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A Isola Farnese i funerali di Federica Lupi

Galvanica Bruni

sanpancrazio.jpgSi sono svolti questa mattina presso la Parrocchia di S.Pancrazio ad Isola Farnese, sulla Cassia, i funerali di Federica Lupi, la giovane che, a soli 15 anni, ha perso la vita nella sua minicar nel tragico incidente accaduto all’Olgiata lunedì 12 aprile. Palloncini bianchi lanciati nel cielo e tante lacrime hanno accolto il feretro seguito dai genitori e dal fratellino.

Una scena toccante, straziante, che ha scosso tutti i presenti. La chiesa era gremita di amici, di compagni di scuola. Erano così tanti che in molti hanno seguito la funzione religiosa dall’esterno. L’emozione era forte, tanto che un ragazzo e una ragazza hanno accusato un malore e sono stati assistiti dai medici del 118. Al termine dei funerali si è formato un lungo corteo che, a piedi, ha accompagnato la famiglia al piccolo cimitero di Isola Farnese. In silenzio si è svolta la cerimonia.

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Proseguono intanto le indagini per accertare la dinamica dell’incidente. Dai primi accertamenti eseguiti dagli agenti del XX Gruppo di Polizia Municipale era emerso che Federica aveva perso il controllo della sua minicar nell’effettuare una curva. A causa dell’asfalto bagnato era uscita di corsia andando a schiantarsi contro uno scuolabus che proveniva in senso opposto.
Negli ulteriori rilievi è emerso ora che l’autista del pullman aveva superato di gran lunga i limiti di velocità: sulla stradina interna del comprensorio dell’Olgiata, dove vige il divieto di superare i 20 km orari pare che andasse a 60. Ed ora è indagato per omicidio colposo. Per dovere di cronaca precisiamo che l’iscrizione nel registro degli indagati è un atto dovuto, le responsabilità potranno essere accertate dal PM solo al termine delle analisi che sono state già richieste ad alcuni periti legali. (red.)

 

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7 COMMENTI

  1. il funerale si è svolto alle 11.
    io non conoscevo federica, a volte la vedevo con il ragazzo che frequentava la mia stessa scuola.
    le lacrime che ho versato non erano direttamente legati a lei, ma alla sua famiglia i suoi amici, al vuoto immenso che ha lasciato dietro. Ho pianto per tutte quelle persone che le volevano bene e che, al momento di parlare di lei, avevano il pianto soffocato in gola…
    ho seguito Federica fino al cimitero, ero circondata da tante lapidi e quello che ho notato è che non c’ erano persone giovane come lei sepolte li.
    giuseppina : 1912 – 2002; antonio: 1953 – 2008…… lei era l’ unica ad essere morta a soli 15 anni con una vita davanti, con dei sogni degli obbiettivi…
    mi sono sentita male….. lei non doveva morire!

