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Olimpiadi 2020 – Roma lancia sua sfida: da oggi inizia un lungo percorso

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Questa mattina all’Auditorium, con una scenografia curata nei minimi particolari, il Sindaco Gianni Alemanno ha illustrato e condiviso con la stampa e con gli esponenti del mondo politico, industriale e sportivo della capitale le motivazioni ed i più significativi elementi progettuali della candidatura di Roma ai XXXII Giochi Olimpici del 2020. Una candidatura condivisa appieno da  Provincia di Roma e Regione Lazio: Nicola Zingaretti ed Esterino Montino hanno infatti colto l’occasione per sottolineare come mai come in questa occasione Comune, Provincia e Regione abbiano raggiunto una comunione d’intenti così stretta.

A questo sostegno politico si è aggiunto il sostegno di tutte le grandi, medie e piccole imprese industriali, commerciali e del settore dei servizi che operano a Roma e di alcune tra le più importanti imprese pubbliche e private del Paese. Questo appoggio è già stato manifestato pubblicamente dall’Unione Industriali di Roma con la creazione di un Comitato di Sostegno alla Candidatura della Città di Roma ai Giochi.

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“Nove romani su dieci vogliono che la loro città ospiti i Giochi Olimpici del 2020” ha esordito il Sindaco precisando che esattamente  l’88,1% dei cittadini di Roma è favorevole alla Candidatura. “Il progetto che abbiamo elaborato – ha spiegato Alemanno  ad una sala affollatissima nella quale erano presenti anche decine di rappresentanti del mondo dello sport di ieri e di oggi, da Nino Benvenuti a Dino Meneghin, da Francesco Totti ad Alessia Filippi – valorizzera’ l’immagine della capitale e dell’Italia nel mondo e fornira’ un forte contributo alla crescita dell’economia locale e nazionale. Sarà – ha detto il Sindaco –  la piu’ vasta operazione di riqualificazione urbanistica e ambientale mai progettata nel nostro Paese”.

E’ di 1,9 miliardi di euro infatti il costo eventuale dell’organizzazione delle Olimpiadi a Roma. Un costo per il quale non è previsto alcun finanziamento pubblico ma che sarà sostenuto solo da fondi privati. Lo ha spiegato Paolo Glisenti a nome del team tecnico che ha elaborato il progetto. Glisenti ha precisato, e poi l’ha confermato anche Alemanno, che l’aspettativa è che le olimpiadi a Roma possano generare un giro di affari superiore a 12 miliardi di euro oltre che migliaia di posti di lavoro.

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Le aree interessate dal piano sono due, La prima a Roma Nord, ove sorgerà il Parco Olimpico, la seconda a Roma Sud passando per la Nuova Fiera di Roma fino ad Ostia. Cuore del progetto sarà il Parco Olimpico, una vasta area che comprende Saxa Rubra, Tor di Quinto, Acquacetosa, Flamini, Foro Italico e Aeroporto dell’Urbe. Molti degli impianti e delle strutture sportive ubicate in questa zona videro i giochi del 1960 e sarà in questo grande quadrante, nelle immediate vicinanze del centro della Città, che i Giochi del 2020 vivranno le fasi più esaltanti delle competizioni. Il 50% degli atleti e degli spettatori si muoverà all’interno del Parco Olimpico – è stato spiegato – a meno di 2 chilometri ed a meno di 2 minuti dai campi di gara, potendo utilizzare percorsi stradali e pedonali, piste ciclabili, imbarcaderi sul Tevere, linee ferroviarie e metropolitane dedicate a loro.

Il Villaggio Olimpico, che ospiterà i 18mila atleti attesi, sarà al centro del Parco Olimpico da dove sarà facilissimo muoversi. I numeri presentati parlano chiaro: per raggiungere i campi di gara, serviranno in media 14 minuti. Il 52% degli atleti avra’ gli impianti a 10 minuti, il 18% entro 21 minuti, il 23% entro 26 minuti e il 7% entro 45 minuti.  A Saxa Rubra verrà invece edificato il Villaggio dei Media per ospitare 5mila giornalisti ed operatori.
Il Villaggio Olimpico ed il Villaggio Media verrano integrati nel sistema del verde; eretti al bordo delle aree edificate, sono progettati come un sistema di attrezzature ed edifici che verranno messi a servizio del verde, sono serviti dalle linee ferroviarie potenziate anche con la chiusura dell’anello ferroviario e costituiscono la naturale cerniera, in funzione di collegamento tra la città ed il suo Parco Fluviale.

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L’eredità da lasciare ai cittadini romani dopo la kermesse olimpica è  infatti costituita dal Parco Fluviale, grande ossatura del Quadrante Olimpico Nord. Partendo dalla diga di Castel Giubileo, fino a Ponte Milvio e a Ponte Duca d’Aosta, il Parco diventa la spina dorsale del Sistema Olimpico: circa 12 km di corso d’acqua resa navigabile, con approdi che mettono in relazione le aree di Saxa Rubra, Salaria, Grottarossa, Tor di Quinto, Acquacetosa e creano un sistema di collegamento alternativo e naturalistico, che si relaziona con sistemi diversi, dalle piste ciclabili, ai ponti pedonali, fino alle stazioni ferroviarie e parcheggi di scambio.
L’obiettivo dichiarato da Alemanno è fare delle Olimpiadi ecologiche, ecostenibili: a parte l’ultimazione della Città dello sport, non si costruiranno quasi nuovi impianti sportivi. Si ammoderneranno quelli esistenti e saranno potenziati i collegamenti viari. E per quanto riguarda l’ippodromo di Tor di Quinto “”non sarà assolutamente toccato dai lavori, resterà quello che è”, ha ribadito più volte il Sindaco.

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Ed ora?  Il Coni dovrà decidere quale sarà la candidatura italiana fra Roma e Venezia e  la decisione sarà presa tra la fine di aprile e l’inizio di maggio. Se Roma sarà scelta, comincerà un primo percorso fino al 2013 quando sarà poi il Comitato Olimpico Internazionale a dover decidere dove tenere nel 2020 le XXXII Olimpiadi. La scelta definitiva è fissata per luglio 2013 a Buenos Aires.

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*** riproduzione riservata ***

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30 COMMENTI

  1. 2 minuti per andare da tor di quinto al foro italico ? Il sindaco non ha mai provato a percorrere questa strada durante le partite di calcio, perché i minuti possono diventare 20 o anche 200 (laddove la strada sia chiusa per la partita).
    14 minuti medi per raggiungere i campi di gara? con 14 minuti a roma non si riesce neanche ad andare a comprare il latte! Forse intendeva 140 minuti!
    Tutta la presentazione del progetto appare una grande farsa, come se il sindaco non vivesse a Roma ma in una città ideale inesistente. Roma è invivibile, sporca, non manutenuta, le aree archeologiche, gli spazi verdi, i marciapiedi, le strade sono malridotte e piene di mondezza. Tutti amiamo lo sport e le olimpiadi, ma per favore fatele in una città civile e non in una città dove anche i mondiali di nuoto diventano solo lo spunto per ulteriori cementificazioni.
    Noi cittadini del quartiere dobbiamo dire con forza NO ad un progetto che stravolgerebbe la già scarsa vivibilità della zona. Dobbiamo dire NO ad un progetto che vede il comitato promotore formato da industriali e costruttori cui interessa solo il potenziale business.

  2. La frase ” edifici che verranno messi a servizio del verde” è disgustosa.
    Questo articolo è un vergognoso tappetino acritico per i politici che vogliono lucrare sulla distruzione del verde.

    Mi aspetto una rettifica dal Blog Vigna Clara che fino ad oggi sembrava una voce critica rispetto alla prepotenza dei politici distruttori della cosa pubblica e del verde.

    Ma come fa un autore a non capire che un grande maneggio ed ettari di verdi saranno cementificati dai soliti noti palazzinari romani?????

    Ma come fa un giornalista decente a riportare in maniera acritica una frase disgustosa per l’arroganza menzognera tipo: “l’88,1% dei cittadini di Roma è favorevole”.
    Ma chi lo dice???? Alemanno ha fatto un referendum???? Almeno uno studio a valenza statistica è stato fatto???? Da chi? Quando? A spese di chi?

    Ma ora veniamo a soldi. Quelli veri, non le chiacchiere dei politici:

    Alloggio per 18.000 persone… diciamo mediamente 20 mq a persona totale mq costruiti 360.000. Una cementificazione selvaggia… ma a beneficio del verde… che se potesse parlare magari direbbe pure grazie!

