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XX Municipio: approvato il Piano Regolatore Sociale per il triennio 2008-2010

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Al Consiglio sono servite sei ore per giungere alla votazione finale. Respinti 23 emendamenti, con 15 voti a favore e 6 contrari è stato approvato il documento più importante di questa consiliatura.

xx-municipio-via-poma-2.jpgAnche il XX Municipio ha il suo Piano Regolatore Sociale per il triennio 2008-2010. In termini temporali è  l’ultimo dei 19 Municipi di Roma a dotarsi di questo strumento, giusto in tempo per consentire al Comune di Roma di consolidare il Piano Cittadino e presentarlo alla Regione Lazio entro il 28 cm per ottenere i finanziamenti. Una seduta di Consiglio defatigante, quella del 22 settembre, iniziata puntualmente alle 14 e conclusasi alle 20  senza un attimo di sosta.

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La seduta inizia con una breve descrizione da parte del Presidente del Municipio, Gianni Giacomini, del PRS (il Piano Regolatore Sociale) che mantiene sostanzialmente invariati i “servizi alla persona” degli anni precedenti incrementando invece i servizi previsti dalle leggi 328 e 285, quand’anche frazionati su micro-interventi per venire incontro alle diverse necessità dei differenti quartieri che compongono il vasto territorio municipale (circa 187 Kmq). Diversi di questi servizi sono finanziati con importi non spesi negli anni precedenti che, se non subito impegnati, andranno persi. Da qui l’invito all’intero Consiglio ad approvare il PRS nella sua interezza altrimenti “chi avrà il coraggio di dire ai cittadini che 70 giorni non sono bastati per trovare fra noi un accordo ?” conclude il Presidente.  

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Prende la parola il capogruppo PD Alessandro Sterpa per dare atto a Giacomini – allora assessore ai servizi sociali – ed agli uffici municipali preposti del buon lavoro propedeutico svolto nel 2007 ma anticipa che il suo gruppo presenterà ben 23 emendamenti mirati ad eliminare i micro-interventi, irrilevanti ai fini di un’incisiva politica sociale, focalizzando le previsioni di spesa su poche ma sostanziali voci. Propone inoltre che tutti i bandi di gara che saranno emessi a seguito dell’approvazione del PRS passino preventivamente per la Commissione Trasparenza ottenendo però un netto rifiuto dal Presidente Giacomini e dalla maggioranza: “l’unica trasparenza certa è quella garantita dai magistrati a quali segnaleremo eventuali atti e comportamenti sospetti” esclama Giacomini.

A Sterpa fa eco Andrea Antonini, capogruppo de La Destra, che si oppone al PRS in accordo con il PD sul fatto che “l’estrema capillarità degli interventi previsti dal Piano non serve a nulla, sono previsti servizi addirittura da 10mila euro, quale politica sociale può essere seria con importi così esigui ?” Propone poi l’istituzione di un Osservatorio municipale sui servizi che saranno erogati perché “non è etico che gli arbitri della qualità dei servizi siano gli organismi erogatori”.  Proposta respinta da una maggioranza compatta e blindata, il che fa subito capire che è determinata ad approvare il PRS senza alcuna modifica.

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Alle 15.30 inizia la disanima dei 23 emendamenti presentati dal PD e nel corso delle successive ore i primi 18 vengono illustrati uno ad uno, in una lunga maratona oratoria, da Alessandro Sterpa che ogni volta chiede, per ognuno di essi, che la maggioranza dia delucidazioni ed esprima il proprio parere sulle critiche avanzate e sugli argomenti trattati. Alla stessa richiesta si associa più volte Andrea Antonini che prende  spesso la parola per illustrare le sue tesi e le sue critiche.
Si percepisce che qualche consigliere PdL vorrebbe pure risponder loro ma le bocche – questo è l’ordine – devono essere cucite, nessuno deve accettare il confronto dialettico.
Un consigliere della maggioranza, in corridoio, ci confida che ciò è voluto: “l’opposizione – spiega – ha avuto mesi e mesi di tempo per partecipare alla costruzione del PRS ignorando invece tale processo. Se presentate in tempo giusto avremmo pure potuto accogliere alcune  richieste ma ciò non è avvenuto. Oggi è troppo tardi per chiedere e dare spiegazioni, ci potevano pensare prima. Oggi si vota e basta”.
Ma l’aula degli eletti serve solo a votare o è il luogo deputato ad affrontare, analizzare ed a trovare soluzioni ai problemi degli elettori tramite un sano confronto ed una mediata sintesi ? 
Mentre rimurginiamo su questo dubbio l’aula resta muta, l’auspicato dibattito si trasforma in un lungo monologo di Sterpa intervallato da quelli di Antonini  e, in un silenzio quantomeno imbarazzante, i 18 emendamenti,  uno ad uno, tramite estenuanti singole votazioni nominali, vengono tutti respinti. 
Ma l’imbarazzo non deve esser stato solo il nostro, perché prima dell’esame del 19° emendamento chiede la parola il consigliere Erbaggi che, in qualità di presidente della commissione affari sociali, accetta di dare all’opposizione le informazioni e le delucidazioni a lungo ed invano richieste nelle ore precedenti. Lo fa con convinzione, non convincendo certo l’opposizione ma quantomeno dandole soddisfazione.

Da questo momento in poi tutto va in discesa. Sono le 19 circa, i successivi emendamenti vengono illustrati, votati, respinti velocemente e si giunge alle dichiarazioni di voto. Scontate anch’esse: il PD e La Destra non riconoscono questo PRS un giusto e corretto strumento di politica sociale, il PdL è di opposto avviso.  Si vota per alzata di mano: 15 a favore e 6 contrari.

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E così, alle 19.50 del 22 Settembre, anche il XX Municipio ha il suo Piano Regolatore Sociale.
In chiusura di seduta il Presidente Giacomini – da noi in tal senso sollecitato – si impegna formalmente a pubblicare l’intero documento sul sito web del Municipio affinchè i cittadini coinvolti possano essere edotti di quali politiche sociali beneficeranno dal 2008 al 2010. Attendiamo l’integrale pubblicazione.   

Cos’è il Piano Regolatore Sociale e quali gli impegni presi in campo sociale dal Presidente Giacomini in campagna elettorale ? Leggi qui la nostra scheda

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2 COMMENTI

  1. Dov’è sul sito del municipio il piano regolatore sociale che il presidente si era impegnato a rendere pubblico ?
    L’ho cercato e non si trova.
    E’ passato più di un mese dall’impegno preso.
    Fra il dire e il fare, come al solito dalle parti di via Poma e via Sabotino, c’è di mezzo uno sconfinato oceano.

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