Home AMBIENTE Via Gradoli – il sopralluogo di Fabrizio Santori

Via Gradoli – il sopralluogo di Fabrizio Santori

ArsBiomedica

Via GradoliQuesta mattina una fitta pioggia non ha fatto desistere Fabrizio Santori, presidente della commissione Sicurezza del Comune di Roma, dall’effettuare un sopralluogo in via Gradoli e via Pirzio Biroli. Ad accompagnarlo gli esponenti del XX Municipio Simone Ariola, presidente del Consiglio, Giorgio Mori, presidente della Commissione Politiche sociali,  ed Alessandro Sterpa, capogruppo PD.

VignaClaraBlog.it lo aveva annunciato questa mattina di buon’ora (leggi qui) ma il maltempo lasciava presagire un rinvio. Ed invece, puntuali, alle 10.30 erano tutti lì.

Continua a leggere sotto l‘annuncio

[GALLERY=630]

Ad accompagnarli sono stati i rappresentanti del Comitato per la Tutela e l’Ordine di via Gradoli, Carlo Maria Mosco e Luciano Frugoni, che hanno ricordato come la sicurezza fosse stato uno dei cardini del Patto per Roma durante la campagna elettorale per l’elezione del sindaco. Durante la visita sono stati mostrati alla delegazione politica i diversi aspetti del degrado di Via Gradoli: dalle discariche abusive alle cantine ed interi garage trasformati in mini-appartamenti affittati a prezzi esorbitanti.

 [GALLERY=631]

Nel corso del sopralluogo Fabrizio Santori ha ribadito ulteriormente ai rappresentanti del comitato ed ai residenti l’attenzione e l’impegno posto dall’amministrazione capitolina nel recupero di quella realtà per troppi anni abbandonata a sè stessa, ma anche nell’estendere i controlli su via Due Ponti, via Bruno Bruni, via Raffaele Stasi e largo Sperlonga.

 [GALLERY=632]

Al termine dell’incontro Fabrizio Santori ha poi dichiarato: “Dal sopralluogo è emerso con chiarezza che gli interventi posti in essere dagli agenti del XX Gruppo della Polizia Municipale, accompagnati dai responsabili degli uffici tecnici del Municipio e dell’Asl RmE, in collaborazione con il commissariato Flaminio Nuovo e i militari della Guardia di Finanza, stanno dando risultati apprezzabili e positivi. Tuttavia, per assestare un colpo definitivo alle situazioni di illegalità e disagio che ancora sussistono, occorre che il Prefetto di Roma intervenga con ancora più forze e mezzi allo scopo di sostenere la già importante azione posta in essere dalle forze dell’ordine a livello locale e dal presidente del XX Municipio Gianni Giacomini”

© RIPRODUZIONE RISERVATA

13 COMMENTI

  1. ah beh qui son ancora ai sopralluoghi e alle rassicurazioni con tanto di proclami autoreferenziali su quanto son bravi (al riguardo credo che a breve ci sarà un comunicato congiunto Santori/Todini).

    stanno ricalcando pari pari via mastrigli, dove per inciso, malgrado tutte le promesse, i sopralluoghi, l’intimazione di sgombero dell’asl, NIENTE e’ stato fatto da questa giunta,

    che il comitato di via gradoli non si illudesse troppo; questi son quelli dei risultati apprezzabili (???), dei colpi definitivi (???), delle foto e del taglio dei nastri.
    Ma concretezza ZERO.

  2. l’importante azione posta in essere dal presidente del XX Municipio Gianni Giacomini ?!?!?! quando, dove, come ?? Ah si, quella domenica a canale 5 !

  3. Solita passerella dei soliti politicanti, poi quando gli chiedi cosa hanno fatto o quando faranno, incominciano a raccontare le solite favole di marrazzo e di veltroni, etc.
    chiacchere, chiacchere, chiacchere, tanto i cittadini sono cretini (ed è vero) e gli danno il voto per fare quello che gli pare e piace.