    Calcolando che in quella zona in mezzo al verde supestite, si vende a circa 5000 Euro a metro quadro e considerato che anche il più cretino dei palazzinari costruisce a meno di 2000 Euro a metro quadro… Abbiamo un bel regalo di 3000 Euro a metro quadro per chi prima costruirà e poi si ritroverà padrone degli appartamenti.

    3.000 Euro a metro quadro di guadagno moltiplicato per 360.000 mq fa poco più di un miliardo di Euro.

    Un miliardo di Euro regalato ai soliti palazzinari. Un nuovo quartiere gigantesco con 18.000 abitanti che porteranno altre 15.000 macchine in zona, altro inquinamento, verde distrutto e soldi ai soliti noti.

    Grazie Vigna Clara Blog per averci enfaticamente propinato queste meravigliose notizie!

    E vergogna per la scomparsa del senso critico del Blog davanti al regalo di un miliardo di Euro che chissà tra chi saranno spartiti!

  3. Gentile Giacomo
    ci dispiacciono molto le accuse di mancanza di senso critico da lei esternate nel suo commento
    VignaClaraBlog.it è sempre stata la voce dei cittadini e questo sito e la capacità che diamo a tutti voi di esprimere le vostre opinioni ne è la dimostrazione
    Riteniamo che la candidatura di Roma alle Olimpiadi sia un bene per la città in quanto volano per lo sviluppo, l’economia ed il turismo.
    Non siamo stati critici? Il progetto nelle specifiche non è stato presentato nei dettagli. Saremo ipercritici, come lo siamo sempre stati e se ci sarà motivo, quando il progetto sarà a disposizione nei minimi dettagli e vigileremo come abbiamo sempre fatto con le nostre e le vostre forze sull’attuazione del progetto.
    E aggiungiamo che daremo sempre voce a tutti, nel rispetto delle regole che ci siamo imposti, coloro che non sono d’accordo.
    Una nota a margine sul suo commento relativa ai sondaggi.
    I sondaggi sono due: Uno della SWG e l’altro dell’Unicab Unione Industriali di Roma
    Anche se mettiamo da parte quello dell’Unicab che potrebbe essere definito di parte il sondaggio dell’SWG “registra un 75% di risposte positive per quanto riguarda le capacità della Regione Lazio, del Comune di Roma e del CONI di “fare regia” per garantire il successo dell’evento olimpico. Infine, il sondaggio SWG, per quanto riguarda la disponibilità dei cittadini romani a dare il proprio contributo volontario all’organizzazione dei Giochi, registra un dato medio di adesione del 73%.
    Se lo desidera può leggerlo a questo indirizzo: http://www.2020roma.it/public/files/5MarzocartellaStampa.zip
    Un saluto
    La Redazione

  4. Inutili le chiacchiere: le recenti vicende sui grandi eventi (dal G8 a La maddalena ai mondiali di nuoto) dimostrano, semmai ce ne fosse stato bisogno, come tali eventi siano solo una scorciatoia per promuovere una politica dissennata e connivente con i poteri forti dell’industria e dell’edilizia. Il volano per lo sviluppo, l’economia e il turismo si risolvere sempre in un danno per la comunità e in un guadagno per pochi. Non mi piace fare commenti generici, ma un esempio è ben visibile nel nostro quartiere: la stazione di vigna clara, che è stata aperta solo per un corsa in occasione dei mondiali di calcio e poi subito richiusa, ora inutilizzata e cattedrale nel deserto, in quanto, come noto, i binari hanno una scartamento diverso da quello delle altre rotaie, quindi i treni non possono procedere. Attendiamo quindi fiduciosi le olimpiadi, la colata di cemento, la rovina di un quartiere già degradato. Mi dispiace, non ho fiducia in tali eventi, anche il fatto che il progetto non sia ancora stato reso noto nei dettagli è sintomatico: perché non viene prontamente pubblicato sul sito del comune e messo in atto il regolamento partecipativo per la trasformazione urbana che è stato adottato dal comune stesso?

  5. Mi trovo perfettamente daccordo con Giacomo, la frase “edifici che verranno messi a servizio del verde” è veramente esilarante (anche senza conoscere il progetto definitivo che comunque sarà noto quando sicuramente ben poco si potrà più fare per opporsi), sapendo che già si parla di migliaia di metri cubi di residenziale dei quali tra l’altro molti sembra che siano previsti nell’area della caserma dei Lancieri di Montebello sulla quale, a quanto ne so io, grava un vincolo sulla destinazione d’uso attuale che ne impedisce la trasformazione dell’ utilizzo militare (ma forse si è trovato un esacamotage pensando di dedicare parte delle residenze future ad alloggi per militari?)

    Sicuramente voi della redazione svolgete un utilissimo ed attento servizio alla cittadinanza, provate però in questo caso a riflettere in maniera ancor più critica (considerando l’importanza dell’operazione in gioco e ricordando quanto successo in tempi recenti per le piscine dei mondiali) su tutta la vicenda.

    Un cordiale saluto

  6. Cara redazione,
    complimenti per la risposta,devo francamente capire cosa vuole questa gente che si lamenta ad ogni iniziativa.
    Siamo in un paese libero e pertanto chi non ha piacere di vivere in una città slendida come la nostra, può tranquillamente fare le valige e andarsene.
    Queste persone che sparlano sempre, che tra l’altro sono sempre le stesse, farebbero bene a girare il mondo per rendersi conto che in fin dei conti la nostra città con le varie problematiche è sempre tra le migliori.
    Ciao e buona giornata

  7. Ben vengano le Olimpiadi se porteranno ai romani pulizia, ordine, piste ciclabili, verde e un “parco fluviale navigabile e con approdi”; al momento però i 12 chilometri di fiume sono tutt’altro che un parco (è sufficiente fare un giro sulla ciclabile per rendersene conto). Per non parlare poi di quello che diventa il Tevere con l’immissione dell’ Aniene; basta leggere cosa dice il Dipartimento Servizi Tutela Ambientale della Provincia di Roma: “A valle dell’abitato di Tivoli il fiume diventa nettamente inquinato e il degrado si accentua sempre più man mano che ci si sposta verso Ponte Salario, nel comune di Roma. Si evidenziano indici di inquinamento biologico-organico (elevate concentrazioni di ammoniaca, basso tenore di ossigeno disciolto) e spesso anche la presenza di metalli pesanti”.

  8. Cara Redazione,
    che un “politico” od un amministratore faccia un uso “prospettico” di un sondaggio è cosa comprensibile, e quasi insita nel ruolo, ma da chi fa informazione io mi aspetto qualcosina in più.

    Come valutare – ad esempio – non tanto un sondaggio che (cito) “riguarda le capacità della Regione Lazio, del Comune di Roma e del CONI di “fare regia” per garantire il successo dell’evento olimpico.”, che è un’affermazione apodittica che nulla dice…, quanto – piuttosto – vedere come si siano comportati in occasioni “simili” quegli stessi soggetti che oggi si candidano. Vogliamo parlare, che so…, dei Mondiali di Nuoto della scorsa estate? Forse ricordo male, ma mi pare che i Campionati, svolti al Foro Italico (non in impianti nuovi) con un grande apporto di volontari e sponsor, si siano chiusi con un bilancio in rosso per 8,5 milioni di euro. In 20 giorni di gare. E, sempre se ricordo bene, c’era un certo scaricabarile tra comitato organizzatore e Comune su chi dovesse ripianarlo…

    Si potrebbe cercare di capir come mai Londra 2012 mette villaggio olimpico ed alcuni impianti, nel quadrante sud orientale della periferia cittadina, per dare sviluppo ed incremento ad aree depresse ed abbandonate, mentre da noi si parla di aree protette e vincolate a parco naturale.

