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Insorgono le Associazioni Consumatori: il tamponamento alla stazione La Celsa rivela un grave deficit di sicurezza

Duca Gioielli

Quello della sicurezza sulla linea Roma-Viterbo sarà uno dei primissimi  problemi da affrontare  da parte della Giunta Regionale,  in gestazione in questi giorni, e del relativo assessore ai trasporti. Perchè la Roma-Viterbo è una ferrovia concessa dalle Ferrovie dello Stato alla Regione Lazio. Ammodernamenti, soprattutto in tema di sicurezza, spettano dunque a quest’ultima. Il Comune di Roma, tramite ATAC, gestisce solo il servizio.

Federconsumatori Lazio si riserva di costituirsi parte civile per il tamponamento di ieri alla stazione La Celsa, a Labaro. Lo ha annunciato Claudio Paielli, presidente dell’associazione dichiarando che “E’ ormai una situazione gravemente a rischio quella che caratterizza in generale il sistema ferroviario laziale e ancora di più la tratta Roma – Viterbo che viaggia su rotaie di almeno 100 anni fa con treni vecchi, sporchi e non più conformi agli standard attuali di confort e sicurezza”.

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Nonostante che ATAC si sia affrettata a dichiarare che riguardo alla manutenzione e ai controlli dei treni, vengono seguite scrupolosamente le indicazioni del ministero dei trasporti. Senza il via libera il treno non può neanche uscire dal deposito  Paielli segnala che “sono moltissime le telefonate giunte ai nostri sportelli di pendolari vivi per miracolo che si sono visti piombare addosso un treno. L’incidente, dunque, è avvenuto per un doppio fallimento del sistema sicurezza – conclude – il primo treno non è potuto ripartire dalla stazione di La Celsa per un guasto al sistema di apertura e chiusura delle porte; il secondo, invece, che non effettuava la fermata in quella stazione, non ha potuto evitare il tamponamento: cosa non ha funzionato nelle procedure di sicurezza dei treni e della stazione?”

Gli fa eco Carlo Rienzi, battagliero presidente del Codacons. “Un incidente assurdo e inspiegabile che fa nascere molte domande sul livello di sicurezza dei trasporti nella capitale. Come e’ possibile che nel 2010 un treno si scontri con un altro fermo sui binari? I moderni sistemi di sicurezza non dovrebbero escludere categoricamente la possibilita’ di incidenti simili? L’episodio sottolinea l’esigenza di una verifica generale sulla sicurezza dei trasporti pubblici nella capitale”.

Il Codacons chiede infine all’Atac di risarcire i passeggeri presenti oggi sul convoglio protagonista dell’incidente, per i danni fisici e morali subiti. In caso contrario, l’associazione e’ pronta a intraprendere le vie legali contro l’azienda. (red.)

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