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XX Municipio – Convocazione consiglio 13 febbraio 2009

Galvanica Bruni

XX MunicipioRiceviamo dal Presidente del Consiglio del XX Municipio Simone Ariola gli argomenti in discussione oggi 13 Febbraio nella convocazione d’urgenza del XX Municipio:

PROPOSTE DELIBERAZIONI
1)  Espressione parere. Proposta n. 3/2009 (prot. 269170/2008). Regolamento per l’insediamento e la gestione dei centri di telefonia e telematici, vocali e non, in sede fissa, cosiddetti “phone center” e “internet point”. Modifica della deliberazione Consiglio Comunale n. 83 del 17 maggio 2007. (Dec. G.C. n. 1 del 14.01.2009)

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PROPOSTE RISOLUZIONE
2) Richiesta parere da parte dell’Avvocatura comunale relativo all’accordo transitivo per un’area privata di mq. 30.000 in zona Prima Porta, località Selvotta da destinare a parco pubblico.
3) Prolungamento linea 024 in Via della Merluzza.

O.D.G.
4) Rimozione monumento ai partigiani Titini  – Cimitero di Prima Porta

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25 COMMENTI

  1. Credo che la rimozione del monumento ai partigiani sia ormai diventata una priorità assoluta, altro che discarica interrata e residence fuori controllo !

    Sono questi i problemi del XX municipio!

    Presidente Ariola, non dubiti che alle prossime elezioni i residenti di Via Mastrigli si ricorderanno quanto (non) fatto da lei e dalla sua giunta.

  2. bravi politicanti, complimenti per la coerenza politica e la sapienza amministrativa!

    Andate pure avanti con le bandiere del Tibet su Ponte Milvio, monumenti ai partigiani titini, solidarietà al Papa … tanto dei veri problemi dei cittadini chissenefrega !!!

  3. X tutti coloro che hanno espresso commenti su questo ordine deò giorno.

    Spero che non sarò censurato perchè ciò che sto per dire potrebbe risultare offensivo per qualcuno, ma francamente …….. me ne frego.
    L’ordine del giorno l’ha presentato il sottoscritto ed i commenti mi hanno infastidito, ragion per la quale ripago con la stessa pariglia.

    Siete dei qualunquisti e dei calciofili da bar. Gente incarognita da una vita di soprusi, indifferente a qualsiasi problema che non riguardi il vostro giardinetto ed in grado solo di trovare “sfogatoi” per la vostra frustrazione: i politici di turno.
    Mi apparite come quei vecchi che, nati e cresciuti nella metropoli, dopo una vita di sacrifici si ritrovano al bar del quartiere e, bicchiere di vino sulla tavola e carte in mano, sputano veleno su tutto e tutti.

    L’ordine del giorno è stato presentato per delle ragioni che, non senza imbarazzo (convinto come sono che, al confronto della riapertura di via cassia, esse sembrino pure inutilità), vado ad elencare: il giorno 10 febbraio, Giornata Nazionale del Ricordo della tragedia delle foibe e degli esuli di Istria e Dalmazia, alcuni cenciosi appartenenti ai collettivi universitari, si sono recati presso il cimetero di Prima Porta ad omaggiare un monumento ai partigiani slavi (gli stessi autori della pulizia etnica verso il popolo italiano) caduti per la “liberazione” d’Italia.
    Non lo hanno fatto uno dei 364 giorni dell’anno, l’hanno fatto proprio nel giorno dedicato a chi da questi “partigiani” è stato sterminato.
    Ebbene, poichè questa provocazione, questo sfregio, è avvenuto proprio in questo municipio, il sottoscritto ha ritenuto che il Municipio (già colpevole di aver organizzato poco e nulla per questa giornata istituita con legge dello Stato) dovesse dare chiari segnali a questi “revisionisti” d’accatto.
    A qualcuno di voi tutto ciò potrà sembrare inutile, fuori contesto, impensabile per dei semplici consiglieri municipali (che, in quanto tali, devono occuparsi solo di strisce e discariche), al alcuni persino ridicolo, ma il sottoscritto, per aver presentato quest’ordine del giorno, il quale, è bene ribadirlo, non ha impedito la discussione su altri temi (tanto più che gli odg si discutono alla fine), ha dovuto assistere ad un bello spettacolo al suo arrivo in Municipio: gradini e muri completamente imbrattati da frasi minatorie ed ingiuriose nei miei confronti ed inneggianti a Tito, con abuso di falci e martello.
    Quattro scemi in vena di una marachella? Può darsi, ma sono certo che non molti di voi siano abituati a vedere il proprio nome scritto su un muro con, a fianco, una minaccia.
    Allora fate una cortesia: siccome sono certo che vi piace trascorrere le serate davanti alla televisione, con la vostra famiglia, al caldo e in santa pace, lasciate stare chi questa pace se la conquista a duro prezzo tutti i giorni e ………. GRATIS.
    Ultima notazione da ribadire: l’ordine del giorno che, se è vero ciò che dicono in materia di stroria magistra vitae, oppure sulle radici di una nazione come identità di un popolo, non può essere preso come una ridicolagine di chi ha tempo da perdere, NON HA TOLTO SPAZIO A NULLA, si quell’ora di discussione non ci fosse stato, noi avremmo “tolto le tende”.
    Eppure vi do un ultimo elemento da valutare (ammesso che la vostra rabbia tronfia ve ne dia la possibilità): ad ascoltare l discussione c’era tanto pubblico, tanti ragazzi interessati molto più al tema delle foibe, che alla pantomima di un consiglio che, pur non avendo letto una sola riga, esrpime parere positivo al nuovo regolamento comunale sui call centre, solo perchè lo ha redatto una amministrazione amica.
    Forse quei ragazzi insegneranno ai loro padri ad abbandonare la locuzione “piove ….. governo ladro”, forse il futuro è più roseo di quanto si possa sperare leggendo i commenti di questa discussione.