  9. perché il sondaggio non lo fate qui sul blog?
    dato il prevedibile boom di accessi, avrebbe una certa valenza statistica.

    i sondaggi citati mi sembrano irrilevanti:
    si parla di regia della manifestazione sportiva, non del problema delle opere e della loro progettazione, impatto, realizzazione, proprietà, gestione ecc., di cui non si sa nulla.

    l’88% dei romani…. credo corrisponda ai romani che tor di quinto neanche sanno dov’è. peccato che in pratica gli unici coinvolti a roma siamo noi.
    bel sondaggio! sarebbe come se chiedessero a me se gradisco il gran premio di formula 1 a roma. certo che lo gradisco, all’eur..

    io non sono pregiudizialmente contrario, ma quando leggo che alemanno parla di ciclabili, ponti pedonali e fiumi navigabili, sinceramente sono sbalordito!

    ma come…. qui abbiamo un ponte pedonale lasciato a metà, una ciclabile in sfacelo, approdi dei battelli sul tevere abbandonati… ma chi è il sindaco?

    qui si disseminano cartelloni pubblicitari la notte, qui gli spazi verdi sono ceduti a bella gente che oltre a transennare e spillare quattrini occupa abusivamente con cartelloni teloni tubi e taniche colorate… e nessuno interviene… anzi si fanno continue concessioni ai commercianti che aumentano caos, traffico, rumore, invivibilità, ogni giorno ce n’è una nuova, senza una fine, senza salvare nulla. ma chi è il sindaco?

    olimpiadi ecosostenibili? non può essere lo stesso alemanno, ci deve essere un’omonimia.

  10. Spett Redazione,

    vi ringrazio per aver pubblicato la mia critica. Apprezzo il vostro proposito di diventare “ipercritici” in futuro, ma mi rincresce, per Vigna Clara Blog, che abbiate accennato una mezza difesa invece di chiedere semplicemente scusa ai lettori. Bisogna imparare da Clinton o da Tony Blair. Quando si sbaglia si chiede scusa e si riparte per fare meglio.

    L’articolo contiene una serie di assurdità ed un progetto di cementificazione evidenti a prima vista.

    Non ci voleva uno scettico per deridere il presunto consenso “bulgaro” dell’ 88%.

    Avete già raddoppiato da 12% al 24% i “presunti contrari”. Quando usciranno sondaggi non pagati dal Comune si vedranno numeri credibili.

    Non ci vogliono “specifiche e dettagli” per capire che alloggiare 18.000 in una zona verde dove si trova un grande ippodromo rappresenta una cementificazione selvaggia che arricchirà i soliti palazzinari a danno dell’ambiente.

    Possibile che Vigna Clara Blog, che dovrebbe conoscere un minimo la nostra zona, non abbia rilevato le assurdità sui tempi di spostamento sottolineate da Aurora?

    Soprattutto un giornalista non può non commentare un’espressione che rappresenta un’offesa all’ambiente ed all’intelligenza o all’onestà chi la legge come:

    “edifici che verranno messi a servizio del verde”

  11. Esprimo la mia solidarietà alla redazione, seguo questo blog da almeno due anni e non si è “macchiato” mai di una colpa. Di cosa dovrebbe chiedere scusa, di aver pubblicato virgolettandole le dichiarazioni del Sindaco? Di aver scritto che Zingaretti e Montino appoggiano il progetto? E’ scritto su tutti i giornali di oggi, hanno fatto cronaca raccontandoci quello che è stato detto. E’ questa la loro colpa?
    Pure Italia Nostra ha detto che tanti lati del progetto sono apprezzabili, compreso il fatto che l’ippodromo non verrà toccato.
    Io ho 28 anni, abito a Ponte Milvio da quando sono nata, conosco tutti i lati negativi di questa zona e l’arrivo delle Olimpiadi, se arriveranno, non mi fa paura. Scusatemi ma il vostro mi sembra un ragionamento molto campanilistico. Avreste urlato con la stessa foga se il nuovo villaggio olimpico fose stato progettato a Tor Tre Teste o al nuovo Salario ? Non sono una fan del Sindaco Alemanno ma dire che ha detto bugie mi sembra una grossa bugia. E’ ovvio che misurare i tempi degli spostamenti con le strade di oggi, con viale Tor di Quinto che è un budello fa sembrare strano parlare di pochi minuti per andare da Tor di Quinto al Foro Italico ma se aveste letto tutto quello che è stato pubblicato oggi saranno tempi normali con il raddoppio delle strade previsto.
    Scusatemi ma dire sempre NO a tutto per partito preso per me è solo miopia e segno di pregiudizio.
    Martina

  12. La vicenda delle Olimpiadi di Roma è una vicenda che ha molte sfaccettature come le hanno le posizioni politiche delle varie amministrazioni e rischia di essere interpretata male. Il modo di trattare questo evento dal Sindaco Alemanno lascia un po’ perplessi; i toni enfatici e la mancanza di progetti lascerebbero perplessi anche i cittadini più ottimisti.

    I calcoli dei metri cubi del Sig. Maurizio sono condivisibili, ma soprattutto vorrei far notare alla redazione e ai lettori che secondo il PTPR (Piano Territoriale Paesistico Regionale) nella zona di cui si parla insistono vari vincoli paesaggistici-archeologici e ambientali e soprattutto è una zona sotto tutela per quanto riguarda possibili esondazioni. Tutto questo è bene espresso e chiarito nella mozione di contrarietà all’individuazione della zona di Tor di Quinto come zona idonea ad ospitare il villaggio olimpico presentata dal gruppo del PD e respinta dalla maggioranza PDL del XX Municipio. Io e il Cons. Scoppola abbiamo anche organizzato una conferenza, molto partecipata, sulla questione, dove questi aspetti sono stati sviscerati e dove ci siamo confrontati con le varie associazioni ambientaliste.
    Senza alimentare polemiche e senza voler tirare l’acqua al proprio mulino forse sarebbe stata opportuna una partecipazione della redazione di VignaClaraBlog alla conferenza, magari lasciando un po’ da parte il gossip della vicenda Ariola per dare più risalto alla politica. Ma questa è tutta un’altra storia.
    I grandi eventi sempre di più sono la scusa per superare ed eludere i vincoli e le regole redatte per difendere il territorio. Le Olimpiadi non possono essere gestite come sono stati gestiti i mondiali di nuoto, per i quali ci sono ancora molte dispute giudiziarie aperte.
    Io sono personalmente favorevole alla partecipazione di Roma per la corsa alle Olimpiadi, ma sono in totale disaccordo, per adesso e con questi progetti preliminari, al Villaggio Olimpico a Tor di Quinto. Prima di far vedere i disegni, il Sindaco Alemanno ci dovrebbe spiegare come pensa di confrontarsi con i vincoli esistenti, come gestire la mobilità della zona e quanti metri cubi reali ha intenzione di scaricare nel quadrante Roma Nord. Non si tratta di dire no a priori, ma si tratta di rendere pubblici gli intendimenti di un’amministrazione che non deve cercare di far notizia, ma di governare un territorio.

    Daniele Torquati
    Cons. Municipio Roma XX -Gruppo PD-
    danieletorquati@virgilio.it

