcuno a destra che ragionasse con la sua testa e che potesse parlare SERIAMENTE di POLITICA. Ora mi rimane solo Ariola (e Antonini, che però è un po’ troppo a destra..), speriamo bene.
    Ritiro le parole buone che ho speso per Lei su queste pagine. Sono troppo indignato e deluso per risponderle punto per punto, e non sono sicuro neanche che ne valga la pena, visto quello che ha appena scritto, che a mio avviso è di un’ipocrisia vergognosa. Pensavo interloquire con una persona di livello e mi ritrovo a sentirmi fare una ramanzina infiocchettata stile Minzolini, l’ennesimo pappagallo che ripete la lezioncina scritta dai pubblicitari di Berlusconi, il signore che ha fondato Forza Italia con Dell’Utri (ah, ecco perché bisogna difendere la madre del mafioso!). Mori, Lei è una grandissima delusione.
    Saluti

  30. Volevo semplicemente porre un accento su quanto discusso in tema intercettazioni e relativo ddl.
    La futura legge così come è configurata , non va, anche se poi di preciso nessuno la conosce ancora.
    Però siccome non si sa mai , tanto per non farci prendere in contropiede , si protesta.
    Non va perché parrebbe escludere reati quali corruzione ed usura e non va perché molto probabilmente dopo i 75gg di intercettazione , il rinnovo appare un poco farraginoso ed in contrasto con la rapidità necessaria alle indagini. Ed anche altri punti sono da correggere, se come anticipati.
    Si può e si deve correggere.
    Se l’opposizione invece di contestare in toto avesse la compiacenza – una volta tanto – di apportare suggerimenti e/o migliorie , farebbe unicamente il proprio lavoro.
    Quantomeno farebbe finta una volta tanto di avere nella testa delle idee invece che solo una bocca.
    Invece , invece no. Al solito si cavalca l’argomento in modo strumentale e come si dice in genere , getta l’acqua sporca assieme al bambino.

    L’indignazione bipartisan , non può valere solo per l’intercettato Fassino con il suo habemus bancam.
    O ricordo lo sdegnato urlo del semprepiùanticentrodestra Scalfaro , con il suo NO, NON CI STO quando venne pizzicato per le tangenti del Sisde ai vari ministri dell’interno ( le veline ipotizzavano 150milionidilireabotta, valgono queste voci in fase processuale ? O è rimasto solo il fango ? )
    E Del Turco con sue intercettazioni ?

    Non credo che sia una questione di coprire gli abusi , perché purtroppo questi sono quelli veramente bipartisan.
    Questo , si voglia ammetterlo o meno , è il Governo che ha riscosso i maggiori risultati in termini di lotta alla malavita organizzata. Ossia contro quella parte che l’opposizione vorrebbe far credere come beneficiaria della legge sulle intercettazioni.
    E’ chiaro che qualcuno il bavaglio cerca di metterlo, ma sugli occhi degli altri.

    Abusi.
    Dai grandi appalti ( i cui protagonisti ha mestato con tutti ) , alla Sanità in Puglia, nel Lazio, in Calabria, in Abruzzo. Tralascio la Campania e Sicilia perché è scontato.
    Servono sicuramente delle regole.
    D’altronde in tempi non sospetti , le stesse autorità di polizia si sono lamentate delle anticipazioni della stampa per la pubblicazione di intercettazioni ed indagini che avevano poi vanificato le operazioni o ridotto l’efficacia delle stesse.

    Che le anticipazioni ai media le abbiano poi fornite i magistrati od i poliziotti , non importa.
    Che vengano puniti comunque , anche gli intoccabili magistrati che con le loro veline spesso avvelenano il clima con notizie di parte , non provate e spesso infondate. Ma se le faranno pagare dai giornalisti queste anticipazioni ?
    Che so’ , centoeuro a velina.

