Home AMBIENTE Ponte Milvio – a volte ritornano, quando meno te l’aspetti

Ponte Milvio – a volte ritornano, quando meno te l’aspetti

Galvanica Bruni

“mai più mercatini a Ponte Milvio”. Fu questo l’impegno preso dal Presidente del XX Municipio nel rispondere il 31 Ottobre ad una interrogazione posta in Consiglio dall’opposizione. Ma, come scrisse François Malherbe, questa dichiarazione ha vissuto come vivono le rose,  “l’espace d’un matin”, perché già il 30 Novembre un nuovo mercatino era presente sotto la Torretta Valadier (leggi qui). Ma non basta, a distanza di una settimana e “con il patrocinio del Municipio Roma XX” (così recita il volantino distribuito fra i banchi, leggi qui) un altro mercato, nei giorni di Domenica 7 e Lunedì 8 Dicembre, è stato autorizzato sul plateatico dello storico Ponte Milvio. Ecco le foto.

 [GALLERY=226]

Continua a leggere sotto l‘annuncio

E non finisce qui, una raffica di mercatini è  in arrivo

Questo ultimo mercato – oltre un centinaio di gazebo distribuiti sul piazzale della Torretta Valadier e sul marciapiede di viale Tor di Quinto (da notare le auto degli espositori parcheggiate sullo stesso) – è stato organizzato, come esplicitato nel volantino di cui sopra, dalla struttura del sig. G.Brandozzi (http://www.osteriamuseo.it/) con sede ad Ascoli Piceno. Osteria Museo è una struttura molto nota ed attiva nelle Marche ma un po’ meno a Roma, soprattutto nel territorio del XX Municipio. Della stessa si ha infatti memoria solo per un analogo mercatino organizzato a Settembre 2007 nei giardini di Corso Francia (leggi qui). Ma dopo un anno ecco il salto di qualità: dalla mestizia dei giardinetti pubblici agli allori della Torretta Valadier, come vediamo in queste altre foto.

[GALLERY=227]

Il mercato di oggettistica del 30 Novembre è stato invece organizzato da una struttura della quale viene reso noto solo il numero di telefono. Il volantino a suo tempo distribuito a Ponte Milvio non fornisce altre informazioni. Anticipa però che quella del 30 Novembre, all’intestatario di quel cellulare, non è stata un’opportunità concessa una-tantum: tornerà infatti per uno “Speciale Natale” dal 13 al 23 Dicembre. Poi di nuovo domenica 4 Gennaio. Ed infine, come se non bastasse, sempre da Gennaio 2009 sarà presente la 2°, 3° e 4° domenica di ogni mese (per leggere il volantino clicca qui).

Una bella presenza, non c’è che dire, che per tutto l’anno lascerà una sola domenica al mese ai cittadini ed ai residenti per fruire liberamente degli spazi, della piazza e del plateatico di Ponte Milvio che, a quanto pare, non sembrano più essere pubblici ma di proprietà di pochi, usati per fini squisitamente speculativi che non danno alcun ritorno positivo alla comunità locale.

Eppure sia da destra che da sinistra si continua a riconoscere la necessità di salvare la dignità e la valenza storico-artistica-archittonica del più antico ponte di Roma nonchè porta d’accesso al terrritorio del XX Municipio e salotto – ora ridotto a cantina di mobili vecchi – dei quartieri di Roma Nord. Due esempi per tutti.
Solo qualche giorno fa, il 17 Novembre, Roberto Cantiani (PdL), vicepresidente della Commissione Commercio del Comune di Roma, aveva lanciato un messaggio premonitore con un suo comunicato  nel quale si dichiarava “molto preoccupato per lo scempio in atto a Ponte Milvio, già ridotto a luogo di fiere e di eventi, e per quello che potrà accadere nei prossimi giorni se venissero concessi ulteriori spazi anche alle bancarelle e ai mercatini” auspicando che l’amministrazione locale si fosse data da fare per impedire che “nuove bancarelle affollino ulteriormente il povero e bistrattato Ponte” (leggi qui) .
Ed è passato solo un mese da quando Daniele Torquati (PD), Consigliere del XX Municipio e membro della commissione cultura, a nome del suo gruppo il 31 Ottobre ha dichiarato: “rimane la nostra richiesta di prestare molta più attenzione alle iniziative che saranno presenti su piazzale Ponte Milvio per scongiurare…mercatini senza la minima parvenza di iniziativa culturale…apprezzando comunque l’intenzione e la collaborazione del Presidente che si è mostrato favorevole ad una razionalizzazione delle iniziative da svolgere a Ponte Milvio” (leggi qui)