  13. Sull’ipotesi di una nuova Olimpiade a Roma anche la mia opinione è assolutamente negativa. Non certo per partito preso o per una questione campanilistica tra Roma nord e sud, ma semplicemente per osservazione della realtà che ci circonda. Se vivessimo in un paese normale, organizzare un’Olimpiade sarebbe un fatto estremamente positivo. Io personalmente ne sarei felice e concorderei totalmente con quanti (tra cui la Redazione) ritengono che potrebbe essere un volano per lo sviluppo, ecc. D’altronde nel passato sono state tante le città ad “approfittare” dei Giochi per ammodernare le proprie reti e infrastrutture, realizzare impianti immersi in nuove aree verdi riqualificate.. insomma dare un nuovo appeal e nuove strutture alla città per i propri abitanti e per rilanciare il turismo. Penso a Sydney, a Barcellona… Ma noi siamo a Roma, siamo in Italia, il Paese in cui appena si sente odore di risorse pubbliche iniziano a volteggiare gli avvoltoi e ad avvicinarsi gli sciacalli. Sono decenni che a ogni evento vediamo sempre lo stesso film: ingenti risorse pubbliche a disposizione, enfatici proclami di politici che illustrano grandiosi progetti, grandi speranze che si tramutano però in grandi illusioni. L’evento si avvicina e iniziano i dubbi sul rispetto dei tempi… la frase più gettonata è “ce la faremo”? Sull’onda dell’emozione e dell’apprensione generale si varano norme ad hoc “per velocizzare” che di solito tendono a impedire ogni forma di controllo e a bypassare i giusti vincoli (paesaggistico, architettonico, ambientale, urbanistico…) come se fossero inutili orpelli. Poi si passa ai primi reportages (Santoro, Gabanelli, Striscia…) che mettono in luce i fatti inspiegabili, le strane coincidenze, le possibili ipotesi di reato. Segue l’inevitabile levata di scudi dei servi del regime attraverso le loro testate (quelle, sì, faziose). Poi si arriva all’evento. Il peggio è scongiurato, le piscine ci sono – manca l’acqua calda negli spogliatoi, ma che importa, in tv non si vede mica.. – la pista d’atletica è fiammante e supertecnologica, i biglietti sono stati stampati e venduti, gli sponsor pagano. Peccato che per la fretta le opere complementari non sono state realizzate: niente migliorie nella viabilità, niente sistemazione a verde di quell’area degradata (basterà non farla inquadrare), niente di niente, ma si può andare in onda per le gare, l’onore della Patria è salvo. Poi l’evento passa e iniziano a venir fuori rumors su indagini della magistratura, si leggono le prime intercettazioni e alla fine si scopre che Santoro & Co. avevano ragione: gli appalti erano truccati, politici e funzionari infedeli si sono spartiti la torta con (pseudo) imprenditori loro amici, quelli che poi gli portano voti, gli fanno assumere figli e cognati, gli portano le donnine per i massaggini… e a noi rimangono in eredità opere a metà, città e campagne sfigurate per sempre, impianti col tetto crollato dopo un mese, milioni di metri cubi di cemento in aree (una volta) di gran pregio, cantieri abbandonati e un gran senso di frustrazione, se non di rabbia.
    Perché mai dovremmo ricominciare con questo “circo”? Perché mai dovremmo veder devastate altre aree di Roma e dintorni? I Mondiali del ’90 sono passati da vent’anni. Qualcuno, tra i più giovani, potrebbe non sapere bene cosa successe. Ma le incredibili vicende legate alle gestioni sudice e corrotte dei Mondiali di nuoto del 2009, del G8 a La Maddalena (per non parlare dello schifo vergognoso nella gestione post-terremoto de L’Aquila) sono fatti di cronaca. Tutto questo non ci insegna nulla? Ci vogliamo mettere un’altra volta nelle mani di corrotti e sciacalli?
    Le Olimpiadi sono un’enorme opportunità per una città, ma bisogna meritarsele! E questo Paese al momento non se le merita.
    Nonostante tutto ciò, non condivido le modalità di attacco alla Redazione. Caro Giacomo, io sono inc.. arrabbiato (mi modero da solo) come e forse più di te e sono in disaccordo con quanto riportato nell’articolo. Ma c’è modo e modo di esporre le proprie ragioni e di criticare quelle altrui. Se, come dici tu, VCB è sempre stata una “voce critica rispetto alla prepotenza dei politici…” non mi sembra né corretto né intelligente darle addosso in questo modo, con questa violenza, per una volta che leggi qualcosa che non ti piace. La tua ira troverebbe piena giustificazione se fosse indirizzata verso i “giornalisti”-lecchini di professione, quelli che fanno disinformazione in modo scientifico e subdolo, sistematicamente. La nostra rabbia e le nostre energie non vanno sprecate, ma indirizzate verso i veri obiettivi.

  14. Evviva la dialettica.
    Vedo con piacere su questo sito, mezzo Quotidiano e mezzo Blog, interventi in contrasto tra di loro ma con un linguaggio civile ben distante da quello dei nostri politici di zona.

    Da una parte sono fortemente preoccupato dell’impatto che tale progetto avrà sulla nostra zona visti i preoccupanti precedenti dai più recenti a più vecchi. Parlo della Stazione di VignaClara accennata da un lettore, di quella del Farneto che è costata molto di più eche ora giace abbandonata ed occupata.
    Aggiungo se volete l’imbarazzante l’urbanizzazione di Via Flaminia all’altezza della confluenza con Tor di Quinto che doveva essere la sede del Municipio.

    Risalendo ancora più indietro e rimanendo in tema di Olimpiadi vogliamo parlare della bruttura del Villaggio Olimpico che si inserisce, scusate l’espressione, come i cavoli a merenda nel contesto urbanistico di questa zona?

    Ritengo che la classe politica odierna che arriva ad accendere dei mutui per le campagne elettorali non sia in grado di valutare serenamente e senza pressioni i progetti dei Palazzinari Romani che hanno sconvolto la nostra bella Città.

    In ultima analisi sono fortemente scettico sulla presenza di nuovi 18.000 cittadini nella nostra area già congestionata.

    Dall’altra parte sono speranzoso sullo sviluppo e visibilità che le Olimpiadi possano dare a Roma.

    A chi invita chi non è d’accordo a fare le valige rispondo che è l’amore per la propria città che spinge queste persone a difenderla dal cemento.

  15. Io , in realtà sarei pure favorevole ma alcuni pensieri contrari letti, mi hanno instillato dubbi.

    Le cose bisogna meritarsele.
    Saggio concetto , lo diceva mio padre , mio nonno ed i padri ed i nonni degli altri.
    Accettato questo concetto , sapete che farei ?
    Manderei alla malora tutto il Sud, tanto per cominciare.
    Il più facile , più semplice ed il più inerme alla fine.
    A quel paese la Campania , la Calabria , la Sicilia , senza tralasciare manco la Basilicata , la Puglia ed il Molise!
    E se ricominciano con i rapimenti , pure la Sardegna.
    Giusto , le cose bisogna meritarsele.
    Quindi zero soldi , zero opere, zero ospedali nuovi ( e che ai vecchi ci pensino da soli ! ), zero strade, zero scuole nuove ( e pure per questo , alle vecchie da soli ci debbono pensare ! ), zero di zero.
    Ed anche “zero tituli” , De Laurentis !
    Tanto non se lo meritano !.
    Ogni cosa che fanno è permeata di mafia, camorra, ‘ndrangheta, sacra corona unita e via criminalando.
    Scatenerei i vari Santoro, Gabanelli, Striscia… sulle tracce dell’Imperatore Bassolino, del Ras Cuffaro, del sempre innocente ma sempre presente Loriero, del “sempre casco dal pero e non lo sapevo” Vendola.
    Chiederei sempre ai vari Santoro, Gabanelli, Striscia…di interpellare Rutelli sul come mai ha venduto a pochi soldi a Cragnotti la Centrale del Latte rivenduta poi a 300miliardi alla Parmalat senza rispettare i tempi di dovuto possesso o piuttosto a Veltroni perché ha svenduto al Kazakistan la villa Manzoni sulla Cassia.
    Vorrei poi levarmi lo sfizio di conoscere che fine ha fatto nelle indagini la telefonata di Fassino relativa ad Unipol con l’ “Habemus bancam”.
    Vorrei pure torturare ( personalmente ) Dell’Utri – sempre per togliermi lo sfizio – di sapere finalmente se è un “picciotto” o meno.
    Lasciamo sprofondare il messinese e le zone calabre.
    Tanto chi a chi volete siano legate le varie ditte per la ricostruzione ed il ripristino ?
    Che siano pure sommersi dalla spazzatura , tanto anche qui ,gli appalti dei vari impianti di smaltimento sappiamo bene a chi andranno.
    Ai Principi del Casal , o Casal dei Principi.

    Due dubbi , poi.
    Il primo è che mi sembra ( può darsi che sbaglio , s’intende ) che i vari Santoro, Gabanelli, Striscia… alla fine seguano solo delle specifiche tracce tralasciandone altre , magari altrettanto interessanti ma meno convenienti , a proposito di servi del regime.
    Basta intendersi di quale regime si parla, ovviamente , in questa ” (La) Repubblica” , editoriale o meno.
    Il secondo è che poi alla fine tutti questi illeciti introiti del Sud , finiscono al Nord.
    Magari alla Borsa di Milano.
    Magari ci comprano gli alberghi nel Triveneto , magari acquistano agriturismo in Toscana o magari entrano in compartecipazione ( o da soli ) nei centri commerciali che spuntano come funghi malgrado la crisi.
    Ma tant’è , in qualche modo dovranno pure riciclare ‘sti poveri cristi !
    E quindi , moh che facciamo azzeriamo pure il Nord perché complice ?
    Detto tutto questo ?
    Che ari-facciamo ?
    Ci blocchiamo ? Stiamo fermi ed immobili ?
    Torniamo alla zappa perché forse il trattore proviene da una fabbrica poco “chiara” ?
    Vuoi mettere la soddisfazione di percorrere con la macchina un gibboso tratturo sterrato pur di non darla vinta alla società che asfalta e che magari è connivente con i principi del casale che a loro volta sono riferimento ed hanno riferimenti nelle alte sfere politiche ed economiche !
    Non lo so perché , ma questo mi ricorda tanto il famoso marito che si tagliò la “parte” per dispetto alla moglie.
    E siccome alla “parte” io ci tengo , ci dovrà pur essere una strada diversa.
    E non è questione di voto.
    Nel ’90 mica c’erano “questi”, se questo vuol dire qualcosa.
    Gli appalti, gli appaltatori ed i controllori degli appaltatori del mondiale di nuoto mica li hanno nominati “questi” , forse anche in parte “questi”, ma anche “quelli”.
    E allora che facciamo ?
    Rinunciamo ad essere una Sydney, una Barcellona per questo tipo di eventi ?
    Ci vogliamo “crogiolare” solo con il Colosseo ed i Fori ?
    Bello , però forse nel 2010 non basta , magari oggi anche Città del Capo ha strutture migliori delle nostre , sfruttando l’Occasione.

