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Festival del Film: Clooney e Castellitto sugli scudi, Reitman merita la vittoria e Terry Gilliam incanta Roma

Galvanica Bruni

E’ stata una giornata che non dimenticheremo facilmente quella di ieri al Festival Internazionale del Film di Roma. La commedia agrodolce di Jason Reitman Up in the air (Tra le nuvole) con protagonista uno strepitoso George Clooney  ha tutte le carte in regola per vincere la rassegna, la pellicola Alza la testa di Alessandro Angelini ci ha regalato la superba performance di Sergio Castellitto, mentre la Sala Santa Cecilia ha offerto una splendida cornice per l’ultima interpretazione di Heath Ledger nel fantasmagorico film del visionario Terry Gilliam, The Imaginarium of Doctor Parnassus.

Sono quasi le 15 e davanti alla sala che proietta Up in the air  (Tra le nuvole), l’ultimo film di Jason Reitman (figlio d’arte ed autore raffinato di pellicole deliziose quali Thank you for smoking e Juno) c’è una lunga fila di giornalisti ed accreditati. E, naturalmente, una grande affluenza di pubblico. Si entra ed ancora una volta, con il buio in sala, si passa dal mondo reale alla magia del cinema. Ryan Bingham (George Clooney) è un esperto consulente per la “transizione di carriera”, o meglio un tagliatore di teste, uno che licenzia la gente per conto terzi indorando la pillola. Nell’America della crisi economica, il suo intervento e la sua competenza sono richiesti continuamente in tutte le città degli Stati Uniti da aziende e datori di lavoro vigliacchi che non se la sentono di comunicare personalmente la ferale notizia ai lavoratori congedati. Cinico e disincantato, Bingham ha dentro di sè un unico sogno: accumulare più miglia up-in-the-air.JPGpossibili per vincere il premio fedeltà di una compagnia aerea. Si tratta di un film molto bello, riuscitissimo, che ci ha conquistato per tutta la sua durata.
Traboccante di battute sofisticate ed esilaranti, brillante e corrosivo nel fotografare una situazione nella quale, in una società attanagliata dalla recessione, va alla grande il business dei licenziamenti che l’azienda di cui fa parte Bingham sfrutta senza scrupoli ed esitazioni, la pellicola di Reitman presenta un George Clooney in grandissima forma, perfetto nel ruolo e nei movimenti, capace di trasmettere moltissimo e di conquistare tutti con la sua straordinaria mimica facciale. Saremmo davvero sorpresi se il Festival non decidesse di premiare questo grande attore e non desse riconoscimenti a questa pellicola, che ha alle spalle una sceneggiatura molto solida  (Jason Reitman e Sheldon Turner, dal libro di Walter Kirn), offre dialoghi azzeccatissimi ed è girata con la mano di un veterano (Reitman ha soli 32 anni) con inquadrature originali e curate in ogni dettaglio. Chicca assai godibile è l’apertura del film con le immagini aeree delle città e delle campagne americane sulle note di This land is your land , mitica canzone di Woody Guthrie reinterpretata in chiave blues dalla band newyorkese Sharon Jones & the Dap-Kings.Noi ci sbilanciamo e tifiamo senza incertezze per Up in the air (Tra le nuvole) – nelle sale italiane uscirà a gennaio 2010 – con l’auspicio che Reitman possa bissare il successo che meritò ampiamente nella seconda edizione del festival di Roma quando trionfò con Juno.

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Dopo la proiezione, facciamo una passeggiata nei giardini pensili dell’Auditorium e ci imbattiamo in un informale e cordialissimo Terry Gilliam, che più tardi presenzierà all’anteprima italiana – nella sezione “Proiezioni ed eventi speciali” – del suo film The Imaginarium of Doctor Parnassus e che nel frattempo, come un turista qualsiasi, se ne va a visitare il Colosseo.

