Home AMBIENTE Sarà a Roma il primo Hotel fatto interamente di spazzatura

Sarà a Roma il primo Hotel fatto interamente di spazzatura

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save.jpgL’hotel rappresenta ciò che potrebbe succedere alle nostre spiagge se continueremo a non rispettarle – Durante la settimana della Giornata Internazionale della Terra (5 giugno), la birra Corona Extra lancerà un’originale campagna che prevede, come evento principale, la realizzazione di un albergo a Roma costruito con rifiuti, parte dei quali raccolti da alcune spiagge europee.

L’hotel è ideato e progettato dall’artista tedesco HA Schult, uno dei maggiori esponenti della scena artistica mondiale e tra i primi ad affrontare il tema degli squilibri ecologici. Questa installazione è parte di Corona Save the Beach, un progetto creato nel 2008 per promuovere la salvaguardia e il recupero delle spiagge. L’evento sarà sostenuto anche da una famosa star hollywoodiana attenta ai problemi ambientali.

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Il Save the Beach Hotel, ‘aperto’ dal 3 al 6 di giugno 2010, è una costruzione di due piani che sarà in grado di ospitare fino a 10 persone a notte. Chiunque sia attento alle tematiche ambientali e desideroso di prendere parte a questa esperienza, potrà farlo, spiegando le intenzioni che lo portano a voler dormire all’interno dell’hotel, partecipando così ad una serie di concorsi organizzati attraverso la fan page di Facebook e vincere una notte in un hotel unico al mondo.

La costruzione dell’hotel segna l’avvio della call to action – un vero e proprio invito a tutti i cittadini europei ad agire per la difesa delle loro spiagge: chiunque potrà segnalare le spiagge più degradate e che necessitano di un intervento di ‘salvataggio’. Per tutta l’estate sarà possibile votare sul sito del savethebeach.jpgprogetto e la spiaggia più votata verrà poi ripulita e recuperata da Corona Extra. L’anno scorso, nel luglio 2009, Capocotta, nei pressi di Roma, è stata “salvata” con grande successo. Corona Save the Beach è un progetto nato per sensibilizzare il buon mantenimento e rispetto delle spiagge e del patrimonio marino. L’iniziativa è stata proposta dalla birra Corona Extra, che considera da sempre le spiagge come un luogo naturale e prezioso che va salvaguardato. Per questo la compagnia si è impegnata a recuperare almeno una spiaggia europea all’anno.
Collabora a questo progetto anche la Foundation for Environmental Education (FEE), insieme con il Programma Bandiera Blu per la protezione e il miglioramento dei mari e delle coste. L’anno scorso, Corona Save the Beach ha lanciato un’inchiesta a livello europeo per identificare le abitudini sulle spiaggee da questo studio è emerso che i rifiuti abbandonati sono la maggiore fonte di inquinamento delle nostre spiagge.

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20 COMMENTI

  1. Bellissima questa iniziativa organizzata da Corona. Ricordo che lo scorso anno pulirono la Spiaggia di Capocotta. Speriamo che anche quest’anno vinca una spiaggia italiana. Ne abbiamo veramente bisogno… Con tuatta la spazzatura raccolta in italia, altro che Hotel, potrebbero costruirci un’intera città:)

  2. E’ Incredibile come le persone possano fregarsene dell’ambiente.. MAH
    Grande Corona,tutte le multinazionali dovrebbero imitarla.

  3. Ha Schult non e’ la prima volta che si occupa di ambiente, ha anche realizzato i trash man nel 2006! la mia stima nei riguardi aumenta. Spero di andare presto a vedere l’hotel

  4. anche io li ho visti,niente male.
    Corona Save the Beach (www.coronasavethebeach.org) è un progetto nato per promuovere la salvaguardia e il rispetto delle spiagge e del patrimonio marino. L’iniziativa è stata lanciata dal produttore di birra Corona Extra, che considera da sempre le spiagge come un luogo prezioso, che va preservato. Per questo Corona si è impegnata a recuperare almeno una spiaggia europea all’anno. Collabora a questo progetto anche la Foundation for Environmental Education (FEE), insieme con il Programma Bandiera Blu per la protezione e il miglioramento dei mari e delle coste.
    L’anno scorso, Corona Save the Beach ha lanciato un sondaggio a livello europeo per identificare le abitudini sulle spiagge. Da questo studio è emerso che i rifiuti abbandonati sono la maggiore fonte di inquinamento delle nostre coste.

  5. finalmente ci sono stato!
    Carino,ma secondo me poteva fare di meglio! CErto la spazzatura era parecchia, addirittura su una parete esterna c’era un cavallo a dondolo!!

  6. Mi chiedo ora che è finita l’iniziativa pubblicitaria cosa ci facciano con tutta quella spazzatura.. E’ vero che è bella ordinata e che non ‘puzza’ ma è pur sempre spazzatura.. o no?

  7. Boh , se ve piace dormi’ nella monnezza va bene.
    Diciamoci francamente che è una simpatica ( per loro ) iniziativa pubblicitaria.
    Benemeriti , ma qui finisce.
    Perchè vorrei sapere chi avrebbe l’agio di dormire in un simile eremo.
    Molto pittorressscco , come direbbe la vecchina di Enrico Montesano che guardava stupita nei bassi di Napoli le lenzuola e mutande stese tra un palazzo diroccato ed uno disastrato.
    Va bene , giusto, corretto , doveroso, lo faccio anche io in modo pedissequio , pulisco e non lascio tracce ( e pulisco anche il water làddove necessario ) ma le lattine fondiamole per farci le maniglie degli alberghi , con la plastica rigenerata facciamo le stoviglie eccetera.
    Perchè a parte la pubblicità , non credo che a nessuno piacerebbe soggiornare in una stanza fatta da lattine e detriti vari.
    Le lenzuola , che sono sacchi neri tipo condominali extra large and strong ?

  8. A questo punto credo di si..

    Si in effetti questa iniziativa (forse a tratti discutibile) della Corona credo sia stato solo un prologo pubblicitario per lanciare la campagna savethebeach, partita l’anno passato.

  9. si si è pubblicità però perlomeno si so impegnati in qualcosa.. la maggior parte delle multinazionali sporca e non fa manco finta di essere ‘green’..

  10. Il marketing dell’ “ovvio” funziona al meglio in paesi sottosviluppati.
    Quelli che fanno finta di essere green sono i più pericolosi…
    Aragorn sono con te.

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