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XX Municipio – ancora un rinvio, la revoca dell’incarico al Presidente del Consiglio Simone Ariola controversa storia senza fine

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Solo posti in piedi nell’area riservata al pubblico questa mattina nell’aula Consiglio del XX Municipio. Nonostante fosse la Vigilia di Natale decine e decine di cittadini si erano dati appuntamento per assistere al secondo dibattito sulla controversa questione della sfiducia della maggioranza PdL al Presidente del Consiglio Simone Ariola. Dibattito iniziato, interrotto e poi sospeso per mancanza del numero legale. Dopo la precedente seduta del 4 dicembre durata sette ore e mezzo (leggi qui), nella quale era stata votata una mozione (atto di semplice indirizzo politico senza valenza operativa) con la quale il presidente del Municipio Gianni Giacomini, il consigliere del gruppo misto Giuliano Pandolfi e tutti i consiglieri PdL, tranne Ariola e Mori, dichiaravano la loro sfiducia allo stesso Ariola, oggi, con inizio alle 12, si è tenuta una nuova seduta con all’ordine del giorno una proposta di delibera che avrebbe dovuto ufficializzare la forzata rimozione del Presidente del Consiglio dal suo incarico.

Una proposta di delibera però dalla dubbia valenza, pare viziata nella forma e nei contenuti, tant’è che il consigliere PdL Giuseppe Calendino ne ha chiesto subito il ritiro pur dichiarando di esserne l’estensore. Ritiro contro il quale si è espressa con veemenza l’opposizione. “Il ritiro non è effettuabile sulla base del regolamento” è stato il succo degli interventi di Alessandro Sterpa (PD) e di Andrea Antonini (La Destra) ai quali si è associato Giorgio Mori (PdL). L’intento dell’opposizione era chiaro: giungere alla discussione ed al voto per mettere la maggioranza – che non avrebbe potuto non votarlo – nell’angolo per aver approvato un documento dalla valenza dubbia, stando anche all’ultimo parere del Segretariato Generale del Comune di Roma giunto nelle ultime ore.

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Sulle questioni interpretative ne è nato un acceso dibattito che ha messo alle corde Dario Antoniozzi (PdL), vice presidente del Consiglio – al quale Simone Ariola, essendo parte in causa, aveva delegato la gestione dell’aula – che ha sospeso la riunione alle 13 per convocare all’istante una riunione dei capigruppo per decidere sul da farsi: la proposta è o non è ritirabile?

Ci sono volute quasi due ore per prendere la decisione: la proposta di delibera non è ritirabile e dunque va discussa e sottoposta al voto. Si torna in un’aula deserta verso le 15. Deserta perché nel frattempo, all’interno del PdL, è girata l’indicazione di abbandonare i lavori. Si procede all’appello nominale al termine del quale risultano presenti solo 10 consiglieri: 5 del PD, Antonini de La Destra, Mori, Ariola, Targa ed Antoniozzi per il PdL. Il Presidente Giacomini ed il resto della maggioranza sono già in viaggio verso casa.

Per l’ennesima mancanza del numero legale (a memoria è il 55mo caso da Maggio 2008, inizio della consigliatura) il Consiglio viene sciolto senza un nulla di fatto e seduta stante riconvocato in seconda convocazione per il giorno 8 Gennaio 2010 alle 10.30, sempre per votare l’originaria proposta di delibera.

Ma non è tutto, nel frattempo il PdL ha elaborato, prodotto e protocollato una seconda proposta di delibera  per la rimozione di Ariola –  delibera presumibilmente diversa nei contenuti e nella forma dalla prima – per la discussione ed approvazione della quale è stato già convocato una seduta di Consiglio ad hoc per il giorno 11 Gennaio alle 11.00
Chi più ne ha più ne metta. (red.)

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11 COMMENTI

  1. Se ho capito bene, un Consiglio è stato convocato per l’8 gennaio alle ore 10,30 e l’altro l’11 gennaio ore 11, sempre sullo stesso argomento, per la serie: “Papocchio su Papocchio”. Ma sanno quello che fanno o no? La faccenda continua ad essere sempre piu’ risibile e tutto incomincia ad essere vergognoso. Questo è il mio parere strettamente personale, come cittadina del Municipio Roma XX. Sono proprio delusa!