    Credo che un controllo da parte dei cittadini , chiedere trasparenza nei progetti , nei e dei loro costi e tempi di realizzazione, modalità di utlizzo pubblico terminate le eventuali manifestazioni eccetera eccetera, siano cose da chiedere anzi da pretendere.
    Anche la “storiella” dei “Soliti Costruttori” !
    Come detto sopra , controlliamoli , visti i precedenti , e controlliamo pure i controllori ove possibile.
    Troviamo ovviamente il modo del controllo che alla fine non può essere altro che la trasparenza e la “resa pubblica” della Cosa.
    Ma francamente , i “Soliti Costruttori”, che vuol dire ?
    E chi volete sia in grado di fare certe opere ?
    Mica stiamo parlando della ristrutturazione dell’attichetto o della costruzione del villino in campagna od al mare.
    Stiamo parlando di altro.
    E’ ovvio che a certi livelli siano quasi sempre gli stessi.
    Le auto mica le costruisce Luxottica né tantomeno una cooperativa di meccanici o carrozzieri seppur bravi , nel loro. Le costruisce la Fiat , la Renault , eccetera.
    I tortellini a livello industriale li fa il Rag. Rana o il Cav. Barilla mica Benetton o Della Valle od il forno all’angolo.
    Quindi chi volete che partecipi alle grandi opere ?
    Quelli che sono strutturati per farlo e la cui struttura non consentirebbe loro la ristrutturazione dell’attichetto o la costruzione del villino in campagna od al mare oppure produrre “solo” un quintale di tortellini.

    Chiediamo e richiediamo ed esigiamo controlli e controlli sui controlli.

    Però poi alla fine …., e il quartiere moderno no , e la tav no , ed il ponte no,e i porti no, e i rigassificatori no, e gli impianti di smaltimento no, ed il nucleare no,ed il bar con l’asilo no, e l’autostrada Roma Latina no, l’aeroporto no, e lo spazio cani è piccolo, ed il parcheggio no …
    Che palle !
    Caspita ,non mi sono accorto che mi sono dilungato troppo! Pardon , saluti.

  16. Aragorn, ti sei incartato un’altra volta. Hai detto tutto e il contrario di tutto. Depurando il tuo discorso dalle solite trite e ritrite accuse impossibili del nano venditore di fumo (cosa che non ti fa onore perchè trattasi di ragionamenti che dir di bassa lega è poco..) non si capisce bene perché mai dovresti tagliarti i gioielli di famiglia o le regioni del sud (ma poi dici anche il nord!). Ma che c’entra? Il sud è pieno di bravissime persone, di illuminati imprenditori e di grandi lavoratori. Il fatto che siano sotto scacco dei mafiosi, camorristi, ecc e che questi si siano infiltrati in Parlamento (non c’è bisogno di torturare nessuno…) non è certo una colpa loro.. cioè, li vorresti cornuti e mazziati? Lì, ma un po’ ovunque, mancano i diritti. Per gli imprenditori il diritto a partecipare a una gara che non sia truccata, per i giovani il diritto allo studio e poi a trovare un lavoro senza mettersi nelle mani di qualche porco, per tutti il diritto di vivere in un ambiente salubre e garantire un futuro vivibile anche ai propri figli. Che significa che non se lo meritano?
    Le Olimpiadi non sono un diritto. Cosa diavolo c’entra tutto ciò?
    Infine rispetto ai soliti noti che potrebbero fare le grandi opere. Innanzitutto bisogna capire se proprio sono necessarie tutte queste grandi opere. Prima di fare questo fantomatico, inutile e dispendioso ponte sullo stretto forse ci sarebbe da costruire 100 ponti “normali” in giro per l’Italia. E per questi non c’è bisogno della Ansaldo o di quella mega ditta di Lunardi…. In secondo luogo non è vero che solo alcuni sappiano fare i grandi lavori. In Italia è pieno di imprese che potrebbero fare molto partecipando in forma associata (le ATI), ma che non riescono mai a vincere una gara perchè il sistema è il solito, e a vincere sono i soliti che hanno gli appigli giusti. Anzi oramai comandano loro e determinano gli equilibri politici locali.
    Ti chiedi cosa fare? Beh, bisogna iniziare a spezzare questi legami. Iniziando dal voto. Tra poche settimane sei in una cabina elettorale. Ad esempio potresti iniziare da lì. Se per caso fossi intenzionato a votare pdl potresti protestare per il non rispetto assoluto delle regole e per l’agghiacciante farsa a cui abbiamo assistito in questi ultimi giorni con il nano che anche adesso se la prende con l’opposizione (dopo che la pdl locale si era incartata da sola per le note lotte intestine). Manda un segnale. Non ti dico di votare il pd o rifondazione, ma hai tante altre scelte da fare appoggiando sempre la tua candidata. Oppure non ci vai per niente. Se continui a votare berlusconi e proprio inutile che tu ti chieda cosa diavolo si possa fare…

  17. Aragorn…sei un grande!
    Sposo in todo il tuo pensiero…
    Detesto il partito del no e i disfatisti per partito preso.
    Mi piacerebbe sapere coso fanno nella vita tutti gli amici del blog,che lavoro fanno,di cosa si occupano.
    p.s:Aragorn,se ti candidi ti voto! 🙂

  18. Disfattismo e catastrofismo caro Paolo M. sono le due “virtù” principali del partito del NO a tutti i costi quando a governare è una certa parte politica. Lo dimostra il tuo omonimo Paolo che dopo la sua lunga filippica rivela in pieno questa verità. E lo dimostra anche il consigliere Torquati quando richiama la conferenza da lui organizzata, sempre per dire NO a tutto. Io ci volevo andare ma poi ho visto che a dire NO non c’erano urbanisti, architetti, ambientalisti, ingegneri, esperti della materia, ma solo politici del PD dei quali nessuno mi sembra abbia un titolo di studio adeguato per guardare alla questione in chiave tecnica. Quindi un altro NO politico. E tutti questi richiami ai vincoli, caro Torquati, non suonano un po’ pretestuosi ? Sono stati scolpiti sulla pietra ? Sono forse un’appendice dei 10 comandamenti ? I vincoli così come sono stati messi così si possono togliere o modificare per consentire un’opera che porta benefici alla città. Ma non risponda a me per favore, risponda a Rutelli, a Zingaretti, a Montino e a Veltroni che appoggiano il progetto di Alemanno. Come la mettiamo ?

  19. Ma quale disfattismo e catastrofismo? Quelli sono fatti! I mondiali di nuoto, di calcio, il G8, le cattedrali nel deserto e tutti quegli intrallazzi milionari sono fatti!

  20. Paolo , non mi sono incastrato , provo comunque a “scastrarti”, anche se mica è semplice farti capire le cose.
    Magari specie quelle cose che vengono affermate in modo un po’ , come dire goliardico e magari pure con l’ausilio del paradosso.
    Ti spiego , avvicinati un po’ , magari non ci senti bene.
    Non ho nulla contro il Sud e neanche contro il Nord.
    Era solo un paradosso per confutare la tua affermazione che siccome ci sono scandali , tangenti, connivenze&C , non bisogna fare opere e lavori di alcun tipo per eliminare il problema.
    Di conseguenza ,seguendo questo tuo ragionamento quindi , non dovremmo dare più una lira , pardon , un euro al Sud , terreno assai fertile non di malversazioni ma di criminalità vera e propria.
    E di conseguenza , siccome questi criminosi e sanguinosi “guadagni” vengono generalmente investiti al Nord ( che si guarda bene dal verificare la provenienza ) , anche a loro nisba , in soldi ed aiuti.
    ( Resta il problema che se non li dai al Sud, non li dai al Nord , vorrei sapere chi se li tiene o a chi li diamo , ma questo sarebbe un’ulteriore problema , accantoniamolo per il momento )
    Corretto come logica , partendo dalla tua ?
    Paradossale ma sarebbe così , se applicata.
    Ed è ovvio ( o perlomeno io cercavo di fartelo capire così ) che non è né giusto né applicabile.
    Bisogna trovare altra via.
    Riassumo : Chiarezza , trasparenza, controlli e controllare i controlli.