  2. la Vivi Vejo ONLUS vuole esprimere tutta la sua solidarietà e le sue condoglianze ai genitori della giovane quindicenne Federica Lupi deceduta nel terribile incidente stradale avvenuto all’interno del Comprensorio dell’Olgiata, a due passi dalla nostra sede legale.
    Non sappiamo perché queste cose succedano, non abbiamo le parole giuste per esprimere tutto il dolore che produce un tale avvenimento, specialmente quando questo succede all’interno di un comprensorio privato, chiuso, protetto.
    Possiamo solo raccomandarci ogni giorno coi nostri figli, con i nostri cari, perché la nostra vita è appesa ad un filo.
    In questi giorni, dopo due terribili tragedie che hanno testimoniato la morte di due ragazzini nel giro di due giorni a Roma, il tema delle Mini car è dappertutto, su tutti i giornali e viene trattato in moltissimi programmi televisivi. Si parla di macchinette truccate, alle quali vengono tolti i diaframmi per andare più forte. Si parla di alzare l’età a 16 anni per poterle guidare, prendendo sempre il solito patentino per il quale è richiesto solo un esamino teorico.
    Ma le macchinette rimangono quelle… tutti i crash test hanno dimostrato che basta prendere un colpo anche andando piano, che la macchinetta va in frantumi.
    In America i ragazzi possono guidare a 16 anni nella maggior parte degli Stati (in alcuni addirittura a 15 anni) ma non vengono buttati in mezzo al traffico avvolti solo da un leggero involucro di latta, senza cintura (fino ad ora)…
    Considerando le modalità di guida degli Italiani in generale, adulti e ragazzi, non sarebbe meglio essere un po’ più protetti quando si “naviga” in mezzo a quella bolgia?
    Il Comprensorio dell’Olgiata è una meravigliosa oasi immersa nel verde, con circa 37 chilometri di strade. Non esiste un mezzo pubblico all’interno del comprensorio anche se i pulman delle scuole elementari possono entrare a prendere e portare i bambini a scuola. Le mamme passano la maggior parte del loro tempo a portare i figli da tutte le parti, a scuola, in palestra, a lezione di cavallo ecc.
    Le strade principali, per non parlare di quelle secondarie e private, all’interno del Comprensorio dell’Olgiata, sono molto strette e al di sotto della norma dell’Unione Europea, e il traffico è notevolmente aumentato negli ultimi 20 anni, con una popolazione all’interno del Comprensorio di Circa 10.000 abitanti, quasi tutti automuniti, oltre alle autovetture che entrano dall’esterno, di camion e altri mezzi pesanti coinvolti in lavori nel Comprensorio. Se si organizzasse finalmente un mezzo all’interno del Comprensorio, come molti chiedono da anni, si diminuirebbe sicuramente il traffico, ma specialmente si diminuirebbe la circolazione di macchinette.
    Roma è la città italiana con il maggior numero di macchinette e l’Olgiata è il luogo con la maggiore densità diqueste.
    Inoltre, la polizia stradale non può entrare e dare multe per eccesso di velocità. Forse qualcosa dovrebbe cambiare…

    Paula Morandi Treu
    Presidente vivi Vejo ONLUS

  3. D’accordissimo: incitiamo le famiglie dell’Olgiata a uscire dal’isolamento tipico della borghesia agiata e a rendersi conto che alcuni problemi è meglio risolverli non con sacrifici individuali (come il tempo dedicato dai genitori ad accomapgnare figli). o economici (come l’acquisto di una costosa e pericolosa macchinetta).
    ll costo, come dimostrato dalla prematura fine di Federica, a volte è ancora molto più alto.,
    Va organizzata una navetta privata interna (trattandosi di un comprensorio privato non credo sia possibile ottenere un mezzo pubblico) . Mi risulta che anni fa esisteva ma il servizio è stato sospeso. Bisogna poi ottenere frequenze del 201 soddisfacenti. Infine va eliminata la resistenza all’utilizzo della fermata del treno (vedi altro commento). Delle due ultime questioni si è occupato tempo fa ilComitato cittadino per il XX Municipio.Mi adopererò per rimetterlo tra i temi in agenda, ma sarebbe bene creare una forte pressione sul Comune e all’interno del comprensorio. Forse la morte di Federica potrebbe essere il forte e drammatico segnale che nessuno poteva immaginare.