  4. Il Consiglio municipale è stato convocato ad urgenza in quanto l’espressione parere inerente lo schema di deliberazione di cui all’oggetto doveva essere reso al Comune di Roma entro il 14 Febbraio.
    In merito all’o.d.g. proposto dal Cons.Antonini, poi modificato in Consiglio, ricordo che è lecito da parte di ciascun consigliere presentare documenti da sottoporre al Consiglio ed il mio ruolo non’è certo quello di censore. Sta ai singoli proponenti valutare l’opportunità politica.
    A Leandro dico che se sono stato eletto nel 2001, nel 2006 e ancora nel 2008, incrementando sempre il mio bacino elettorale, senza avere nè sponsor, nè circoli di partito alle spalle, ma solo dalla mia parte, la passione per la politica e l’amore per il territorio in cui sono nato, in cui vivo ed in cui lavoro non posso temere il giudizio dei cittadini che potrà essere solo positivo!
    Caro Leandro la partita su Via Mastrigli, seppur difficile e combattuta non’è ancora finita! …Magari ai supplementari, ma la vinciamo!
    Cordiali saluti, Simone Ariola.

  5. Consigliere Antonini, finalmente è uscito allo scoperto, lasciando da parte buone maniere e incanti: ha sputato il suo livore su tutti coloro che hanno osato criticare quella che Lei ritiene una battaglia coraggiosa e di primo piano. Stranamente però alla gente non interessa nulla di rimuovere il monumento al partigiano titino, o perlomeno in molti pensano che le priorità siano altre, che gli ordini del giorno del Consigliere presidente della commissione trasparenza riguardino argomenti più concreti. Ebbene sì ci prendiamo a cuore le strisce pedonali, i giardinetti, lo sporco, i cattivi servizi e magari ci impensierisce la criminalità e in quanto bocciofili e calciofili da bar ci pemettiamo di ignorarare le sue grida nel deserto. Ci spiace per quelle scritte sui muri del Municipio, ma altrettanto ci dispiace che i nostri palazzi vengano deturpati nottetempo dalle scritte dei suoi ragazzi del blocco e radio bandiera nera. Gli stessi ragazzi che lei ha definito pubblico tanto interessato, ma da lei espressamente convocato venerdì a farle da claque per la presentazione dell’ordine del giorno. Sono sempre loro, i ragazzi che sono stati abbandonati a piazza Navona e poi trascinati all’assalto della Rai in occasione della trasmissione “Chi l’ha visto”. Quelli che hanno occupato la stazione di Farneto e la sede del Muncipio, quei ragazzi che, secondo le sue affermazioni in un intervento precedente, devono abbandonare tutto per la Sua ideologia.