Due voci in un consesso di sordi, così come voci inascoltate sono quelle dei cittadini, dei residenti, dei passanti che si fermano a guardare sconsolati “Tende Milvio” (così il Ponte è stato ribattezzato con sarcasmo ed ironia) indifferenti al fatto che il promotore politico di turno del singolo mercatino possa essere il Gabinetto del Sindaco, piuttosto che un Assessore Comunale anzichè il nostro Municipio, come spesso ci vien detto dai nostri amministratori locali, quelli del governo di prossimità.
Che se questi amministratori prestassero orecchio alle voci dei cittadini capirebbero che il malumore non è per il mercatino in sè – per quanto ripetitivo, stantio e stanchevole sia ormai questo modello commerciale – ma solo per il fatto che venga autorizzato da chicchessia sul Piazzale della Torretta Valadier.
C’è un’intera via Capoprati a disposizione dove per 13 anni si è tenuto un ben più importante mercato d’antiquariato, perchè non usare quella ? Ci sono migliaia di metri quadri di piazzali inutilizzati a partire da Largo Maresciallo Diaz, piazzali dove d’estate esplodono le manifestazioni ludiche, perchè non usarli ? Abbiamo il parco del laghetto di Tor di Quinto abbandonato, perchè non riqualificarlo e dedicarlo in pianta stabile a mostre ed esposizioni ? Perchè da anni su Viale Tor di Quinto sono stati assegnati migliaia di metri quadri ad un’associazione politica piuttosto che ad una struttura commerciale privata per lo sport e la ricreazione e non si trova un fazzoletto di terra per creare un’area espositiva ? Volere è potere, disse qualcuno.

Dalle proposte torniamo alle proteste. Perchè intanto, mercato dopo mercato, tendopoli dopo tendopoli continua l’inarrestabile declino di questo “povero e bistrattato ponte”, declino da noi denunciato ad Ottobre (leggi qui), declino che, per una settimana o due, sembrava aver avuto un inaspettato stop con la frase “mai più mercatini a Ponte Milvio”.

Mai più mercatini a Ponte Milvio, una frase buttata lì senza crederci, una promessa dalla brevissima vita che ci fa tornare alla mente i versi di François Malherbe o quelli scritti da Fabrizio De André in epoca molto più recente: “…. e come tutte le più belle cose | vivesti solo un giorno | come le rose”

.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

17 COMMENTI

  1. Ma io non la capisco questa vostra antipatia nei confronti delle iniziative private che danno impulso all’economia! Soprattutto in questi momenti di crisi. Bisognerebbe fare molto di più! Il Valadier è morto, molti dei cittadini del XX° Municipio sono “civicamente” prossimi a tale condizione…, comatosa è l’affidabilità delle affermazioni degli amministratori… ma buttiamolo proprio giù il Ponte e la sua Torretta e mettiamo bancarelle su tutta la piazza!

    Se poi – con comodo, per carità – qualcuno volesse spiegare quale sia la valenza “culturale” di questi mercatini saremmo più tranquilli. Perché, a vedere il sito http://www.osteriamuseo.it/ si tratta di una vera e propria impresa commerciale, pienamente legittima, la cui valenza culturale è tutta da dimostrare.