  4. fede.. fede era un angelo… avete presente quelle persone che appena le vedi capisci subito che sono fantastiche?.. lei era una di quelle persone… ti guardava con quegli occhioni bellissimi che ti mettevano subito a tuo agio, quel sorriso che ti consolava… il 12 aprile… molte persone sono morte insieme a lei.. quel giorno… da quel giorno la vita di molte persone sono cambiate… tra cui la mia…
    quante notti in bianco pensandola, quante lacrime per lei… ricordo quando con quella “carrozza” la vedevo passare, lei si fermava, scendeva e mi stringeva e mi abbracciava..
    ehi piccola..
    ricordi quando all’elementari venivo a casa tua e con kikka ci mettevamo a giocare con il pongo? quando ci mettavamo le scarpe di tua mamma??? e quando amavamo la torta al cioccolato che ci faceva ogni volta che venivo a casa tua??…
    quando in classe, quando eri stanca ti appoggiavi sulla mia spalla e mi riempivi il quaderno di scritte… oddio mi manchi.. io ho ancora il tuo profumo.. quello della tua pelle impressa nell’anima…
    al tuo funerale piccola ho visto tua mamma, l’ho abbracciata e l’unica cosa che sono riuscita a dire è stata CONDOGLIANZE… ma avrei voluto urlare con lei, avrei voluto dirgli mi manca la voglio!!!..
    eri così bella principessa… davvero…. hai visto quante persone sono venute tutte per tee?? aaa so che eri contentissimaa, sono sicura che saltavi tra le nuvole..:) .. ma hai visto anche che molte persone stanno male.. avrebbero tanto bisogno di te… come tua mamma, il tuo papà.. e matteo??? mi raccomando tesoro proteggili sempre…

    SO CHE ADESSO CI OSSERVI SDRAIATA DALL’ALTO.. MENTRE NOI DA QUA GIù … NON SMETTIAMO DI PENSARTI…

    CIAO ANGIOLETTO MIO

  5. Ora non prendiampcela con l’autista dello scuolabus. 60 km, anche se c’è il divieto, è una andatura normale, specie per un mezzo pesante come quello. è stata una fatalità. le minicar non sono uno scherzo e si sa, non solo per chi le guida.

  6. Fè…io ankora non ci credo è impossibile..qualcosa di veramente irreale averti perso …sempre sorridente…piena di vita…quante ne abbiamo passate …un estate piena di risate con te…ogni volta al mare chiedevo ma viene fede…quando viene??…il 1 maggio senza di te è stato un inferno..guardavo le macchine a scontro e ripensavo a quei due.. ti rikordi..che ci seguivano…NON CI POSSO ANKORA CREDERE NONOSTANTE SONO PASSATI 11 MESI !!!! appena lo saputo sono restata immobile…e mi sono detta ma perkè mi devono fare gli skerzi…qnt si diverte la gente…poi sono salita a casa mi sono messa sul computer sono andata sul tuo profilo e ho letto : MI MANCHI PICCOLA ANCORA NON CI CREDO….li ho capito che tene sei andata veramente..ma sono sicura che TU STAI ANCORA QUI..CHE TU SEI PRESENTE….una sera ti ho sognato….non mi rikordo che ti dissi ma mi rikordo che ci eravamo fatte una bella chiacchierata….e che tu sorridevi…bè appena mi sono svegliata non mi sembrava vero cavolo TE SEI PASSATA ANCHE NEI MIEI SOGNI…è stato il regalo più bello…e dalli ho capito che non tene sei andata mai via…che sei rimasta qui sempre..e che ci sei ankora….vicino a tutti NOI!!!

  7. purtroppo non ho mai avuto il piacere di conoscere Federica, però sono il migliore amico del fratello (Matteo). Ormai sono anni che io e Matteo ci conosciamo e sono divento per il suoi genitori come un figlio, e non ostante io non conosco Federica, la considero come se fosse anche la mia di sorella. Infatti quando Matteo ha copiato 18 anni alla sua festa c’è stato un momento in cui Matteo, ha dedicato la sua festa alla sorella. Ecco in quel momento tutti i presenti sono scoppiati a piangere insieme alla famiglia del festeggiato ed era come se insieme a Frederica fossimo morti anche noi. Ma lo strazio più grande per me, è stato quando vidi il padre (Piero) piangere a singhiozzi e interrottamente, ed anche io e i miei amici seguimmo nel pianto, il povero padre ed il festeggiato. Spero che con questo piccolo commento possa fa capire alle persone quanto tutto ciò che diamo per scontato ci possa essere tolto da un momento all’altro senza che noi ce ne accorgiamo. In conclusione quindi vi raccomando di vivere la vita e le persone come se fosse l’ultimo giorno che siete al mondo, perché solo quando una cosa ci viene tolta capiamo quanto ci servisse in verità.

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