  6. “ME NE FREGO”. Questo quanto ha saputo dire il consigliere Antonini rivolgendosi a dei cittadini che legittimamente hanno espresso il loro dissenso per quanto accaduto in municipio.
    Tuttavia, la cosa che più mi sconforta è vedere come le povere vittime di un massacro vengano sempre tirate in ballo da certi individui solo come strumento di rivalsa storica e morale di un’esperienza politica fortunatamente ormai alle nostre spalle, ma di cui qualche fanatico cerca ancora di riproporci gli orrori.
    Massima solidarietà al cons. Antonini per i messaggi intimidatori che gli sono stati rivolti, ma allo stesso tempo mi sento di indirizzzarlgi un’esortazione a cominicare ad assumere un contegno umile, democratico e responsabile, degni del presidente della commissione di vigilanza sulla trasparenza dell’operato della Giunta.
    Buon lavoro

  7. Lei si qualifica per quello che è signor Antonini: un maleducato. Ma come si permette di rivolgersi in questo modo a dei cittadini solo perche’ pretendono da lei e dai suoi colleghi che facciano le cose per cui sono stati eletti e per cui sono pagati con i soldi dei contribuenti ? Noi siamo i suoi datori di lavoro, se lo ricordi per ogni giorno del suo primo e spero ultimo mandato, ed abbiamo tutto il diritto di pretenderlo a prescindere dalle sue fobie, noti bene fobie non foibe.
    Ed io che ero pure contento di una presenza così dirompente in un municipio ingessato da anni ! Altro che dirompente, come dimostra il fatto che ad essere ingessata è invece la commissione trasparenza. Che fine hanno fatto il registro degli interessi e il consiglio dei giovani che le stavano tanto a cuore ? Ingessati pure loro perchè è così che fa comodo al presidente del municipio. Bravo, complimenti, e poi viene a fare la morale a noi.
    Faccia quello che deve fare, preoccuparsi di ben amministrare il territorio, sì anche le buche e le discariche, è per questo che è stato eletto non per buttare giù monumenti e steli perchè se fosse così ce ne sarebbe uno un po’ più grosso di infausta memoria dal quale si dovrebbe subito cominciare..
    E a proposito di discariche, c’è chi ha ricevuto vere minacce di morte per il suo impegno civile da semplice cittadino e a lei tremano le gambe per un paio di scritte sul muro di due imbecilli ?

  8. Antonini , sicuramente ha il mio appoggio ( per quello che può valere ) sulla rimozione dell’antistorico monumento ai partigiani titini.

    Però , attenzione !
    Chi non considera questa cosa come prioritaria , non deve essere insultato.
    Mai.
    Sicuramente confutato, dialetticamente e civilmente controbattuto, se si vuole.
    Ma certe affermazioni le trovo fuori luogo e non certo perchè io mi reputi un timido e rassicurante “borghese”.
    Le trovo semplicemente idiote , come affermazioni.
    Qualunquisti da bar ?
    Vecchi incarogniti ?
    Vittime di una vita di soprusi ?
    Bicchieri di vino e carte in mano ?
    Sputare veleno ?
    Io credo , facendo conto ed appello alla sua intelligenza , che probabilmente lei abbia scritto queste “cose” più di pancia che di cervello.
    Credo che se avesse atteso un poco , queste affermazioni di “pancia” avrebbero trovato altro sfogo che la penna od in questo caso , tastiera.
    Quanto alle lezioni di “rivoluzionario” , non è che dissento , mi viene un po’ da ridere.
    L’attività politica se è configurata come “attivismo”, da sempre è GRATIS.
    Non credo che lo sia nella funzione di Consigliere del XX , magari poco ( oppure molto ) ma sicuramente non GRATIS.
    E siccome il poco od il molto del presunto GRATIS , viene elargito dai vecchi catarrosi del bar , ne accetti le critiche oltrechè la pecunia.

    Nessuno sottovaluti le scritte.
    Però , a chi ha avuto foto, nome ed indirizzo pubblicati su tutti i numeri del “Basta con i Fascisti” edito da Lotta Continua negli anni 70, non sembra una grancosa.
    Sicuramente fastidiosa come “situazione” ma anche ai tempi ( ben più “tosti” del morbidume attuale compresi i quattro teneri schiaffoni scambiati a piazza navona ) faceva piacere comunque poi , stare in famiglia , al caldo ed in santa pace.
    Solo uno stolto starebbe da solo al freddo e pure incazzato !

    Antonini, non ne faccia una questione personale.
    Mi spiace veramente dover intervenire questa volta ma l’ho sentita come cosa doverosa nel rispetto di tutti , incluso il suo.
    Non beffeggi chi si occupa e si preoccupa delle strisce pedonali, dei parcheggi, delle discariche.
    Come diceva quel Tale , si può servire la causa anche facendo la guardia ad un bidone.
    E se è vero che la guerra è finita , in compenso di “bidoni” ce ne sono tanti in giro e tocca sorvegliarli.

    Un saluto.