  4. Il Comitato ringrazia gli interlocutori politici intervenuti sul territorio.
    Prende altresì atto delle dichiarazioni rese dall’on. Santori il quale, come da Egli stesso dichiarato, presiede una commissione, in quanto tale priva di reali poteri idonei a incidere sugli ampi e risalenti fenomeni di illegalità presenti nella via.
    Il Comitato tuttavia dissente circa i presunti risultati positivi raggiunti, e in proposito rende noto che, ad esclusione del Commissariato di zona, nulla gli è stato comunicato in relazione alle risultanze delle verifiche effettuate.
    Peraltro le verifiche della Polizia, per motivi indipendenti dalla loro volontà, non hanno potuto riguardare tutte le cantine, i sottoscala e i seminterrati adibiti illegittimamente ad abitazione e anche se ci è stato riferito che detta attività proseguirà dopo le feste, ci è stato anche indicato che la strada maestra attraverso la quale ripristinare il decoro, l’ordine e la legalità nella nostra amata via (dove abbiamo mosso, a differenza di alcune altre persone che ci hanno criticato, i nostri primi passi) passa attraverso le ispezioni di altre Autorità (ASL, VV.UU., VV.FF., GdF).
    Come detto, gli abitanti della via non possono aderire a tali entusiastiche dichiarazioni; l’unica soluzione proposta nell’immediato riguarda la videosorveglianza la quale, oltre a non poter essere applicata all’interno della via, costituisce elemento di dissuasione di altre tipologie di condotte illecite rispetto a quelle oggetto della petizione.
    Piuttosto i residenti vogliono essere pienamente informati circa le risultanze ottenute a seguito dei passati interventi; vogliono tempistiche certe per la verificazione totale delle unità immobiliari segnalate e fonte di degrado anche sotto il profilo edilizio, sanitario e della sicurezza; vogliono che si indaghi su coloro che hanno consentito, facilitato o permesso tali forme di compromissione del vivere civile e dignitoso.
    I residenti non vogliono più avere notizia di transessuali che affrontano, in tutta calma e serenità, viaggi di andata e ritorno per il Brasile o la Colombia; vogliono che siano esplusi coloro, trans o meno, che risultino privi di titolo adeguato per soggiornare in Italia; vogliono invece che tutti, siano italiani o siano stranieri in possesso di titolo legittimo, possano vivere dignitosamente nella nostra terra.
    I residenti non vogliono ghetti né speculazione, ma rispetto per la vita e l’esistenza degli individui.
    Vogliono vivere senza avere l’ansia riguardo al tempo che trascorrerà fino alla prossima fuga di gas.
    Chiedono che il Prefetto coordini un’azione mirata ed efficace.
    Vogliono che gli impegni formalmente assunti (e ampiamente pubblicizzati ) siano rispettati: noi, come piccole vedette, ci siamo presi l’incarico di sorvegliare e di riferire.

  5. grazie al comitato che va avanti e si impegna per riportare legalita’ e sereno sulla via.GRAZIE GRAZIE…
    Speriamop presto di ringraziare anche i politici anche se per ora e’ stato fatto il minimo indispensabile….ricordiamoci a chi votare!!!!!

