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Labaro – Via Veientana capitola: attivato il doppio senso di marcia. Aspra polemica PD-PdL

Galvanica Bruni

Attiviato il doppio senso. Botta e risposta di fuoco fra esponenti PD e PdL Sotto il cielo plumbeo delle prime ore di ieri mattina e protetti dalle forze dell’ordine gli addetti alla segnaletica stradale hanno installato i cartelli del doppio senso di marcia nell’ultimo tratto di via Veientana Vetere, a Labaro, in ottemperanza all’ordinanza del Consiglio di Stato 6444/2009. A nulla è valsa la resistenza di un grappolo di residenti che presidiavano la strada.

La protesta dei cittadini si è poi spostata nei corridoi del XX Municipio dove è sorto un alterco col Presidente Gianni Giacomini. Sono volate parole forti, addirittura minacce di arresti: una scena inaspettata, non certo edificante, che ha lasciato di stucco tutti i presenti. I cittadini sono ora sempre più determinati a “scavalcare” Municipio e Comune e ad esporre le proprie ragioni direttamente al Prefetto di Roma appellandosi alle sue prerogative in materia di sicurezza. Perché quel doppio senso, che pare non tener conto delle misure minime previste dal Codice della Strada, è prima di tutto un problema di sicurezza fisica. Problema che nel frattempo si sposta sul tavolo politico e come una pallina da ping pong rimbalza da un lato all’altro del campo di gioco.

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Uno scambio di battute al vetriolo fra esponenti PD e PdL fa da sfondo alla questione.

Per il PD è Dario Nanni, Consigliere Comunale e Vice Presidente della Commissione Lavori Pubblici a dichiarare che “Con tutto quello che sta accadendo a Labaro trovo assurda questa latitanza del governo comunale e municipale” sottolineando come in questie ore sia stato continuamente sollecitato ad intervenire.”Non mi capacito dell’assenza delle istituzioni che in momenti così difficili dovrebbero fungere da organo che deve tutelare gli interessi dei cittadini ed il rispetto delle regole. A questo punto – incalza Nanni – presenterò un’interrogazione e farò richiesta di accesso agli atti per verificare se siano state rispettate le norme del Codice della Strada e le normative sulla sicurezza stradale. Inoltre, vista la gravità degli eventi  accaduti  ho fatto richiesta scritta al Prefetto per poterlo incontrare in tempi stretti. Questa è l’ennesima situazione – conclude Nanni – in cui le amministrazioni di centro destra dimostrano la loro incapacità di governo del territorio e di incapacità di condividere con i cittadini le scelte prese.”

Rispondono prontamente Ludovico Todini, Consigliere Comunale PdL, e Simone Ariola, presidente del Consiglio del XX Municipio che in una nota congiunta dichiarano “Le farneticazioni del PD circa la viabilità di Via Veientana Vetere sono il chiaro esempio di chi intende la politica come scoop e non segue i fatti reali.Né il Comune, tantomeno il XX Municipio dimostrano noncuranza per il territorio. Sulla tanto contestata viabilità di Via Veientana Vetere, che era a doppio senso di marcia, resa poi a senso unico con determinazione della Polizia Municipale, è nuovamente tornata a doppio senso perché i ricorrenti, avverso il provvedimento, hanno avuto ragione dal Consiglio di Stato. Pertanto, non c’è alcuna responsabilità politico- amministrativa, ma solamente adempimenti di natura amministrativa. Questa è la risposta all’annunciata interrogazione della sinistra – concludono Todini ed Ariola – che non perde occasione di farsi autogol in una partita che giocano da soli”.

Ma anche Antonio Scipione, consigliere PdL del XX Municipio e delegato alla mobilità, è in forte dissaccordo con Nanni. Dice infatti “Capisco che il Partito Democratico in campagna elettorale sia pronto a utilizzare tutti gli argomenti possibili, ma il consigliere Nanni dovrebbe sapere che la nuova viabilità di via Veientana Vetere e’ stata imposta al Campidoglio, quindi di fatto al Municipio XX, da una sentenza del Consiglio di Stato, nonostante il parere contrario del XX gruppo di Polizia Municipale. Questa è la verità: il Municipio ha dovuto recepire, con rammarico ma rispettosi delle decisioni assunte, una sentenza del Consiglio di Stato, che ricordo a Nanni essere un organo inappellabile. Dopo questa doverosa precisazione al castello di bugie di una sinistra che non ha argomenti mi aspetto a breve un comunicato del consigliere Nanni contro la sentenza del Consiglio di Stato”.

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