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Comitato per la Tutela e l’Ordine di via Gradoli: videosorveglianza? un mero palliativo

Duca Gioielli

Con riguardo alla prossima installazione di un sistema di videosorveglianza, il Comitato per la Tutela e l’Ordine di via Gradoli dichiara che “esso costituisce un mero palliativo che non risolve alla radice i veri problemi della zona”.  L’annuncio era stato dato dal Presidente del XX Municipio, Gianni Giacomini, nel corso dell’accesa seduta straordinaria di Consiglio dello scorso 15 dicembre dedicata appunto al ”Degrado urbanistico e ambientale degli immobili siti in via Gradoli, via Raffaele Stasi, via Pirzio Biroli e zone limitrofe“. Una seduta terminata anticipatamente, fra lo sconcerto dei cittadini presenti, senza un nulla di fatto a causa dell’abbandono dell’aula di gran parte dei consiglieri della maggioranza (leggi qui). A commento dell’episodio il  Comitato per la Tutela e l’Ordine di  via Gradoli ci ha rilasciato la seguente dichiarazione.

“Il 15 dicembre si è tenuta la seduta straordinaria del Consiglio del XX Municipio convocata appositamente per discutere del degrado urbanistico e ambientale di via Gradoli, via Mastrigli, via Raffaele Stasi, via Pirzio Biroli e zone limitrofe. Prima che la seduta avesse inizio, i rappresentanti dei comitati per il XX Municipio, del Villaggio dei Cronisti, di via Pirzio Biroli e di via Gradoli hanno presentato un’istanza avente ad oggetto la costituzione di un tavolo permanente di coordinamento tra le varie autorità interessate nonché la partecipazione ad esso di un rappresentante per ciascun comitato; inoltre è stata fatta presente l’insoddisfazione per gli scarsi risultati raggiunti finora. Successivamente, il Presidente del Municipio Giacomini ha dato inizio alla seduta dichiarando di aver, già dal marzo 2009, segnalato i fenomeni di degrado a varie Istituzioni, compreso il Ministro degli Interni on. Maroni, senza tuttavia fornire riscontri sull’operato delle suddette Istituzioni. A seguito delle critiche ricevute da alcuni il Presidente Giacomini, insieme ad alcuni consiglieri di maggioranza ai quali aveva fatto cenno, sono usciti dall’aula e di conseguenza la seduta, mancando il numero legale, è stata prematuramente chiusa.”

Continua a leggere sotto l‘annuncio

“A causa di tale vergognosa condotta, irrispettosa verso gli elettori, è pertanto caduta nel vuoto l’istanza dei Comitati. Non possiamo – prosegue il rappresentante del comitato – non dobbiamo, non vogliamo accettare tali atteggiamenti provocatori e offensivi ed esigiamo un comportamento rispettoso da parte dei rappresentanti eletti nel Municipio e la convocazione entro il 15 gennaio 2010 di una seduta avente il medesimo ordine del giorno. Esigiamo anche la rendicontazione di tutto ciò che è stato compiuto finora da parte di tutte le Autorità coinvolte e risposte chiare, immediate ed efficaci su come le Autorità intendano preservare la sicurezza e l’incolumità degli abitanti della nostra via.”

” E sempre in tema di risposte – conclude – segnaliamo ad oggi il mancato riscontro per iscritto di tutte le istanze presentate dal Comitato al Presidente del XX Municipio, al Comando di Polizia Municipale del XX Gruppo, al Sindaco ed al Prefetto di Roma, all’ASL RME, al Comando Provinciale VV.FF., al Comando Regionale Lazio della Guardia di Finanza, alle Autorità di Pubblica Sicurezza presenti sul territorio”.

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2 COMMENTI

  1. Insistiamo per la convocazione di una nuova assemblea entro il 15/1.
    Il nodo cruciale è la regolarizzazione degli immobili, l’installazione della videosorveglianza è solo un aspetto secondario -anche se utile a mio avviso-. è fondamentale non far decadere l’attenzione sulla vicenda

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