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Campo nomadi S.Maria di Galeria: Consiglio Partecipato del XIX Municipio

Galvanica Bruni

consiglioxix.jpgAscoltare, partecipare, governare. Queste le parole d’ordine del nuovo Consiglio Partecipato del XIX Municipio tenutosi ieri sul problema della delocalizzazione del campo nomadi a S.Maria di Galeria  ed il Presidente del Consiglio, Massimiliano Pirandola, ha saputo ben gestire le centinaia di persone presenti davanti alle quali hanno preso la parola anche i consiglieri del XX Municipio Daniele Torquati (PD) e Giorgio Mori (PdL).

Il primo ha ricordato le responsabilita’ dell’attuale amministrazione comunale che non riesce a gestire l’emergenza nomadi se non spostandoli oltre il raccordo senza valutare l’impatto sociale sul territorio, nello specifico di Osteria Nuova. Temi gia’ anticipati nel comunicato stampa del 18 Marzo.

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Il secondo ha ricordato l’incapacita’ delle precedenti amministrazioni di gestire l’integrazione ed ha rilevato la posizione contraddittoria di chi, a sinistra, ieri ha favorito gli insediamenti a Roma, ma oggi non li vuole sotto casa, come dichiaratoci con la nota del 13 Marzo.

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I cittadini presenti, provenienti da Osteria Nuova, Tragliata, Tragliatelle, Braccianese e ogni zona limitrofa hanno contestato ogni ipotesi di rilocalizzazione nelle vicinanze del campo ora sito a Via Cesare Lombroso.Tutti hanno sottolineato l’incapacita’ del tessuto sociale a  poter recepire questo nuovo carico: mancano servizi, scuole e quant’altro.

Il Presidente del XIX Municipio, Milioni, ha lasciato trasparire l’ipotesi di ritirare la delibera di giunta municipale con la quale aveva espresso la disponibilita’ a recepire questo nuovo campo nomadi.  Al termine dell’incontro  i presenti invece lo davano gia’ per scontato, la delibera’ sara’ ritirata. Al Presidente Milioni l’ultima parola.

A margine dell’evento, ci piace sottolineare l’uso dello strumento del Consiglio partecipato, uso al quale non e’ nuovo il XIX, il XVII ed altri Municipi confinanti col XX. Ma si sa, l’erba del vicino e’ sempre la piu’ verde. (Red.)

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2 COMMENTI

  1. Roma, 28 marzo 2009.

    Ribadiamo la nostra forte richiesta di non far impiantare alcun campo nomadi nei territori dei Municipi XIX e XX.

    Sarebbe una scelta sconsiderata per una serie di importanti ragioni.

    Fra tutte, quella di trvarci in territori già fortemente degradati dal punto di vista ambientale e sanitario a causa della presenza degli imppianti radiofonici intercontinentali in onde medie ed onde corte della Radio Vaticana, dei reattori nucleari dell’ENEA, del deposito di scorie nucleari della Nucleco.

    A tutto ciò si aggiunge il probabile insediamento di un megacentro di demolizioni di autoveicoli proprio fra Cesano ed Osteria Nuova.

    Chiediamo ai presidenti dei due Municipi di non fare più i pesci in barile ma di dimostrare con i fatti la loro contrarietà a quell’insediamento e, in particolare, al presidente del XIX municipio di ritirare immediatamente la delibera favorevole al posizionamento del campo nomadi.

    Chiediamo al presidente Giacomini di rappresentare la sua avversione all’insediamento direttamente al sindaco Alemanno.

    Chiediamo al Sindaco Alemanno di recedere da qualsiasi intenzione di far insediare il campo nomadi nell’area individuata o in qualunque altra zona di Roma Nord.

    Coordinamento dei Comitati di Roma Nord.

  2. ROMA, 28 MARZO 2009.

    RIPORTIAMO QUI DI SEGUITO L’INTRODUZIONE ALLA TRASMISSIONE DI REPORT CHE ANDRA’ IN ONDA DOMANI 29/3/09, DALLE ORE 21:30, SU RAITRE.

    ECCO IL GRANDE INGANNO CHE QUESTO GOVERNO, INSIEME AI NUCLEARISTI DI GALILEO 2001 COME TRENTA, VERONESI, TIRELLI, SPEZIA, BATTAGLIA, SCARASCIA MUGNOZZA, RICCI, BERNARDINI, REGGE, AI PRESIDENTI DI ENEA, ENEL, ENI, TERNA, EDISON, E ALL’INEFFABILE CHICCO TESTA, STA PORTANDO AVANTI AI DANNI DEGLI ITALIANI.

    Saluti

    Coordinamento dei Comitati di Roma Nord

    ——————————————

    (www.report.rai.it)

    IL GRANDE INGANNO

    di Michele Buono, Piero Riccardi
    in onda domenica 29 marzo alle 21.30

    ambiente

    Alla fine si tratta solo di riscaldare acqua per far girare delle turbine che
    devono produrre elettricità. Ma non è che è esagerato mettere in moto una
    reazione nucleare per fare l’acqua calda? E’ pericoloso? Conviene realmente? Si
    può fare diversamente?

    La Storia comincia nel 1953 e le intenzioni erano ottime: atomi per la pace –
    diceva Eisenhower – sottrarre l’atomo al controllo militare e usarlo per fare
    l’elettricità. Andò tutto bene per molti anni, poi successe quello che non
    doveva succedere: gli incidenti.

    Sellafield, Three Miles Islands, Chernobyl. E fu così che cominciò un lento
    declino del sistema. Nel 2002 l’ultima punta massima di produzione
    elettronucleare. Nel mondo i reattori sono 436: 8 in meno rispetto al 2002.
    Stanno invecchiando e nessuno si affretta a rimpiazzarli.

    Dal 1979 negli Usa non sono state più costruite centrali nucleari. Bush aveva
    promesso un rilancio dell’elettronucleare ma non se ne fece niente:
    l’investimento troppo rischioso per le banche e i soldi pubblici in giro ce ne
    sono pochi per via della crisi. Barak Obama taglia gli incentivi all’atomo e
    punta su rinnovabili e efficienza energetica.

    Stessa cosa fa la Germania dove una legge del 2002 stabilisce che non si
    costruiscono più centrali e i reattori esistenti man mano che giungono a fine
    vita si spengono. Intanto però si devono ancora fare i conti con le scorie. Di
    quanto costi poi il nucleare in termini di salute delle persone sembra meglio
    non parlarne.

    L’azione dell’Oms è blindata da un accordo del 1959 con L’AIEA (Organizzazione
    internazionale per l’energia atomica) che a sua volta dipende dal Consiglio di
    sicurezza dell’Onu: in poche parole quello che sappiamo degli effetti del
    nucleare sulla nostra salute dipende dagli interessi dell’industria atomica.

    E la Francia con 58 reattori? Non è per niente indipendente per quanto riguarda
    l’energia e i problemi sul territorio sono tanti. Ma l’industria nucleare –
    francese, americana – è sempre in piedi e preme da tutte le parti per costruire.

    In Italia si sta parlando di rinascimento nucleare, ci siamo affidati ai
    francesi perche ci hanno detto che le loro centrali sono le più sicure, è vero?

    E poi quando saranno terminate la nostra bolletta elettrica sarà veramente più
    bassa?

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