Home AMBIENTE Collina Fleming – Casapound solleva il velo sull’ex Circolo sportivo Fleming

Collina Fleming – Casapound solleva il velo sull’ex Circolo sportivo Fleming

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2.jpgQuesta mattina numerosi ragazzi militanti di CasaPound sono entrati nell’ex Circolo Fleming di via di Roccaporena, “per avviare un’opera di riqualificazione della struttura, che pur essendo l’unica area di verde attrezzato del quartiere, e’ in stato di totale abbandono da sei anni“. Così ci dice Andrea Antonini, consigliere del XX Municipio e coordinatore di CasaPound per il Lazio.

E VignaClaraBlog.it non poteva non documentare, come sempre, quanto accade sul nostro territorio. Avvertiti dell’iniziativa, abbiamo raggiunto Antonini per verificare la situazione di incredibile degrado in cui versa il circolo. “Una struttura che e’ stata a lungo un punto di riferimento importante per tutto il quartiere e che, dopo sei anni di colpevole abbandono, si e’ trasformata in una discarica a cielo aperto, con campi da tennis e da calcio sommersi da rifiuti di ogni genere, riducendosi a rifugio per sbandati e microcriminalità” prosegue il consigliere.

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Siamo in via Roccaporena 71, nel cuore del quartiere Fleming, una zona elegante di Roma Nord ma caratterizzata dall’elevata densità abitativa e dalla scarsissima presenza di spazi e di parchi pubblici (gli standard urbanistici previsti per Roma stabiliscono per ogni abitante almeno 18 mq di verde pubblico mentre i residenti del Fleming ne sono praticamente privi). Un quartiere che presenta elevatissimi tassi di inquinamento (la centralina di Corso Francia, la prima per valori negativi nel 2009 – leggi qui – è poco distante) e del quale molto si discute in questo periodo in virtù di progetto di cementificazione che prevede la costruzione di numerose palazzine e di due parcheggi sotterranei, oltre ad un teatro, nell’unico polmone di verde esistente che, guarda caso, comprende anche l’area che abbiamo visitato questa mattina. Un progetto di cementificazione fortemente avversato dai residenti e dal Comitato Cittadino locale che ha avviato una raccolta di firme in calce ad una petizione diretta al Sindaco Alemanno (clicca qui) .

Siamo qui anche per chiedere alle autorità capitoline di sapere e di far sapere al quartiere quali sono i progetti per il futuro dell’area, l’unica zona verde del Fleming che non vorremmo fosse in attesa di essere fagocitata dai soliti speculatori” incalza Antonini nel mostrarci gli ettari di verde abbandonati, la sporcizia, i detriti, i capanni bruciati con evidenti residui di amianto, le decine di campi da tennis distrutti ed un manufatto che appare essere un insediamento  abusivo. Queste foto parlano da sole.

Secondo Antonini l’intera area parrebbe essere di proprietà pubblica, data anni fa in concessione al gruppo Pantanella col vincolo di farne verde attrezzato, e che possa essere pubblica lo si desume anche dal fatto che presso il Comune di Roma esistono ben due richieste di due costruttori diversi che vorrebbero realizzarci un parcheggio interrato. Un terreno molto appetito quindi che, secondo alcuni, ben si presterebbe ad essere invaso da colate di cemento.
Di tutt’altro avviso i due signori, giunti sul luogo un’ora dopo l’arrivo degli agenti del Commissariato di Ponte Milvio  e dei Carabinieri, doverosamente intervenuti per controllare cosa stava accadendo. I due, dichiaratisi figli di eredi Pantanella, hanno rivendicato la proprietà del terreno e quindi l’irregolarità della “invasione” dei militanti di Casapound, pur apprezzando il lavoro dei ragazzi che nel frattempo stavano accumulando montagne di detriti e di rifiuti.