    Le società del Sig Brandozzi organizzano mostre di oggetti collezionati dal Sig. Brandozzi, ospitano espositori in tende e casette affittate dal Sig. Brandozzi. E se queste iniziative possono avere un senso in “piccoli centri come Recanati o Porto San Giorgio od Ascoli Piceno come attrazione turistica… tale senso sfugge in un contesto già ampiamente caotico come Ponte Milvio.

  2. La valenza culturale dovrebbe spiegarcela l’assessore alla cultura del municipio o del comune, visto che avallano queste operazioni commerciali in un luogo di cultura.
    ma forse loro Ponte Milvio non lo vedono come un luogo di cultura ma solo come uno spiazzo qualunque e quindi che ben vengano bancarelle, banchetti, macchine sul marciapiede, sporcizia e che ben vengano le promesse non mantenute. Tanto noi cttadini siamo sudditi e non abbiamo diritto che le promesse fatteci vengano mantenute.
    Roberto

  3. Ciò che mi lascia molto perplessa di tutta questa vicenda è l’indifferenza con la quale si svolge sotto gli occhi dei rappresentanti politici di AN nella maggioranza del nostro municipio. Lo dico senza alcuna ironia anche perchè alcune iniziative lo ho pure condivise, questo partito si è mosso sempre a difesa dei monumenti e dei simboli della nostra storia e della nostra cultura, basta ricordare la polemica sull’Ara Pacis e la difesa del Foro Italico. Ma allora perchè non intervengono su Ponte Milvio ? Non riesco a credere che a loro stia bene così, soffocato dai banchi, dagli ambulanti e dai tendoni. Devo quindi pensare che rinunciano alla difesa di questo monumento per non disturbare l’altra parte della maggioranza ? Spero che qualcuno venga a spiegarcelo. Grazie. Clara

  4. Ecco l’ennesimo scempio ai danni di uno dei ponti più antichi di Roma, luogo di valenza storico artistico architettonico e tutto nell’indifferenza generale.
    Complimenti quindi a vignaclarablog, per aver posto la questione sotto gli occhi di tutti, e non solo di chi vive nel nostro Municipio, essendo la piazza di Ponte Milvio un luogo frequentato da persone che provengono da tutta la città.

  5. Almeno questa volta non è stata completamente coperta la visuale della torretta….

    Credo che l’organizzazione sia la stessa che continua a organizzare un mercatino nei giardini di Corso Francia. Anche in questo caso i cittadini si lamentano ma vanno a visitare il mercato. E’ corretto dirlo. Come è giusto ricordare che le critiche vengono per i parcheggi tolti dai visitatori del mercatino, nonostante in questo caso ci sia il vicino piazzale del mercato per questo uso.

    Una considerazione però credo vada fatta.
    Nel volantino si legge che il XX ha dato il patrocino ma non si parla di iniziativa culturale. Che l’abbia dato proprio e semplicemente per un’iniziativa commerciale?
    Il valore di questo mercato non è particolarmente elevato? Per come la vedo io non lo era neanche quello storico che sempre a Ponte Milvio si svolgeva anni fa, ma sul quale mi sembra che i cittadini siano stati più indulgenti. Francamente però non ne capisco lil motivo.

    Circa al luogo alternativo forse la pista ciclabile (via Capoprati,credo si chiami) è l’alternativa migliore. In fondo i gazebo già si dirigono in quella direzione. Viale Tor di Quinto è troppo isolato e scomodo per i parcheggi: problemi da considerare trattandosi sempe di un’iniziativa commerciale che ha bisogno di visibilità ma che deve anche creare meno problemi possibili alla viabilità.

    Infine mi domando se ai residenti e ai commercianti della zona diano più fastidio iniziative simili o la movida notturna che si è appropriata del quartiere.

    Mi domando se sia giusto che uno dei ponti storici di Roma torni a essere il deserto di un tempo, isolato là lungo il Tevere, quasi dimenticato ormai da tutti.
    L’idea che il ponte si animi e viva a me piace. Il problema è quali inizitive vi si possono svolgere. Culturali. Bene, pensiamo insieme a quali possono essere queste inizitive culturali. Proponiamole da questo blog.