  6. Nonostante ci siano persone che remano contro, il Comitato fino ad oggi ha fatto un lavoro incredibile in termini di coinvolgimento di politici, giornali, televisioni ecc.ecc., un qualcosa che fino ad oggi (lo diciamo con orgoglio) nessun altro aveva fatto.
    Non possiamo sapere dove tutto questo ci porterà, però era importante far conoscere di persona a politici, giornali ecc. la reale situazione di via gradoli.
    Siamo consapevoli che esiste, in quanto radicata da tempo, una situazione grave. Per superarla non bastano poche persone di buona volontà, ma serve il coinvolgimento di tutti gli abitanti che realmente amano ed apprezzano questa via. I nostri antagonisti non sono solo le istituzioni assenti ma anche quei diversi abitanti che ipocritamente dichiarano di volere dei cambiamenti ma che in realtà hanno benefici nel lasciare tutto così com’è, perchè illegalità vuol dire soldi o comunque vantaggi di altro tipo o anche solo evitare scocciature. Il motto è: “tanto a me che mi importa?”…
    Questa situazione si può sconfiggere solo se realmente uniti. Giorni fa ho incontrato una persona (di cui preferisco non dire il nome) che spesso vedevo ai nostri incontri e che ad un certo punto era anche presente all’incontro che abbiamo avuto il 29 dicembre con i vari politici del XX° Municipio e del Comune. Ad un certo punto mi ha avvicinato per dire che l’Amministratrice del Consorzio finora non aveva fatto nulla e che già in passato era stata sfiduciata. Non potendo in quel momento dedicarmi a lui, gli ho chiesto se cortesemente mi poteva lasciare un telefono o un e-mail per contattarlo più tardi. Non ha voluto lasciarmi nè telefono nè e-mail indicandomi però dove abitasse e che gli avrei potuto citofonare. Nel primo pomeriggio mi sono recato da lui insieme al Presidente del Comitato per saperne qualcosa di più. Gli ho chiesto cosa avesse di importante da dirmi, l’ho ascoltato attentamente ricevendone delle indicazioni generiche. A quel punto gli ho chiesto se voleva partecipare al Comitato e mi ha detto no, gli ho chiesto se voleva comunque partecipare alle nostre attività e mi ha detto no, gli ho chiesto se voleva dare un contributo economico e mi ha ancora detto no. Ha però proseguito dicendo “perchè nella via bisogna fare….”. L’ho fermato dicendo: scusi cosa vuol dire bisogna fare? Le cose non si risolvono da sole per magia, ma solo con l’impegno delle persone, guardi dentro la sua coscienza e si chieda “io cosa sto facendo per la via?”. A tale domanda non ha risposto e se ne è andato via borbottando. Cito questo episodio per fare presente che questo è esattamente quello che non vogliamo dai cittadini della via. Noi stiamo dedicando (e vi assicuro che cose da fare non ci mancano) tempo e soldi per cercare di migliorare la nostra via, da tempo abbandonata a sè stessa. Per cambiarla, lo ripeto, ci vuole l’impegno di tutti, solo così possiamo farcela. E’ troppo facile, ed anche un pò irritante, sentirsi dire “bisogna” e poi starsene a casa a vedere la televisione. Poi alla prima occasione si scende in strada per fare lamentele da bar. No, così non ci siamo, questi non sono atteggiamenti costruttivi, non servono a niente.
    Scusate lo sfogo ma ci tenevo a condividere con le tante brave persone della via questo pensiero!

  7. L’intervento dei politici in questa sgradevole situazione è come al solito perfettamente inutile dal punto di vista sostanziale (visti i loro aberranti comportamenti in sede di voto consiliare) ma formalmente interessantissimo (per loro) dal punto di vista demagogico, in vista delle prossime elezioni regionali.
    Faccio parte anche io del comitato e ho “osato sfidare” gli strali del consorzio esponendo lo striscione ANTI DEGRADO-LI.
    Aspetto pazientemente di verificare gli esiti dei controlli delle isituzioni preposte, che verranno dopo le feste per esprimere giudizi in merito, ma sicuramente la video sorveglianza non credo sia una delle soluzioni fattibili , sia per i costi (il consorzio prevede cifre spropositate nella lettera inviata recentemente ai consorziati)che per l’efficacia dello strumento stesso, facilmente eludibile.
    Forse sarebbe più adatto un diverso metodo, magari più selettivo, (tipo ingresso olgiata) anche se più costoso, ma sicuramente efficace.
    Sarei poi molto curioso di sapere dal consorzio (visto che finalmente dopo anni di silenzi si sono fatti sentire…..chissà perchè!) i resoconti di spesa degli anni precedenti di gestione magari quei soldini spesi si potevano impegnare in risorse più idonee alle esigenze dei consorziati!