Successivamente entriamo nella Sala Sinopoli dove c’è grande attesa, tra il pubblico e gli addetti ai lavori,  per l’anteprima di Alza la testa, film in concorso e secondo lungometraggio di Alessandro Angelini, classe 1971, già collaboratore di Nanni Moretti e Mimmo Calopresti, regista de L’aria salata, pregevole pellicola apprezzata nella prima edizione del festival di Roma. Prima della proiezione, gli spettatori riservano un caloroso saluto a Sergio Castellitto, superbo protagonista, e al cast del film presente in sala (applausi fragorosi ed ampiamente meritati si indirizzano verso Giorgio Colangeli, straordinario interprete in entrambi i films del regista romano, premiato come miglior attore nell’edizione d’apertura della rassegna cinematografica dell’auditorium).
Alza la testa è la storia di Antonio Mero (Sergio Castellitto), operaio specializzato in un cantiere nautico e padre single. Lorenzo (Gabriele Campanelli), il figlio nato da una relazione con una ragazza albanese, è la sua unica ragione di vita e il sogno dell’uomo è che il ragazzo diventi un campione di boxe, riscattando così la sua anonima carriera da dilettante.Per questo lo allena con durezza, con l’intenzione di insegnargli giorno dopo giorno a tirar pugni e a proteggersi dai film-alza-la-testa.JPGcolpi bassi della vita. Questa pellicola è impreziosita dalla splendida interpretazione di Sergio Castellitto, capace di passare dai toni leggeri a quelli drammatici senza perdere un colpo e senza smettere di essere convincente, un attore versatile che non ha nulla da invidiare a nessuno e che possiede (avendolo dimostrato durante la sua carriera) la statura idonea per interpretare efficacemente una vasta gamma di ruoli. Castellitto, con la sua personalità e la sua performance, è il punto di forza di questo film, riuscito quasi completamente. Diciamo “quasi completamente“, perchè la pellicola sembra perdersi nella parte finale, che naturalmente non riveliamo ma che ci ha lasciato perplessi. Angelini il mestiere lo conosce bene e gira sapendo rendere gli umori e le atmosfere tramite i paesaggi, le musiche e i volti dei protagonisti. Bravi Gabriele Campanelli e Anita Kravos, un ulteriore plauso a Giorgio Colangeli.Al termine della proiezione, il lungo e sentito applauso del pubblico al “gigante” Castellitto (facciamo il tifo anche per lui!) e a tutto il cast. Applausi meritati: si tratta di un buon lavoro. Peccato per gli ultimi 20 minuti…

Dopo aver visto passare sul tappeto rosso Helen Mirren – premio Oscar per The Queen ed interprete principale di The Last Station, la pellicola di Michael Hoffman in concorso qui a Roma – la nostra domenica al festival del cinema si conclude nella sala Santa Cecilia con l’attesissimo evento programmato per le 22.30: la proiezione di The Imaginarium of Doctor Parnassus (Parnassus – L’Uomo che voleva ingannare il diavolo), quattordicesimo film del regista di helen mirren.JPGculto Terry Gilliam (Monty Phiton – Il senso della vita, Brazil, La Leggenda del Re Pescatore, per citare alcuni dei suoi capolavori) con protagonista Heath Ledger, scomparso durante le riprese. In realtà la proiezione comincia con quasi mezz’ora di ritardo: il regista infatti si concede moltissimo al pubblico che lo aspetta sul red carpet, firmando autografi e facendosi fotografare insieme ai tutti quelli che glielo chiedono (che pochi non sono). Senza risparmiarsi, senza divismi e con atteggiamento amichevole, rilascia dichiarazioni alle varie televisioni, prima di mostrarsi piacevolmente sorpreso per l’accoglienza che gli viene riservata da un nutrito gruppo di fans che indossano tutti la maschera portata dal personaggio interpretato da Ledger nel suo ultimo film. Va a stringer loro la mano, li ringrazia, si diverte moltissimo, lui stesso indossa la maschera che gli viene data da uno dei suoi più fervidi ammiratori. Davanti ai fotografi, ne fa sfoggio e il suo (il nostro) divertimento aumenta.