  9. Consigliere Antonini, il malumore per le scritte offensive che Le sono state rivolte, non giustifica la maleducazione mostrata nei confronti degli utenti di questo blog, che si limitano ad esprimere le loro perplessità per gli argomenti di discussione di una seduta di Consiglio, che è stata convocata d’urgenza. Scrive che siamo “qualunquisti e dei calciofili da bar” solo perché rivolgiamo la nostra attenzione al decoro urbano, alla sicurezza e a tutti gli altri innumerevoli problemi che riguardano il nostro Municipio e non riteniamo la discussione di un O.d.g. sulla rimozione del monumento ai partigiani titini, una priorità. Ed io che credevo che il dialogo, l’ascolto e la possibilità di dissentire fossero tra i principi basilari di un Paese democratico, nonché motivo di “arricchimento” per l’individuo…
    Cordialmente.

  10. Il maleducato rancore che esprime Andrea Antonini serve a qualificarlo ed aiuta a capire chi siede tra i banchi del nostro Municipio.

    Antonini si preoccupa di contrastare i “cenciosi”, ma dimentica di sedere in un organo Amministrativo e non Politico. E se la sua indignazione su quanto accaduto a Prima Porta è condivisibile, molto meno lo sono i modi ed i toni con cui supporta le sue idee (?).

    Per quanto riguarda il mio personale commento era rivolto al termine “urgente” riferito a quanto in discussione: appariva grottesco. E la precisazione di Simone Ariola che segnalava la necessità di fornire un parere al Comune entri il 14 febbraio non fa che aumentare lo stupore: non è che dal Comune vi hanno “chiamato” la sera prima per chiedere questo parere, no? Una migliore programmazione dei lavori sembrerebbe quantomeno opportuna.

    Se davvero la prospettiva di chi ha criticato il suo livore fosse quella del “piove, governo ladro” crede che staremmo qui a discutere? A rispondere ai suoi miserevoli insulti? Proprio perché si ha rispetto delle Istituzioni, anche della più “piccola”: il Municipio in cui siede, si vorrebbe vederlo più efficiente nell’interesse della collettività e meno autoreferenziale.

    Incarognitamente suo

    P.S. I qualunquisti e calciofili non da bar, da casa (per dire) vanno meglio?

  11. Consigliere Antonini, le esprimo solidarietà per le scritte comparse sul muro del Municipio, mi piacerebbe che lei facesse altrettanto nei confronti delle persone prese di mira dalle scritte dei suoi amici, sia quando tali persone sono indicate singolarmente, sia quando sono indicate come appartenenti a gruppi culturali, sociali o politici non nelle sue grazie.
    Detto questo, la invito a fare una ricerca storica sulle foibe più completa e rigorosa: che questa abbiano rappresentato una pagina orrida nella storia del XX secolo è fuori di dubbio, però la loro storia va ricordata tutta e non solo la parte che fa comodo.
    Le foibe non sono nate dal nulla (e anche su questo si documenti bene su chi siano stati i primi ad utilizzarle come fosse comuni), le lascio una citazione di un discorso fatto a Pola il 24 settembre 1920:

    « Di fronte ad una razza inferiore e barbara come la slava non si deve seguire la politica che dà lo zuccherino, ma quella del bastone. […] I confini dell’Italia devono essere il Brennero, il Nevoso e le Dinariche: io credo che si possano sacrificare 500.000 slavi barbari a 50.000 italiani »

    Chi fosse l’autore di tale discorso lo può immaginare facilmente.

    Si ricordi poi che, in quanto amministratore pubblico, lei risponde a tutti i cittadini e non solo ai suoi elettori; questo non vuol certo dire che lei debba concordare con qualunque cosa le venga detta, ma c’è modo e modo di controbattere.

  12. P.S.: Consigliere Antonini, prima di lamentarsi di coloro che il 10 febbraio sono andati ad omaggiare il monumento ai partigiani titini, perché non ci racconta come lei trascorre in genere il 25 aprile?

  13. Solo una piccola precisazione per Camillo. Lo schema di delibera era già inserito all’o.d.g di Lunedi 9 Febbraio, consiglio da me convocato in via ordinaria. Poichè il Consiglio municipale ha ritenuto rinviare la delibera in Commissione per un maggior approfondimento, sono stato costretto, d’accordo con i capigruppo a convocare un consiglio ad urgenza per venerdì, inserendo altri argomenti che comunque avremmo discusso nel prossimo consiglio municipale.
    Cordiali saluti, Simone Ariola.

  14. Grazie per la spiegazione. Temo sia stato quell’aggettivo urgente a scatenare questo putiferio, piuttosto che la sostanza delle cose.