E’ pubblico? E’ privato? Ognuno degli interessati difendeva la propria tesi finchè si è giunti ad una mediazione grazie all’intervento del funzionario di polizia presente. Domani alle 11 si incontreranno tutti nel Commissariato di Ponte Milvio per dimostrare, carte alla mano, di chi è la proprietà dell’area, chi abbia diritto ad usufruirne ma anche chi abbia comunque il dovere di bonificarla e riqualificarla perché la situazione di degrado in cui versa è comunque inaccettabile in un contesto civile.

Di buon ordine, verso le 15, Antonini ed i suoi si sono quindi ritirati chiudendosi i cancelli alle spalle. ” Ho chiesto al Comune di Roma di chiarire qual e’ la situazione burocratica del circolo, perche’ chi ne dispone, che sia un’amministrazione pubblica o un privato, possa essere messo di fronte alle proprie responsabilita’ e rispondere dello stato di abbandono della struttura, diventata pericolosa per la salute dei cittadini” ci dichiara Antonini il cui gesto di oggi ha senza dubbio il merito di aver sollevato la coltre di silenzio – e di sporcizia – che ricopriva da anni la situazione di degrado dell’ex Circolo sportivo Fleming.  (red.)

Per leggere gli ultimi articoli di VignaClaraBlog.it sull’ipotesi di cementificazione a Collina Fleming clicca qui – Per prendere visione del progetto clicca qui e qui

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14 COMMENTI

  1. Molto meglio un militante come Antonini, il quale assume posizioni chiare e certamente per lui scomode, piuttosto che quei cittadini che con il loro silenzio facilitano il degrado del nostro territorio.

  2. Ok, poi l’area è risultata privata, avevano ragione gli eredi.
    Ma c’è un’altra cosa da rilevare . Questa mi sembra un’azione dignitosissima, sicuramente più vicina a Legambiente che a forza Italia. Allora o è una pagliacciata esclusivamente propagandistica (ma non mi appare tale) o qualcuno mi deve spiegare perché poi alle elezioni “la Destra” confluisce o si apparenta con il Pdl!

    Forse varrebbe la pena di iniziare a saltare qualche vecchio steccato ideologico, relegandolo alla storia (ma senza dimenticarlo né negarlo) e iniziare a lavorare sulle idee ed emergenze del presente avendo chiara la visione del futuro. Lasciar solo e smetterla di ascoltare chi ancora ci assilla con accuse di comunismo sparate ai quattro venti, paventando chissà quali invasioni di carri sovietici, e ragionare insieme – seppur ognuno con le sue idee – su quali azioni prioritarie mettere in campo per raddrizzare la grave crisi economica, ambientale e sociale che stiamo vivendo. Tanto per dirne una.

  3. Ho un dubbio circa il quesito area pubblica o privata? Se fosse una di quelle famose “aree di cessione in F1”, che i proprietari avevano l’obbligo di trasferire al Comune come condizione del diritto a costruire e che il Comune non ha acquisito? C’è una situazione del genere, che porta degrado, disagio e riapropriazione da parte dei privati anche in via di Santa Giovanna Elisabetta.