    Relativamente alle imprese.
    Non t’attacca’ sempre al ponte.
    Esiste pure la tav ed il parchetto di tor di quinto.
    Nella tua grande conoscenza , saprai che per fare certe gare e partecipare ad appalti si debbono possedere dei requisiti.
    Ossia ( esempio ), se la gara è per ( esempio ) 15milionidieuro può partecipare solo chi ha un fatturato annuo per ciascuno degli ultimi 5 anni non inferiore a 30milionidieuro/anno e deve essere in grado di dimostrare di aver svolto lavori simili come importo ed impegno.
    E spesso “ai voglia” a fare ati ( associazione temporanea d’intesa ).
    Credimi , non stai parlando con degli ignoranti , cosa che io credo che tu creda molto spesso.
    Magari non altrettanto colti ed eruditi ma ignoranti proprio , no.

    Non volevo buttarla in politica francamente.
    Non era il caso , ma non è che si possano sempre far passare le cose come se nulla fosse.
    Non mi dilungo , ma portare ad esempio Santoro come paladino dell’informazione mi sembrano parole dettate da lobotomia assolutamente riuscita.
    Che ti debbo rispondere con i legami della camorra negli ultimi 15-20anni con gli amministratori locali e regionali in Campania ? Che vogliamo parlare degli appalti fintamente veri delle Coop in Emilia ed altrove ? Vogliamo parlare da dove provengono i soldi de La repubblica e del suo mentore editore ? Vogliamo sempre sostenere che se a Palermo vince Leoluca Orlando vince l’antimafia se invece vince il suo oppositore , la città si è consegnata a Cosa Nostra , anzi cosa nostra.
    Dai , lasciamo stare , non era quello che intendevo.
    Ancora con il nano ( a cui comunque non manifesto grossa simpatia ) ? Ma che ti devo rispondere parlando del frocio ? Puerile no ? Magari trova altri argomenti ed aggettivi. Sai com’è , per cercare di tenere “alta” la discussione. Altrimenti travagliamo e basta.
    Riguardo al voto , credimi – ma comunque grato del consiglio di cui terrò conto – ho ben chiare le idee malgrado il periodo non cristallino da alcuna parte.

    Fatto sta che alla fine è sempre no, piano piano ma sempre no.
    Sarà per questo che prima Boh , poi Ni ed alla fine No ?

    Che sommati assieme fanno Bonino.
    Magari comincia pure tu a ragionare nell’interno dell’intima cabina.
    Elettorale.

  21. “non volevo buttarla in politica francamente”….

    “Scatenerei i vari Santoro, Gabanelli, Striscia… sulle tracce dell’Imperatore Bassolino, del Ras Cuffaro, del sempre innocente ma sempre presente Loriero, del “sempre casco dal pero e non lo sapevo” Vendola.”

    hehehe

  22. Vedo che che alcuni interventi sono vere e proprie rivisationi di interventi, nel pieno regime dialettico berlusconiano non mi stupisce, ma tacciare di no la mia posizione è quantomeno scorretto dal punto di vista dialettico, tanto più dire che Zingaretti, Montino e Rutelli sono a favore del progetto di ùalemanno.
    La mia posizione non è disfattista: penso che l’Olimpiade sia un’opportunità per Roma, ma non sono d’accordo all’individuazione dell’area di Tor di Quinto per il Villaggio Olimpico. LE perplessità, per la cronaca, la ha anche Zingaretti, opinione spressa mesi fa in un articolo. Lo stesso Zingaretti, e io sono d’accordo, pensa all’area di Tor Vergata come zona idonea per ospitare il Villaggio Olimpico.
    Il Consiglio Comunale ha votato all’unanimità la mozione per la candidatura di Roma alle prossime Olimpiadi. Allora? Che cosa vuol dire che tutti sono d’accordo al modo di preparazione di questo evento?
    I Vincoli? Potrebbero essere scritti anche sulla sabbia, ma sono vincoli cioè regole. Questo modo di parlare delle regole è quantomeno discutibile. Io non sono un appassionato di leggi e regolamenti, penso che se sono sbagliate alcune regole devono essere combattute e cambiate, ma prima bisogna conoscerle. Mi sapete spiegare perchè i vincoli dovrebbero essere elusi anche se per un progetto importante come quello delle Olimpiadi? Oppure vi sembra che la fascia di rispetto per quanto riguarda il Tevere non è un vincolo giusto? Io penso di si. Tutto quello che opinione molto, troppo spesso in questo paese viene tacciato di disfattismo, questo modo di fare è pericoloso. Ogni volta che ci capita una regola sottomano se ci garantisce per fare quello che ci pare va bene, altrimenti la oltrepassiamo, oppure nel caso delle liste del PDL facciamo un Decreto interpretativo che è possibile presentare le liste anche attraverso una telefonata di avvertimento per dire: “sto arrivando, cinque minuti e arrivo”. Io la voglio buttare in politica, perchè di politica si tratta.
    I Mondilali di nuoto, il G8 alla Maddalena, L’Aquila e la Protezione Civile da trasformare in SPA, sono il frutto di questo modo di fare, per il quale i vincoli sono un intralcio, le leggi superabili da decreti, la Costituzione vecchia e l’urgenza necessaria anche per far scendere un gattino dall’albero. Io voglio un Paese diverso, un’Italia con delle regole certe e una Patria più orgogliosa di se stessa.

    Daniele Torquati
    Cons. Municipio Roma XX -Gruppo PD-
    danieletorquati@virgilio.it

  23. Torquati , anche io vorrei un Paese diverso, un’Italia con delle regole certe ed una Patria più orgogliosa di se stessa.
    Forse come tutti o comunque molti.
    Magari potremmo riuscirci se le due parti si sbarazzassero della gravosa zavorra di cui si sono dotate.
    Non l’avevo personalmente con Lei di cui non conoscevo le posizioni.
    Mi stupiva più che altro l’opposizione di qualcuno a prescindere.
    Anche “oltre” questo blog.
    A prescindere dal posto , dai vincoli , dalle strutture , dall’uso che poi se ne sarebbe fatto per la popolazione.
    Posizioni del no a prescindere.
    Lei non sarà così , non dubito, ma dovrebbe conoscere assai bene questa “porzione” politica del no prescindere.
    Credo che in Italia, ad ostacolare le varie opere e lavori oltre alle leggi , leggine, commi, appelli, contrappelli,ricorsi eccetera , sia proprio questo partito del no a prescindere che si fa forte –appunto- tra le altre cose , delle varie leggi, leggine, ricorsi eccetera.
    Un paesino di 342 anime dell’appennino tosco-emiliano può far ritardare un’opera nazionale di anni , solo perché ricorre , volendo ulteriori controlli non si sa bene motivati da cosa ( ma da chi sì ).
    Quattro montanari con quattro no-global professionisti con la scusa che gli scavi svegliano le talpe ed i ghiri rischiano di farci perdere la coincidenza con la direttrice Lisbona-Est dell’alta velocità , tagliandoci fuori dal flusso delle merci da e per l’Europa.
    Anche Prodi visse queste situazioni.
    Ma sembra logico ? A me no.
    E fin quando si tratta della linea ad alta velocità ( ad esempio ) chissenefrega ( si fa per dire ) tanto al massimo può capitare che salgano le spese dell’appalto e che l’opera forse si consegna con qualche lustro di ritardo. Tanto paghiamo noi alla fine ed oltre a pagare in più usufruiremo del servizio dopo qualche lustro di ritardo.
    Se invece abbiamo degli appuntamenti internazionali per i quali dobbiamo rispondere ad Altri , purtroppo al momento la politica dell’emergenza è l’unica.
    Ma con le leggi e normativa attualmente vigenti , ci si rende conto che i tempi divengono non quantizzabili ?
    Siamo tutti costernati per il terremoto dell’Abruzzo ovviamente e come esempio.
    Ma si sarebbero potute costruire tutte quelle case in 8 mesi seguendo pedissequamente le normative ? Io credo proprio di no.
    Ma ‘sta pupazzata delle carriole non poteva essere risparmiata ?
    Ma i carriolisti ( che dormono e vivono al caldo per fortuna , loro e con nostra grande soddisfazione ) lo sanno che c’è un grosso problema di discariche per quei milioni di mcubi di detriti ?Che secondo le normative europee non possono essere gettate a caso dove capita ma debbono essere identificati ben specifici siti con adeguate normative e criteri ?
    Ma mentre caricano il carriolone ( per poi svuotarlo dove non si sa ) , lo sanno che la ricostruzione dei siti artistici e dei palazzi di pregio significherebbe recuperare e riutilizzare le pietre originali ?
    E non si può quindi ( potrebbe , visto quanto accade ) spalare indiscriminatamente ?
    Questo intendo come politica del no a prescindere e contro comunque.
    Poi , quando vengono “pizzicati” i vari Balducci, Anemone, Di Girolamo&C , muro e piombo.
    Eppoi scelgano “gli esperti” i luoghi dove costruire gli impianti, a nord a sud ad est, ovest.
    Dove vogliono , basta che non siano invasivi e siano poi sfruttabili da tutti.
    Attualmente, menefrego se il circolo aniene può vantare degli impianti in più così come il tiro al volo.
    Non solo ho rispetto per la fascia che riguarda il Tevere , sono addirittura ossequioso.
    Al punto che fremo nel veder scomparire prima o poi i campi nomadi ed i campi di sfascio auto.
    E non perchè ne sono ossessionato o sono affetto da demenza senile come qualcuno affermava qualche post fa , è perchè proprio mi fanno schifo.
    Preferisco il verde, al singolare.

