Home ATTUALITÀ Campidoglio – Alemanno si dota di un consigliere diplomatico

Campidoglio – Alemanno si dota di un consigliere diplomatico

Galvanica Bruni

aduc.jpgCui prodest ? E’ quanto si è chiesto Primo Mastrantoni, segretario dell’Aduc-Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori, alla notizia che è stato nominato un consigliere diplomatico presso il Sindaco di Roma. E lo ha chiesto direttamente a Gianni Alemanno con una lettera di cui pubblichiamo il testo.
“Signor Sindaco, siamo venuti a conoscenza che il Comune di Roma, ovvero il suo Ufficio, si e’ dotato di un consigliere diplomatico. Francamente non ne comprendiamo il motivo. Un Sindaco e’ un pubblico amministratore che deve far funzionare la ‘macchina comunale’ e rendere servizi alla cittadinanza: strade in ordine e pulite, trasporti efficienti, illuminazione pubblica diffusa, asili nido operanti, attivita’ culturali stimolanti, ecc. Tutto questo, a nostro parere, ha poco o punto a che fare con un consigliere diplomatico.

Vero e’ che anche il suo predecessore aveva un consigliere diplomatico ma è altrettanto vero che si occupava molto di ‘tappeti rossi’ e poco del quarto mondo che metteva radici nella città ed è andata a finire come tutti sanno. Vero è che i presidenti delle regioni Piemonte, Liguria, Campania e Lazio si sono dotati di un consigliere diplomatico della qual nomina, egualmente, non ne comprendiamo il significato, in particolare di queste due ultime, alle prese con i problemi di rifiuti e sanità, dei quali farebbero bene ad occuparsene. Proseguire con questo andazzo non ci appare un segno di mutamento e di buon governo della città.
Ci permettiamo di suggerirle che, se proprio vuole, un “consiglio diplomatico” lo può chiedere al ministero degli Affari Esteri che, tra l’altro, ha un titolare della sua stessa compagine politica. In attesa di un segnale, cogliamo l’occasione per farle gli auguri di buon, speriamo, lavoro”.

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3 COMMENTI

  1. Nella città di Roma hanno sede tutte le Ambasciate degli Stati Esterni nonchè quelle presso la Santa Sede oltre a varie istituzioni internazionali come la FAO e alla presenza della Ciattà del Vaticano. Tutto questo implica un notevole volume di rapporti tra il Comune di Roma e le rappresentanze diplomatiche estere, si pensi solo ai contenziosi, quindi a Roma la presenza di un “consigliere diplomatico” ha senza dubbio la sua funzione pratica..

  2. avrà pure la sua funzione pratica ma perchè prendere un esterno, di certo ben pagato ma con i soldi dei contribuenti ? Esiste l’istituto del “distacco”: un ottimo diplomatico della Farnesina poteva essere distaccato al Comune di Roma a parità di retribuzione ed a costo zero per le casse comunali.
    PS: per i contenziosi, sarebbe poi servito più un legale specializzato in diritto internazionale che un consigliere diplomatico…

  3. Ho saputo che si avvarrà di un eccellente consigliere diplomatico a spese nostre. E non ne ha scelto uno a caso. Di cognome guarda caso fa Vattani. Ha ragione l’Eretico … Alemanno quanto ci costi e soprattutto cerchi di sfruttare un eventuale distacco dalla Farnesina !?
    Gianni

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