  4. Tanto per dirne una.
    L’hai detta e pure grossa.
    Evvabene così.
    Ma tanto per saltare qualche vecchio steccato ideologico , chi ti ha detto che la difesa dell’ambiente e della legalità debba essere egemonia blindata della sinistra ( o ex comunista come temi di essere “tacciato” ) ?
    Che è, la storiella uguale a quella che la difesa dei lavoratori , degli indifesi, dei poveri , degli umili e dei derelitti , della classe operaia in genere , deve essere patrocinio unicamente di chi predica da sinistra ?
    Credo che sia una balla ampiamente superata , parlando di vecchi steccati ideologici.
    Lega Ambiente ? Simpatica organizzazione che gode di splendida sede ( affitto a quanto ? ) adiacente a villa Ada ed al pari di tanti altri “chissàperchèbeneficiari” , gode tra l’altro di uno spazio affitto-lucro-bici lungo gli argini del Tevere poco prima di piazza maresciallo giardino.
    Una condizione simile a quelle di regalia-a-filoclerical-strutture.
    O Villa Bau.
    Di cosa stiamo parlando ?
    Credo che una Polverini possa significare che un sindacato di destra abbia una sua ben definita posizione per una politica di giustizia sociale , civile ed amministrativa.
    Ben lontana da una poco razionale visione di lotte di classe e da politiche dei no-e-poi-no a tutto , gassificatori, siti di smaltimento, nucleare, porti , aeroporti, tav, autostrade, ponti&C.
    Credo che se si fosse portata avanti una lotta di cogestione all’interno delle aziende e delle fabbriche invece di una ricerca dissennata unicamente rivolta alla parte retributiva , alla cristallizzazione dei posti di lavoro e soprattutto alla pancia piena di sindacalisti e dei loro sponsors politici , forse , dico forse, magari ad esempio a Termini imerese le cose sarebbero state diverse.
    La Destra si apparenta con il Pdl perché è decisamente lontana dalle posizioni della Bonino , ad esempio.
    E sempre come esempio , significa che il PD non è riuscito a trovare tra i suoi vari cervelloni , un candidato che lo rappresenti.
    Quindi , o non c’è il Candidato , o non c’è nulla da rappresentare.
    Opto per la seconda.
    Eppoi alla fine , malgrado Fini , nel Pdl ed in particolar modo nel Lazio esiste una componente di AN ( ex MSI , no DN ) , che della politica sociale faceva un suo vanto e battaglia.
    Forse , ecco perché.
    E magari è quella parte che a Giacomini non piace.

    Ma stasera la ROMA ha vinto , ha vinto a Torino, ha schiantato l’odiata Juve.
    ‘Namosene a letto tranquilli, ciao Pa’.

  5. è proprio questo il disastro: la difesa dell’ambiente non ha più nessuna rappresentanza politica.
    è per questo che stanno depredando i cittadini degli ultimi spazi verdi pubblici… “attrezzandoli”.
    dove sta una macchia di verde? ecco, qua chi vuole metterci un campo da tennis, un ristorante, un baracchino, un cartellone giallo, un’impalcatura di tubi, una piscina per cani? e vai con le transenne.

    perché ormai nella testa dei politici è passato il concetto seguente:
    1 il cittadino ha paura del degrado delle aree verdi perché ci si annidano i rumeni.
    2 tenere sotto controllo le aree verdi costa tempo e fatica.
    3a ruspe sulle aree verdi.
    3b concessione ai privati.
    per mantenere il consenso, ruspe…. una follia, fino a qualche anno fa.

    la destra.. se parliamo a livello nazionale non credo che ci siano giustificazioni ad un’alleanza con la lega, che per roma ha in mente un ruolo di rappresentanza. per cui la destra non la prendo neanche in considerazione, nonostante le belle iniziative.

    se poi parliamo a livello locale…. dopo quello che stiamo vedendo in questo municipio e nel comune di roma, preferisco legambiente (che se pure non pagasse un centesimo di affitto, mi ripaga già solo con la VERA pulizia annuale di parchi e banchine), a chi fa disseminare di notte cartelloni gialli abusivi, e di giorno tappezza la città di manifesti abusivi.
    la destra e il pdl se ne siano sempre strafottuti del verde pubblico, roma ha la più grande quantità di verde pro capite, milano la minore, si studi chi ha governato in queste città e finiamola lì.

    circa il PD…… è allucinante che nessuno, nè a livello regionale, nè a livello locale, abbia speso una parola sulla faccenda villa bau, ovvero della trasformazione di due ettari di oasi naturale, mai curata, in un circo barnum di campi da pallavolo deserti, tubi e drappi disseminati financo davanti alla torretta valadier. questo sì uno scandalo.

    a chi ci dobbiamo rivolgere se chiuderanno il laghetto di tor di quinto?