    Angela

  6. Cara Angela, non so dove tu abiti, io parlo da residente abitando a cento metri dalla Piazza di Ponte Milvio, in cui vivo dalla mia nascita e che amo profondamente. A parte che ieri la Torretta era visibile solo standoci sotto perchè bastava allontanarsi di pochi passi e già non si vedeva più, chi ti ha detto che i cittadini si lamentano per i parcheggi ? Scusa ma sbagli proprio, noi ci lamentiamo per la mercificazione che viene fatta di questo luogo stupendo. Perchè mercatini come questi non si trovano a Fontana di Trevi o al Pantheon ? Che cosa ha di meno Ponte Milvio che sta lì da 2000 anni ? Perchè lo tengono abbandonato, non viene difeso dai vandali che lo deturpano e deve essere continuamente luogo di mercato ? fra un po’ ci troveremo pure i pollivendoli.
    A me per quale motivo sia stato dato il patrocinio proprio non m’interessa, il municipio non doveva proprio darlo e non doveva consentire il mercato, questa era la promessa fatta dal presidente. Che lo facciano a viale tor di quinto, perchè non dovrebbe andare bene ? quando d’estate c’è mondofitness forse non c’è altrettanta affluenza di macchine ?
    Ed infine nessuno di noi dice che Ponte Milvio deve essere un deserto, ma dove le prendi queste informazioni ? Noi vogliamo che sia un luogo rispettato per quello che è, che vi svolgano mostre di arte, di quadri, di fotografie, che ci si tengano concerti come quelli bellissimi organizzati dal comune, e non dal municipio, a inizio dello scorso settembre, che venga tenuto pulito, illuminato e sorvegliato e che non serva invece solo a far fare business ad uno sconosciuto organizzatore che intasca soldi dagli espositori mentre a spese dei cittadini vengono pagati i vigili che sorvegliano il mercato e il giorno dopo l’AMA che deve ripulire utte le cartacce e la sporcizia lasciata lì dai commercianti.
    La movida notturna è un altro problema che io vivo, e forse tu no, tre notti a settimana ma che non può essere posto come alternativa: che volete la movida o i mercati ? è troppo facile metterla così. Scusa Angela ma sarebbe bene che i problemi concreti venissero affrontati con cognizione di causa, altrimenti si fa solo confusione.
    Tanti saluti.
    Martina

  7. Condivido il grande punto interrogativo sulle bancarelle a ponte Milvio.
    Di questa stupenda Città si fa scempio ovunque ormai, ma sorprende e sconcerta che gli amministratori di BENI PUBBLICI possano concedere l’uso commerciale di monumenti consolidati dalla storia e ricchi di valenze locali. Ponte Milvio esiste da circa 2.200 anni resistendo nel tempo alle barbarie alle quali è stato sottoposto, fino alla sua chiusura al traffico veicolare, i meno giovani ricorderanno il tram che lo attraversava. Riconosciuto da tutte le giunte capitoline e ultimamente ristrutturato dalla giunta presieduta da M. D. Clarke, alla cui ristrutturazione ci onoriamo di aver dato un contributo di idee, è stato finalmente impedito al traffico anche di moto e motorini. Una vera isola felice insomma, a disposizione dei cittadini dei municipi II e XX.
    Purtroppo di nuovi barbari è pieno il mondo e non finiranno di stupirci, ma non finiranno nemmeno le nostre battaglie di civiltà.
    Assolutamente disponibili per azioni comuni per restituire a ponte Milvio la dignità che merita, ad esempio, una efficace pressione telematica nei confronti del Presidente Gianni Giacomini. La sua e-mail è pubblica, non sarebbe male stabilire un testo comune da inviare tutti insieme al Presidente.