    Credo che alla fine sia tutto il Sistema da rivedere e riammodernare.
    Da quello burocratico statale a quello legislativo, dalla giustizia all’economia.
    Il problema è che per i vari mascalzoni è facile incunearsi nell’emergenza perenne di un sistema immobile con una parte ( a prescindere chi sia ) che propone e l’altra che dice no , a prescindere , appunto.

    E comunque , sia per le Olimpiadi e sia per il Campionato Forza Roma.

    P.S. Ce l’aveva con me con il “regime dialettico berlusconiano” ?

  24. Breve rassegna stampa ad uso e consumo del consigliere Torquati che dice che non è vero che Zingaretti e Montino sono a favore del progetto di Alemanno.

    Zingaretti ”Ci tengo a dirlo, a ringraziare il sindaco Alemanno, le Olimpiadi sono un’occasione di modernizzazione come lo sono state le Olimpiadi del 1960 e il Giubileo. Continuiamo cosi’ e regaliamo al mondo un sogno che solo Roma sa regalare.
    http://it.notizie.yahoo.com/19/20100305/tsp-olimpiadi-2020-zingaretti-siamo-part-c95a3a2.html

    Montino ” La qualita’ del progetto per le Olimpiadi, e’ che utilizza prevalentemente impianti gia’ esistenti. C’è lo slancio unitario delle istituzioni locali che condividono fino in fondo questo progetto”
    http://it.notizie.yahoo.com/19/20100305/tsp-olimpiadi-2020-montino-a-roma-bel-pr-c95a3a2.html

    Chi è che dice cose non vere, io, lei, o i presidenti di provincia e regione?

  25. Aragorn,
    ho letto attentamente il tuo post, il penultimo intendo. Mi sono anche avvicinato per sentire bene ma… hai detto le stesse cose del precedente, benché in modo meno farraginoso (e di ciò ti ringrazio). Rispondo anche io ripetendomi, ma brevemente (per non annoiare e annoiarmi), sperando di essere anche io più chiaro. Il tuo paradosso non regge semplicemente perché paragoni e metti insieme le risorse pubbliche per scuole e strade al sud (che sono qualcosa di sacrosanto, di dovuto, di ORDINARIO da parte dello Stato) con l’organizzazione di una Olimpiade (che invece è qualcosa di eventuale, non dovuto e STRAORDINARIO). Credo non ci sia da aggiungere altro su questo. Basta rileggere i nostri precedenti commenti.
    Avrei da dire parecchie altre cose, come ad es. che i vari Annozero e Report sarebbero dei normalissimi programmi di approfondimento (con orientamento palese e non subdolo) in qualsiasi paese libero, ma qui sono considerati uno scandalo (!) perché non si adeguano alla voce del padrone (mentre un direttore del tg1 che mente spudoratamente, dicendo che Mills è stato assolto, va bene…), Potrei anche dirti che concordo sulla necessità di mettere mano alla giustizia, alla scuola, alla pubblica sicurezza (mettendoci le risorse però, non tagliandole.. e non venirmi a dire anche tu che i soldi non ci sono perché sei intelligente e sai che non è vero). Ma credo sia più importante soffermarmi sulle tue dichiarazioni dell’ultimo post, che mi sembrano parecchio gravi per superficialità e anche per cinismo.
    Se vuoi intavolare un discorso serio su queste vicende, dovresti smetterla di ripetere a pappagallo (anche tu?!) la storiella berlusconiana del “partito del no a prescindere” e informarti di più e meglio su quello che succede realmente nel tuo (nostro) Paese. Le proposte alternative esistono in tutti i casi che hai citato. La TAV che ti è tanto cara non serve per nulla ai passeggeri e serve molto poco alle merci; è solo un colossale affare per le grandi imprese che hanno avuto gli appalti senza gara(!) per un valore complessivo di una decina di “finanziarie”, mentre quel che davvero servirebbe è l’ammodernamento della rete ferroviaria ordinaria che versa in uno stato pietoso, soprattutto i treni ad alta frequenza per i pendolari (ne abbiamo lette tante anche su questo blog a proposito di disservizi…). Informati, in rete trovi tutto. Non c’è bisogno che tu vada a visitare siti rivoluzionari, basta che tu legga, chessò, i documenti del WWF (o sono comunisti anche loro?). E, detto per inciso, a me non me ne può fregare di meno se a portare avanti questa idea sciagurata sia Prodi o Berlusconi, perché io sono un uomo libero e non seguo le indicazioni che mi dà il partito o il tg4, ma quelle che vengono dal mio cervello (dopo che mi sono abbondantemente e seriamente informato) .
    Quello che dici sul terremoto a L’Aquila è agghiacciante. Se fossi un aquilano e se fossi un violento ti aspetterei sotto casa con la carriola, sì, ma anche con un badile in mano… ma per tua fortuna non sono nessuna delle due cose e puoi dormire tranquillo. Visto che non ti informi non sai che le macerie che simbolicamente vogliono portare via non hanno nulla di artistico, perché le operazioni di restauro nulla hanno a che vedere con la ricostruzione “residenziale”. Visto che non ti informi non sai che non c’era alcuna necessità di costruire quei mostri edilizi – già fatiscenti – in piena campagna, senza fogne e servizi (le new town…), né in 8 mesi né mai. Perché in molto meno tempo avrebbero dovuto e potuto fornire a tutti i senza casa gli alloggi in legno (di gran lunga più confortevoli ed economici), come quelli regalati dal Trentino (che il nano – non ho aggettivi meno offensivi – si è rivenduto in tv come opera sua!) e iniziare SUBITO a ristrutturare e/o ricostruire i palazzi a L’Aquila. Visto che non ti informi non sai che invece l’aver lasciato tutto così, per poter costruire le new town del berlusca e degli amici imprenditori, ha compromesso la tenuta di gran parte degli edifici in città che avevano subìto danni non irreparabili e che tutto ciò ha fatto partire “l’affare dei ponteggi”… altri soldi sfilati di tasca a tutti noi. Circa la metà dei 70mila abitanti dell’Aquila hanno trovato una sistemazione per i fatti loro; circa 1500 sono usciti dalle tende pochi giorni fa… dopo un anno, dopo un inverno che lì è molto più freddo e duro che a Roma. Forse ora staranno finalmente al caldo, ma, credimi, sono incazzati neri.

  26. Un milione di metri cubi paracadutati sulla Piana di Tor di Quinto per il Villaggio Olimpico, privatizzazione e cementificazione del laghetto di Tor di Quinto, lottizzazione dell’ultima area verde di via città di castello, nuove edificazioni nel Parco di Veio, edificazione selvaggia a via flaminia (palazzi papillo), cosa altro dobbiamo aspettarci ?