    Ora , se Ricucci ( ad esempio ) parla di tangenti e mazzette , la cosa sicuramente è rilevante ( anche se di per sé non è una prova ).
    Ma se Ricucci al telefono avverte la di Lui Lei di tenersi pronta e calda perché sta arrivando pieno di buone e focose intenzioni , ma a noi che ce ne frega e soprattutto perché sono state pubblicate quelle intercettazioni ? Non è violazione della privacy ? E non sono soldi spesi inutilmente ?
    Ma se Bertolaso ( ad esempio ) chiede ad un centro sportivo di fissargli un orario preciso per una sauna e “solito” massaggio , perché deve essere pubblicato ? Perché seminare il dubbio che questo “massaggetto” comprenda anche altro tipo di manipolazioni ? E’ facile in questo periodo di escort , trans , gay ed amenità del genere , essere inconsapevolmente coinvolti. Sembra che l’opinione pubblica sia sempre più pervasa da un senso comune di pruriginoso interesse ed attenzione al gossip più spinto. Basta poco per cascarci dentro.
    Un vacuo mondo al quale tutti hanno contribuito , dalle mignotte di Berlusconi ( comunque ad uso personale , tipo droghe , più o meno modica q.tà per uso personale e non a fini di lucro o spaccio ) , a quelle del plenipotenziario pugliese per i pd locali della sanità, dalla escort D’Addario ( escort ? ma non si diceva sempre mignotta ‘na volta ? O fa parte del politically correct tipo operatore ecologico , personale non docente eccetera ).
    Tra l’altro , mi sembra normale che un personaggio come Bertolaso che vive con tempi di lavoro contingentati si organizzi i suoi pochi slots di tempo libero magari sfruttando anche la sua “importanza”.
    Perchè devono essere intercettati i suoi dialoghi con la segreteria del circolo sportivo ?
    Mettere in risalto tramite le solite e non valide penalmente intercettazioni , l’uso di un appartamento in affitto a condizioni vantaggiose ( non parlo del ministro caduto dal pero che “ignorava” chi avesse pagato il resto del valore dell’immobile ) sembra logico ?
    Magari sembra logico a chi a suo tempo ne usufruì , con Mercedes in “regalo” e prestiti a condizioni di assoluto favore , quasi un tasso zero , anzi lo fù.
    Invece ora , questo scordarello di montenero , urla , urla di cose che lui stesso ha fatto e di cui lui stesso ha usufruito.
    E se lo fotografano con personaggi scomodi , che vuoi che sia , giro , incontro , presenzio e chi lo sa chi può venirmi accanto. Ma questo ovviamente vale solo per lui.
    Se una notizia ( la cui veridicità provata tra l’altro ancora da verificare ) non può e non deve essere pubblicata , perché ancora in corso le indagini , perché ancora non contestata o per altri motivi , perché deve essere comunque pubblicata senza incorrere in sanzioni pecunarie e penali ?
    Perché non poter perseguire l’editore che ha dato l’ok alla pubblicazione di notizie che possono inficiare delle indagini o fanno “scappare” gli indagati
    Perché non poter perseguire l’editore che ha dato l’ok alla pubblicazione di notizie che nulla hanno di rilevante a livello penale ma sono solo violazioni della privacy ?
    Perché si è “stranito” ilsempredinerovestitoarmani Santoro per le indiscrezioni uscite dalla stampa dei pochi spiccioli pari a diecimilionieuro con cui vendeva la sua libertà di parola ?
    Perché a comprare non si compra magari a vendere si , però.

    Ma per far desistere dal parcheggio selvaggio ad esempio, aumentano le multe , se non ci fossero probabilmente si parcheggerebbe dove più fa comodo.
    Se paghi , ci pensi , se è gratis prendi comunque.

    Mi sembra alla fine , una grande caccia alle streghe.
    Fatte salve le correzioni necessarie , una regolamentazione serve.
    Anche a livello economico.
    Possibile che in una Procura l’intercettazione costi 40€/h ed in un’altra 160€ /h?
    Possibile che in una Procura secondaria il simpatico Woodcock abbia speso una montagna di soldi pubblici senza vincere quasi mai una causa ?
    Sarà il caso di dare un colpo di freno ? Controllando anche che il costo delle pasticche sia uguale per tutti ?
    Mi sembrano le proteste come quelle fatte contro la Gelmini , che tra i provvedimenti vari , voleva chiudere delle Facoltà con 1 o poco più di iscritti ! Attentato alla cultura o ritorno al buon senso.
    O come gli ospedali con 50 posti letto e 250 di personale , ottimizzazione o attentato alla salute pubblica ?

    Per me poi la madre del mafioso è perseguibile sempre, perché lei lo ha cresciuto o fatto crescere in quel modo.
    Poteva denunciarlo come fanno le grandi madri coraggio con i loro figli tossicodipendenti e spacciatori o comunque delinquenti abituali.
    Ripristinerei l’ergastolo a vita non convertibile , i lavori forzati di pubblica utilità.
    E tanti altri simpatici accorgimenti per il “ravvedimento e l’espiazione” della pena.

    Mori , francamente non so cosa pensare in questo momento.
    La Santanchè è francamente impresentabile e fin troppo volubile, FareFuturo credo che si occupi principalmente del futuro di Gianfranco e non del nostro, altrimenti quest’ultimo parlerebbe chiaro rinunciando alle cariche se necessario.
    Mi conforta ( mappoi non più di tanto ) , l’encefalogramma stabilmente piatto dei dirimpettai.

  31. Ripensandoci ed aggiungendo uno sfogo .
    Ognuno pensi al suo.
    Io penso alla mia parte ( che in realtà non c’è più , mannaggia Gianfranco ! ).
    Previti, Dell’Utri, Ciarrapico, Mastella, Scajola, Verdini, De Gregorio, Brancher , Sica , Carboni ma porca miseria, siamo sfigati o qualcuno è ciecomutoesordo o c’è qualcosa di poco chiaro ?
    Allora caro Gianfranco , se hai qualcosa da dire , dillo o come diceva quel famoso presidente , se lo sai , sallo.
    Perchè ripensando al nostro passato che hai contribuito a far scomparire , comincio a vergognarmi anche se pure i dirimpettai non stanno meglio.
    Ma non è una consolazione.

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