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Storie di cinema – Norma Giacchero a colloquio con VignaClaraBlog

Galvanica Bruni

per 30 anni accanto a Federico Fellini ed a 15 anni dalla sua scomparsa, Norma Giacchero accetta di parlarcene nella sua casa di via Cassia, a Roma Nord. 

fellini.jpgNorma Giacchero, che per 30 anni ha lavorato come segretaria di edizione accanto ad uno dei registi più importanti e famosi del mondo, il Premio Oscar Federico Fellini, vive sulla Cassia dal 1974 e, prima di allora, a Vigna Clara. La signora Giacchero possiede una miniera di ricordi che riguardano tutto il cinema italiano, quando la nostra cinematografia era conosciuta e stimata in tutto il mondo. Siamo andati ad intervistarla certi che la sua ricca esperienza di vita a contatto con tanti personaggi indimenticabili rappresenti motivo di interesse per i nostri lettori.

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Il suo nome risulterà sconosciuto ai più, ma la sua professione, simile a quella di tante altre persone, artigiani che lavorano silenziosamente e con passione nel cinema accanto a registi illustri, non deve essere sottovalutata, al contrario. Come ci conferma la stessa Signora Norma, quando le domandiamo quale è il lavoro all’interno di un film che compete alla segretaria di edizione. «Semplice: la segretaria di Edizione è la memoria del film: registra ogni attività fellini3.jpggiornaliera relativa alla ripresa, con attenzione alle sequenze sul ciak, ai commenti del regista sulla singola ripresa che saranno utili nelle fasi di montaggio. Si occupa inoltre di redigere il Diario di Lavorazione, che consta nell’annotare i particolari relativi alla scena nell’inquadratura. E’ un ruolo tradizionalmente femminile. La mia sedia, mentre lui girava, si trovava accanto alla sua. Di questo mestiere mi è rimasta una grande memoria visiva. Deformazione professionale. Fellini, inoltre, tendeva ad improvvisare durante le riprese del film, non seguiva sempre la sceneggiatura tant’è vero che spesso mi domandava “Cosa ha detto quel personaggio?” ed io dovevo essere pronta a rispondere, guardando il mio Diario»

La Signora Giacchero abita in una traversa all’inizio della Via Cassia. Ci accoglie gentilmente nella sua casa dall’aspetto borghese che rivela la sua personalità. Nonostante abiti ormai da moltissimi anni a Roma la sua voce tradisce una simpatica inflessione toscana. Le chiediamo se è vero che ha origini toscane e lei ci risponde che è nata a Montevarchi, in provincia di Arezzo.

Signora Giacchero, da quanti anni abita a Roma Nord? Dal 1963. Prima abitavo nel quartiere di Vigna Clara, in una traversa di Piazza Stefano Jacini. Mi piaceva molto abitare li. E’ il mio luogo del cuore e ci torno spesso. Nel 1974 mi trasferii con la famiglia in questa casa. Questa è una zona piena di verde, certo dopo tanti anni il posto si è degradato, come in molte altre zone. I problemi sono i soliti: sporcizia e traffico. Dalle mie finestre però godo di un bel panorama, i pini mi fanno compagnia. Quando cammino per la via mi accorgo che da qualche anno molte giovani coppie con figli piccoli sono venuti ad abitare qui. Noto con piacere che i portieri curano con dedizione i giardini dei condomini mentre invece quello che mi dispiace è vedere che spesso i padroni dei cani non sono puliti.

