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Piogge e frane a Roma Nord

Galvanica Bruni

Via Bodio a Vigna Clara e via Due Ponti in zona Cassia: due frane nella stessa data, con le stesse piogge, con gli stessi problemi, nella stessa attesa.   

work-in-progress.jpgFine Ottobre, due violenti nubifragi mettono in ginocchio Roma, quanto quello dell’altro ieri 4 Novembre. Saltano i tombini, scoppiano le tubature, si aprono le strade. A Roma Nord accade in via Due Ponti ed in via Bodio, su un marciapiede nella prima ed al centro della carreggiata nella seconda ma ambedue le frane mettono in difficoltà pedoni ed automobili creando non pochi disagi ai residenti ed alla circolazione locale. A distanza di più d’una settimana com’è la situazione ?

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Via Bodio.  In prossimità del civico 37 la notte del 28 Ottobre è franato il manto stradale e si è aperta una grande buca, pare dovuta alla rottura di un tubo, ed infatti le tracce sono ancora evidenti. Un intervento tampone, a dir la verità, è stato già fatto ed il tubo non perde più. Ma la buca a cielo aperto con il recente nuovo nubifragio del 4 Novembre si è riempita di acqua che non si sa dove andrà ad infiltrarsi. Nel frattempo via Bodio è interrotta e chiusa al traffico causando notevoli disagi alla circolazione locale in quanto nella zona è l’unica strada a congiungere in modo diretto, ed a senso unico a scendere, via Cassia Antica con Corso Francia.

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Nei primi giorni la chiusura al traffico ha reso impossibile anche la raccolta dei rifiuti ed i cassonetti  esondavano. Poi, la scorsa domenica, uno speciale intervento dell’AMA. “Due grandi camion dell’AMA sono entrati in retromarcia – ci racconta un residente – uno da Corso Francia ed uno da Via Cassia ed in questo modo sono riusciti a svuotare i cassonetti e poi ad andare via”.
Pare inoltre che la chiusura al traffico di via Bodio non sia segnalata su Via Cassia e che quindi siano diverse le auto che l’imboccano per trovarsi poi davanti alle transenne.
A più d’una settimana dall’evento, quando avverrà il completamento dei lavori e la riapertura ?

Via Due Ponti. al civico 192, a due passi dalla GS, ecco lo smottamento creatosi in corrispondenza di un pozzetto della rete fognante. Già lo scorso Settembre Via Due Ponti fu interessata da un altro cedimento del manto stradale, nonostante che fosse stato rifatto qualche mese prima (leggi VignaClaraBlog del 15.9.08). Ma tant’è. Davanti la frana due operai all’opera ci dicono che “queste fogne risalgono al 1957 e all’epoca venivano realizzate utilizzando soprattutto tubi di cemento, mentre le pareti dei pozzetti venivano costruite con murature in blocchetti di tufo. I risultati sono evidenti”.

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“Oggi per questo tipo di fognature – ci spiegano – andrebbero usati solo tubi di PVC o di Polietilene ad alta densità.  Resta comunque il fatto che quando si verificano delle piogge di straordinaria intensità gli allagamenti ed il rigurgito sono inevitabili, perché le sezioni delle reti fognanti vengono progettate tenendo conto di un normale regime di pioggia. Se si dovessero costruire delle reti fognanti adatte a smaltire qualunque intensità di pioggia, risulterebbero delle tubazioni ampie come i tunnel sotto la  Manica, con dei costi naturalmente esorbitanti”. Ma alla domanda “quando finirete” scuotono la testa.
La prospettiva non è rassicurante, ma oltre a raccomandarci al dio Pluvio affinchè distribuisca le suo prossime piogge pacatamente, è possibile ipotizzare un intervento vero, concreto, risolutivo affinchè via Due Ponti non sia per sempre un colabrodo ?

A margine registriamo che ieri, 5 Novembre, Il presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo, responsabile della Protezione civile regionale, ha firmato un decreto con cui dichiara lo stato di calamità naturale nei territori dei comuni di Roma, Guidonia Montecelio e Ponza in quanto la  notevole intensità delle piogge abbattutesi il 28 e 29 ottobre su queste aree ha causato ingenti danni alle strutture pubbliche e private. “La firma del decreto del presidente Marrazzo – recita il comunicato della Regione – permetterà la gestione dell’emergenza nei territori colpiti dal maltempo e renderà possibile l’adozione di provvedimenti urgenti e interventi per il ripristino dei danni subiti dalle strade, dalle abitazioni private, dalle strutture produttive.”
Alessandra Stoppini

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1 commento

  1. Più del dio Pluvio. Più dello stato di calamità naturale chiesto sia dal sindaco di Roma Alemanno sia dal Presidente della Regione Marrazzo. Speriamo possa la nuova gestine della manutenzione stradale, la cua concessione alla Romeo è stata appena revocata dal Comune di Roma, e il nuovo prossimo bando per una gestione finalmente seria del servizio.

    Angela

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