Home ATTUALITÀ Ponte Milvio, da oggi al via le telecamere: ecco la mappa

Ponte Milvio, da oggi al via le telecamere: ecco la mappa

Galvanica Bruni

Il Presidente del XX Municipio, Gianni Giacomini, ha presentato questa mattina nella trasmissione “buongiorno regione” del TGR Lazio le otto videocamere che da  oggi serviranno a monitorare ed a prevenire gli effetti della movida e della microcriminalità a Ponte Milvio.

Come visionabile nella mappa qui pubblicata, le telecamere, tutte di ultimissima generazione, sono posizionate in modo da consentire alla sala controllo della Polizia Municipale di visualizzare a 360 gradi tutti gli angoli della Piazza, dell’inizio delle vie che vi accedono, dell’arcata della Torretta Valadier e di parte del Ponte, questo “sguardo” in particolare servirà a prevenire il fenomeno degli spacciatori che di sera si annidiano negli angoli dell’arcata e gli atti di vandalismo a danno del Ponte più antico di Roma.

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La trasmissione è andata in onda alle 7.30 ed assieme al Presidente Giacomini, a parlare della novità, il rappresentante dell’Azienda alla quale è stata affidata la realizzazione degli impianti, il geometra Ceccarelli che per conto del Municipio ne ha seguito l’implementazione, Carlo Maria Mosco, presidente  del Comitato per la Tutela e l’Ordine di via Gradoli (altra zona che quanto prima sarà sottoposta a videosorveglianza) e, per VignaClaraBlog.it, Fabrizio Azzali e Claudio Cafasso.

Ognuno ha detto la sua. Il Presidente Giacomini, con malcelato orgoglio, ha sottolineato l’elevata tecnologia dell’impianto, il primo di questa portata ad essere installato a Roma che fa del XX Municipio l’apripista e da esempio. Si è dichiarato convinto della bontà della scelta e dell’efficacia della soluzione portando ad esempio quanto sta accadendo in Piazza Saxa Rubra,a Prima Porta, dove un analogo impianto è funzionante dal 18 Gennaio. “La piazza è cambiata da così a così, ovviamente in meglio” .

Meno convinto dell’efficacia, quanto meno ai fini prevenzione degli atti di grave criminalità, è stato Carlo Maria Mosco che alle telecamere del TGR ha ribadito le sue perplessità già espresse in un dettagliato studio da noi pubblicato lo scorso 8 febbraio (clicca qui).

I rappresentanti di VignaClaraBlog.it hanno riferito quanta e quale aspettativa di maggiore sicurezza ci sia da parte dei residenti della Piazza e delle vie adiacenti, obtorto collo i primi a subire dalla primavera all’autunno di ogni anno gli effetti negativi della movida e degli eccessi dell’alcool. Ma soprattutto ci siamo dichiarati soddisfatti per le garanzie date dal Presidente Giacomini sul fatto che una telecamera punterà 24 ore al giorno i suoi occhi sulla Torretta Valadier, la sua arcata e la prima metà del Ponte: sarà veramente la fine degli episodi di vandalismo come quello da noi recentemente documentato? (clicca qui).

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9 COMMENTI

  1. Credo che, come è successo per il collegamento tra GRA e Grottarossa qualche giorno fa, il Presidente Giacomini si sia scordato di ringraziare la Regione Lazio che gli ha dato la possibilità, in quanto l’ha finanaziata, di installare questo “impianto ad alta tecnologia”……………………..
    Alessandro Cozza
    Cons Pd

  2. meno male che almeno ci siete voi di vignaclarablog, a tenere alta la guardia sui problemi di ponte milvio. e a dire qualcosa di sensato a nome dei residenti.
    speriamo bene.
    grazie