In quale occasione conobbe Federico Fellini? Nel 1963, mentre scendevo le scale della Sede Rai che si trovava allora in Via del Babbuino, ero andata a chiedere un lavoro ma la mia richiesta era stata respinta per “sopraggiunti limiti di età”, mi venne incontro Fellini il quale mi guardò e mi chiese «Signora ma fellini-e-masina.jpgnoi ci conosciamo vero?» No, gli risposi io. Iniziammo a parlare e scoprimmo di avere un amico in comune. Nacque tra noi un feeling immediato. Mi disse che stava per iniziare a girare un film con protagonista sua moglie Giulietta Masina, il film era “Giulietta degli spiriti”. Lui mi promise che appena iniziato il film mi avrebbe chiamata. Venni a sapere in seguito che il film era cominciato ma senza di me. Scrissi una lettera risentita al regista e lui mi chiamò a lavorare con se. Da allora trent’anni della mia vita li ho passanti accanto a Fellini fino all’anno della sua morte, il 1993. Mi legava a lui non solo un rapporto professionale ma anche umano. Diventai molto amica anche della moglie, una donna memorabile con la quale spesso andavo al Teatro dell’Opera. Facendo questo mestiere ho conosciuto molti attori, come Marcello Mastroianni. Il segreto del suo charme era sicuramente la sua aria distaccata, indolente, pigra; non corteggiava nessuna donna ma si lasciava sedurre. Era un uomo veramente affascinante.

Ci parli di un episodio divertente avvenuto dietro le quinte. Mentre giravamo La voce della luna del 1990, l’ultimo film di Fellini, interpretato da Roberto Benigni e Paolo Villaggio, durante le pause dei pasti Roberto diceva a tutti noi, riferendosi alla nota bulimia di Villaggio “Svelti, mangiate tutto rapidamente, sbrigatevi a mangiare le polpette, altrimenti arriva Paolo e si mangia tutto.” Villaggio subiva gli scherzi di Benigni. Fellini lo chiamava Pinocchio perché i suoi movimenti a scatti gli ricordavano il celebre burattino. E’ un personaggio irrefrenabile, un pezzo unico del nostro cinema.

Signora Giacchero, pochi giorni fa, il 31 Ottobre, erano 15 anni che il grande Regista è morto. Secondo lei l’Italia si è dimenticata di lui o no? L’Italia ha sicuramente un debito di riconoscenza nei riguardi di Fellini, la sua arte ci ha fatto conoscere ed apprezzare in tutto il mondo. Non dimentichiamo che gli fellini2.jpgsono stati attribuiti ben cinque Premi Oscar. A Rimini nel 1995 è nata la Fondazione Federico Fellini, Presidente Pupi Avati, per espressa volontà della sorella del Regista, Maddalena, e del Comune di Rimini, che promuove iniziative con cui celebrare l’opera del Maestro e la costituzione di un centro di studi felliniani, punto di riferimento nazionale ed internazionale. Presto partirò per Rimini anch’io, vengo invitata tutti gli anni. Lavorare con lui era un piacere. Il set era un salotto, egli sapeva arricchire il film anche con i dialetti. Spessissimo mi rivedo i film di Federico e ritrovo quel mondo di un tempo.

Cosa ne pensa delle nuova generazione di registi di oggi? Alcuni sono da apprezzare come Matteo Garrone, Giuseppe Tornatore, Fellini aveva stima di lui, Paolo Sorrentino, Gabriele e Silvio Muccino, quest’ultimo ne deve fare ancora di strada ma è bravo. Alcune volte, quando mi capita di incontrare per le vie della mia città i camion che trasportano il materiale dove viene allestito il set cinematografico, mi fermo incuriosita e ricerco i visi delle vecchie maestranze che lavoravano insieme a noi a Cinecittà nello Studio Cinque. Alcuni lavorano ancora e sono felice di rivederli perché quel magico mondo mi è rimasto nel cuore e non l’ho mai dimenticato. Sarà anche per questo che ho appena pubblicato un libro, con prefazione di Sergio Zavoli “Il giardino delle petunie blu” tratto da una mia sceneggiatura che scrissi nei primi anni novanta. Doveva diventare un film ma non riuscii a trovare un produttore.