  6. @Aragorn. Leggo il tuo post solo oggi, ma ammetto di non aver capito dove vuoi andare a parare.
    Comunque, faccio qualche precisazione, ché mi sembra utile.
    Dov’è che avrei detto che alcuni argomenti DEBBANO essere “egemonia blindata della sinistra”? Io semmai sto dicendo il contrario. Se un gruppo di ragazzi di destra ha nel suo dna associativo il rispetto dell’ambiente e della legalità, non capisco perché non possa dialogare con un gruppo “progressista” che ha cari gli stessi temi, solo perché c’è un vecchio affarista che per continuare a fare i suoi porci comodi tira in mezzo da 15 anni la storiellina del comunismo. Ma che c…o è ‘sto comunismo? Che si intende, la Rivoluzione russa? Il compromesso storico? Mao? I partigiani italiani? Sono tutte cose diverse e distanti tra loro e da noi. Ma di che state parlando? Non lo sa nessuno, perché non lo sa neanche l’affarista, che notoriamente è ignorante e sparaballe a effetto (è un gran piazzista, però, se vendessi tappeti lo assumerei).
    Ciò che invece è innegabile è che FINORA le tematiche ambientali sono state QUASI esclusivamente portate avanti dai progressisti e contrastate dai conservatori. Questo lo dice la storia; lo sfruttamento incontrollato e su larga scala delle risorse naturali è uno dei principali pilastri dell’accumulazione di capitale da secoli… non ci vuole un laureato per capirlo. Ma ahimé lo dice anche la cronaca. E lo dicono i fatti. Pecoraro Scanio potrà anche non essere stato il miglior ministro della storia repubblicana, ma sugli incentivi per le rinnovabili ci ha dato sotto (e i risultati si vedono) e ha eliminato quella vergognosa distorsione del Cip6, per cui in bolletta sono anni che paghiamo una (sacrosanta) quota per lo sviluppo delle rinnovabili, ma il governo del Berlusca aggiunse la parolina “e assimilate”, per cui quei fondi non andavano più alle rinnovabili ma a tante altre porcate che pulite e rinnovabili proprio non sono. Ovviamente Berlusconi, di nuovo al governo, ha dichiarato di volerle riaggiungere, se non l’ha già fatto, quella parolina. Questi sono fatti, non ideologie. E a me piacerebbe parlare di questi, di cose concrete.
    Io non so se temere di essere definito “ex-comunista”. Forse dovresti definire, almeno tu, di che comunismo stiamo parlando (Berlinguer o Pol Pot?). Mi dispiace però deluderti, ma per evidenti questioni anagrafiche difficilmente posso essere stato comunista, quindi altrettanto difficilmente potrei definirmi ora un ex-comunista. Ho molto rispetto e ammirazione però di quanto hanno fatto parecchi comunisti per questo Paese nel secolo scorso. Ma, come dicevo nel precedente post, tutto ciò attiene al passato; non va certo dimenticato, ma deve fare da sfondo, non può stare al centro della scena politica nazionale oggi. E’ ridicolo. L’affarista che tiene a casa sua i mafiosi, vuol rappresentare una realtà che non esiste più, quella di Peppone e Don Camillo… è ridicolo lui, ma ancor di più chi lo segue su questa strada.
    Che altro? Ah, Legambiente. Dunque, la loro sede nazionale si vede dalla Villa. Non è splendida, diciamo che è “decente” (splendida è Villa Ada!). E’ decente adesso, perché da quanto mi è stato riferito, una volta lì c’era una scuola, che poi però era stata abbandonata e gli edifici (prefabbricati?) versavano in condizioni disastrose.
    Quindi ben vengano Wwf, Legambiente, ecc e con loro il recupero del patrimonio immobiliare pubblico, del territorio e l’uso sociale delle strutture pubbliche! E spero proprio che non paghino un euro di affitto. Ma scherziamo?
