Home AMBIENTE Campidoglio – il sindaco Alemanno scopre che Roma è sporca

Campidoglio – il sindaco Alemanno scopre che Roma è sporca

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ama.jpgOggi ne parlano tutti i quotidiani, il Sindaco Alemanno si è accorto che Roma è sporca e minaccia l’AMA di privatizzazione se “fra un anno, dopo che il Comune le ha dato risorse adeguate, l´azienda non garantirà ai romani una città pulita”. L´insufficiente pulizia delle strade, i cassonetti rotti e colmi, la raccolta differenziata che non decolla, le denunce dei cittadini incontrano finalmente l’attenzione del primo cittadino.

Dopo la ricapitalizzazione varata a Dicembre 2008 dal Campidoglio che le ha assicurato 250 milioni di euro, oggi l’AMA si trova a fare i conti con questo richiamo all’ordine. Ma i conti, quelli veri, li fa anche con le proprie casse che sembrano in difficoltà per mancati introiti. E’ notizia di fine gennaio che l’AMA si sta attrezzando per lanciare una grande operazione di recupero di tasse non pagate da anni, sia da privati cittadini che da aziende e ministeri. 220 milioni dai primi e 250 dai secondi, a tanto ammontano i crediti insoluti ai quali pare andrebbero sommati altri 200 milioni dovuti dal Comune per servizi straordinari non ancora pagati.
Per la riscossione dei crediti dai privati l’AMA ha deciso di affidarsi ad Equitalia il cui braccio operativo su Roma, la GERIT SpA, rimbalzò alle cronache un anno fa di questi tempi per la telenovela delle migliaia di multe pazze erroneamente addebitate ai romani che scaturirono altrettante migliaia di ricorsi al Giudice di Pace ingolfandone aule, archivi e corridoi. C’è da augurarsi che di ciò la Gerit abbia fatto nel frattempo tesoro.

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Ma anche i debiti dell’AMA non sono da meno. Già a metà Gennaio un ultimatum dell’ENI per morosità rischiò di bloccare la fornitura di gasolio e di lasciare fermi nei depositi i camion della spazzatura.

In questa situazione finanziaria, il nuovo Presidente dell’AMA Marco Daniele Clarke e l’intero CdA, dopo aver già varato il nuovo piano industriale, si trovano ora di fronte al forte richiamo del Campidoglio, socio unico della municipalizzata, che minaccia la privatizzazione chiedendo all’intera azienda uno scatto d’orgoglio. “Oggi l´Ama è messa seriamente alla prova – ha dichiarato Alemanno – e faccio un appello a tutti i dipendenti e alla struttura perché ci sia davvero un grande scatto d´orgoglio per cambiare realmente il volto di questa città».

Roma è una città sporca e non siamo noi a dirlo, è sotto gli occhi di tutti.  Sporcizia abbandonata, cassonetti rotti e colmi, strade non pulite ed a mala pena  spazzate una volta al mese e, quando va bene,  una, due volte a settimana. Un esempio per tutti: Ponte Milvio viene pulito due volte a settimana col risultato che negli altri cinque giorni bottiglie vuote, lattine, cartacce e residui dei mercatini domenicali restano fra i piedi dei passanti.
Accertatevene voi stessi: per conoscere la frequenza di spazzamento delle strade del XX Municipio è sufficiente cliccare qui.

S’impongono quindi nuove regole, un nuovo contratto di servizio con rigidi livelli di prestazione, ma s’impone anche, oltre allo scatto d’orgoglio richiesto dal Sindaco che il nuovo management aziendale saprà certamente tradurre in atti concreti, un sistema di monitoraggio capillare distribuito ed affidato ad ognuno dei 19 Municipi della città che sappia verificare la qualità dei servizi resi ed indirizzarli di volta in volta verso le specifiche esigenze del relativo territorio.
E serve anche che, una volta tanto, sia dia ascolto alla voce dei cittadini che non da ieri segnalavano inutilmente questo stato di fatto. (Red.)

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10 COMMENTI

  1. comunque ,occorrerebbe un po’ di educazione civica sia da parte dell’AMA che dei cittadini.E a quando una vera raccolta differenziata ?

  2. oltre la sacrosante parole di Roberto qui sopra, mi sa che questi vogliano semplicemente privatizzare e che comincino a preparare il terreno; mi piacerebbe capire da dove nasce l’idea che privatizzando l’AMA la situazione migliori, come se l’esempio offerto dalle varie aziende statali o municipali privatizzate nel corso del tempo abbiano migliorato i loro servizi/tariffe…
    Cos’è che impedisce oggi di dotare l’AMA dei corretti strumenti di rilevare il livello del servizio (oltre il normale sguardo della cittadinanza) e a valle dei necessari mezzi per migliorare tale livello e che miracolosamente sparirà quando questa sarà privatizzata?
    Poi la mia personale fiducia che Marco Tullio Clarke & co. sappiano tradurre in atti concreti lo scatto d’orgoglio richiesto dal Sindaco rasenta veramente lo zero.