Entrati in sala, tra gli spettatori notiamo Ettore Scola, Valerio Mastandrea e Neri Marcorè. Un lungo applauso accoglie l’ingresso di Terry Gilliam (che indossa la maschera) e della protagonista femminile Lily Cole. Tutti prendono posto. Parlare, anche per sommi capi, della trama di un film di Terry Gilliam è come camminare su un terreno minato, dato il carattere straordinariamente visionario delle sue produzioni. Diremo solo che il dottor Parnassus (Christopher Plummer) gira per Londra con il suo Imaginarium, una sorta di baraccone itinerante che offre ai suoi visitatori la possibilità di vivere esperienze fantastiche in gilliam.JPGmondi paralleli passando attraverso uno specchio magico. Ad accompagnare Parnassus sono la figlia Valentina (Lily Cole), Anton (Andrew Garfield), Percy (Verne Troyer) e il nuovo arrivato Tony (Heath Ledger). Ma a Parnassus piace fare scommesse con il diavolo, tale Mr. Nick (Tom Waits)… Che dire? Un film onirico, fantastico e visionario. Un cinema originale, frutto di un talento immenso, grondante creatività e grazia. Con attori formidabili: Ledger regala un’ultima interpretazione strepitosa (nelle poche scene che non fece in tempo a girare è stato sostituito dagli amici Johnny Depp, Jude Law e Colin Farrell), Christopher Plummer e Lily Cole si comportano bene.Una menzione particolare meritano Tom Waits, irresistibile demonio, e Verne Troyer (visto in Austin Powers e in molti altri films). Prima dei titoli di coda, appare sullo schermo la dedica per Heath Ledger: il pubblico, che come noi ha apprezzato le moltissime qualità della pellicola, applaude lungamente.Terry Gilliam si ferma a parlare con gli spettatori per un bel po’, Si lascia ancora fotografare, è palesemente allegro, disponibile e a suo agio.

Una giornata indimenticabile, dicevamo all’inizio, di gran lunga la migliore del festival fino a questo momento.   Domani vi renderemo conto di Popieluszko, storia vera del sacerdote che, essendosi schierato con i sindacalisti di Solidarnosc, venne rapito, torturato ed ucciso dal regime comunista polacco. Questo evento speciale è in programma oggi pomeriggio alla Sala Sinopoli e sul red carpet  ci sarà anche Lech Walesa.

Giovanni Berti

UP IN THE AIR (TRA LE NUVOLE) USA 2009 Durata 108′ Regia di Jason Reitman cast: George Clooney (Ryan Bingham) Vera Farmiga (Alex) Anna Kendrick (Natalie) Jason Bateman (Craig Gregory)   SELEZIONE UFFICIALE, IN CONCORSO Ulteriore proiezione nell’ambito del Festival Internazionale del Film di Roma: lunedì 19 ottobre  ore 22.30 Salacinema Ikea (Villaggio del Cinema) Uscita nelle sale: 15 gennaio 2010

ALZA LA TESTA Italia 2009 Durata 86′ Regia di Alessandro Angelini Cast: Sergio Castellitto (Mero) Gabriele Campanelli (Lorenzo) Giorgio Colangeli (Malagodi) Anita Kravos (Sonia) Duccio Camerini (Abatino) Augusto Fornari (Brancifiore)   SELEZIONE UFFICIALE, IN CONCORSO Ulteriori proiezioni nell’ambito del Festival Internazionale del Film di Roma: lunedì 19 ottobre ore 22.30 Sala Cinema Lotto (Villaggio del Cinema, Via Norvegia) martedì 20 ottobre ore 19.30 Metropolitan sala 2 (Via del Corso, 7)   Uscita nelle sale: 6 novembre

THE IMAGINARIUM OF DOCTOR PARNASSUS PARNASSUS – L’UOMO CHE VOLEVA INGANNARE IL DIAVOLO Francia, Canada, Gran Bretagna 2009 Durata 122′ Regia di Terry Gilliam Cast: Christopher Plummer (Dottor Parnassus) Heath Ledger, Johnny Depp, Colin Farrell, Jude Law (Tony  Shepherd) Verne Troyer (Percy) Andrew Garfield (Anton) Tom Waits (Mr.Nick) Lily Cole (Valentina)   PROIEZIONI ED EVENTI SPECIALI Uscita nelle sale : 23 ottobre 2009

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1 commento

  1. Grazie ai resoconti affascinanti e puntuali di Giovanni Berti sembra quasi di vivere il festival in prima persona. Complimenti al redattore e grazie a VCB.
    Michele G.

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