Home ATTUALITÀ Dopo il terremoto in Abruzzo si lavora, in silenzio ma si lavora

Dopo il terremoto in Abruzzo si lavora, in silenzio ma si lavora

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cp.jpg“Fornisco queste informazioni perche’ ho notato che, dopo un iniziale e comprensibile trasporto, le iniziative stanno scemando. Non lo faccio quindi per rivendicare un merito politico, ma solo per tenere i riflettori accesi su una tragedia ancora molto lontana dal risolversi”. Cosi’ ci dice Andrea Antonini, coordinatore di CasaPound e consigliere del XX Municipio, nel descriverci le attivita’ svolte da CasaPound Italia che ha allestito un campo permanente a fianco di quello degli sfollati di Poggio Picenze (AQ).

“Nel comune di Poggio Picenze – racconta Antonini – CasaPound Italia ha installato un capo base cui fanno capo gli invii del materiale raccolto in tutte le regioni d’Italia ed i nostri volontari in loco collaborano alla gestione dei magazzini del Comune ed alla distribuzione del materiale alla popolazione. In questi magazzini  è stata stipata buona parte del materiale raccolto da CasaPound in poco tempo: 18mila litri d’acqua, 2mila  kg di pasta, mille litri di latte, milleseicento kg di scatolame vario, 500 pacchi di pannolini, 300 kg di piatti, tovaglioli e bicchieri di plastica, 1500 kg di materiale per l’igiene personale. Facciamo tutto in silenzio, con un impegno che non vedrà mai i riflettori spegnersi”.

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Ed il lavoro è apprezzato. ”L’emergenza non ha colore. CasaPound per noi è un’istituzione e rimarrà a Poggio Picenze finche’ ce ne sarà bisogno. Siamo fieri di questi ragazzi”. Lo ha dichiarato qualche giorno fa  Mario Masci, assessore ai lavori pubblici del piccolo paese, che poi ha aggiunto ”noi abbiamo bisogno solo di persone che lavorano e CasaPound è una bella associazione che ci sta aiutando tantissimo. Hanno organizzato bene il magazzino del vestiario e dei prodotti igienici, dando a chi serve ed evitando sprechi. Ci aiutano anche a portare gli aiuti a chi non è stato sfollato, ma è riuscito a rimanere a casa propria. E, voglio sottolinearlo, lo fanno non adoperando i mezzi del Comune ma con i mezzi propri, privati. Non gravano in niente sul bilancio del campo, nemmeno mangiano qui, si organizzano da soli”.

“Sono onorato di queste parole che sottolineano il nostro silenzioso lavoro” conclude il nostro colloquio Antonini, questa sera di ritorno dall’Abruzzo per affrontare la seduta di domani del Consiglio del XX Municipio nel quale si dibatterà nuovamente l’Ordine del Giorno, da lui presentato, sul destino dell’area dell’Inviolatella Borghese dopo che la precedente seduta  è andata a vuoto per mancanza del numero legale. E tornando al lavoro in Abruzzo  dell’organizzazione che rappresenta ci dice che “l’impegno di CasaPound ha colpito molti, a tal punto che Napapjri e Lego hanno scelto questa organizzazione per inviare beni sul posto mentre l’Enel si è dichiarata pronta a finanziare un evento sul luogo.  Invito tutti a proseguire nell’opera di solidarieta’ presso i punti di raccolta di CPI a Roma che sono in via Napoleone III 8, in via degli Orti di Malabarba 15 e, venendo piu’ vicini al territorio del XX Municipio, in Piazza Perin del Vaga 1.”  (Red.)

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2 COMMENTI

  1. sono un abile muratore artigiano in grado di recuperare risanare case x i terremotati se qualcuno pensa di poter aver bisogno di noi si metta in contatto al cell. 3283329641

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