  27. Grazie Giancarlo per aver dimostrato, attraverso le parole di Zingaretti e Montino, che il PD non è il partito del No a prescindere. Io personalmente lo sapevo già non so lei.
    Ma ripeto: “Il Consiglio Comunale ha votato all’unanimità la mozione per la candidatura di Roma alle prossime Olimpiadi. Allora? Che cosa vuol dire che tutti sono d’accordo al modo di preparazione di questo evento?”.
    C’è un comitato olimpico, ci sono i tavoli inter-istituzionali attraverso i quali bisogna ricercare un clima di condivisione riguardo un evento importante per la Capitale, ma il tema è complesso e come tale deve essere trattato e studiato.
    Le segnalo un articolo uscito sul Messaggero il primo Febbraio e la invito a leggere bene il secondo, ed in particolare, il terzo punto.
    E’ un articolo che spiega bene le posizioni di Zingaretti che non parla di villaggio Olimpico a Tor di Quinto, ma di rilancio di Tor di Quinto. Invece nel terzo punto parla di rispetto dei vincoli, del funzionamento della mobilità e della rifunzionalizzazione post olimpica del patrimonio edilizio.
    La posizione di Zingaretti in questo articolo è un po’ più completa a stralci di dichiarazioni prese a caso sul web, che dimostano solo l’atteggiamento collaborativo della Provincia e della Regione Lazio.
    Ho ritrovato l’articolo solo sul sito di Zingaretti, visto che sul sito del Messaggero ci sono difficoltà ad aprire i vecchi articoli.
    http://www.nicolazingaretti.it/news.asp?id=1014
    Non ci sono cose vere o non vere, ci sono semplicemente posizioni che devono essere rispettate,e rese note, per quelle che sono.

    Cordialmente

    Daniele Torquati
    Cons. Municipio Roma XX -Gruppo PD-
    danieletorquati@virgilio.it

  28. Caro “Professor” Paolo , che palle , perché non provi ad apparire ( non dico essere ) meno saccente ?
    Senza acrimonia , ma dovresti smetterla – se ci riesci – di pensare che solo tu ti informi e sia informato, che solo tu scrivi o ti esprimi in modo non farraginoso, che solo tu hai fonti di verità e trasparenza cristallina, che solo tu sei un uomo libero di mente e di azione, che solo tu intavoli discorsi seri mentre altri dicono sempre minchiate e pure sconnesse.
    A Roma si dice aripijete , un po’ meno presunzione insomma e sempre senza acrimonia.

    Le Olimpiadi vengono considerate in tutti gli Stati , Occasioni da non perdere per poter migliorare le proprie infrastrutture e la propria immagine , che ne beneficia a livello economico immediato e futuro.
    “Basta” tenere lontani gli avvoltoi. Non facile certo ma possibile.
    Non perché una cosa non è obbligatorio non la si deve fare.
    Ma è questione di opinioni , per questa , probabilmente ognuno rimarrà con la sua.

    Non ho nulla contro le varie trasmissioni di Santoro, fratelli Dandini, Floris, Fazio, Lerner, Crozza, Bertolino , Littizzetto eccetera ( ammazza quanti so’ ! ). Le vedo tra l’altro con interesse.
    Trovo solo esilarante che mentre “parlano” o “straparlano” affermino che non possono farlo ed hanno il bavaglio. Probabilmente tutti ventriloqui.
    Ma non li trovo “scandalosi” semmai estremamente parziali nelle loro trasmissioni che sono rivolte solo ed unicamente verso una parte politica. E questo su reti nazionali che dovrebbero essere “preda” del Governo.
    Ed anche a livello “numerico”, il direttore di rai1 è 1 e parla ogni tanto , gli altri sono tanti e parlano quasi ogni giorno. Alla faccia della censura da loro paventata.

    Per l’Abruzzo , non t’agghiacciare che non serve. Non ho detto che dovevano perire od altro.
    Dico che 1000 persone non sono la cittadinanza.
    E rimango dell’idea che prima di provvedere alla rimozione delle macerie bisognava pensare a dare un alloggio a chi ne era rimasto privo. Come è stato fatto.
    Necessitano per la ricostruzione circa 12miliardidieuro, mica poco , praticamente una finanziaria intera.
    Oltre a parecchi anni , in quanto ricostruire ( specie il “vecchio” od il “pregiato” ) costa più del costruire ex novo.
    E’ probabile che abbiamo fonti differenti ma non credo che sia un’assunto divino che le tue siano sempre quelle esatte.
    A me risulta che le popolazioni siano soddisfatte del lavoro svolto.
    Questo da conoscenti che hanno parenti in loco , colpiti nelle loro cose e case dal terremoto.
    Conoscenti che ci lavorano e che vivono quella situazione in loco più o meno direttamente.
    Molto più umilmente anche io capito in Abruzzo per lavoro mediamente 2 volte al mese e parlo con la gente , attualmente non a L’Aquila ma a Pescara, Chieti , Teramo e dintorni.
    Se proprio non vogliamo prendere per buone le trasmissioni e le interviste fatte agli abruzzesi soddisfatti.
    O forse erano figuranti.

    Magari se parli pure con le persone oltre che navigare nella rete … in fin dei conti ti chiami Paolo mica Pietro .

    Se queste manifestazioni debbono significare un segnale di non abbassare l’attenzione , va bene.
    Se debbono invece essere manifestazioni che con la presenza dei deputati dell’Opposizione rappresentano solo “il contro” al Governo , va bene lo stesso ma che lo si sappia per cosa e a favore ( o contro ) chi si fa.

    Sicuramente qualche sacca di malcontento ci sarà pure, sicuramente non tutto sarà stato perfetto ma far passare qualche disagio per un generale e totale disastro credo che ce ne corra.
    Tra l’altro non mi risulta che in piazza palazzo non ci siano ( o siano stati ) monumenti di pregio , comunque.

    Alla fine credo che sia stata un’operazione che rispetto al Belice, all’Irpinia, all’Umbria abbia rappresentato un grosso passo in avanti. Làddove ancora ci sono containers od abitazioni che da precarie e temporanee sono divenute stabili e fisse.
    E comunque , un saluto.

  29. Volando molto più basso, cioè rimanendo terra-terra, la preoccupazione della gente comune (o sempolicemente la mia se volete), è che, là dove non si riesce a gestire e mantenere decente, dopo le fanfare delle inaugurazioni, quello che già si ha (basta guardarsi in giro, senza troppe elucubrazioni), è lecito chiedersi: la manutenzione di questa meraviglia ( cito testualmente “L’eredità da lasciare ai cittadini romani dopo la kermesse olimpica è infatti costituita dal Parco Fluviale, grande ossatura del Quadrante Olimpico Nord. Partendo dalla diga di Castel Giubileo, fino a Ponte Milvio e a Ponte Duca d’Aosta, il Parco diventa la spina dorsale del Sistema Olimpico: circa 12 km di corso d’acqua resa navigabile, con approdi che mettono in relazione le aree di Saxa Rubra, Salaria, Grottarossa, Tor di Quinto, Acquacetosa e creano un sistema di collegamento alternativo e naturalistico, che si relaziona con sistemi diversi, dalle piste ciclabili, ai ponti pedonali, fino alle stazioni ferroviarie e parcheggi di scambio”), chi la farà? Con quali soldi?
    A parole sembrerebbe tutto meraviglioso!
    Se non conoscessi da romana, o forse, da italiana, come vanno sempre a finire ‘stè meraviglie, cioè nell’abbandono e nel degrado, fino alla privatizzazione, a cui io non sono contraria a priori (vedi Laghetto di tor di Quinto, ben venga a fronte dello schifo in cui versa ora), ma che sembrerebbe oramai l’unica strada che ha l’Italia per mantere un bene pubblico.
    Un saluto a tutti

    Già nel mio piccolo prevedo la tristezza e la rabbia in cui ci getterà il solito copione!

  30. Io non so se le Olimpiadi del 2020 potranno essere un beneficio per i romani, certo è che le preoccupazioni sono più che leggittime. Mi domando però che ne pensano, ad esempio, i veneziani della candidatura presentata dal loro Sindaco: per anni si è schierato contro il turismo di massa, invasivo per Venezia, con ipotesi di numero chiuso e oggi offre il suo territorio per una Olimpiade.
    Certo è che di opere inutili, brutte e costose la nostra città è piena e i responsabili sono da ricercare in governi e giunte di ogni colore: altro che la “bruttura del Villaggio Olimpico” realizzato nel 1960 (fu invece un quartiere modello, bello e verdissimo, fino a quando non cadde sotto le grinfie di un certo Ente….). La vera bruttura, al Villaggio Olimpico, è l’ Auditorium o Parco della Musica, quel mega-mostro realizzato sotto la splendida collina del Parco della Rimembranza, quello che nelle intenzioni dei suoi sostenitori avrebbe consentito, specie alle classi meno abbienti, di godere di spettacoli e concerti.
    Basta vedere qual’è il prezzo di un abbonamento per capire che là i poveracci non ci possono mettere piede!

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