    Quello sugli argini del Tevere (se intendi lì vicino all’Olimpico) invece direi che è un gruppo locale, (ma ci sei mai stato?) una sezione di Legambiente che potremmo aprire io, te e altre dieci persone, per capirci. Quindi non sono gli stessi di Villa Ada. Ma come ogni associazione non lucrativa possono svolgere piccole attività commerciali i cui proventi poi devono essere utilizzati solo per gli scopi sociali. Quindi non c’è nulla di lucrativo. E poi, dài, ma veramente pensi che con l’affitto di quattro biciclette qualcuno si possa far ricco?
    Le regalie filo-clericali sono ben altro (e lo sai bene…), così come ben altro è Villabau che a quanto ho letto su questo blog è un’impresa profit.
    Non capisco poi il passaggio sulle regionali. La butti là tanto per dire, o cosa? Comunque concordo che a sinistra non ci siano grandi candidature e si sia pescato fuori -o meglio, un candidato forte ci sarebbe, ma la Provincia negli ultimi anni è l’ente che ha lavorato meglio di tutti (Regione compresa) ed è opportuno che Zingaretti continui a fare il Presidente lì – Ma se è vero ciò, altrettanto si può dire a Destra che pesca nel sindacato per trovare una candidata. Anzi, almeno la Bonino è supportata dalla coalizione che l’ha lanciata. La Polverini sembra anche isolata politicamente… (http://roma.repubblica.it/dettaglio/vince-la-famiglia-quella-vera-bufera-sui-manifesti-del-pdl/1846324 ). Forse la componente del MSI che del sociale (e dell’ambiente, dimentichi) faceva il suo vanto non ha più tutto sto peso… soprattutto dopo la liquefazione di An in Forza Italia (una dolorosissima vicenda)…
    Non so che c’entra, ma condivido molti dei tuoi dubbi sui sindacati.
    Sui “no a tutto”, non si capisce bene a chi ti riferisci. Per quanto mi riguarda:
    – “gassificatori”: attento che a furia di rispondere a gente fuori di testa inizi a perdere il controllo della lingua italiana… Dunque Rigassificatori: SI, ma pochi! Non certo le decine di cui si sente parlare in ambito pdl;
    – “siti di smaltimento, nucleare”: NO, mai finché le tecnologie sono così costose, arretrate e poco sicure come le attuali (inoltre aggrava l’effetto serra e dovremmo importare le materie prime…uranio, plutonio)
    – porti: SI, se si tratta di ammodernare e rendere funzionale e collegato alle reti su ferro l’esistente; NO se si tratta di costruire un porto turistico ogni venti km!
    – aeroporti: Basta! Siamo il paese con più alto n. di aeroporti rispetto alla superficie piana di territorio. Stesso discorso dei porti, SI ammodernamento, NO a nuovi
    – tav: perché mai dovremmo sventrare una splendida valle alpina in Piemonte per far andare più veloci le merci da Lisbona a Kiev. Chissenefrega! E poi usassero il tracciato delle linee ferroviarie già esistenti in quella Valle!
    – autostrade, SI alla messa in sicurezza, SI alle terze corsie, SI alla trasformazione dell’Aurelia, NO allo sventramento della Maremma, NO alle autostrade inutili che arrivano fino alla casa natale del politico di turno
    – ponti&C. SI a tanti ponti ferroviari e stradali e al loro ammodernamento; NO deciso a quello sullo stretto, che tanto non si farà mai perché é tecnicamente una idiozia, come ben sanno tutti i progettisti che si sono avvicendati in questi anni e che hanno emunto milioni di euro dalle casse dello Stato.

    Vabbé ‘nnamosene a letto tranquilli pure oggi… soprattutto ripensando al tacco di Okaka…

  7. Ben svegliato , Maestro Alessandro.
    Se si stropiccia gli occhi si accorgerà che sono circa 7 mesi che abbiamo cessato di sproloquiare di queste cose a noi ignote.
    Ci siamo nel frattempo rivolti ad altri argomenti altrettanto , a noi , oscuri.

    Un bel caffè , che il sole è già alto.
    E parecchie lune sono passate.

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