  2. Io prima di tutto voglio dire buon Natale a tutti. Speriamo che tutti possano riflettere meglio e cominciare a fare il bene del XX. A partire da Giacomini. Mi chiedo se questa gente lo sa che facendo così bloccano l’attività del nostro municipio? quanto tempo durerà ancora questa storia? il sindaco le sa ste cose? in tutti i municipi è così?
    ancora Buon Natale, nonostante tutto

  3. Vergogna!
    Ancora una volta la scelta è di abbandonare l’aula, anzichè affrontare le questioni.
    Mi chiedo allora che fiducia si può ancora riporre in questi nostri rappresentanti che scelgono ripetutamente l'”abbandono” in sede istituzionale, e credere poi che possano affrontare in termini diversi e concreti le problematiche del territorio, dando quelle risposte che noi abitanti di via Gradoli oramai attendiamo da anni.
    Anche io mi sento delusa, arrabbiata e presa in giro!

  4. E questi sarebbero i politici del futuro?
    E’ ora che la gente si svegli, prima di votare pensare bene dove mettere la croce
    perchè questa gente un domani la potremmo trovare in parlamento.

  5. Vorrei permettermi di suggerire un altro sentimento: questa è una nazione che non si indigna più!
    Deve allora riconoscersi la sussistenza di un’altra forma in cui si sostanzia la decadenza dello Stato (nella sua dimensione umana e sociale): la mancanza di deterrenza delle sanzioni sociali.

  6. V-E-R-G-O-G-N-O-S-O ma il consiglio comunale e’ al corrente di quel succede nel XX? Io scavalcherei direttamente il municipio per avere come referente il comune…

    Gianluca

  7. Con tutto il rispetto verso le Istituzioni, mi permetto di rilevare che se il consiglio del municipio è occupato da persone, che se pur elette democraticamente, non sono in grado o, peggio, non vogliono farlo funzionare, o addirittura lo affossano e dimostrano con arroganza di non accettare di confrontarsi con le opposizioni e soprattutto con i cittadini che dovrebbero rappresentare, allora sarà necessario che i cittadini e i consiglieri municipali onesti, siano essi di maggioranza e di opposizione trovino un altro luogo di incontro e di discussione.

    Il Comitato XXmo aveva organizzato a suo tempo una assemblea tra cittadini e consiglieri del municipio: non sarebbe logico ripetere tale incontro con cadenza regolare, coinvolgere gli altri comitati del XXmo e i cittadini e fare capire alla banda che malgoverna il municipio che certe cose non si fanno, e che se le fanno, le devono pagare, politicamente ? Ma questi signori pensano veramente di farla franca con questi comportamenti anti-democratici e ai limiti della illegalità ?

    Stiamo parlando di persone elette, pagate da noi, con il nostro lavoro, con il nostro tempo, con le nostre tasse, che con il loro comportamento arrogante e beffardo svuotano le Istituzioni, mortificano il corretto dialogo democratico, si appropriano della Cosa Pubblica, sbeffeggiano i cittadini, piegano i regolamenti del municipio ai loro bassi calcoli, si comportano come piccoli ducetti.

    Finisce il 2009, cerchiamo di voltare questa brutta pagina della amministrazione Giacomini: sarebbe ora che qualcuno, consiglieri di maggioranza con un minimo di senso dell’onore e della Politica, consiglieri delle opposizioni, cittadini e comitati civici, smascherassero il Residente e i politicanti che augurano buone feste ai cittadini con i loro manifesti illegali affissi sulle fermate degli autobus, mentre alle loro spalle li prendono per i fondelli, sabotando sistematicamente le riunioni del Consiglio Municipale, evitando di dare risposte ai cittadini di Via Gradoli, Cesano, Via Pirzio Biroli, Largo Sperlonga, Via Mastrigli. Il cambiamento è possibile se i cittadini e i consiglieri onesti lo vogliono.

  8. E se inviassimo tanti fax di protesta direttamente al sindaco Alemanno perchè intervanga nel malgoverno del xx municipio ?

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