Ha mai pensato di scrivere un libro di memorie? Si, spesso me lo dicono, ma quando trovo il tempo? Ho molti interessi: vado sovente al cinema, nel nostro quartiere ce ne sono molti, a teatro, all’Auditorium ad assistere ai concerti. Sono una persona dinamica che non sta mai ferma e che mantiene la mente in costante allenamento.So perfettamente di essere stata una donna molto fortunata perché mi è stata riservata l’opportunità di lavorare a lungo accanto ad un uomo che era di una semplicità e di un’umanità straordinaria senza sapere di essere, invece, un genio del cinema.
Alessandra Stoppini

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3 COMMENTI

  1. che bella sorpresa e coincidenza..poche settimane fa’ (qui’ in SIAMtailandia!) abbiamo visto su RAIinterantional il servizio su FELLINI io lo conoscevo bene! e la mitica e privilegiata e brava e fortunata sig.ra GIACCHERO ci ha donato le emozioni in condivisione…IO sono delle parti della terra che ha dato i natali alla Giulietta Masina e che ha visto il ricovero nelle vicinanze di FERRRARA del MAESTRO,dopo il colpo infertogli al mitico grandHotel di Rimini(in una camera che ebbi il privilegio e piacere di dormire una notte d’inverno sotto una bufera di neve con la mia adorata moglie GLORIA e le onde felliniane che arrivavano dal vicino borgo,non mi facevano dormire!allora sognavo e mi suggestionavo!!) GRAZIE per questa dolce e bella intervista assai gradita ,anche da lontano,dove a volte capitano FEBO CONTI e LIDYA MANCINELLI partner di Carmelo BENE ed anche CITTI, un saluto dal tropico sullo stretto di Malakka dove vivere è dolce, come la VITA

  2. sarebbe di norma e la norma che la sig.ra NORMA GIACCHERO,tra la sua VITA dolce e piena potesse scrivere un bel libro di storie ed anedotti su una esistenza che la resa fortuNATA e privilegiata!!e CONdividerne con NOI ,anche lontani nel mondo sarebbe un NORMA che manco BELLINI e PUCCINI con la TOSCA musicherebbe cosi’ bene(anxche senza CARMELO??)AbbiAMO anche la presunzione di dare l’imput del titolo del libro ipotetico??SOTTO il CAPPELLO NERO?una SCIARPA ROSSA che colorava la fantasia per sognare(UNtitolo alla LINA WERTHMULLER…) per dare un senso alla memoria che va’ dalle luci del Varieta’ con Lattuada e alle passeggiate della fame con ALDO FABRIZI e ALBERTO SORDI al duo BEGNINI-VILLAGGIO testimoniato da un ANGELO toscano che ne’ fa’ la NORMA!!!!!!gia’ nella INTERvista ,concessa alla RAI e poi a VIGNACLARA abbiam respiarato scintille di emozioni che non spartirle e condividerle??NON sarebbe una BELLA …NORMA????????Quindi se la GIACCHERO ci fa’ assaggiare da bona toscana la ribollita felliniana ??il mondo del cinema e di chi lo ama…sara’ grato e riconoscente……per regalarci un DOLCE VITA Nel leggerlo in un bel AMARCORD!(NOI qui’ in PHUKET conserviAMO delle foto fatte col maestro e claudia cardinale al 50 anniversario di cinecitta’ e proprio dentro al magico e mitico e grandioso(piu’ grande del mondo!?) studio 5 di cinecitta’ che il presidente COSSIGA presidenzializzo’ e in quei giorni di fine film INTERVISTA stavano girando le ultime scene dell’ultimo imperatore e guadia del corpo con liza minelli e burt reinoldse secondo ponzio pilato di giigi MAGNI con Manfredi e buzzanca e c’erano ancora i set del nome della rosa e erano presenti TANTI e tutti e MANCA??(psi) presidente RAI?che magnifica giornata..che fortuna esserci e straci e fotografare e ricordaree INconTRAre…ricordo anche una dolce MERLINI e SERGIO LEONE e tanti miti e all’entrata??la copia di paolina bonaparte del canova,dove tutti fotografarono il maestro FELLINI con la CARDINALE??ed io dietro a loro alle loro spalle che controfotografavo????che scintille e che flashhh arrivati qui’ allequatore sullo stretto di malakka,senza Sandhokan…c’era anche LUI quel giorno a CINECITTA’ ed anche la NORMA…. grazie per quello che ci riservera’?????????????R.S.V.P.

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