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XX Municipio – Gruppo PdL: Il nostro Municipio mantiene il crocifisso in aula

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Comunica il Gruppo PdL del XX Municipio che “Il Consiglio del XX Municipio, su nostra proposta, ha votato oggi una mozione per chiedere la disapplicazione della sentenza della Corte di Strasburgo, in quanto non definitiva, per conservare i nostri simboli nell’aula consiliare, nei luoghi pubblici e nelle aule scolastiche del proprio territorio.”

“Per contenere una deriva laicista che sembra pervadere alcune istituzioni dell’Unione Europea, si è pensato di esprimere pubblicamente tutto il dissenso verso un provvedimento che non tiene conto delle radici giudaico-cristiane dell’Europa stessa. Dispiace registrare ancora una volta – conclude il comunicato – la scarsa attenzione della sinistra che, astenendosi in aula, ha confermato poca sensibilità su temi fondamentali legati alle tradizioni e al percorso storico del nostro Paese.”

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8 COMMENTI

  1. Sono certo che il Gruppo PDL del XX municipio provvederà quanto prima, in ossequio al riconoscimento delle “radici giudaico-cristiane del’Europa“, ad esporre “nell’aula consiliare, nei luoghi pubblici e nelle aule scolastiche del proprio territorio” la Menorah ( מנורה – il candelabro a 7 braccia), od in alternativa il Maghen David ( מגן דוד – scudo di David, la stella a 6 punte).

    Questa si che sarebbe un bella risposta a quei mangiapreti di Bruxelles.

  2. “Radici giudaico -cristiane”….Mhhhhh… da quando in qua gli ebrei hanno un crocifisso come simbolo?

    Ipocriti, ignoranti e integralisti!!

    (…. saranno mica state queste le famose tre “i” del programma di forza italia? altre non se ne sono viste…)

  3. personalmente, da bambine nessuno dava importanza al crocifisso nelle aule scolastiche, semplicemente era lì perchè era obbligatorio, ma nessuno ne veniva influenzato, messo lì in alto neppure si vedeva bene. da fastidio vederlo impugnato come un manganello verso chi non è cattolico.

  4. A me dispiace vedere che spesso vengono fatte valutazioni istintive e superficiali, che provocherebbero ben altre reazioni, ma non consentite a chi ricopre cariche istituzionali.
    Io e il capogruppo Antoniozzi, in accordo a tutto il gruppo PDL, abbiamo scelto le parole del comunicato.
    Sono due frasi distinte…
    La prima narra le conseguenze dell’atto votato.
    La seconda critica le istituzioni dell’Unione che, durante la redazione dei principi della Costituzione Europea, non hanno sentito la necessità di dover inserire le radici “giudaico-cristiane”, formalizzandone il significato.
    Senza riferimenti normativi a tali valori, oggi, sarà molto difficile ottenere una riforma di una simile sentenza in sede di impugnazione…
    La paura di inserire valori nella costituzione ha partorito un “topolino” che rappresenta il vero volto dell’Unione che, a mio personalissimo parere, è solo un’entità burocratica che si occupa di interessi economici. (Quest’ultima è a titolo personale…)
    Sull’altra eccezione, mi permetto di osservare che l’ordine del giorno era per il mantenimento dei simboli, non per l’inserimento di nuovi.
    Non era una provocazione, ma un semplice intento di voler mantenere lo status quo fino al momento in cui, non vi saranno provvedimenti esecutivi e per non consentire a qualche Preside politicizzato (non credo che manchino …) di sfruttare un’occasione imperdibile di farsi pubblicità…
    Spero sia più chiaro.

    G.Mori
    Cons. XX Municipio (PDL)

  5. Premesso che il crocifisso nei luoghi pubblici personalmente non mi reca alcun fastidio e che sono un non credente che protegge e cerca di far tesoro della sua formazione religiosa di tipo cattolico, rilevo che mi mette un poco di tristezza vedere il simbolo della cristianita’ ridotto a mero simbolo di radici culturali o di tradizione e svilito ad arma non convenzionale in uno scontro spesso di stampo becero-calcistico.
    Per rispetto di tutti gli altri, credenti in altre fedi, dubbiosi o non credenti, il crocifisso (o altri simboli religiosi) dovrebbe essere pacificamente assente da tutti gli edifici pubblici e piu’ presente nei cuori e nelle azioni di chi dichiara di ispirarsi alla religione cristiana, ma poi ne contravviene quotidianamente lo spirito, la sostanza e gli insegnamenti.
    Inoltre, non includere il riferimento alle “radici-giudaico cristiane” dell’Europa, a mio avviso, e’ corretto, dato che ci sono paesi della Comunita’ europea che in quella tradizione non possono riconoscersi. Forse le radici dell’Europa comune andrebbero piu’ ricercate nella devastante e (speriamo) istruttiva esperienza derivata dalla Seconda Guerra Mondiale (e di quelle precedenti), dalle quale trarre i valori e gli insegnamenti comuni sui quali basare una convivenza pacifica che porti il benessere, la crescita economica e spirituale dei cittadini d’Europa.
    La Comunita’ europea ha partorito un topolino? Forse e’ vero. Per molte ragioni. Ma il topolino va nutrito perche’ cresca e i nostri euro-deputati di centro-destra e di centro-sinistra (per usare categorie abusate ed usurate), spesso assenti dagli scranni di Bruxelles e di Strasburgo, non mi pare stiano facendo grandi sforzi per il suo nutrimento.

  6. Chi se ne frega!!

    Pensassero a risolvere i problemi, che dovrebbe essere il vero motivo per cui sono stati eletti da noi! Non perdano tempo e non ci confondino le idee con queste cose!

    Luca

  7. signor mori, visto che è così cortese da offrirsi al dibattito, vorrei invitarla a rispondere cortesemente ad una domanda.

    lei, che rappresenta appunto una carica istituzionale, sta cercando di far disapplicare una sentenza della corte di giustizia europea.

    tralasciamo il fatto che il suo stipendio non viene dal vaticano, ma dalle nostre tasche, nonostante lei evidentemente non si ritiene tenuto a rispettare le leggi dello stato laico che è tenuto ad amministrare.

    ora, lei sa benissimo che un qualsiasi ricorso contro la presenza del crocifisso in un’aula pubblica d’ora in poi equivale a pagare un risarcimento, 5000 euro regalati a chiunque faccia ricorso.

    come vi siete organizzati sig. mori? intendete prendere i soldi dalle casse pubbliche? in altre parole, dobbiamo pagare noi il vostro giochetto??

  8. Stanno facendo una storia mostruosa mentre proprio questo blog ci consente di notare le VERE problematiche di Roma…

    Inutile dire che mi sembra assurda tutta questa faccenda, c’è da dire che se nessuno in una data aula si lamenta del crocifisso allora nulla da dire, in caso contrario può essere rimosso dalle aule ove richiesto, non vedo il problema nel dividere i casi

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