    Massimo Di Stefano
    Presidente Legambiente Roma Nord

  8. Massimo, ottima idea quella dell’email.
    Io ne propongo una seconda.
    inviamo tutti un sms al signor 3355804254.
    testo: “la 2° 3° e 4°domenica del mese il mercato fallo sotto casa tua”

  9. A prosito di questo sig 3355804254 al quale pare è stato appaltato Ponte Milvio per 3 domeniche al mese per il prossimo anno vorrei sapere da chi, se dal comune di Roma o dal nostro Municipio.
    Comunque mettendo questo numero in internet si vede che corrisponde ad un certo Adriano che a dicembre 2006 ha organizzato un mercatino di natale al Colosseo (citato addirittura nella rivista del Comune di Roma !), a marzo 2008 si offre per lezioni di violino a Roma, a luglio vende una tela del ‘600 di grande pregio, ad agosto 2008 cerca casa a Lucca, a settembre si offre come accompagnatore di persone anziane ma contestualmente vende un bronzo originale dell’800…. insomma un personaggio poliedrico che a Ponte Milvio non poteva proprio mancare !
    Cucù ? Adrià, ma chi sei ?

  10. Andiamoci piano ragazzi con lo sabttere “il mostro” cioè il telefono in prima pagina e a pubblicarlo su internet. va bene il numero è sul volontanio ma cosa c’entra il signor X organizzazotr del mercatino con chi lo ha autorizzato? Scusate ma in caso bisognerebbe inviare mail o sms a chi ha autorizzato l’iniziativa.
    Personalemne questo metodo non lo condivido.

    Piuttosto come domanda Emilio si è scoperto se il responsabile è il OCmune o il mUnicpio?

    Altra domanda a cui forse qualcuno saprà rispondere: chiunque abbia concesso l’autorizzazione, sarebbe interessante consocere quando è stata rilasciata se prima o dopo le famose prese di posizione di Pdl e Pd del XX Municpio contro i mercatini.
    Infatti, se fosse stata rilasciata prima ci sarebbe da valutare se seistono penali o cose simili da pagare per l’eventuale ingiustificata revoca del permesso. In tal caso credo convenga soppportare tutti un altro mercato sperando che sia vermente l’ultimo, cioè che non si diano altri permessi.

    Cara Martina,
    per il parcheggio mi riferivo alle lamentale dei cittadini di Corso Francia per un anaolgo mercatino.
    Del patrocinio ho parlato perchè altri prima di me hanno qui sollevato la questione impostandola in modo che sembrasse che il patrocino fosse per la cultura. Invece nn specificandolo sul volantino potrebbe anche essere per attività commerciali. Insomma il municpio aveva voluto proprio organizzare un mercato non un’iniziativa culturale.
    Della visuale della torretta notavo solo che gli attuali gazebo sono meno inveasi degli ultimi.
    Dei mercatini di questo tipo m isembra chiaro cosa ne penso, avendo detto che non li condivido e che tutti sono di bassa qualità compeso quell oche annio fa veniva organizzato a Ponte Milvio o quell idi piazza Verdi e gli altri. Non è migliore quello di p.zza Risorgimento ad es, per nominarne uno in zona centrale.
    Sulla scelta di Tor di QUinto rimango della mia idea. Non mi smebra una buona alternativa perchè l’alternativa deve considerare anche le esigenze commerciali degli espositori e l’area di Tor di Quinto non viene loro incontro. Meglio via Capoprati come compromesso che media tra le due posizioni. Anche queste considerazioni son o affrontare il problema con cognizione di causa, cara Marangela.
    Non intedevo fare classifiche tra mercatini e movida ma mi domandavo solo se quest’ultima o meglio le sue conseguenze non creassero maggiori disagi del mercatino.
    Mercatino che ripeto non difendo anzi fosse per me abolirei all’istante.
    A me possono non piacere le bancarelle, la movida, i lucchetti ma resta un fatto:POnte Milvio negli ultimi anni si è rivitalizzato. Si può discutere sui modi e su come ora sfruttare questo nuovo interesse dei cittadini per la zona ma in sè la “vita “che ha ripreso il ponte e la zona è positiva.

