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La stazione di Vigna Clara, il capolinea del degrado

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stazione-ferrovie-vignaclar1.jpgVe lo ricordate il personaggio di Jena Plinsky interpretato dal giovanissimo e palestrato Kurt Russel che nel film “Fuga da New York” veniva spedito a recuperare il Presidente precipitato con il suo aereo nella città trasformata in penitenziario? Jena se la doveva vedere con una masnada di delinquenti e psicopatici in una Manhattan completamente distrutta e ridotta in macerie.

Se invece di rivedere quella vecchia pellicola del 1981 volete provare sulla vostra pelle le stesse emozioni è sufficiente che vi rechiate nella dimessa Stazione di Vigna Clara, alla fine di Corso Francia e all’inizio della Via Flaminia: l’atmosfera da “day-after” è la stessa.

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In realtà parlare di stazione dimessa non è corretto perchè nonostante i circa 90 miliardi di lire spesi (unitamente alla stazione Farneto, anch’essa subito abbandonata) in occasione dei Mondiali di Calcio per la realizzazione del famoso anello ferroviario, i treni marciarono per appena 8 giorni, e poi tutto venne abbandonato e lasciato ai vandali. Ma le vicende che costarono un fiume di denaro pubblico e un processo (dove gli imputati andarono tutti assolti) sono ben note e a poco serve ripercorrerle: quello che resta è invece una vasta area preda del degrado. VignaClaraBlog.it ne parlò oltre due anni fa (leggi qui) ed a distanza di tanto tempo siamo tornati ad indagare.
E’ cambiato qualcosa? Giudicate voi.

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Parte dei locali della stazione sono stati trasformati in esercizi commerciali mentre il vasto piazzale adibito a parcheggio ospita un mercato all’aperto; le restanti strutture sono invece completamente abbandonate e preda di vandali e graffittari. Tutta l’area di proprietà delle Ferrovie è invasa di rifiuti ed erbacce mentre i residenti sono costretti a ripulire scale e marciapiedi perchè l’AMA, non essendo sua la competenza, si rifiuta di intervenire.

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Entrare all’interno della stazione è molto facile perché sono numerosi i varchi praticati nella rete di protezione; ovunque sporcizia, rifiuti, materiali abbandonati mentre tutte le strutture si presentano in un grave stato di abbandono. Le tracce lasciate sul terreno lasciano immaginare una assidua frequentazione anche se i residenti non lamentano situazioni di pericolo. Da uno di quei sottopassi oscuri e ingombri di rifiuti ci si aspetta che venga fuori da un momento all’altro uno di quei vagabondi-psicopatici che Jena Plinsky affrontava a colpi di karaté. Le cabine elettriche mandano sinistri ronzii mentre al termine di una rampa una pompa elettrica, disperazione dei residenti, raccoglie e disperde le acque che evidentemente si raccolgono in quei meandri di cemento. L’ampio piazzale con i binari è di una desolazione mortale ed è facile immaginare quale deve essere la gioia di chi abita in via Monterosi costretto ad osservare quello scempio che a quanto pare sembra destinato a non avere fine. Perché nonostante i tanti miliardi buttati al vento si continua a favoleggiare del famoso anello ferroviario. Qualche anno fa sembrava che i lavori dovessero riprendere e trionfalmente il sindaco di allora ne annunciò il termine nel 2010.

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Un grande cartello, con una serie di etichette che ne modificano le date, ci avverte che i lavori iniziati nel 2004 termineranno nel 2011: da quello che abbiamo visto non c’è però alcuna traccia di lavori né passati e tantomeno futuri. A giudicare dal degrado qualsiasi progetto non potrà vedere la luce che nel prossimo millennio.

Francesco Gargaglia

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7 COMMENTI

  1. Purtroppo ogni giorno veniamo a sapere di soldi pubblici spesi male (oppure spariti senza un rendiconto e che sia stato fatto nulla di pubblico). Tra Striscia la Notizia, i vari giornali di quartiere (come il vostro) a Roma e le cause iniziate contro vari personaggi politici per malversazione, corruzione e quant’altro non si viene mai a capo di nulla, i malfattori rimangono impuniti e noi cittadini continuiamo a essere maltrattati senza ricevere i servizi ai quali abbiamo diritto. Credo che se i soldi venissero affidati ai residenti, si vedrebbero dei bei risultati.
    Continuate a tenerci aggiornati e grazie.

    M.A.S. Una lettrice

  2. Grazie di aver riportato all’ attenzione di tutti questo scempio. Ma il passato è passato, ora possiamo solo sperare che si intervenga nuovamente su questo spreco di soldi pubblici e con il vostro supporto proporrei di portare il problema di nuovo in auge anche al presidente del nostro municipio affinchè si possano iniziare i lavori di rimessa in funzione di una stazione che sarebbe strategica e funzionale non solo per Roma nord ma per tutta la città.

    Luca.

  3. ….lasciamo che la linfa continui a scorrere negli alberi di Piazza Jacini..

    Il Bene per Platone è principio di tutte le altre idee nel senso che a causa sia della loro
    conoscibilità sia della loro stessa essenza il Bene è ciò che conferisce a tutte le altre idee la determinatezza che esse hanno. Per illustrare questo rapporto ricorre all’imma-
    gine del sole che rende visibili le cose empiriche e con il suo calore fa vivere l’uomo,
    le piante.E’ l’idea la causa dell’essere, dell’esistenza e dell’essenza di tutte le altre idee.
    Il Bene è il vero principio supremo di ogni realtà e quindi ammette che anche attraverso le piante si giunga a conoscere l’idea del Bene.

    ABBANDONO

    Gli alberi parlano ai giorni
    di questa noia che consuma
    ogni cosa che apre la porta
    della terra. Come la gelosia
    di queste tombe per la vita,
    arrossite per la vergogna.
    Mentre sui rami abbandonati
    pesa la neve che imperversa
    bianca su nomi illeggibili.

    da ” DALIBOR”

    RESPIRI A VUOTO

    Se non fossero cresciuti
    il mondo avrebbe
    altra luce,
    io non vedrei quella materia
    fatta di carne che respira libera,
    così, alla cieca, nel cielo.
    Altri corpi di ombre
    non darebbero forme e colori
    a quelle braccia che salgono
    per poi scendere sulla terra.

    da “L’ordine del respiro”

    marco boietti

  4. fatti non parole. cmq mi chiedo che cosa potrebbero farne oggi una stazione porterebbe solo brutta gente. ci farei un cinema o un grande esercizio commerciale elegante.

  5. Questa importantissima arteria ferroviaria di collegamento per Vigna Clara, verrà (si spera), presto ripristinata, infatti sono in corso i lavori di rifacimento del tunnel ferroviario che si trova su quel tratto. Questa stazione costruita per i mondiali di calcio è stata spesso sotto l’occhio dei riflettori di molte televisioni e giornali. Speriamo nel ripristino affinchè ci sia una maggiore mobilità nella nostra zona.
    Il delegato UDC Ponte Milvio,

    Filippo Pompei.

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