  3. Grazie alla redazione per il video e per aver sempre seguito questa e tante altre vicende. L’intervista agli editori di VCB mi sembra che si possa considerare come l’ennesimo (giusto) riconoscimento per un lavoro fatto con serietà, professionalità e grande passione.
    Sulle telecamere la mia opinione differisce in base all’obiettivo che ci si prefigge (e quindi in base al loro posizionamento). Quelle a tutela dei monumenti, che monitorano la Torretta e il Ponte, possono effettivamente fungere da deterrente e almeno ridurre l’incidenza degli atti vandalici (sempre che da questa Sala Sistema parta immediato l’ordine di intervenire a pattuglie presenti in piazza…). Le telecamere che puntano sulla piazza invece credo abbiano scarso effetto su microcriminalità, illegalità e disturbo della quiete pubblica… tutti fenomeni che “hanno gambe”. Pusher, abusivi e risse possono facilmente spostarsi fuori dalla portata degli occhi elettronici ed estendere quindi tali fenomeni anche in vie e zone limitrofe, al momento considerate tranquille. E questa sensazione di inefficacia sembrerebbe confermata dagli studi citati da Mosco.
    L’installazione di telecamere, strumento quindi utile in alcuni casi a contrastare certi fenomeni, dovrebbe rappresentare una delle tante azioni all’interno di una strategia e di un programma molto più ampi e complessi, che vadano a toccare la qualità della vita delle persone. I Paesi più “sicuri” non sono quelli che hanno un controllo militarizzato del territorio e una compressione delle libertà individuali, ma quelli dove funzionano meglio la scuola, la giustizia, il mercato del lavoro, la sanità e dove i cittadini vedono tutelati i loro diritti (e assolvono ai loro doveri). Chi ha un lavoro, un salario dignitoso, una casa (senza indebitarsi per generazioni), un sistema di trasporto cittadino comodo e funzionante, un quartiere e un ambiente vivibile… difficilmente si mette a delinquere o a ubriacarsi (o impasticcarsi) tutte le sere.
    Ho l’impressione invece che qui Giacomini consideri le telecamere come una panacea: messe quelle, messa una pattuglia, et voilà, Roma è più sicura! No, troppo facile. Può sembrare una scorciatoia, ma è una strada senza uscita.
    Alcune considerazioni, tra il serio e il faceto:
    – ho dovuto aspettare 5 min e 51 sec per sentir parlare in italiano (Claudio Cafasso)
    – non me ne voglia il simpatico funzionario, ma negli uffici del XX praticamente parlano tutti praticamente così?
    – la Gelmini è un portento: annuncia che vuole tagliare la geografia… e l’Inghilterra finisce fuori dall’Europa…
    – che tristezza l’ultima frase di Giacomini… “le telecamere servono alle banche”… Sì, non ne dubito, ma allora se le mettessero loro!

  4. tranquilli, con le telecamere non cambierà nulla: avremo solo la possibilità di rivedere la maleducazione e tutto il resto

    i problema a Pte Milvio sono i soliti: come mai c’è una concentrazione di bar, ristoranti, wine bar ma non si pensa ai parcheggi? come mai non ci sono sufficienti cassonetti per raccogliere i rifuti (non parlodi cassonetti differenziati, sarebbe troppo, mi accontenterei di cassonetti a sufficienza)?come mai i locali pubblici possono restare aperti fino all’alba?come mai in via Flaminia e nella piazza è concessa la 3a,4a fila alle macchine? mi fermo qua

  5. Una delle telecamere andava sicuramente posizionata nello spartitraffico di fronte alla Chiesa Gran Madre di Dio, in posizione sopraelevata rispetto alla Piazza e con la possibilità di guardarla quasi dall’alto nella sua interezza e soprattutto di monitorare anche l’inizio di Via Farnesina , Via degli Orti della Farnesina e di Via Cassia, dove spesso succedono le cose più turpi proprio perchè “lontane” dalla Piazza e dal caos ma comunque sempre causate dalla gentaglia che purtroppo invade la nostra zona ogni sera!!!!
    Grazie comunque a voi di VCB per il continuo monitoraggio e vigilanza sui fatti della nostra piazza…..altrimenti sarebbe veramente terra di nessuno….!!!

  6. gentile paolo solo la frase che le telecamere servono alle banche fa tristezza?perchè ponte milvio apostrofato come il “ponte dell’amore”…?
    beh presa anche io dalla vena poetica del nostro presidente mi permetto di definire: largo maresciallo diaz come il piazzale del dindarolo perchè il parcheggiatore abusivo batte sempre cassa!

  7. Bravo Sterpa
    finalmente uno che ricorda le cose come stanno veramente e non come al solito fanno loro prendendosi gli elogi.
    Loro hanno il capo che gli fa scuola

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