    C’è poi un altro problema: i fruitori dle mercatino. Chi sono? Mi spiego, se nessuno vuole iniziative simili il metodo migliore e più efficace è boicottarle cosicche falliscano. Insomma non andare a visitare e a fare acquisti al mercatino. Trattandosi comunque di niziativa con interessi commeciali vincerà la legge di mercato. Risultato:neuun affare, nessuna richiesta di stand da parte egli espositori, stadn vuoti per l’origanizzaztore, mercatino chiuso e nessuna futura richiesta per mercatini simili nell’area.

    Angela

  11. 3355804254. E’ scritto su centinaia di volantini distribuiti a Ponte Milvio, è scritto in decine di siti di richiesta di case e lavoro e di vendita oggetti in internet, ed io dovrei farmi scrupolo di scriverlo in un commento ? Da cittadino ho il diritto di pretendere di sapere chi c’è dietro questo numero visto che stando al volantino o il Comune o il Municipio gi ha “fatto dono” del piazzale di Ponte Milvio, un piazzale pubblico, per 3 domeniche al mese. Che sia la redazione di questo sito a censurarmi, non lei cara Angela. E poi si informi, nelle concessioni di suolo pubblico l’ente pubblico si riserva sempre di poterla revocare senza alcuna penale a suo carico, caso mai deve solo restituire la tassa pagata per l’occupazione (parliamo di pochi euro a metro quadro) ma quando le iniziative sono catalogate come “culturali” gli organizzatori sono esentati dalla tassa. Buona notte.
    Emilio

  12. Ma chi la censura,caro Emilio.

    A me sembra al contrario che con il tono del suo commento sia invece lei a censurare me e chi dissente dalle sue opinoni e proposte. Scusi la franchezza.

    Ho solo detto di non condividere questo metodo.
    E che ritengo più opportuno indirizzare la protesta contro chi ha concesso l’autorizzazione al mercatino, dopo aver preventivamente verificato se si tratti Comune o XX Municipio. Semplicemente perchè se, ad esempio, lei Emilio proprone alle istituioni una mostra d’arte o un concerto jazz nel piazzale della Torretta e Comune/XX Municipio (o chi è competente) non lo autorizza ma i cittadini gradirebbero l’iniziativa, i cittadini dovrebbero protestare con lei (cioè con il promotore e organizzatore dell’attività) perchè non l’ha svolta? Allo stesso modo se lei chiedesse il permesso per un mercatino in un’area per i cittadini non adatta a tale iniziativa ma le autorità compenti glielo concedessero, i cittadini con chi dovrebbero prendersela? Con lei che l’ha proposta o chi l’ha concessa?Secondo me con chi l’ha autorizzata.

    Proprio perchè non condivido il metodo da lei proposto ho suggerito di non visitare il mercatino così che non sia più economicamente appetibile per organizzatore ed espositori. Così sarà la legge del mercato a decidere prima e meglio di qualsiasi decisione amministrativa o politica.

    Le consiglio poi di rileggere con attenzione il mio commento.
    Comprenderà che non ho affermato nessun assunto in merito alla revoca della concessione ma che ho semplicemente posto il problema sui tempi di concessione del permesso e su eventuali penali da pagare in caso di revoca.
    Chiedevo appunto informazioni in merito. La prego quindi di non mettermi in bocca affermazioni non fatte, grazie.
    Vedo comunque che lei ha risposto alla mia domanda e la ringrazio.

    Però che il mercatino sia un’iniziativa culturale mi sembra che lo stiamo affermando noi qui o sbaglio? Non è che anche ufficialmente le istituzioni e gli esercenti considerano il mercatino un’iniziativa commerciale?(E’ una domanda, caro Emilio). Quello cioè che nella realtà dei fatti è, come tutti su questo blog andiamo ricordando.

    Buona giornata

    Angela

  13. Dimenticavo.

    Un dubbio:non è che con tutto questo parlare del mercatino, anche se in negativo, stiamo solo facendogli tanta pubblicità gratuita interessando all’iniziativa anche chi finora non lo era?