  15. Propongo un test di italiano e un test di diritto amministrativo per chi si candida al Consiglio Municipale. Anche test facili, diciamo a livello di scuola secondaria. Ma almeno eviteremmo di dover pagare gente per amministrarci, che non sa esprimersi e non ha la minima idea di cosa è chiamato a fare.
    In merito alla maleducazione e all’arroganza di tale Cons. Antonini, non perderei altro tempo… si commentano da sole.
    Invito però caldamente la gentile Redazione a continuare con la pubblicazione di post di questo tipo che ci illuminano magnificamente sulle persone che chiedono il nostro voto e la nostra fiducia; valgono ben più di mille spot elettorali.

  16. Vorrei far si, che che questa discussione che molti hanno canalizzato più su un diverbio personale, si allargasse a quella che è la vera situazione del XX municipio.
    Prima di tutto, mi presento ha grandi linee, per far capire che sicuramente le mie opinioni non vengono date per fede politica, cosa che forse ho un pò scorto negli interventi che mi hanno preceduto, ma solamente per un giudizio formatosi osservando le varie peripezie del nostro tranquillo quartiere.
    Mi chiamo Gianni sono nato e vissuto fino all’età di 34 anni a Crevalcore in provincia di Bologna, li gia dai 15, ho militato nella F.I.G.C. (Federazione Italiana Giovani Comunisti) e poi, ovviamente cresciuto, ho continuato il mio impegno politico all’interno del partito,compiuti i 25 anni sono arrivato ha ricoprire la carica di vice segretario del mio circolo di appartenze, non molto, ma sicuramente quanto mi bastava per rimanere nauseato e deluso al punto di abbandonare lo scenario della politica, ma non l’interesse per essa.
    L’anno passato quando ormai pensavo che più nulla potesse stupirmi compiuto ormai il 54esimo anno di età, mi interesso all’elezione di questo ,di certo singolare consigliere, Antonini.
    Ovviamente all’inizio non di buon occhio, lo sento parlare in un banchetto a ponte milvio, sicuramente con tono invigorito e forse questo suo spirito Romangnolo di fondo mi fa interessare a lui e al suo operato, anche se di ideologie opposte alla mia.
    Inizio da subito su internet a cercare informazioni sulla sua associazioni, Casa Pound appunto, e non ci sono certo poche cose che mi lasciano stupito,un programma che tutto sembra forchè di destra, e una su tutte, fa breccia in me, il cosi tanto “affisso” Mutuo sociale.
    Detto questo arrivo al dunque, premetto che non mi va di entrare nel merito storico del discorso foibe, poichè la mia visione è chiaramente differente a quella del consigliere Antonini, e anche perchè penso che l’ordine del giorno in questione sia oltremodo chiaramente una provocazione, anche se vogliamo leggittima. Vorrei soffermarmi più su gli altri problemi citati, che riguardano appunto questo municipio, da me seguiti con molta attenzione.
    Trovo un assurdita che si possa imputare al consigliere in questione uno scarso interesse per le questioni elencate, lo vidi il più presente e in prima linea nella lotta alla discarica di via Mastrigli, e ancor di più in quella del parcheggio a V. Monte Napoleone da Spoleto, dove altri consiglieri cercavano di fa passara in silenzio l’approvazione la speculazione di un parcheggio sotterraneo, ma cosa che più mi ha colpito è stata la schiettezza, con cui vedendo del marcio, contro i suoi interessi, ha troncato un comodo rapporto con la maggioranza, per poter poi informare tutti dello scempio che veniva approvato in Municipio “IL PIANO REGOLATORE SOCIALE” dove i soldi venivano comodamente spartiti tra i consiglieri tramite fantomatiche associazioni , del tipo “I GIOVANI PROMUOVONO LA SALUTE DEI GIOVANI”.
    Bè è proprio questo che dovrebbe fare un consigliere presidente della commissione trasparenza, fare trasparenza cosa che in vita mia e mi pesa riconoscerlo a un fascista , non è mai stata fatta con cosi tanta integrità.
    Per di più, vorrei sottolineare una cosa, sicuramente la risposta data, è cosi chiamata di “pancia”, ma delinea sicuramente un’onesta che purtroppo negli altri consiglieri attenti alle buone maniere non si vede.
    E mi viene da ridere, perchè lui che dice, ovviamente fraintendendolo (perchè è chiaramente altro ciò che intende), di non guardare i piccoli problemi, è colui che ti organizza banchetti anche per risolvere il problema del sottopasso a Tomba di Nerone,quindi, si di pancia, ma in ogni occasione, anche quando per esserlo bisogna pagare in prima persona.
    Ecco questo essere di pancia, cioè onesto, lo trovo fortemente rivoluzionario , lo trovo TRASPARENTE!

    ovviamente tutto questo è i mio giudizio fino ad oggi, spero non ci deluderai anche tu…se leggerai mai questo post, non ti spaventare non sto spiando la tua vita ma seguo con grande interesse il tuo operato, ovviamente sempre con il cuore rosso.