  8. sono residente in via gradoli vorrei sapere se il proprietario delle palazzine che ospitano (eufemismo!) nei locali cantina o garage persone extracomunitari ammassati in pochi metri quadrati con stufe alimentate da bombole a gas se questo/i proprietari sono conosciuti alle forze dell’ordine,e lo sono, perchè continuano a far il loro comodo? Chi li copre?Il problema sembrerebbe di semplice soluzione: multare e salato i proprietari mascalzoni, controllare le abitazioni abusive…ma si sa siamo in Italia si parla ma a quelli non si fanno sgarbi!Siamo stufi di sentir parlare di legalità e non vederla messa in atto

  9. Caro dani,
    le forze dell’ordine sono perfettamente a conoscenza della situazione di via gradoli, come lo sono anche, grazie alla nostra azione, tutte le altre Istituzioni.
    Visto che questi proprietari sono conosciuti dalle forze dell’ordine (ti aggiungo anche non da ieri), e qui mi trovo perfettamente d’accordo con te, perchè continuano a fare il loro comodo? Chi li copre?
    Sono domande a cui tutti noi, persone per bene di via gradoli, vorremmo dare risposta. La legalità da tempo, in via gradoli (e non solo), è un fantasma.
    C’è solo un modo di riportarla, rompere le scatole ed essere tutti uniti verso un obiettivo che dovrebbe essere comune, ma che incontra addirittura ostacoli da parte di alcuni abitanti della via (ne sappiamo qualcosa).
    Come abbiamo già fatto presente in altre occasioni, solo se saremo una grande forza unita e compatta riusciremo a rompere questo muro di omertà che aleggia intorno alla via. Non si estirpano in un giorno delle radici malate ben radicate nella strada.
    Il comitato ha bisogno di persone come te che hanno voglia di cambiare questa situazione, pertanto invito caldamente te e tutti i cittadini di via gradoli, che vogliono lottare insieme a noi, a contattarci per email all’indirizzo comitatoperviagradoli@gmail.com o telefono al 329/92.62.585.
    Spero a presto, grazie luciano frugoni

  10. Vivo da oltre 20 anni in via Gradoli, ma il degrado raggiunto in questi ultimi anni è incredibile.
    Ad avviso di alcuni il problema sono gli striscioni di protesta e non le vere cause del degrado, peraltro note ed evidenti a tutti, inutile commentare.
    Per quanto riguarda gli impegni che molti politici si assumono per la soluzione dei problemi, sarei molto cauto, mi sembra che situazioni simili riguardanti altre vie nella nostra zona si trascinano da decenni, e decine di esposti alle molte “Autorità” non hanno dato alcun risultato. In sostanza, forse è meglio non aspettarsi nulla dalla poitica, ma spero di essere clamorosamente smentito.
    Buon Anno a tutti.

  11. sono 9 mesi che abito, in regolare affitto in Via Raffaele Stasi, sono in pensione, passeggiando, ore diurne, nelle notturne mi barrico in casa, ho notato diverse cose che confermano non solo quanto leggo nei commenti ma altre gravissime che rientrano senza virtuosismi legali nell’ambito del codice penale. Il tutto avviene con il tacito consenso degli amministratori condominiali e dei portieri che sono diventati anche agenzie immobiliari, per gli affitti “temporanei” ricavando profitti ingenti dalla loro mediazione, illegale.Vorrei solo ricordare che la conoscenza di reato obbliga a sporgerne denuncia, cosa che farò nel breve termine supportandola da idonea e congrua documentazione.

LASCIA UN COMMENTO

inserisci il tuo commento
inserisci il tuo nome