    Se boicottaggio deve essere che lo sia fino in fondo. Quindi da questo momento decido di non commentare più questa notizia per fargli indirettamente pubblicità.

    Angela

  14. Mi permetto di segnalare questa pagina del sito chiamaroma.it, ove si cita il neo Assessore ai Lavori Pubblici del XX Municipio quando – a proposito di una “mostra” del 2007 nei giardini (?) di Corso Francia – affermando che:

    Occasione importante e appuntamento da non perdere, che il Municipio Roma XX, nella persona del Consigliere Stefano Erbaggi, ha saputo apprezzare, incoraggiando l’organizzatore Gianni Brandozzi a far tornare a Roma nel proprio territorio una mostra di antiquariato e collezionismo di pregio.

    Non so se Erbaggi abbia delle responsabilità in materia circa il passato o, per via del suo nuovo incarico, glie ne vengano da oggi… ma un suo commento – magari non in veste ufficiale, per carità – darebbe un importante contributo al dibattito.

  15. oh quanto Angelico e contorto rumore per nulla !
    Io ho solo detto che voglio sapere chi c’è dietro quel numero. Sarà pure un mio, un nostro diritto avere un briciolo di trasparenza ? Ma dove mai s’è visto che di uno al quale viene dato in concessione un suolo pubblico ai piedi di un monumento nazionale si debba conoscere solo il numero di cellulare, è incredibile, e c’è pure chi lo difende. Mah …

  16. Non so cosa accade negli altri municipi, certo è che in XX si ha il “sospetto” che chi si alza prima comandi….. I vigili rispondono che se c’é un mercatino qualcuno lo avrà autorizzato…..( via Riano nei giorni 6-7-8 u.s ), gli amministratori ci dicono quello che noi vogliamo sentirci dire …e poi fanno del bene pubblico ciò che vogliono…( per loro esclusivo interesse)… ma certo è che in pochi anni sono stati completamente distrutti tutti i parametri di vivibilità di questo angolo di quartiere….alla faccia dei residenti, quegli stessi ai quali i politici hanno chiesto il voto in nome di una migliore amministrazione, di una migliore trasparenza, di una migliore organizzazione del quartiere e del Municipio.
    Alle prossime elezioni che vadano pure a chiederli (i voti) alle migliaia di frequentatori notturni di Ponte Milvio, ai 50 commercianti che stanno facendo “carne di porco” con tutto ciò che li circonda (sempre alla faccia dei residenti), infischiandosene delle più elementari norme di rispetto per gli altri. Da quì si è passati ai mercatini giornalieri, settimanali…fissi o quasi , all’occupazione di tutto e di più.
    Non si è forse capito che vorremmo, noi che viviamo questo angolo di Roma, essere lasciati in pace, vorremmo ritrovare la ns. vivibilità e tranquillità, liberi di godere del Ponte , della piazza, delle ns. strade, del ns. mondo…….. O NO !

  17. A tutti coloro che protestano per i menrcatini di Ponte Milvuio, al di la del fatto che per me è indifferente se li fanno o non li fanno, ma a chi danno fastidio? I mercatinoivengono fatti dove non ci abita nessuno, non fanno rumore, invitano gratuitamente la gente a fare due passi, creano una forma di reddito alternativo, e poi chi espone paga lo spazo che occupa : insomma chi si lamenta parla di cultura…a P.Milvio…? Non mi sembra che Ponte Milvio sia diverso da qualsiasi altro Ponte, anzi a Roma ve ne sono anche di p’iu importanti…. Il fatto è che tanta gente non ha veramente nulla da fare… e perde il suo tempo a criticare tutto e tutti… ma mai a proporre cose in alternativa, inteligenti!
    MEDITATE GENTE…MEDITATE SULLE STRUMENTALIZZAZIONI A TUTTI I COSTI!!!!

LASCIA UN COMMENTO

inserisci il tuo commento
inserisci il tuo nome