    Saluti a tutti!

  17. ho atteso parecchi giorni prima di formulare una risposta alle critiche che mi sono state mosse; non tanto per evitare altre risposte di “pancia”, quanto per riuscire a sintetizzare una risposta che comprendesse tutto ciò che ho letto e che, al contempo, non fosse eccessivamente prolissa.

    Poco spazio dedicherò alla questione Foibe: non perchè non abbia voglia di confrontarmi con il tema, ma semplicemente per evitare spiacevoli “fuori tema”, come quello di Michele, il quale ha, non so quanto volontariamente, omesso di dire che i primi morti italiani per mano slava risalgono al 1850 (ben prima del fascismo), quando, all’indomani dei moti mazzianiani, la proporzione etnica su quelle terre contava 90.000 italiani a fronte di 1.200 slavi (messi lì dagli austriaci in chiave anti-italiana).

    Non dedicherò tempo all’approfondimento di termini come polis e comunità nazionale, concetti attraverso i quali si sviluppa quel senso civico e di appartenenza che, ben più del numero dei post su un pur serissimo blog, risolverebbe molti dei problemi da voi citati (a titolo esemplificativo: a fronte di un politicante di bassa lega che, su una intera via priva di segnaletica, fa porre, da qualche ditta “debitrice”, le strisce solo davanti al luogo di suo interesse, c’è sempre almeno un cittadino che ha richiesto al politicante, quel tipo di intervento).

    Non dedicherò molte parole al come festeggio io il 25 aprile: ho già detto pubblicamente in aula che per me, quello non è il giorno della liberazione, ma il passaggio da una forma di servitù nazionale ad un’altra. Ciò nonostante, voglio ribadire un concetto per me importante: la tanto agognata “pacificazione nazionale” non passa, a mio modo di vedere, dall’obbligo per tutti di “sentire” in egual misura determinate date, ma attraverso il rispetto verso il tipo di partecipazione che altri ritengono di dover avere. Per questo non sono mai state assunte, da parte nostra, iniziative che potessero apparire come “provocazioni” nei confronti di coloro che quella data “sentono” di dover festeggiare. Da questo assunto nasce l’odg da me presentato in Consiglio; è questo senso di responsabilità e di continua ricerca di dialogo (privi come siamo di categorie mentali impostate sull’essere “anti”) che impedisce al clima di confronto politico di surriscaldarsi più del dovuto, magari ricadendo in vecchie logiche delle quali “veterani d’esperienza” come Aragorn non possono sentire la mancanza.

    Rapido passaggio sulla presunta presenza di “datori di lavoro” e su stipendi: il Consigliere municipale percepisce gettoni di presenza legati alla effettiva partecipazione ai lavori del consiglio e delle commissioni: non perdendo una seduta si arriva a percepire una somma vicina ai 600 euro. Per carità, in periodi di crisi non si sputa sul piatto, ma garantisco a tutti che girare per un municipio che è più vasto, come estensione, di Firenze, mangiare, telefonare ecc., non lascia poi molto. Se poi aggiungiamo un seppur piccolo contributo a tutte le strutture (sezioni, palestre e luoghi di aggregazione) autonomamente creati, rimane il nulla. Se dovessimo ragionare, insomma, sulla base di concetti aziendali quali “congrua remunerazione” e “produttività”, non credo che troveremmo qualcuno disposto ad accettare il lavoro, a meno di non interpretare il ruolo di consigliere come primo passo verso una sfolgorante carriera politica, circostanza questa che, nel mio caso, è esclusa dall’età anagrafica e dagli interessi personali.