  3. Risanare la situazione finanziaria dell’AMA è sacrosanto, ma quanto ci metteranno?
    L’educazione civica a mio avviso è carente soprattutto nei cittadini. Assisto spesso a lanci di sacchetti da auto in corsa, che spesso finiscono fuori, per non parlare dei poveri barboni che per rovistare nei cassonetti creano il panico.
    Nel mio piccolo espongo la mia denuncia e una possibile soluzione:
    La situazione cassonetti su via Luigi Bodio è tragica. Forse non sono più sufficienti, ora che vige la raccolta differenziata, c’è di tutto accanto ai cassonetti. Le bocche per inserire plastica/vetro e quelle per carta/cartone, sono piccole, e quindi tutti poggiano al di fuori.
    il mio appartamento confina con l’ubicazione di 6 cassonetti. Ho un figlio allergopatico, la cui finestra si affaccia a 3 metri da un cassonetto.(potete immaginare quando ci sono scioperi soprattutto l’estate!)
    Ritengo sia estremamente ingiusto penalizzare sempre gli stessi cittadini con l’imposizione dei cassonetti. Quanto meno bisognerebbe fare una rotazione.
    Oltretutto, la situazione dei parcheggi viene ulteriormente aggravata. Via Bodio permette il parcheggio solo sul lato destro, e i cassonetti stazionano anch’essi sul lato destro. Forse si potrebbero creare delle riseghe sul marciapiede di sinistra, ho visto che i camion dell’AMA caricano posteriormente e non lateralmente quindi per loro non ci dovrebbe essere problemi.

  4. E’ veramente vergognoso che in via santa giovanna elisabetta, dove abito, si pulisca 1 volta al mese! E’ un vero porcile. Per giunta,per ottenere una raccolta differenziata degna di questo nome, bisognerebbe avere i cassonetti con indicazione chiara su dove si buttano le cose e avere la possibilità di fornirsi di buste adeguate, e cioè di carta o ecologiche per la carta e cosi’ via, altrimenti è improbabile che la gente, sotto la pioggia, magari, o col pericolo di essere investita (e a via s. giovanna elisabetta è facile possa avvenire) si metta ad aprire le buste e a buttare pezzo per pezzo nei vari cassonetti. Buoni cittadini, si, ma anche essere messi in condizione di esserlo!
    Complimenti per il vostro blog.

  5. Che l’AMA ancora non funzioni bene è sotto gli occhi di tutti, che non funzioni bene da anni pure.

    Però scusatemi guardiamoci in faccia e guardiamo anche in faccia i nostri cittadini.
    Ci si lamenta che non sono chiari i cassonetti… Oltre ai rifiuti normali, ce ne sono solo altri 2: carta e vetro/plastica/alluminio.
    Non mi sembra una cosa così complicata e difficile.
    Le prime volte sarà da farci più attenzione, ma poi dovrebbe diventare una prassi!
    E ancora: in giro (ovunque) si trovano cartacce, pacchetti di sigarette, fazzoletti, ecc buttati per terra. La colpa di tutto questo è nostra e servirebbero spazzini mattina e sera vista la quantità di sporcizia che viene lasciata per terra!

    Riguardo ai rifiunti più ingombranti mi stupisco ancora.
    Ci sono due centri di raccolta vicini al XX.
    Il primo sta all’Olgiata e potrebbe servire tutte le zone più a nord.
    L’altro non si trova nel XX, ma è vicinissimo: basta prendere la tangenziale verso tiburtina ed uscire ai Campi Sportivi.

    E’ giusto lamentarsi che le cose non funzionano bene, ma capiamo che sbagliamo anche noi, o meglio tutti quei cittadini che se ne fregano e che sono anche accanto a noi…

  6. Pierluigi non esageriamo. Tu ce lo vedi uno che deve buttare un armadio vecchio ed imgombrante o una vecchia macchina del gas caricarseli sulla macchina e andare da Colli d’Oro fino all’Olgiata o ai campi Sportivi ?
    C’è da dire un’altra cosa invece che io ho appunto sperimentato il mese scorso. L’Ama ha un ottimo servizio di ritiro a casa degli oggetti pesanti. Prendi appuntamento per telefono, paghi 16 euro e puntualissimi vengono a casa e si portano via tutto quello che ti hanno chiesto di elencare per telefono. Almeno in questo devo fare i miei complimenti all’Ama.

  7. Clicca su google: ama senegal e già chi ci sei anche ama- colombia.

    “dal Senato della Repubblica”Legislatura 15 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-00574
    Atto n. 4-00574

    Pubblicato il 26 settembre 2006
    Seduta n. 38

    AUGELLO – Al Ministro degli affari esteri. –
    Premesso che:
    la società Ama International ha costituito una società di scopo denominata Ama Senegal al fine di gestire un contratto d’appalto acquisito nella città di Dakar per la pulizia delle strade e per la realizzazione di una nuova discarica;
    nel settembre 2005 il Governo senegalese, dopo una vera e propria emergenza ambientale e sanitaria determinata dalle inondazioni estive e da una epidemia di colera, ha unilateralmente annunciato la rescissione del contratto, accusando Ama Senegal di gravi disservizi ed inadempienze; etc etc”

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