    Chiarite alcune questioni che sembravano più personali che amministrative, passiamo a questo secondo aspetto. Ho pensato più volte a come formulare l’intervento ed, alla fine, la sintesi più giusta me l’ha fornita uno dei militanti della sezione di Roma Nord di Casa Pound, quando, letti gli interventi, mi ha detto: “ma se abbiamo fatto tutto noi?”
    Ebbene, quel ragazzo non ha affatto torto ed intendo motivare questa affermazione con dati e fatti:
    • cominciamo con l’annosa questione del sottopasso di via Cassia, che decine di immigrati irregolari avevano eletto a loro dimora: ebbene, dopo numerose segnalazioni al Presidente, lo sgombero è avvenuto pochi giorni dopo la nostra protesta sul luogo, nel corso della quale, abbiamo rischiato di scontrarci con “gli abitanti” (vedi volantini sul mio sito).
    • procediamo con la vicenda di via Mastrigli, la quale, oltre ad essere stata al centro di numerose commissioni trasparenza che hanno condotto all’approvazione della “famigerata” risoluzione, conta, ad oggi, numerose richieste di documenti, molte delle quali inevase. Sulla questione ho avuto più volte modo di parlare con il presidente del Comitato dei Cittadini, manifestando, da subito, la mia convinzione di dover assumere iniziative eclatanti, in grado di sboccare la fitta rete di protezione di cui Callarà gode. A tutt’oggi ribadisco ai cittadini del luogo la totale disponibilità ad assumere tutte le azioni che si rendessero necessarie, atteso che, un sistema burocratizzato all’infinito, consente a chiunque di poter “scaricare” le responsabilità su altri.
    • all’indomani dell’uscita dell’ordinanza sindacale che individua i parcheggi privati interrati, abbiamo intrapreso una battaglia “senza esclusione di colpi” contro chi ha garantito i cittadini di Monteleone da Spoleto sulla volontà politica di non realizzare in quella piazza il parcheggio, abbandonando poi, di fatto, quella gente a se stessa. La risoluzione che ne è scaturita, pur essendo stata stravolta rispetto alla stesura originaria, rappresenta l’apice di quella battaglia, tutt’altro che conclusa.
    • sul Piano Regolatore Sociale non spenderò molte parole, essendo stato al centro delle cronache cittadine per giorni, anche e soprattutto grazie ad una azione forte che ha portato all’occupazione del Municipio, condotta al fine di contrastare il silenzio nel quale si voleva approvare quel piano
    • sul Consiglio dei Giovani – alla cui bando regionale il Municipio partecipò, nella scorsa consiliatura, grazie all’iniziativa del Consiglire del PD Scoppola – abbiamo esercitato una pressione costante, sino all’approvazione del regolamento truffa che questa maggioranza ha redatto. Ovviamente non ci siamo arresi ad una serie di regole che lo renderanno, di fatto, ineleggibile e ci siamo “messi per strada”, come sempre facciamo, a raccogliere le mille firme necessarie a presentare una risoluzione “ad iniziativa popolare” con la quale si torni al regolamento stabilito dalle varie commissioni
    • in qualità di Presidente della commissione trasparenza ho assunto due iniziative che, dopo tanta attesa, vedranno, spero, la luce prestissimo: il Pubblico Registro degli Interessi – istituito la scorsa consiliatura, ma dotato di un regolamento che lo rendeva inefficace e che è stato modificato in commissione – che potrebbe essere all’odg del Consiglio successivo a quello di lunedì. La diretta web delle sedute, bocciata una prima volta, allorquando fui io a presentare la risoluzione ed approvata quando la presentazione è avvenuta ad opera del Pd, avendo tuttavia subito modifiche in aula, che la fanno apparire, nella stesura definitiva, clamorosamente simile a quella da me presentata
    • alcune risoluzioni che prevedono, per la loro applicazione, incrementi nei livelli di personale destinato al municipio XX (es. l’ufficio anagrafico a ponte milvio), hanno scoperchiato un altro annoso problema: quello della cronica carenza di personale, tanto da indurre il sottoscritto a presentare una “scomoda” questione time sulla reale capacità, da parte del Direttore del Municipio, a gestire il personale presente.
    Tutto quanto sopra, solo per elencare i temi più sentiti di questo nostro territorio, temi con i quali non ho mancato di confrontarmi un solo giorno dall’inizio della legislatura, anche tra le mille difficoltà che derivano dalla “solitudine” della mia “posizione politica”. Già, perché c’è chi con tali battaglie non ha accettato di misurarsi, pur potendo contare sull’aiuto di assessori municipali, consiglieri comunali e assessori capitolini e finanche il Sindaco di Roma. Problemi loro……..

    Andrea Antonini
    Presidente Commissione Trasparenza
    Capogruppo La Destra Municipio Roma XX
    Coord. regionale Casa Pound Italia
    andrea.antonini@hotmail.it

  18. Questa si che è una risposta seria, da politico e da uomo serio che annulla le precedenti offese ai cittadini, almeno per quanto mi riguarda.
    Però Antonini mi lasci dire che l’essere noi suoi “datori di lavoro” prescinde dalla misera retribuzione che lei percepisce, non l’abbiamo decisa noi, fosse per me le darei il triplo perchè riconosco che fate un lavoro ingrato. Resta il fatto che quando lei ha deciso di candidarsi sapeva già a cosa andava incontro e le regole del gioco le erano note: avendo quindi fatto una scelta ponderata oggi tali recriminazioni sono tardive. Noi siamo suoi datori di lavoro perchè l’abbiamo retribuita un anno fa, con i voti che lei ha preso. Non può quindi non sentirsi debitore non può quindi scaldarsi se pretendiamo efficienza e concretezza dal suo lavoro e da quello dei suoi colleghi.
    Ma efficienza e concretezza sul territorio, anche dandosi da fare per una misera buca o per la grande discarica, per le strisce pedonali o per il nuovo ufficio del municipio, perchè queste sono le cose che intaccano la vita dei cittadini tutti i giorni non, mi scusi,la presenza di un monumento nel cimitero.
    Stia bene e buon lavoro. Giampiero

  19. Ringraziamo vivamente il Consigliere Antonini per tenere ai primi punti della sua azione amministrativa e politica la battaglia per la rimozione del parcheggio discarica e la situazione pericolo e degrado del residence di via mastrigli.

    Il sindaco Alemanno e la sua squadra, De Lillo al Comune, Clarke all’AMA e Giacomini al Municipio XX fanno orecchie da mercante e si nascondono dietro scartoffie e furbeschi scaricabarile.

    I romani incominciano a pensare che ci siano in giro politicanti in attesa di uno stupro, di un qualche delitto oppure della esplosione di qualche bombola del gas per decidersi di svegliarsi e rendersi conto che la omissione di atti d’ufficio è reato.

    Cons. Antonini, il tempo delle riflessioni e delle valutazioni è passato. I romani si aspettano fatti chiari da parte dalla opposizione democratica a questo regime di omertà e di protezioni di interessi affaristico/politico milionari.

    La legalità, la trasparenza e la democrazia non sono un optional.

    Comitato Cittadini Villaggio dei Cronisti

    email: ccvcronisti@live.it

  20. Mi ha stupito ancora consigliere…e si ricordi di non demordere mai nelle battaglie che stà giornalmente affrontando….perchè anche se da solo, l’appoggio che non troverà nei così detti uomini di partito che non affrontano queste tematiche scomode, la troverà nella gente onesta che vuole un bene comune.

    Grazie per l’impegno quotidiano

    Gianni

  21. Invito tutti a non sottovalutare l’episodio dell’omaggio reso da alcuni collettivi universitari al monumento ai partigiani Titini proprio in occasione della giornata del ricordo NAZIONALE….

    Paragonare tale episodio al fatto che alcuni possano non festeggiare il 25 aprile mi sembra veramente una cosa ridicola dato che la giornata del ricordo è volta a commemorare un eccidio.

    Provate ad immaginare se in occasione della giornata della memoria(in commemorazione della Shoah) qualcuno vada a rendere omaggio ad un monumento,ammettendo per assurdo che esista,in onore dei fautori dello sterminio…..
    Ecco pensate a cosa si scatenerebbe a livello mediatico.

    Dunque mi chiedo :”perche questo episodio non ha avuto il risalto mediatico adeguato?”
    Spero solo che la risposta non abbia alcun legame con la tendenza ,ancora purtroppo molto elevata,di alcuni a voler celare tutto il possibile che riguardi questa qestione….

    Detto questo oserei sostenere che forse la rimozione di quel monumento merita anche qualcosa di più di un semplice ordine del giorno….

    P.S.

    vorrei ricordare a tutti coloro i quali non perdono occasione per lamentarsi su come viene svolta l’attivita politica(soprattutto se si tratta di attività politica di quartiere come questa),che esiste una motivazione per cui le cose procedono spesso in modo lento o non procedono proprio, questa motivazione è il sistema è la burocrazia è la mentalità ottusa di alcuni e le becere ed ormai antiche logiche “anti” che impediscono una costruttiva ,sotto tutti i punti di vista, collaborazione (proprio quest’ultime stanno per fortuna scemando di giorno in giorno), e quelli che agiscono in modo tale da scavalcare o abbattere queste problematiche sono davvero pochi…..ricordatevelo!

    Un saluto ad Andrea…

    Demo

  22. un ultima cosa….

    per evitare possibili risposte che posso già immaginare voglio precisare che il riferimento alla shoah è stato fatto analizzando quest’ultima e l’eccidio delle foibe a livello etimologico quindi considerando solo il fatto che sono entrambe commemorazioni di vittime di eccidi ,senza entrare nel particoloare.

    saluti..

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